L'utilità delle direttive
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Re: L'utilità delle direttive
Se il post è stato chiuso dal moderatore ci sarà un motivo.
Cosa continui a aprire nuovi post?
E soprattutto chi credi che legga tutta sta spatafiata da te minuziosamente scritta con colori allegati? Complimenti per il tempo dedicato al forum. Se hai così tanti ragionamenti da esporre dedicali a te stesso nel tuo studiolo o ai tuoi colleghi reali a scuola, a patto che essi intendano ascoltarli, cosa che dubito visto la pesantezza degli assunti.
Su OS non manca giorno che chiudano una discussione in cui presenzi . Non ci siamo.
Cosa continui a aprire nuovi post?
E soprattutto chi credi che legga tutta sta spatafiata da te minuziosamente scritta con colori allegati? Complimenti per il tempo dedicato al forum. Se hai così tanti ragionamenti da esporre dedicali a te stesso nel tuo studiolo o ai tuoi colleghi reali a scuola, a patto che essi intendano ascoltarli, cosa che dubito visto la pesantezza degli assunti.
Su OS non manca giorno che chiudano una discussione in cui presenzi . Non ci siamo.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: L'utilità delle direttive
È la personalissima "guerra" di avido contro alcuni articoli pubblicati su OS.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: L'utilità delle direttive
Dopo aver letto il primo thread sono andato a vedere il filmato de Il Sole 24 ore. Imbarazzante.
Ma è ancor più imbarazzante che ci sia stato bisogno di tutte quelle persone per arrivare a stilare delle simili linee guida.
Ma è ancor più imbarazzante che ci sia stato bisogno di tutte quelle persone per arrivare a stilare delle simili linee guida.
diderot.m7- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 22.10.14
Re: L'utilità delle direttive
Messaggi troppo lunghi per un forum, sul web si cerca la sintesi, quindi non so a chi possano interessare tutti questi lunghi messaggi... Sicuramente a chi ha tanto buon tempo.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: L'utilità delle direttive
Abbiamo voglia di fare polemiche sterili?Little Big Horn ha scritto:Avido,ma davvero hai ritenuto doveroso ribadire che gli esperti hanno partorito solo aria fritta?
Era evidente.
Invece mi stupisco della fedeli.
Ha detto "un team di esperti deciderà "
E invece, che scandalo,avrebbe dovuto dure "un team di esperte e di esperti deciderà "
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: L'utilità delle direttive
Io per esempio?Davide ha scritto:Se il post è stato chiuso dal moderatore ci sarà un motivo.
Cosa continui a aprire nuovi post?
E soprattutto chi credi che legga tutta sta spatafiata da te minuziosamente scritta con colori allegati? Complimenti per il tempo dedicato al forum. Se hai così tanti ragionamenti da esporre dedicali a te stesso nel tuo studiolo o ai tuoi colleghi reali a scuola, a patto che essi intendano ascoltarli, cosa che dubito visto la pesantezza degli assunti.
Su OS non manca giorno che chiudano una discussione in cui presenzi . Non ci siamo.
Sarà anche una sua personale guerra, ma su questo ha totalmente ragione. Poi che qualcuno trovi normale e ritenga inutile discutere di questo spreco di denaro pubblico, di questa umiliante offesa alla nostra intelligenza, questo in effetti lo ritengo grave. Molto più di uno che continua ad aprire discussioni destinate ad essere chiuse.
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: L'utilità delle direttive
Anche tu hai ragione:Davidodinformazioni ha scritto:Ma ti rendi conto di cosa succederebbe se le polemiche si riproducessero come conigli ? Meglio le polemiche sterili, dai retta a me !arrubiu ha scritto:Abbiamo voglia di fare polemiche sterili?
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: L'utilità delle direttive
Davide ha scritto:Messaggi troppo lunghi per un forum, sul web si cerca la sintesi, quindi non so a chi possano interessare tutti questi lunghi messaggi... Sicuramente a chi ha tanto buon tempo.
E chi l'ha detto che "sul web si cerca la sintesi"?
Classico esempio di rimozione assoluta di un'evidenza reale, da parte di chi crede che il mondo sia iniziato l'altro ieri, oppure che sia sempre stato così come appariva l'altro ieri.
Io ho conosciuto l'evoluzione di internet soprattutto attraverso siti web, articolati e dettagliatissimi, in cui si possono leggere articoli lunghi, analisi approfondite e discussioni intense, con tanto di citazioni, richiami e bibliografia, e che possono stare ancora lì dopo anni, e possono ancora essere linkate, citate, riprese per aggiungervi spunti nuovi, e riaperte altrove con contributi altrettanto intelligenti e impegnativi.
Sentire che c'è gente che, pur usando quotidianamente internet, sembra non avere la più pallida idea di tutto questo mondo di contenuti seri e approfonditi, che c'è stato per 20 anni e che c'è ancora (e quindi, che questa stessa gente considera la connessione in rete esclusivamente come un flusso continuo di messaggini brevissimi carichi di sigle e di faccine, da scorrere distrattamente e da dimenticare subito)... fa una tristezza desolante.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: L'utilità delle direttive
Se pensi che questa sia l'epoca della lunga lettura su internet e non della rapidità sei proprio in un altro mondo. Nel tuo mondo, ne hai facoltà. Passa pure le tue ore sul web.
Io non sono qua a leggere ore di forum, cerco rapidità e sintesi.
Io non vivo sul web, lo uso a tratti. Tu usa internet quanto credi.
Ripeto, è la tua vita, il tuo mondo.
Io non sono qua a leggere ore di forum, cerco rapidità e sintesi.
Io non vivo sul web, lo uso a tratti. Tu usa internet quanto credi.
Ripeto, è la tua vita, il tuo mondo.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: L'utilità delle direttive
Guarda che nemmeno io "vivo sul web", e anzi penso di viverci molto meno di quanto descrivi tu, visto che (per decisione consapevole, e non per ignoranza o arretratezza) ho scelto di avere accesso al web solo in determinate condizioni quando lo voglio io, e non in qualsiasi momento casuale che può capitare 24 ore su 24, mentre si è sull'autobus, o si è a fare la spesa, o si è in palestra, o si è a cena con amici o parenti, o si è a lavorare in classe.
Per me internet è uno strumento di informazione e di comunicazione intelligente.
Anche personale, non dico di no, mica solo intellettuale o di lavoro...
...ma comunque di comunicazione significativa, NON di cazzeggio casuale con centinaia di persone diverse che contribuiscono a un flusso continuo di futilità effimere che vengono dimenticate subito.
Per me internet è uno strumento di informazione e di comunicazione intelligente.
Anche personale, non dico di no, mica solo intellettuale o di lavoro...
...ma comunque di comunicazione significativa, NON di cazzeggio casuale con centinaia di persone diverse che contribuiscono a un flusso continuo di futilità effimere che vengono dimenticate subito.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: L'utilità delle direttive
Ecco una degli ascoltati "esperti" MIUR che propugnano l'uso del dispositivo in classe secondo l'approccio BYOD: Franca Da Re
http://www.francadare.it/wp/la-certificazione-delle-competenze-nel-primo-ciclo-di-istruzione/
Estraggo un brano dall'articolo sulla certificazione delle competenze, tratto dal blog che molti presidi e molte persone al MIUR considerano una specie di bibbia:
"L’utilizzo delle macchine anche al fine di collocarvi i lavori di analisi e rappresentazione effettuati senza di esse è importante, ma può essere realizzato, in presenza di situazioni di carenza, con una LIM o con un PC collegato ad un videoproiettore. Con il progredire dell’età dei ragazzi, si può ricorrere ai dispositivi di loro proprietà (l’approccio BYOD) fino ad un utilizzo virtuoso dei cellulari di cui tutti i preadolescenti e gli adolescenti dispongono. Un’educazione all’ uso virtuoso e didattico del cellulare come efficace strumento di lavoro, può anche fungere da contenimento all’uso scriteriato che spesso i giovani ne fanno.
Tutto ciò, per rammentare che dal digitale non si può prescindere fin dai primi anni. Le tecnologie della comunicazione e dell’informazione sono pervasive e la competenza nel loro uso consente l’esercizio della cittadinanza e dell’inclusione sociale. Sta alla scuola educare il pensiero critico, l’approccio consapevole alle fonti, l’uso responsabile degli strumenti. Le derive comunicative, gli episodi di cyberbullismo, l’imbarbarimento delle relazioni, la diffusione acritica di notizie false e spesso finanche pericolose che si registrano quotidianamente sui social network ci dovrebbero far capire che non si può perdere altro tempo. La competenza digitale va educata fin dall’infanzia e pertanto può essere validamente certificata sin dal termine della scuola primaria.
L’utilizzo delle tecnologie nella didattica, inoltre, per essere efficace, deve connotare una modifica dell’ambiente di apprendimento, non può risolversi nell’uso dei dispositivi per proiettare le lezioni frontali, vedere qualche filmino o documentario, consultare il testo in formato PDF. L’uso dei dispositivi acquisisce senso se permette ai ragazzi di ricercare informazioni per risolvere problemi ed effettuare indagini, di progettare e costruire manufatti in un contesto sociale e cooperativo con sempre maggiore autonomia in ragione del progredire dell’età.
Queste considerazioni, unite a quelle dei paragrafi precedenti, ci aiutano a comprendere che la certificazione della competenza, per dirsi reale e fondata, richiede una didattica e un ambiente di apprendimento che ponga l’alunno in azione, in compiti in cui, insieme ad altri, rifletta sul proprio apprendimento, eserciti in autonomia indagini e ricerche; realizzi progetti, pianifichi attività, risolva problemi, utilizzando le conoscenze e le abilità già possedute e conseguendone di nuove.
E’ anche opportuno avere a disposizione rubriche che descrivano i quattro livelli di padronanza per ciascuna competenza certificata. Qualora vi siano curricoli organizzati per competenze chiave che contengano anche le rubriche di padronanza, esse potranno agevolmente costituire il riferimento anche per la certificazione."
http://www.francadare.it/wp/la-certificazione-delle-competenze-nel-primo-ciclo-di-istruzione/
Estraggo un brano dall'articolo sulla certificazione delle competenze, tratto dal blog che molti presidi e molte persone al MIUR considerano una specie di bibbia:
"L’utilizzo delle macchine anche al fine di collocarvi i lavori di analisi e rappresentazione effettuati senza di esse è importante, ma può essere realizzato, in presenza di situazioni di carenza, con una LIM o con un PC collegato ad un videoproiettore. Con il progredire dell’età dei ragazzi, si può ricorrere ai dispositivi di loro proprietà (l’approccio BYOD) fino ad un utilizzo virtuoso dei cellulari di cui tutti i preadolescenti e gli adolescenti dispongono. Un’educazione all’ uso virtuoso e didattico del cellulare come efficace strumento di lavoro, può anche fungere da contenimento all’uso scriteriato che spesso i giovani ne fanno.
Tutto ciò, per rammentare che dal digitale non si può prescindere fin dai primi anni. Le tecnologie della comunicazione e dell’informazione sono pervasive e la competenza nel loro uso consente l’esercizio della cittadinanza e dell’inclusione sociale. Sta alla scuola educare il pensiero critico, l’approccio consapevole alle fonti, l’uso responsabile degli strumenti. Le derive comunicative, gli episodi di cyberbullismo, l’imbarbarimento delle relazioni, la diffusione acritica di notizie false e spesso finanche pericolose che si registrano quotidianamente sui social network ci dovrebbero far capire che non si può perdere altro tempo. La competenza digitale va educata fin dall’infanzia e pertanto può essere validamente certificata sin dal termine della scuola primaria.
L’utilizzo delle tecnologie nella didattica, inoltre, per essere efficace, deve connotare una modifica dell’ambiente di apprendimento, non può risolversi nell’uso dei dispositivi per proiettare le lezioni frontali, vedere qualche filmino o documentario, consultare il testo in formato PDF. L’uso dei dispositivi acquisisce senso se permette ai ragazzi di ricercare informazioni per risolvere problemi ed effettuare indagini, di progettare e costruire manufatti in un contesto sociale e cooperativo con sempre maggiore autonomia in ragione del progredire dell’età.
Queste considerazioni, unite a quelle dei paragrafi precedenti, ci aiutano a comprendere che la certificazione della competenza, per dirsi reale e fondata, richiede una didattica e un ambiente di apprendimento che ponga l’alunno in azione, in compiti in cui, insieme ad altri, rifletta sul proprio apprendimento, eserciti in autonomia indagini e ricerche; realizzi progetti, pianifichi attività, risolva problemi, utilizzando le conoscenze e le abilità già possedute e conseguendone di nuove.
E’ anche opportuno avere a disposizione rubriche che descrivano i quattro livelli di padronanza per ciascuna competenza certificata. Qualora vi siano curricoli organizzati per competenze chiave che contengano anche le rubriche di padronanza, esse potranno agevolmente costituire il riferimento anche per la certificazione."
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: L'utilità delle direttive
herman il lattoniere ha scritto:Estraggo un brano dall'articolo sulla certificazione delle competenze, tratto dal blog che molti presidi e molte persone al MIUR considerano una specie di bibbia:
[i]"L’utilizzo delle macchine anche al fine di collocarvi i lavori di analisi e rappresentazione effettuati senza di esse è importante, ma può essere realizzato, in presenza di situazioni di carenza, con una LIM o con un PC collegato ad un videoproiettore. Con il progredire dell’età dei ragazzi, si può ricorrere ai dispositivi di loro proprietà (l’approccio BYOD) fino ad un utilizzo virtuoso dei cellulari di cui tutti i preadolescenti e gli adolescenti dispongono
"Preadolescenti" immagino che significhi ragazzini delle medie, o anche dell'ultimo anno di elementari.
Quindi, se una famiglia sceglie di non comprare lo smartphone al figlio di undici anni perché ritiene in coscienza che non sia uno strumento adatto a quell'età, dovrebbe convincersi che sbaglia e comprarglielo per forza, perché lo richiede la scuola? Siamo a questo punto?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: L'utilità delle direttive
Immagino che attività di questo tipo debbano essere fatto col consenso di tutti o tramite sperimentazioni (una scuola dove ero stato, un linguistico, avevano bandito i libri cartacei e i ragazzi avevano tutti il tablet. Ma appunto era una sperimentazione e chi l'ha fatta sapeva a cosa andava incontro).
Tablet dato dalla scuola, se non erro.
Tablet dato dalla scuola, se non erro.
arrubiu- Moderatore
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Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: L'utilità delle direttive
Personalmente ci ho fatto solo un mese, tra l'altro all'inizio dell'anno, quindi non so dirti.Little Big Horn ha scritto:E in questo "magnificente " liceo senza libri e tablet avanzatissimi, da cui si poteva addirittura lanciare un missile icbm nucleare, QUALI SONO STATI,IN TERMINI DI APPRENDIMENTO, i risultati dei ragazzi a fine anno? Questa è sperimentazione. .ti ricordi di voti meravigliosi in tutte le materie?
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: L'utilità delle direttive
herman il lattoniere ha scritto:
E’ anche opportuno avere a disposizione rubriche che descrivano i quattro livelli di padronanza per ciascuna competenza certificata. Qualora vi siano curricoli organizzati per competenze chiave che contengano anche le rubriche di padronanza, esse potranno agevolmente costituire il riferimento anche per la certificazione."[/i]
Sarà che invecchio, ma non ricordo di avere imparato a scuola come sintonizzare la radio sulla stazione desiderata, come accendere e spegnere il televisore, come regolare l'audio, come cambiare canale, ...
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: L'utilità delle direttive
paniscus_2.1 ha scritto:
"Preadolescenti" immagino che significhi ragazzini delle medie, o anche dell'ultimo anno di elementari.
Quindi, se una famiglia sceglie di non comprare lo smartphone al figlio di undici anni perché ritiene in coscienza che non sia uno strumento adatto a quell'età, dovrebbe convincersi che sbaglia e comprarglielo per forza, perché lo richiede la scuola? Siamo a questo punto?
Non te la prendere Lisa, una famiglia che decide di non comprare lo smatphone al figlio undicenne è una famiglia che ha scelto per lui, oculatamente, un altro tipo di scuola.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: L'utilità delle direttive
@melia ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:
Quindi, se una famiglia sceglie di non comprare lo smartphone al figlio di undici anni
Non te la prendere Lisa, una famiglia che decide di non comprare lo smatphone al figlio undicenne è una famiglia che ha scelto per lui, oculatamente, un altro tipo di scuola.
E certo, ma a quanto ho capito l'autrice del pezzo in questione non stava parlando di sperimentazioni particolari, a cui si accede solo per scelta, ma di direttive generali che secondo lei sarebbero auspicabili per tutte le scuole e che dovrebbero pure essere imposte. E questa stessa tizia è stata ammessa tra i consulenti del ministero, in cui può anche trovare qualcuno che la prende sul serio fino in fondo. Se permetti, è un po' diverso dalla singola scuola che si fa bella coi tablet sbrilluccicosi per attirare un po' di iscrizioni in più.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: L'utilità delle direttive
mac67 ha scritto:herman il lattoniere ha scritto:
E’ anche opportuno avere a disposizione rubriche che descrivano i quattro livelli di padronanza per ciascuna competenza certificata. Qualora vi siano curricoli organizzati per competenze chiave che contengano anche le rubriche di padronanza, esse potranno agevolmente costituire il riferimento anche per la certificazione."[/i]
Sarà che invecchio, ma non ricordo di avere imparato a scuola come sintonizzare la radio sulla stazione desiderata, come accendere e spegnere il televisore, come regolare l'audio, come cambiare canale, ...
Finché si tratta di cercare un video su Youtube per spasso sono d'accordo con te, ma sei così sicuro che non ci sia bisogno di insegnare ai ragazzi che un documento non va scritto con 4 casuali font e dimensioni diversi, e con spaziature e margini così fantasiosi da sembrare più una poesia futurista che un documento ufficiale?
Sembra fuori dal mondo, ma dovresti sapere che alcuni ragazzi imparano durante la stesura della tesi di laurea che esiste la possibilità di inserire note a pié di pagina, di giustificare il testo e che l'interlinea può essere più o meno ampia. Non sarebbe il caso di insegnarle una decina (o più) d'anni prima queste cose?
Visto che l'insegnamento della letto-scrittura è compito della scuola, la scuola non dovrebbe insegnare a farlo sia in cartaceo che in digitale? Il computer (o il tablet, se vogliamo), può essere uno strumento di lavoro, esattamente come il quaderno e la penna. A scuola mi hanno insegnato a usare una calcolatrice, a cercare su un dizionario o su un'enciclopedia, a dividere il materiale e il lavoro per discipline o per argomenti, a evidenziare e ad annotare qualcosa di importante, a leggere e creare schemi, grafici e tabelle. Si dovrebbe fare anche con il digitale. Mio cugino ha 14 anni, ti posso garantire che non sa fare nessuna delle cose che ho scritto sopra senza carta e penna, pure se usa tablet e smartphone per i suoi svaghi dalla mattina alla sera.
Con questo non intendo che smartphone e tablet debbano sostituire i libri e i quaderni (io se devo leggere un testo che è venduto o divulgato solo in formato digitale, lo compro o lo scarico e lo stampo, odio leggere a lungo dallo schermo), ma alcune competenze di base che gli alunni non apprendono da soli perché non riguardano i loro svaghi, io a scuola le insegnerei.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: L'utilità delle direttive
Scusa, ma non si tratta di contrapposizione tra "materie di studio e svaghi", bensì tra materie di studio e competenze quotidiane della vita reale, che appunto non dipendono dalle materie di studio insegnate a scuola. Io non le paragonerei affatto con gli svaghi, ma semmai con faccende domestiche, adempimenti burocratici di base, o regole di comportamento generale nelle relazioni sociali, cioè tutte cose che si sono sempre imparate in famiglia, e non a scuola.
A leggere un orario dei treni, a compilare un bollettino postale per fare un pagamento, o a far funzionare la lavatrice, il forno o la caldaia, ce l'hanno sempre insegnato i genitori, o altri adulti a noi vicini nella vita privata, non certo la scuola...
A leggere un orario dei treni, a compilare un bollettino postale per fare un pagamento, o a far funzionare la lavatrice, il forno o la caldaia, ce l'hanno sempre insegnato i genitori, o altri adulti a noi vicini nella vita privata, non certo la scuola...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
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