Mobilità 2018-2019: prime indiscrezioni?

Promemoria primo messaggio :

Per pura informazione:
https://www.tecnicadellascuola.it/rinnovo-contratto-prossima-mobilita-le-novita


invece non è stata stabilita la data di convocazione per l’inizio della trattativa sul contratto della mobilità 2018/2019. Si prevede che gli incontri per il contratto della mobilità saranno convocati tra la fine del mese di novembre e gli inizi del mese di dicembre, con la novità che sarà ancora possibile il trasferimento su scuola oltre quello su ambito e provincia. I sindacati puntano a richiedere almeno 8 preferenze su scuola e il restante su ambiti e province. Il modello di trasferimento provinciale e interprovinciale sarà unico per ogni ordine o grado di titolarità, in modo tale che nella stessa richiesta si possono scegliere preferenze di scuole, di più ambiti e anche di più province.


Da dove arriveranno questi rumors?

Ne dice tante... Anch'io ho la stessa impressione di gugu. Comunque staremo a vedere. Speriamo solo che il ritardo non faccia slittare anche la pubblicazione dei trasferimenti, delle nomine in ruolo e delle assegnazioni provvisorie in estate, alla faccia delle solite promesse su tutti gli insegnanti in cattedra dal 1 settembre.

Io penso che alla fine le date saranno quelle del prossimo anno.
Il contratto più a rischio riguarda le AP visto che sarà deciso con un esecutivo appena insediato che potrebbe avere visioni diametralmente opposte rispetto all'attuale.
Allo stesso modo potrebbero esserci problemi con le immissioni in ruolo (mancanza concorso 2018, non volontà di assumere su tutti i posti, ecc.).
Sarà un 2018 infuocato per la scuola.

arrubiu ha scritto:Concordo sul fatto che la titolarità dovrebbe essere su scuola, per tutti.

Sulla questione della titolarità "triennale", non è proprio così.
Alle norme attuali (e ripeto: alle norme attuali) si va via quando c'è contrazione di cattedre per la propria cdc e va via l'ultimo in graduatoria, a prescindere dalla sua titolarità.
Il che non vuole dire che in futuro non possano peggiorare la situazione. Ma allo stato attuale delle cose funziona così.

Quanto ho evidenziato è sicuramente valido per il docente titolare su ambito con incarico triennale nella scuola che risulta nel triennio.
Il problema si pone allo scadere del triennio e, quindi, dell'incarico triennale.
Se allo scadere del triennio si registrerà contrazione in organico al docente non potrà essere rinnovato l'incarico o si andrà sempre in base alla graduatoria interna e "salterà" l'ultimo "a prescindere dalla titolarità"?
Il docente con incarico triennale scaduto avrà ancora titolo per essere inserito nella graduatoria interna di istituto insieme ai titolari nella scuola?
Attendiamo "fiduciosi" risposte dal MIUR.......io una mia personale idea me la sono fatta, ma evito di esternarla perchè potrebbe creare allarmismi o confusioni inutili

giovanna onnis ha scritto:

arrubiu ha scritto:Concordo sul fatto che la titolarità dovrebbe essere su scuola, per tutti.

Sulla questione della titolarità "triennale", non è proprio così.
Alle norme attuali (e ripeto: alle norme attuali) si va via quando c'è contrazione di cattedre per la propria cdc e va via l'ultimo in graduatoria, a prescindere dalla sua titolarità.
Il che non vuole dire che in futuro non possano peggiorare la situazione. Ma allo stato attuale delle cose funziona così.

Quanto ho evidenziato è sicuramente valido per il docente titolare su ambito con incarico triennale nella scuola che risulta nel triennio.
Il problema si pone allo scadere del triennio e, quindi, dell'incarico triennale.
Se allo scadere del triennio si registrerà contrazione in organico al docente non potrà essere rinnovato l'incarico o si andrà sempre in base alla graduatoria interna e "salterà" l'ultimo "a prescindere dalla titolarità"?
Il docente con incarico triennale scaduto avrà ancora titolo per essere inserito nella graduatoria interna di istituto insieme ai titolari nella scuola?
Attendiamo "fiduciosi" risposte dal MIUR.......io una mia personale idea me la sono fatta, ma evito di esternarla perchè potrebbe creare allarmismi o confusioni inutili

Posto che a mio avviso a questo punto non si arriverà mai perché alla scadenza dei primi contratti triennali il nuovo governo avrà già cambiato tutto, presumo che la conferma delle sede per un altro triennio (o un solo anno? nemmeno questo è chiaro) debba avvenire prima della mobilità per l'anno successivo e che la gestione degli eventuali DOP debba avvenire solo in fase successiva (alle superiori l'organico finale è noto all'inizio di luglio).
Quello che temo è una gestione del personale futuro (tutto) in un'ottica molto più fluida. Per il cdx (vedi Centemero) i docenti dovrebbe essere utilizzati nell'ambito in base alle esigenze.
Personalmente non avrei problemi ad essere utilizzato nell'ambito in termini di distanza, ma potrebbe essere una ferita in termini di utenza.
Se l'obiettivo pre-elettorale è il ritorno su scuola mi auguro che si opti per una sequenza che permette ad ogni docenti titolare su ambito di conferma la propria scuola, senza il rischio di perderla come se si fosse su sede provvisoria.

giovanna onnis ha scritto:
Il problema si pone allo scadere del triennio e, quindi, dell'incarico triennale.
Se allo scadere del triennio si registrerà contrazione in organico al docente non potrà essere rinnovato l'incarico o si andrà sempre in base alla graduatoria interna e "salterà" l'ultimo "a prescindere dalla titolarità"?
Il docente con incarico triennale scaduto avrà ancora titolo per essere inserito nella graduatoria interna di istituto insieme ai titolari nella scuola?
Attendiamo "fiduciosi" risposte dal MIUR.......io una mia personale idea me la sono fatta, ma evito di esternarla perchè potrebbe creare allarmismi o confusioni inutili

Uhm... effettivamente non è chiaro. Nella 107 è scritto che l'incarico si intende rinnovato in mancanza di cambiamenti del PTOF, ma non mi sembra di ricordare che si accenni all'eventualità di una contrazione di cattedre. Vabbè, inutile fasciarci la testa prima di essercela rotta.

Io invece mi chiedo un’altra cosa...ricordate che l’anno scorso fu abbassata al 10% la quota della mobilità professionale con la promessa di un recupero l’anno Successivo? Bene....come si potrebbe conciliare questo recupero con la volontà di rendere La contrattazione triennale?

gugu ha scritto:A me pare che quest'anno né sindacati né Miur vedano l'urgenza della mobilità. Siamo a fine novembre e non c'è stato nemmeno un incontro interlocutorio; difficilmente si chiuderà prima di gennaio o febbraio, proprio prima delle elezioni.

Per alcune regioni e ordini di scuola la questione della mobilità (nel senso del "rientro" per gli assunti della 107) non è secondaria, dato che si parla di un numero consistente di docenti e i sindacati lo sanno.
Bisognerà vedere se si faranno portavoce di questa istanza oppure no.

La questione posta da Giovanna è interessante ma è tutto veramente troppo in itinere, dovremo attendere.
Comunque in teoria per qualcuno questo, il 2017/2018 è già il terzo anno di incarico triennale, vediamo cosa succederà e se nel contratto si chiarirà questa cosa.

arrubiu ha scritto:

gugu ha scritto:A me pare che quest'anno né sindacati né Miur vedano l'urgenza della mobilità. Siamo a fine novembre e non c'è stato nemmeno un incontro interlocutorio; difficilmente si chiuderà prima di gennaio o febbraio, proprio prima delle elezioni.

Per alcune regioni e ordini di scuola la questione della mobilità (nel senso del "rientro" per gli assunti della 107) non è secondaria, dato che si parla di un numero consistente di docenti e i sindacati lo sanno.
Bisognerà vedere se si faranno portavoce di questa istanza oppure no.

La questione posta da Giovanna è interessante ma è tutto veramente troppo in itinere, dovremo attendere.
Comunque in teoria per qualcuno questo, il 2017/2018 è già il terzo anno di incarico triennale, vediamo cosa succederà e se nel contratto si chiarirà questa cosa.

E per chi?
Non esiste nessun docente che abbia avuto incarico triennale prima del 2016-2017.

Scusa hai ragione.
Chi è entrato nel 2015/2016 ha avuto una sede temporanea e poi c'è stata la mobilità annuale.
Avevo contato solo gli anni di ruolo ma mi sa che tutti hanno cambiato scuola.

Quanto alle tempistiche a voi pare verosimile che concludano entro dicembre per il decreto? Siamo al 19 nov e neanche hanno iniziato le trattative! Ma la cara Fedeli riflette prima di fare certe dichiarazioni?

La vedo dura..

Mary T ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:
Il problema si pone allo scadere del triennio e, quindi, dell'incarico triennale.
Se allo scadere del triennio si registrerà contrazione in organico al docente non potrà essere rinnovato l'incarico o si andrà sempre in base alla graduatoria interna e "salterà" l'ultimo "a prescindere dalla titolarità"?
Il docente con incarico triennale scaduto avrà ancora titolo per essere inserito nella graduatoria interna di istituto insieme ai titolari nella scuola?
Attendiamo "fiduciosi" risposte dal MIUR.......io una mia personale idea me la sono fatta, ma evito di esternarla perchè potrebbe creare allarmismi o confusioni inutili

Uhm... effettivamente non è chiaro. Nella 107 è scritto che l'incarico si intende rinnovato in mancanza di cambiamenti del PTOF, ma non mi sembra di ricordare che si accenni all'eventualità di una contrazione di cattedre. Vabbè, inutile fasciarci la testa prima di essercela rotta.

Tutti questi ragionamenti avrebbero un senso se gli incarichi triennali fossero partiti esclusivamente nel 2016, in rapporto diretto con la creazione dei posti di potenziamento richiesti dai PTOF triennali: 2016-2017-2018: si crea un posto di potenziamento in una scuola => si immette o trasferisce un nuovo docente con contratto triennale => 2019: il PTOF non ritiene più necessario il posto di potenziamento => il docente con incarico triennale decade e ritorna su ambito.
Ma: 1. nell'organico dell'autonomia non esiste lo statuto del "docente di potenziamento" / 2. quest'anno i docenti sono stati inseriti in graduatoria interna sulla base del loro punteggio e non della loro titolarità su scuola o ambito / 3. sempre quest'anno sono stati stipulati moltissimi nuovi contratti triennali che non hanno nessun rapporto con il PTOF triennale.
Secondo me sarà difficile che nei prossimi contratti relativi alla mobilità non si tenga conto di questi aspetti. La mostruosa disparità di trattamento virtualmente introdotta dalla 107 avrebbe avuto senso solo se a partire dal 2016 la mobilità (e con essa le nuove assunzioni!) fosse diventata davvero triennale (ricordate la Giannini?) e fosse stata esclusivamente su ambito, anche per gli immessi ante 2015. Così (fortunatamente) l'applicazione della 107 è un pasticcio e anche i prossimi contratti saranno "ibridi".