Minaccia d'aborto e burocrazia. URGENTE! help
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Minaccia d'aborto e burocrazia. URGENTE! help
Ciao a tutti,
scusate ho bisogno di aiuto urgente.
La mia situazione è la seguente: Insegno alla scuola dell'infanzia e sono incinta alla 7a settimana e lunedì pomeriggio ho fatto visita ginecologica/ecografia dalla quale è risultato che ho un lieve distacco e ho avuto perdite. La ginecologa (privata) mi ha fatto certificato per gravidanza a rischio per minaccia aborto, con indicazione di riposo per 30 giorni e terapia. Martedì mattina mi sono recata a scuola e ho comunicato la cosa consegnando il certificato. La scuola mi ha detto che poi avrei dovuto produrre un documento per l'interdizione per gravi complicanze con indicazione date ecc. Non ha aggiunto altro perché non sapeva dirmi a chi rivolgermi.
Mi sono mossa andando alla asl dove mi hanno rifatto il certificato "ufficiale" (essendo quello persentato, della genec privata).
Ora il problema è che: lavoro e sono domiciliata a Roma ed ho il medico qui, ma sono ancora residente in Veneto. Dopo una serie di giri ho capito che a Roma il protocollo o decreto per interdizione gravi compl gestazione lo rilascia medicina legale. E se fossi stata residente a roma me l'avrebbero fatto subito ma non si può pare. Così mi sono attivata e ho chiamato l'ufficio omologo della la asl di residenza, la quale però dice che non si può fare, che le minacce d'aborto con riposo rientrano nella malattia e non nel procedimento interdizione.
Io non so che fare perché la scuola ha bisogno di questo documento ufficiale per chiamare la supplente e comunicare all'Inps la mia situazione.
qualcuno può aiutarmi?
Ps. La dottoressa della al di Roma diceva che secondo lei alla scuola deve bastare il suo certificato....
scusate ho bisogno di aiuto urgente.
La mia situazione è la seguente: Insegno alla scuola dell'infanzia e sono incinta alla 7a settimana e lunedì pomeriggio ho fatto visita ginecologica/ecografia dalla quale è risultato che ho un lieve distacco e ho avuto perdite. La ginecologa (privata) mi ha fatto certificato per gravidanza a rischio per minaccia aborto, con indicazione di riposo per 30 giorni e terapia. Martedì mattina mi sono recata a scuola e ho comunicato la cosa consegnando il certificato. La scuola mi ha detto che poi avrei dovuto produrre un documento per l'interdizione per gravi complicanze con indicazione date ecc. Non ha aggiunto altro perché non sapeva dirmi a chi rivolgermi.
Mi sono mossa andando alla asl dove mi hanno rifatto il certificato "ufficiale" (essendo quello persentato, della genec privata).
Ora il problema è che: lavoro e sono domiciliata a Roma ed ho il medico qui, ma sono ancora residente in Veneto. Dopo una serie di giri ho capito che a Roma il protocollo o decreto per interdizione gravi compl gestazione lo rilascia medicina legale. E se fossi stata residente a roma me l'avrebbero fatto subito ma non si può pare. Così mi sono attivata e ho chiamato l'ufficio omologo della la asl di residenza, la quale però dice che non si può fare, che le minacce d'aborto con riposo rientrano nella malattia e non nel procedimento interdizione.
Io non so che fare perché la scuola ha bisogno di questo documento ufficiale per chiamare la supplente e comunicare all'Inps la mia situazione.
qualcuno può aiutarmi?
Ps. La dottoressa della al di Roma diceva che secondo lei alla scuola deve bastare il suo certificato....
unduetreStella- Messaggi : 478
Data d'iscrizione : 02.07.13
Re: Minaccia d'aborto e burocrazia. URGENTE! help
'astensione dal lavoro per interdizione anticipata nel caso di gravi complicanze della gravidanza (procedura e documentazione da presentare al Dirigente Scolastico)
L'astensione dal lavoro per interdizione anticipata nel caso di gravi complicanze della gravidanza (procedura e documentazione da presentare al Dirigente Scolastico)
Dal 1° aprile 2012 le gestanti, per richiedere l’astensione anticipata dal lavoro in caso di gravidanza a rischio o rischio di aborto, si rivolgono solo all’ASL e non più alla Direzione Provinciale del Lavoro.
DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE AL DIRIGENTE SCOLASTICO.
La dipendente della scuola per ottenere l’interdizione per complicanze della gestazione deve produrre istanza alla ASL competente, che ne rilascia ricevuta.
All’istanza, redatta in carta semplice, deve allegare:
il certificato medico previsto per l’accertamento della condizione di gravidanza;
altro certificato medico attestante le complicanze della gestazione;
ogni altra utile documentazione.
Il certificato medico deve essere rilasciato da un ginecologo di un ente pubblico (Ospedale, ASL ecc.). Nel caso in cui sia rilasciato da un ginecologo privato la lavoratrice dovrà essere sottoposta ad “accertamento sanitario” presso una struttura pubblica.
In ogni caso, la certificazione prodotta deve contenere:
data ultima mestruazione;
data attuale di gestazione;
data presunta del parto;
diagnosi attestante le gravi complicanze della gestazione e/o le pregresse patologie che si ritiene possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
termine della prognosi.
La ASL, ricevuta l’istanza documentata della lavoratrice (la quale può delegare una persona di sua fiducia per la presentazione o inviarla con raccomandata A/R), ne rilascia apposita ricevuta in duplice copia, una delle quali deve essere prodotta a scuola a cura della lavoratrice.
La lavoratrice, quindi, produrrà domanda di interdizione da consegnare a scuola con allegata la ricevuta rilasciata dall’ASL.
La semplice presentazione dell’istanza a scuola, unitamente alla ricevuta che ne rilascia la ASL, dà diritto alla lavoratrice di assentarsi dal lavoro fino al termine fissato nel certificato medico, anche prima del provvedimento finale di astensione ASL.
L’accertamento da parte dell’ASL deve avvenire entro sette giorni decorrenti dal giorno successivo a quello della ricezione della domanda completamente documentata, ma decorre dall’inizio delle gravi complicanze.
Se tale termine trascorre inutilmente, la domanda si intende accolta, ma ciò non dispensa la ASL dall’effettuare il controllo anche oltre il settimo giorno per accertare la durata dell’astensione dal lavoro ed emanare il provvedimento: esso è definitivo, quindi non impugnabile in via gerarchica.
Nel caso di accertamento non favorevole, che comporti riduzione del periodo di interdizione dal lavoro o il mancato riconoscimento, l’assenza già goduta dall’interessata non potrà essere considerata “ingiustificata”.
Le visite di controllo sono gratuite.
La lavoratrice non dovrà comunicare nulla all’INPS/INPDAP.
L'astensione dal lavoro per interdizione anticipata nel caso di gravi complicanze della gravidanza (procedura e documentazione da presentare al Dirigente Scolastico)
Dal 1° aprile 2012 le gestanti, per richiedere l’astensione anticipata dal lavoro in caso di gravidanza a rischio o rischio di aborto, si rivolgono solo all’ASL e non più alla Direzione Provinciale del Lavoro.
DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE AL DIRIGENTE SCOLASTICO.
La dipendente della scuola per ottenere l’interdizione per complicanze della gestazione deve produrre istanza alla ASL competente, che ne rilascia ricevuta.
All’istanza, redatta in carta semplice, deve allegare:
il certificato medico previsto per l’accertamento della condizione di gravidanza;
altro certificato medico attestante le complicanze della gestazione;
ogni altra utile documentazione.
Il certificato medico deve essere rilasciato da un ginecologo di un ente pubblico (Ospedale, ASL ecc.). Nel caso in cui sia rilasciato da un ginecologo privato la lavoratrice dovrà essere sottoposta ad “accertamento sanitario” presso una struttura pubblica.
In ogni caso, la certificazione prodotta deve contenere:
data ultima mestruazione;
data attuale di gestazione;
data presunta del parto;
diagnosi attestante le gravi complicanze della gestazione e/o le pregresse patologie che si ritiene possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
termine della prognosi.
La ASL, ricevuta l’istanza documentata della lavoratrice (la quale può delegare una persona di sua fiducia per la presentazione o inviarla con raccomandata A/R), ne rilascia apposita ricevuta in duplice copia, una delle quali deve essere prodotta a scuola a cura della lavoratrice.
La lavoratrice, quindi, produrrà domanda di interdizione da consegnare a scuola con allegata la ricevuta rilasciata dall’ASL.
La semplice presentazione dell’istanza a scuola, unitamente alla ricevuta che ne rilascia la ASL, dà diritto alla lavoratrice di assentarsi dal lavoro fino al termine fissato nel certificato medico, anche prima del provvedimento finale di astensione ASL.
L’accertamento da parte dell’ASL deve avvenire entro sette giorni decorrenti dal giorno successivo a quello della ricezione della domanda completamente documentata, ma decorre dall’inizio delle gravi complicanze.
Se tale termine trascorre inutilmente, la domanda si intende accolta, ma ciò non dispensa la ASL dall’effettuare il controllo anche oltre il settimo giorno per accertare la durata dell’astensione dal lavoro ed emanare il provvedimento: esso è definitivo, quindi non impugnabile in via gerarchica.
Nel caso di accertamento non favorevole, che comporti riduzione del periodo di interdizione dal lavoro o il mancato riconoscimento, l’assenza già goduta dall’interessata non potrà essere considerata “ingiustificata”.
Le visite di controllo sono gratuite.
La lavoratrice non dovrà comunicare nulla all’INPS/INPDAP.
donadoni- Messaggi : 3392
Data d'iscrizione : 21.04.16
Località : toscana
Re: Minaccia d'aborto e burocrazia. URGENTE! help
Ti ringrazio per la risposta, ma il mio problema è che la asl del mio comune di residenza non vuole fare il procedimento perché dice che si tratta di "malattia" (anche la minaccia d'aborto) e non di interdizione per gravi complicanze che secondo loro si fa solo fino all'obbligatoria e non per 30 giorni. Non so davvero che fare.
Grazie comunque
Grazie comunque
unduetreStella- Messaggi : 478
Data d'iscrizione : 02.07.13
Re: Minaccia d'aborto e burocrazia. URGENTE! help
Ciao! Ho partorito 2 mesi fa ma la gravidanza è iniziata con una minaccia d'aborto .. il mio medico, viste le carte della ginecologa privata, mi ha messo in malattia per quasi un mese durante il quale ho seguito una terapia che mi ha fatto molto bene. Al termine di quel periodo sono andata in segreteria e ho detto che ero incinta. Mi hanno messo in interdizione per lavoro a rischio. Lavoro anche io alla scuola dell' infanzia.
79dona- Messaggi : 937
Data d'iscrizione : 01.09.10
Re: Minaccia d'aborto e burocrazia. URGENTE! help
Ciao, grazie..
sì la mia scuola lo sa già che sono incinta ma non mi pare siano dell'idea di mettere in interdir per lavoro a rischio. Ora mi informerò, intanto se tra domani e martedì non ho risolto mi metto in malattia anch'io, per forza, non posso andare a scuola
sì la mia scuola lo sa già che sono incinta ma non mi pare siano dell'idea di mettere in interdir per lavoro a rischio. Ora mi informerò, intanto se tra domani e martedì non ho risolto mi metto in malattia anch'io, per forza, non posso andare a scuola
unduetreStella- Messaggi : 478
Data d'iscrizione : 02.07.13
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