riforma dell'immissione in ruolo dlgs 59/17
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riforma dell'immissione in ruolo dlgs 59/17
Da ushikawa Dom Set 03, 2017 7:27 am
Allora, vediamo se ho capito bene.
La riforma della immissione in ruolo prevede quattro modalità differenti per ottenere la cattedra, di cui le prime tre transitorie.
1) Accesso al ruolo da GAE, cui verranno riservati il 50% dei posti disponibili fino a loro esaurimento
2) Accesso al ruolo per gli abilitati dell'attuale seconda fascia, con riserva del 100% del contingente per i primi due anni e poi a scemare (comma 3 art. 17)
3) Accesso al ruolo per i non abilitati con tre anni di supplenze, anche non continuative, negli ultimi otto anni (comma 7 art.17)
4) Accesso al ruolo secondo le nuove modalità concorsuali.
1) L'immissione in ruolo avverrà come ora e l'anno di prova coinciderà con l'ultimo anno della FIT (formazione iniziale triennale)
2) L'immissione in ruolo avverrà tramite concorso facilitato consistente in un'unica prova orale senza voto minimo (voto massimo 40). Il voto della prova e i titoli faranno fede nella formazione di una apposita graduatoria regionale. I posti messi a bando mediante questa tipologia concorsuale scenderanno gradualmente negli anni, a favore dei vincitori del "nuovo concorso". L'immissione in ruolo coinciderà con l'ultimo anno della FIT (anno di prova)
3) L'immissione in ruolo avverrà tramite una apposita procedura concorsuale, consistente in una prova orale e una prova scritta, con voti minimi. I voti delle prove e i titoli serviranno a formare un seconda graduatoria regionale. I posti messi a bando con questa seconda tipologia concorsuale saranno quelli residuali rispetto alle altre tipologie di immissione in ruolo ("al netto dei posti utilizzati per le procedure 4 e 2"), che comporterà un anno di formazione teorica (il primo anno di FIT, simile al TFA) e un anno di prova (il terzo anno di FIT)
4) L'immissione in ruolo avverrà tramite le nuove procedure concorsuali (ex 107), che prevederanno come prerequisiti la laurea ablitante e il possesso di 24 CFU di carattere pedagogico. Il concorso consisterà in tre prove (due scritti e un orale) e darà l'accesso al ruolo tramite la FIT completa triennale . Ai vincitori di concorso verranno riservati un numero di posti via via crescente e, a regime, questa tipologia concorsuale sarà l'unica modalità di accesso al ruolo. La graduatoria sarà a carattere inter-regionale, in coerenza con il bando di concorso.
Nel regime transitorio saranno dunque previste ben quattro modalità di accesso all'insegnamento (vecchie GAE, graduatoria regionale concorso abilitati ex comma 3, graduatoria regionale concorso non abilitati ex comma 7, graduatoria di merito inter-regionale nuovo concorso) per i quali varierà il periodo di inserimento. Da una parte potrebbero essere sanate le situazioni di molti precari ed abilitati, dall'altra si aumenterà la confusione e si alimenteranno le divisioni tra i docenti che hanno ottenuto il ruolo nelle varie procedure. Non risulta chiaro il modo in cui verranno suddivisi i posti disponibili tra abilitati c3 e non abilitati c4. Gli immessi in ruolo con il nuovo concorso entreranno in una graduatoria non provinciale, come ora, né regionale, come per il regime transitorio, ma inter-regionale, per cui saranno probabilmente costretti a spostarsi tra più regioni sia per il primo anno del FIT, quello di carattere teorico, sia per lo svolgimento degli ultimi due anni; bisognerà poi vedere le nuove norme di mobilità cosa prevederanno e se sarà possibile, con gli anni, riavvicinarsi a casa o comunque verso ambiti o scuole gradite.
La riforma della immissione in ruolo prevede quattro modalità differenti per ottenere la cattedra, di cui le prime tre transitorie.
1) Accesso al ruolo da GAE, cui verranno riservati il 50% dei posti disponibili fino a loro esaurimento
2) Accesso al ruolo per gli abilitati dell'attuale seconda fascia, con riserva del 100% del contingente per i primi due anni e poi a scemare (comma 3 art. 17)
3) Accesso al ruolo per i non abilitati con tre anni di supplenze, anche non continuative, negli ultimi otto anni (comma 7 art.17)
4) Accesso al ruolo secondo le nuove modalità concorsuali.
1) L'immissione in ruolo avverrà come ora e l'anno di prova coinciderà con l'ultimo anno della FIT (formazione iniziale triennale)
2) L'immissione in ruolo avverrà tramite concorso facilitato consistente in un'unica prova orale senza voto minimo (voto massimo 40). Il voto della prova e i titoli faranno fede nella formazione di una apposita graduatoria regionale. I posti messi a bando mediante questa tipologia concorsuale scenderanno gradualmente negli anni, a favore dei vincitori del "nuovo concorso". L'immissione in ruolo coinciderà con l'ultimo anno della FIT (anno di prova)
3) L'immissione in ruolo avverrà tramite una apposita procedura concorsuale, consistente in una prova orale e una prova scritta, con voti minimi. I voti delle prove e i titoli serviranno a formare un seconda graduatoria regionale. I posti messi a bando con questa seconda tipologia concorsuale saranno quelli residuali rispetto alle altre tipologie di immissione in ruolo ("al netto dei posti utilizzati per le procedure 4 e 2"), che comporterà un anno di formazione teorica (il primo anno di FIT, simile al TFA) e un anno di prova (il terzo anno di FIT)
4) L'immissione in ruolo avverrà tramite le nuove procedure concorsuali (ex 107), che prevederanno come prerequisiti la laurea ablitante e il possesso di 24 CFU di carattere pedagogico. Il concorso consisterà in tre prove (due scritti e un orale) e darà l'accesso al ruolo tramite la FIT completa triennale . Ai vincitori di concorso verranno riservati un numero di posti via via crescente e, a regime, questa tipologia concorsuale sarà l'unica modalità di accesso al ruolo. La graduatoria sarà a carattere inter-regionale, in coerenza con il bando di concorso.
Nel regime transitorio saranno dunque previste ben quattro modalità di accesso all'insegnamento (vecchie GAE, graduatoria regionale concorso abilitati ex comma 3, graduatoria regionale concorso non abilitati ex comma 7, graduatoria di merito inter-regionale nuovo concorso) per i quali varierà il periodo di inserimento. Da una parte potrebbero essere sanate le situazioni di molti precari ed abilitati, dall'altra si aumenterà la confusione e si alimenteranno le divisioni tra i docenti che hanno ottenuto il ruolo nelle varie procedure. Non risulta chiaro il modo in cui verranno suddivisi i posti disponibili tra abilitati c3 e non abilitati c4. Gli immessi in ruolo con il nuovo concorso entreranno in una graduatoria non provinciale, come ora, né regionale, come per il regime transitorio, ma inter-regionale, per cui saranno probabilmente costretti a spostarsi tra più regioni sia per il primo anno del FIT, quello di carattere teorico, sia per lo svolgimento degli ultimi due anni; bisognerà poi vedere le nuove norme di mobilità cosa prevederanno e se sarà possibile, con gli anni, riavvicinarsi a casa o comunque verso ambiti o scuole gradite.
ushikawa- Messaggi : 3696
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Re: riforma dell'immissione in ruolo dlgs 59/17
Da seasparrow Dom Set 03, 2017 9:38 am
e' in corso a tutti i livelli un tentativo da parte del regime marcio al governo di avere cittadini sradicati da una specifica zona di vita e dagli affetti famigliari, privi di tutele sindacaliushikawa ha scritto:sara' possibile, con gli anni, riavvicinarsi a casa o comunque verso ambiti o scuole gradite?
sta a noi capire la trappola e fermarli e in ogni caso provare la via giudiziaria per fermarli
a basso livello c'e' l'importazione di una forza lavoro costituita da disperati e sradicati con la copertura della parola accoglienza che in realta' e' soltanto un affare per certe cooperative e per gli sfruttatori sui lavori agricoli
per maggiori informazioni ad esempio si puo' seguire il filosofo Diego Fusaro
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Re: riforma dell'immissione in ruolo dlgs 59/17
Da ushikawa Dom Set 03, 2017 10:17 am
credo che Fusaro porti totalmente fuoristrada.
Qui non si tratta di sovvertire il nuovo ordine mondiale, ma semplicemente di fare in modo che le scuole vengano assegnate in base a criteri trasparenti e ragionevoli, permettendo al docente di scegliere e "guadagnarsi" progressivamente una sede gradita.
Per ottenere questo risultato specifico occorre un'azione sindacale efficace, scevra dagli atteggiamenti opachi e compromissori che caratterizzano i rapporti tra il ministero e i principali sindacati.
Qui non si tratta di sovvertire il nuovo ordine mondiale, ma semplicemente di fare in modo che le scuole vengano assegnate in base a criteri trasparenti e ragionevoli, permettendo al docente di scegliere e "guadagnarsi" progressivamente una sede gradita.
Per ottenere questo risultato specifico occorre un'azione sindacale efficace, scevra dagli atteggiamenti opachi e compromissori che caratterizzano i rapporti tra il ministero e i principali sindacati.
ushikawa- Messaggi : 3696
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Re: riforma dell'immissione in ruolo dlgs 59/17
Da seasparrow Lun Set 04, 2017 12:38 am
http://m.espresso.repubblica.it/inchieste/2017/06/30/news/sfruttamento-stupri-e-aborti-le-braccianti-rumene-in-sicilia-continuano-a-vivere-come-schiave-1.305380seasparrow ha scritto:e' in corso a tutti i livelli un tentativo da parte del regime marcio al governo di avere cittadini sradicati da una specifica zona di vita e dagli affetti famigliari, privi di tutele sindacaliushikawa ha scritto: riavvicinarsi a casa?
sta a noi capire la trappola e fermarli e in ogni caso provare la via giudiziaria per fermarli
a basso livello c'e' l'importazione di una forza lavoro costituita da disperati e sradicati con la copertura della parola accoglienza che in realta' e' soltanto uno sporco affare per certe cooperative e per gli sfruttatori sui lavori agricoli
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