utilizzo arbitrario potenziamento e dimissioni per giusta causa

Chiedo chiarimenti e indicazioni in merito all'arbitrario utilizzo da parte di quei d.s.  che svalutano,  mortificano e rendendo precarie le mansioni lavorative dei docenti di potenziamento.
Mi chiedo se sia possibile, anche coadiuvati dai Sindacati, chiedere le dimissioni  per giusta causa laddove si determinano situazioni che creano reali impedimenti alla realizzazione personale, professionale del lavoratore nonchè nocumento per la salute dello stesso.

cito da circolare INPS:
la giusta causa, a titolo esemplificativo,  può essere determinata:
· dal mancato pagamento della retribuzione;
· dall'aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
· dalle modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
· dal c.d. mobbing;
· dalle notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione ad altre persone (fisiche o giuridiche) dell’azienda (art.2112 co.4 codice civile);
· dallo spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra, senza che sussistano le “comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive” previste dall’art. 2103 codice civile;
· dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente.

prendendo a riferimento le esperienze raccontate su OS (e personalmente vissute).
http://www.orizzontescuola.it/organico-potenziamento/
ritengo che, se non tutti, almeno i punti che ho sottolineato nella circolare INPS vi rientrino.

vorrei anche far presente che la nota 2852 del 5 settembre 2016,  afferma: “E’ importante ricordare che non esiste distinzione contrattuale tra docenti curricolari e docenti di potenziamento, ma che, in coerenza con quanto previsto dal comma 63, art. 1, della Legge 107, nell’organico dell’autonomia confluiscono posti comuni, posti per il sostegno e posti per il potenziamento dell’offerta formativa. I docenti assegnati alle scuole entrano tutti a far parte di un’unica comunità di pratiche che, guidata dal dirigente scolastico nel pieno esercizio delle competenze previste dal D.Lgs 165/01 e nel pieno rispetto delle attribuzioni degli Organi Collegiali riconosciute dalla vigente normativa, progetta e realizza le attività, ottimizzando le risorse professionali disponibili”.
Aspetto spesso ignorato dai colleghi "curricolari".

allego link della GIlda Venezia in merito a chiarimenti sull'orario
http://www.gildavenezia.it/organico-di-potenziamento-necessario-definire-lorario-settimanale-dei-docenti/
" un orario ci deve essere e non debbono verificarsi né richieste di “essere a disposizione” per l’intera giornata scolastica né sistematiche variazioni arbitrarie dell’orario stesso. Per far fronte ad un’emergenza (classi scoperte), tutti i docenti sono sullo stesso piano e a tutti deve essere richiesta la medesima “flessibilità”."

Dimissioni di chi?

intendo recedere dal contratto triennale stipulato con l'istituto.
l' art. 2119 del c.c. stabilisce che “Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto.”

itaka74 ha scritto:intendo recedere dal contratto triennale stipulato con l'istituto.
l' art. 2119 del c.c. stabilisce che “Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è  a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto.”

e la causa quale sarebbe? non si è capito.

itaka74 ha scritto:intendo recedere dal contratto triennale stipulato con l'istituto.
l' art. 2119 del c.c. stabilisce che “Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è  a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto.”

ma non dal contratto a tempo indeterminato.

per essere collocata dove?

itaka74 ha scritto:intendo recedere dal contratto triennale stipulato con l'istituto.
l' art. 2119 del c.c. stabilisce che “Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è  a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto.”

Forse stai confondendo due aspetti.
Tu hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed è su quello che si applicano le clausole che dici tu per le dimissioni.
Il "contratto triennale" è un incarico triennale che non credo c'entri niente con le dimissioni, che nel tuo caso vorrebbero dire licenziamento e perdita del posto.
Poi la domanda ovviamente, come ha già scritto @lallaorizzonte: "per andare dove?".

Non conosco tutte le leggi in merito, per questo mi chiedo se esiste qualche normativa a tutela dei lavoratori che possa venirci incontro in qualche modo.
I contratti con le singole scuole sono "a termine" mentre il contratto statale è a tempo indeterminato.
Anche i sindacati potrebbero far leva su questa situazione e prevedere indennizzi e ricollocazioni in tempi brevi o nel successivo a.s.

itaka74 ha scritto:Non conosco tutte le leggi in merito, per questo mi chiedo se esiste qualche normativa a tutela dei lavoratori che possa venirci incontro in qualche modo.
I contratti con le singole scuole sono "a termine" mentre il contratto statale è a tempo indeterminato.
Anche i sindacati potrebbero far leva su questa situazione e prevedere indennizzi e ricollocazioni in tempi brevi o nel successivo a.s.

ma il motivo quale sarebbe? se non ti piace insegnare puoi dimetterti.

itaka74 ha scritto:Non conosco tutte le leggi in merito, per questo mi chiedo se esiste qualche normativa a tutela dei lavoratori che possa venirci incontro in qualche modo.
I contratti con le singole scuole sono "a termine" mentre il contratto statale è a tempo indeterminato.
Anche i sindacati potrebbero far leva su questa situazione e prevedere indennizzi e ricollocazioni in tempi brevi o nel successivo a.s.

Non sono un esperto di diritto del lavoro, anzi, ma non sono così sicuro che sia lecito chiamarlo "contratto", quello triennale.
Nel senso: sarà anche un contratto, come d'altronde è, immagino, un contratto annuale quello che ho io con con la mia scuola (o con l'usp) dato che sono in utilizzazione.
Questa ambiguità linguistica secondo me può trarre in inganno.
Tutte le questioni legati alle dimissioni, demansionamento, mobbing, etc riguardano il contratto di lavoro. Che per te è a tempo indeterminato, non con la scuola dove sarai per 3 anni (spero meno, visto quello che dici).
Sappiamo (e ci sono decine di thread su questo) di tutte le storture portate dal potenziamento che comunque è "imposto" per legge, ma sappiamo anche che l'arbitrarietà con cui lo si sta gestendo è pazzesca.
La mia opinione è che per le vie legali potrebbe avere senso passare nel caso di alcune situazioni (non-definizione di orario, manifesta ostilità nei confronti del docente, etc). Ma si risolvono, se si risolvono, non certo con lo spostamento di scuola, ma bensì con la definizione di un orario (per esempio) o in genere la risoluzione del "problema" per cui si è fatto ricorso/causa.
Non so invece se, per esempio, in caso di mobbing o comunque in caso di sanzioni rilevate, il giudice del lavoro o chi per lui possa decretare il trasferimento di un docente.

Con l'istituto si firma "contratto triennale". la dicitura è contratto .
Se ci fosse rispetto per le persone e per le normative  anche il potenziamento funzionerebbe per come era stato pensato a monte.

itaka74 ha scritto:Con l'istituto si firma "contratto triennale". la dicitura è contratto .
Se ci fosse rispetto per le persone e per le normative  anche il potenziamento funzionerebbe per come era stato pensato a monte.

Si chiama contratto, ma secondo me non è un contratto di lavoro. Di contratto di lavoro ne hai uno ed è a tempo indeterminato. Per questo dico che secondo me non si applicano le questioni che tu hai posto.
Magari mi sbaglio eh, figuriamoci, però penso questo. Se poi arriva qualcuno più esperto di me tanto meglio:)

ti ringrazio arrubiu, anche io vorrei ci fosse più chiarezza. credo che se si firma un contratto sia un contratto.
Ma a prescindere da come si chiami, qualsiasi rapporto lavorativo credo debba essere tutelato.

itaka74 ha scritto:ti ringrazio arrubiu, anche io vorrei ci fosse più chiarezza. credo che se si firma un contratto sia un contratto.
Ma a prescindere da come si chiami, qualsiasi rapporto lavorativo credo debba essere tutelato.

quanti articoli ha questo contratto? cosa dice?
ma tutele per cosa? non si capisce il tuo problema quale sia.

diciamo qualcuno di questi...
http://www.orizzontescuola.it/organico-potenziamento/

Nel piano di miglioramento dell'offerta formativa, di solito allegato al Ptof, dovevano essere esplicitate le motivazioni secondo le quali si richiedevano tot docenti di potenziamento. Il Ds dovrebbe attenersi a quelle, ad esempio se la tua scuola ha chiesto docenti di matematica perché le classi erano lontane dagli standard rilevate con le prove Invalsi il Ds dovrebbe utilizzarti per quello. In quel caso, per avere un pochino (ma poco!) il coltello dalla parte del manico dovresti presentare un progetto dettagliati che miri a quello indicato nel piano di miglioramento. In caso di diniego formale o mancanza di risposta chiedi che tu venga assegnato alle mansioni per le quali ti hanno richiesto. Se anche qui non ottieni nulla hai qualche appiglio per un eventuale causa al giudice del lavoro.

Pensa che nella scuola dov'ero, nel PTOF non c'era nulla di nulla....

itaka74 ha scritto:diciamo qualcuno di questi...
http://www.orizzontescuola.it/organico-potenziamento/

ora capisco...ti ritieni demansionata solo perchè non hai la tua bella classetta...
perchè non la vedi dal punto di vista che ti hanno assunto anche se non ce ne stava l'esigenza?
dimettiti e fai più figura che venire qui a piangere!

eragon ha scritto:Nel piano di miglioramento dell'offerta formativa, di solito allegato al Ptof, dovevano essere esplicitate le motivazioni secondo le quali si richiedevano tot docenti di potenziamento. Il Ds dovrebbe attenersi a quelle, ad esempio se la tua scuola ha chiesto docenti di matematica perché le classi erano lontane dagli standard rilevate con le prove Invalsi il Ds dovrebbe utilizzarti per quello. In quel caso, per avere un pochino (ma poco!) il coltello dalla parte del manico dovresti presentare un progetto dettagliati che miri a quello indicato nel piano di miglioramento. In caso di diniego formale o mancanza di risposta chiedi che tu venga assegnato alle mansioni per le quali ti hanno richiesto. Se anche qui non ottieni nulla hai qualche appiglio per un eventuale causa al giudice del lavoro.

Poi, però, dovrebbe iniziare a lavorare...vuoi mettere la comodità di non far nulla in sala prof o al massimo vigilanza in qualche classe?