Come "difendersi" da chi ottiene ap per ricongiungimento al genitore NON convivente

Se nella graduatoria delle assegnazioni provvisorie interprovinciale mi precedono docenti che hanno chiesto assegnazione provvisoria per ricongiungimento al genitore ma il genitore NON è convivente, come posso difendermi? Con un semplice reclamo all'ufficio scolastico provinciale in cui spiego la situazione è chiaramente indico i nominativi dei docenti per i quali ho certezza che non convivono con il genitore per cui chiedono il ricongiungimento ? Oppure ci sono altre procedure per chiedere la rettifica della graduatoria? Grazie.

Scusate per qualche errore dovuto alla fretta.

Con un reclamo entro cinque giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
Il fatto che queste persone non convivano con il genitore non garantisce, però, che non abbiano residenza nella stessa abitazione.
Il MIUR doveva chiarire la questione ma, come afferma Paolo1974, non lo ha fatto.

Stefania, mi riferivo a qualche docente che so per certo che ha chiesto il ricongiungimento al genitore, in mancanza di coniuge e figli, ma non risiede nella stessa abitazione del genitore. Di fatto, quindi, non convive con il genitore.
Il MIUR avrebbe dovuto chiarire, però!

Il reclamo puoi farlo senza problemi, non è un accesso agli atti.

Dici qualcosa del tipo "propongo reclamo perché nella compilazione delle graduatorie provvisorie per AP......... (bla bla bla) l'USP di Lecce non ha tenuto conto dell'art. ..... comma.... del contratto,,,,,,,,, ove si afferma che..... "
Tre-quattro righe semplici, con tutti i riferimenti. Poi vedi che succede.

Sul MIUR siamo d'accordo, ma questa purtroppo è la situazione.

Grazie, Stefania. L'accesso agli atti, invece, non potrei chiederlo? Che cosa comporta?
Tanto per capirci: non voglio danneggiare nessun collega, ma posso fare questo, soltanto se anch'io sono "coperta"... nel caso in cui, invece, per me non ci fosse posto, ma per qualcun altro con "meno requisiti" di me, il posto ci fosse, non me la sentirei di soprassedere...

L'accesso agli atti, che io (=il marito) non ho mai fatto, comporta una richiesta formale, ti fissano un appuntamento e credo che avvisino anche la controparte. Non c'è niente di male in questo, ma se non siamo sicuri di cosa davvero deciderà il miur sulla questione genitore non so cosa potrai ricavarne.
Magari ti danno appuntamento all'USP e tu sei già via da casa... Il problema è che su questo punto il ministero non ha dato indicazioni precise agli uffici territoriali...

Inizia col reclamo, poi vedi.

(e ora scusami... ma vado alla villa per l'ora d'aria serale :-* )

Stefania Biancani ha scritto:L'accesso agli atti, che io (=il marito) non ho mai fatto, comporta una richiesta formale, ti fissano un appuntamento e credo che avvisino anche la controparte. Non c'è niente di male in questo, ma se non siamo sicuri di cosa davvero deciderà il miur sulla questione genitore non so cosa potrai ricavarne.
Magari ti danno appuntamento all'USP e tu sei già via da casa... Il problema è che su questo punto il ministero non ha dato indicazioni precise agli uffici territoriali...

Inizia col reclamo, poi vedi.

(e ora scusami... ma vado alla villa per l'ora d'aria serale :-* )

Grazie mille per le info... buona "villa"!!!

Stefania Biancani ha scritto:Con un reclamo entro cinque giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
Il fatto che queste persone non convivano con il genitore non garantisce, però, che non abbiano residenza nella stessa abitazione.
Il MIUR doveva chiarire la questione ma, come afferma Paolo1974, non lo ha fatto.

Non è così la residenza equivale a convivenza, per “convivenza” si deve fare riferimeno in via esclusiva alla residenza,ossia al luogo in cui la persona ha la dimora abituale, a norma dell’art.43 del codice civile,non potendo ritenersi compatibile la condizione di domicilio e neppure l’elezione del domicilio speciale previsto per determinati atti dall’art.47 del codice civile.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Lettera circolare del 18 febbraio 2010 Prot. 38

Concetto convivenza:
si ritiene giusto ricondurre tale concetto a tutte quelle situazioni in cui, sia il disabile che il soggetto
che lo assistite abbiano la residenza nello stesso Comune, riferita allo stesso indirizzo: stesso numero civico anche se in interni diversi.

L'unico controllo che può essere attuato è quello dell'accesso agli atti.

eugenio66 ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Con un reclamo entro cinque giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
Il fatto che queste persone non convivano con il genitore non garantisce, però, che non abbiano residenza nella stessa abitazione.
Il MIUR doveva chiarire la questione ma, come afferma Paolo1974, non lo ha fatto.

Non è così la residenza equivale a convivenza, per “convivenza” si deve fare riferimeno in via esclusiva alla residenza,ossia al luogo in cui la persona ha la dimora abituale, a norma dell’art.43 del codice civile,non potendo ritenersi compatibile la condizione di domicilio e neppure l’elezione del domicilio speciale previsto per determinati atti dall’art.47 del codice civile.

Sotto il profilo legale è così, ma non mi venire a dire, Eugenio, che non esistono persone che abitino sostanzialmente in un luogo mantenendo la residenza in un altro... "Molti" Comuni non controllano che la residenza corrisponda alla dimora abituale.
Quindi è possibilissimo che io (o Serena o qualcun altro) "sappia" che Tizio abita in una determinata casa, diversa dall'abitazione dei genitori, ma che io non sappia se quella casa corrisponda effettivamente alla sua residenza.
Sappiamo benissimo quanto la scelta della residenza possa rispondere a motivazioni di opportunità fiscale, lavorativa ecc.. piuttosto che agli obblighi di legge.

Certo, l'accesso agli atti ti permette di verificare se Tizio abbia dichiarato di essere residente nel tal comune, via e numero civico e se questo coincida effettivamente con la residenza del genitore. Se rimangono dubbi, occorre fare un'indagine in anagrafe.
Resta il fatto che non è chiaro l'operato effettivo degli USP in merito al punto "genitore convivente".

eugenio66 ha scritto:L'unico controllo che può essere attuato è quello dell'accesso agli atti.

Grazie. Se ritengo di essere lesa nel mio diritto, lo chiedo. Posso chiederlo non appena prendo visione delle graduatorie delle assegnazioni? Posso farlo mediante email? Oppure devo recarmi personalmente all'ufficio scolastico provinciale?

serena ha scritto:

eugenio66 ha scritto:L'unico controllo che può essere attuato è quello dell'accesso agli atti.

Grazie. Se ritengo di essere lesa nel mio diritto, lo chiedo. Posso chiederlo non appena prendo visione delle graduatorie delle assegnazioni? Posso farlo mediante email? Oppure devo recarmi personalmente all'ufficio scolastico provinciale?

Puoi fare reclamo via pec o via raccomandata. oppure ovviamente protocollando dal vivo il reclamo (scritto).

Hai perfettamente ragione Stefania ma quello che vale, a livello legale, sono le certificazioni anagrafiche e cioè stato di famiglia e residenza e non altro.

eugenio66 ha scritto:Hai perfettamente ragione Stefania ma quello che vale, a livello legale, sono le certificazioni anagrafiche e cioè stato di famiglia e residenza e non altro.

Certo. Quanto dicevo a Serena era infatti relativo al fatto che non sempre le cose sono come appaiono, soprattutto in un Paese dove vige la regola dell'approfittare più che si può della mancanza dei controlli.
E questo vale per il sud come per il nord. Sai quanti figli di papà della civilissima Bologna hanno preso la finta residenza al sud per passare l'esame da procuratore legale? E non ti dico quanti hanno residenza nella casa al mare...
Insomma, speriamo che gli USP in caso di richiesta di accesso agli atti facciano le dovute verifiche presso gli uffici anagrafe. ;-)

Stefania Biancani ha scritto:

eugenio66 ha scritto:Hai perfettamente ragione Stefania ma quello che vale, a livello legale, sono le certificazioni anagrafiche e cioè stato di famiglia e residenza e non altro.

Certo. Quanto dicevo a Serena era infatti relativo al fatto che non sempre le cose sono come appaiono, soprattutto in un Paese dove vige la regola dell'approfittare più che si può della mancanza dei controlli.
E questo vale per il sud come per il nord. Sai quanti figli di papà della civilissima Bologna hanno preso la finta residenza al sud per passare l'esame da procuratore legale? E non ti dico quanti hanno residenza nella casa al mare...
Insomma, speriamo che gli USP in caso di richiesta di accesso agli atti facciano le dovute verifiche presso gli uffici anagrafe. ;-)

Vorrei solo precisare che è perfettamente lecito e legale avere la residenza in un comune e il domicilio in un altro. Se quindi ci sono docenti che, lavorando fuori in anni passati, hanno eletto un domicilio diverso, senza cambiare la residenza col genitore, non hanno fatto nessuna furbata, ma solo una scelta consentita dalla legge.

Se la finta residenza, come dici tu, risulta regolare all'anagrafe allora è legale e non è più finta. Io non voglio giustificare nessuno ma se un cittadino è residente in una città del sud e poi è domiciliato a Bologna ?

Altro è dichiarare la residenza a Torino e poi esserlo anagraficamente a Roma. Questo è un falso.

Lucylucy ha ragione

Chissà come andrà a finire la questione "genitore convivente", visto che non ci sono stati né i tanto attesi chiarimenti nė l'interpretazione autentica da parte del MIUR...
Si prevede, secondo me, che ci sarà ampio spazio per i ricorsi...

Finirà che saranno esclusi i docenti non conviventi coi genitori.

A Lecce sono stati esclusi. Graduatorie pubblicate oggi.

lost-in-gae ha scritto:A Lecce sono stati esclusi. Graduatorie pubblicate oggi.

Lost, a Lecce c'è almeno un docente che io conosco e che non convive con il genitore, e non è stato escluso. È nella nostra graduatoria del sostegno primo grado interprovinciale e mi precede solo per anzianità anagrafica ma non convive col genitore ...

Stefania Biancani ha scritto:E questo vale per il sud come per il nord. Sai quanti figli di papà della civilissima Bologna hanno preso la finta residenza al sud per passare l'esame da procuratore legale?

Non da Bologna ma dalla Lombardia, l'ha fatto pure un celebre ex ministro dell'istruzione, anzi ministra...