Aumento e tranche

https://www.orizzontescuola.it/contratto-laumento-degli-85-euro-arrivo-anche-quota-tantum/

Di quale tranche si tratta?

Dei mesi da Gennaio a X (quando ci sarà il primo accredito)?

O di arretrati riguardanti gli anni precedenti?

Tecnica della Scuola parla di 450 euro lordi una tantum come arretrati per il 2016 e 2017 (netti sarebbero un po' di 300 euro, circa 250 per chi ha avuto contratti al 30-06).

http://www.quotidiano.net/economia/statali-stipendio-1.3512419

Sembrerebbe che l'aumento di 85 euro lordi medi/dipendente sia relativo al triennio 2016-2018. Dunque, se tutto andasse secondo i piani, a gennaio si dovrebbe partire con l'aumento a regime. Inoltre sembra che proprio a partire da gennaio verrà corrisposta una tranche degli arretrati 2016 e 2017.

Bella notizia! La domanda che pongo è banale ma preferisco accertarmene con i pareri dei più esperti. Questi aumenti e soprattutto la corresponsione degli arretrati riguarderà anche i docenti precari? Quelli cioè che nel 2016 e nel 2017 hanno lavorato nella scuola con contratti al 30/06 o 31/08. Grazie a chi risponderà.

Penso proprio di sì. L'aumento, se deciso tempestivamente, sarebbe spettato anche a loro.

Bene, quindi per fare un po' di conti: considerando un precario della scuola ovviamente in prima fascia stipendiale e considerando dunque per lui un aumento lordo di 85/mese, tenendo conto che nel 2016 ha lavorato da gennaio a giugno e poi da ottobre a dicembre (totale di 9 mesi), basterebbe moltiplicare 85 x 9 = 765

A questo si aggiunga un 2017 molto simile. Questo precario dovrebbe dunque aspettarsi la corresponsione di circa 1500 lordi.

Certo è che corrisposti questi importi in un unica annualità (2018) più del dovuto della somma spettante (1500ca) andrà in irpef e addizionali. Dico più del dovuto poichè se corrisposti spalmati in due annualità (16 e 17) l'incidenza sull'imponibile/anno sarebbe stata minore che piuttosto tutto su 2018 (su cui graveranno fiscalmente parlando tutte e tre le annualità).

Quello che scrivi è lontanissimo dalla realtà.

Per il 2016 e il 2017 i fondi per l'aumento sono pochissimi, tanto che ti viene indicato correttamente che l'aumento totale (una tantum) per i 2 anni è di 450 euro lordi per i docenti di ruolo. Un precario con incarico al 30-06 ha almeno 4 mesi in meno dei due anni quindi l'aumento spettante lordo è di circa 380 euro, quindi 250 netti.

Il docente si ritroverà un cedolino (poniamo Gennaio) formato da:

- stipendio (1.400 euro netti circa)
- una tantum (250 euro netti circa)
-aumento (40 euro netti circa, se ha 85 lordi)

Dal mese successivo avrà solo:

- stipendio
- aumento

g.katane ha scritto:
Certo è che corrisposti questi importi in un unica annualità (2018) più del dovuto della somma spettante (1500ca) andrà in irpef e addizionali.

Indipendentemente dagli importi, gli arretrati relativi ad anni precedenti vanno a tassazione separata.

Ah avevo capito che i miliardi stanziati per questi aumenti fossero equamente distribuiti fra le tre annualità. Quindi gli 85 medi lordi/dipendente sono da intendersi solo ed esclusivamente per l'annualità 2018?

Dunque per 2016 e 2017 l'aumento lordo/mese sarà più basso, però non si capisce bene di quanto.

Scusate infine l'ignoranza, ma cosa si intende precisamente con la dicitura "una tantum"?

Una tantum = "una volta soltanto".

Vuol dire che tutti gli arretrati 2016 e 2017 vengono uniti e pagati in un'unica soluzione al dipendente.


I fondi per il 2016 sono praticamente inesistenti (circa 7 euro al mese), quelli per il 2017 più corposi e danno origine ai 450 euro lordi che saranno appunto pagati UNA VOLTA SOLA.

Capito tutto chiaro adesso. Certo che a fronte di queste cifre vedere poi gli aumenti prospettati per i dirigenti scolastici fa sorridere (si parlava di 11 mila lordi/anno).

Sì, i DS avranno 400 euro netti al mese in più.
Questo è un ottimo motivo per aspirare alla professione dirigente nei prossimi anni (3000 euro netti al mese come partenza).