Calo popolazione scolastica e calo classi.

Promemoria primo messaggio :

https://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2018/04/Fondazione-Agnelli-Demografia-scolastica-2028-finale.pdf

C'è da considerare però che nel prossimo decennio i pensionamenti saranno molto numerosi, penso anche il 20-30% dell' organico.

Che dite?

Anche tra le vostre fila il divario e’ macroscopico: se i docenti maschi sono pochi (20%?) i DS maschi sono il doppio, perche’ le donne che vogliono i figli non possono occuparsi di scuola sette gg su sette agosto compreso, mentre ai maschi che je frega? Trovano lavato, stirato, mangiato, gestito il pargolo e nessun problema al mondo.

Ho postato sopra senza leggere la tua risposta, ma tu le mie le hai lette? Marco fara’ milemila ore di straordinario, perche’ a casa la compagna si occupa di tutto.
Lucia fara’ zero ore perche’ dovra’ correre a casa a gestire tutto.
La tua tivvu, riporta dati ocse, eurispes, istat e via cantando.
In quasi tutti i paesi del mondo le donne guadagnano di meno anche quando non c’e’ dolo o premeditazione per i motivi di cui sopra.
Le eccezioni? Qualche paese ex sovietico, nel quale lo stato bene o male gestiva vita i pargoli di tutti e gli uomini erano occupati soprattutto con la vodka, mentre le donne svolgevano ogni tipo di lavoro.
Avresti dovuto sentire i racconti sconcertati di mio padre che negli anni ‘70 ha soggiornato in Russia per lunghi periodi per lavoro.

"Gli angeli del focolare "...scomparsi da decenni.
Narra una leggenda sioux, che ancora gli anziani a sera davanti al fuoco sulle Black Hills raccontano,che fossero davvero esistite queste donne , che con sacrificio dedicavano la propria vita al figlio, alla casa e al marito. Ma oggi chi crede ancora alle leggende dei pellerossa?

Il problema è che esportiamo forza lavoro scolarizzata per importante forza lavoro di scarsissima scolarizzazione. Problemi andando avanti così sicuramente li avremo, anche nelle scuole (molte scuole di periferia nelle grandi città sono scuole ghetto).

Annaangelaelvira ha scritto:Certo che se te la dici e te la conti tutta da solo....
Report presentato ieri sulle donne metalmeccaniche nel milanese: solo poco piu’ del 10% del totale, ma pagate molto meno degli uomini; le “quadre” pagate meno degli apprendisti maschi, le dirigenti, solo il 3%, €2500 meno dei maschi
Sindache sono il 10% del totale, parlamentari pochissime, rettoresse di atenei quattro o cinque su novanta.
Mi spiace per te, ma vinco io

Tra una donna e un uomo di pari capacità conviene assumere un uomo perché non va in maternità e non deve "curare i figli", compito che tradizionalmente è in capo alle donne.
Forse la strada per aumentare la natalità è quella di dare incentivi seri a chi fa figli (anche nella scuola che tutela tutti e tutte..dai il congedo al 30% è troppo poco e infatti le sciure spezzettano i congedi continuamente con istituti giuridici retribuiti di più), sgravando le famiglie dal costo di mantenimento..un po' come col modello francese che è molto generoso da questo punto di vista.
Di base poi occorre il lavoro, senza lavoro non c'è futuro. Infatti al sud le proiezioni sulla popolazione sono molto più preoccupanti che al nord.

"Un caffè corretto"...il bar sport di periferia è affollato.
"Senza lavoro i giovani come fanno?"
"Tradizionalmente le donne stanno a casa a guardare i figli"..
LA Juve quanto ha fatto?
Usciamo dal bar..
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/02/10/addio-mamme-in-italia-e-record-di-donne-senza-figli-e-la-colpa-e-della/37087/

Paddington ha scritto:Sarà..Però non mi spiego le orde di donne contestatrici a Verona ne il numero esagerato di gruppi "nochild " in rete.

La tua impressione sul "numero esagerato di gruppi nochild in rete" dipende dal fatto che tu te li vai a cercare meticolosamente col lanternino e te li ricordi tutti, magari apposta per dimostrare che sono in numero esagerato.

Sicuramente i blog o i gruppi social a tema di cucina, di bricolage domestico o di casalinghitudine, tenuti in massima parte da donne con famiglia tradizionale e con figli, sono molti di più, ma tu non li vedi.

Annaangelaelvira ha scritto:Ho postato sopra senza leggere la tua risposta, ma tu le mie le hai lette? Marco fara’ milemila ore di straordinario, perche’ a casa la compagna si occupa di tutto.
Lucia fara’ zero ore perche’ dovra’ correre a casa a gestire tutto.

Ma tu pensi seriamente che queste differenze siano sempre dettate da un destino ineluttabile dettato dall'esterno... e che non siano, almeno in parte, delle SCELTE private?

Se Lucia ogni tanto dicesse a Marco: "No, calmati, domani quelle ore di straordinario non le fai, perché anch'io ho un impegno di lavoro fino a tardi e la cena ai figli dovresti prepararla tu", o se Marco qualche volta dicesse a Lucia: "Ma sai che ti dico, dello straordinario che mi hanno chiesto per domani me ne frego, perché ci tengo ad arrivare a casa prima e a stare un po' con i figli, anche a costo di rinunciare a qualche decina di euro in più".. le cose si riequilibrerebbero.

A mio parere, in una famiglia di oggi (non parlo di quelle di 50 anni fa, ma di quelle di oggi) dovrebbe essere normale che questi argomenti si discutano e si decidano alla pari, prima ancora di avere figli, o comunque quando i figli sono piccolissimi.

Se la ripartizione disuguale delle responsabilità familiari diventa un'abitudine di normalità che si sedimenta per anni, oggi non è responsabilità della società, ma delle persone.

mordekayn ha scritto:Il problema è che esportiamo forza lavoro scolarizzata per importante forza lavoro di scarsissima scolarizzazione. Problemi andando avanti così sicuramente li avremo, anche nelle scuole (molte scuole di periferia nelle grandi città sono scuole ghetto).

Su questo ho forti dubbi.

Non è vero che importiamo, in maggioranza, "forza lavoro di scarsissima scolarizzazione".
Esiste anche quella, ma non costituisce la maggioranza della forza lavoro immigrata.

Importiamo forza lavoro per impiegarla in attività che consideriamo adatte a gente di scarsissima scolarizzazione, questo sì, ma non è detto che lo siano davvero.

Una grossa percentuale di stranieri che vengono qui a fare lavori considerati "umili", al proprio paese ha studiato eccome.

Non esistono lavori "umili" .
Lavorare di per sé è motivo di dignità ed orgoglio.
Biasimo e schifio va riservato invece ai nullafacenti di qualsiasi etnia siano, in particolare i famosi neet mantenuti nostrani

paniscus_2.1 ha scritto:Su questo ho forti dubbi.

Non è vero che importiamo, in maggioranza, "forza lavoro di scarsissima scolarizzazione".
Esiste anche quella, ma non costituisce la maggioranza della forza lavoro immigrata.

Importiamo forza lavoro per impiegarla in attività che consideriamo adatte a gente di scarsissima scolarizzazione, questo sì, ma non è detto che lo siano davvero.

Una grossa percentuale di stranieri che vengono qui a fare lavori considerati "umili", al proprio paese ha studiato eccome.

Parlo per esperienza, senza dati statistici alla mano quindi non posso affermare che valga per tutta Italia, ma nella mia scuola dell'infanzia di due sezioni, tra una ventina di genitori immigrati in tempi abbastanza recenti (mettiamo da 10/15 anni al massimo) non c'è nemmeno un laureato, una metà di essi (soprattutto quelli provenienti da Bangladesh/Pakistan) sono analfabeti, cioè fanno fatica a scrivere il proprio nome o quello dei figli su un documento. Tra i genitori italiani c'è quasi sempre un laureato per coppia, in molte coppie entrambi. Parlo di persone di età compresa tra i 25 e i 35 anni per gli stranieri e tra i 25 e i 45 anni circa per gli italiani. Nelle altre scuole dell'infanzia della cittadina, specialmente quelle dove ci sono stranieri in maggior percentuale rispetto alla nostra la situazione forse è anche peggiore.

Magari è solo una tendenza della cittadina dove vivo, ma questi immigrati sono quasi tutti scarsamente scolarizzati.

Kuru-nee ha scritto:
Magari è solo una tendenza della cittadina dove vivo, ma questi immigrati sono quasi tutti scarsamente scolarizzati.

Non so se ci sia una differenza generazionale tra gli immigrati giovani appena arrivati, e quelli sopra ai 40 anni che sono arrivati molti anni fa e hanno figli ormai adolescenti nati qui.

Io personalmente conosco un ingegnere elettronico moldavo che fa l'imbianchino e che saltuariamente ripara qualche elettrodomestico, un egiziano laureati in economia che fa il cameriere in pizzeria, un laureato in medicina originario del Burkina Faso che fa il magazziniere, diverse donne di paesi slavi con titoli universitari di infermiere professionali o fisioterapiste che fanno le donne delle pulizie, per parlare solo di quelli che riescono a lavorare in regola...

Quelli che vengono dagli ex regimi dell'est europa sono molto scolarizzati. Per non dire delle recenti ondate di siriani. Se permane la guerra civile (non me lo auguro) in siria fra qualche anno, con le scuole (e molto altro) bombardate, certamente cambierà anche il loro livello medio d'istruzione.

Non dimentichiamoci poi che abbiamo avuto una ministra-medico congolese definita "simpaticamente" orango da qualche leghista.
O la storia del camerounense Yvan Sagnè, studente  in ingegneria, contro il caporalato.

franco71 ha scritto:Non dimentichiamoci poi che abbiamo avuto una ministra-medico congolese definita "simpaticamente" orango da qualche leghista.

Qualche leghista che neanche sapeva che, di tutte le grandi scimmie antropomorfe, l'orango è l'unica che non è nera (semmai dà decisamente sul rossastro-arancione) e soprattutto è l'unica che non è africana, ma del sud-est asiatico.

Se il leghista le avesse dato di gorilla o di scimpanzé, sarebbe stato offensivo ugualmente, ma meno ignorante.

Vabbè..pace all anima degli oranghi.
Il fatto che questi immigrati laureati facciano poi lavori manuali e "umili" (nel senso non in linea con il loro titolo di studio) mi porta a pensare che in occidente i loro titoli di studio non siano riconosciuti e quindi è come se non li avessero.
Ho un cugino di n-mo grado nato e cresciuto a guadalajara, in Messico. Laureato in fisica nell università locale, padre laureato, zio ingegnere chimico , posso garantire che matematicamente è MOLTO carente. Se un ingegnere del bangladesh non fa l ingegnere in Italia sotto sotto qualche inghippo c è...
Non metto la mano sul fuoco sulla preparazione di certo laureati in alcune parti del mondo.
Mi diceva invece un conoscente , laureato in matematica, che lavora in una azienda software a Londra con sedi (Non a caso) in India, che durante una trasferta nella terra salgariana ha appurato che gli ingegneri informatici indiani sono spaventosamente bravi, preparati e portati per fare codice

Paddington ha scritto:Ho un cugino di n-mo grado nato e cresciuto a guadalajara, in Messico. Laureato in fisica nell università locale,  padre laureato, zio ingegnere chimico , posso garantire che matematicamente è MOLTO carente. Se un ingegnere del bangladesh non fa l ingegnere in Italia sotto sotto qualche inghippo c è...

Non ti preoccupare, abbiamo già provveduto a spianare la differenza, ovviamente al ribasso.

Già la preparazione culturale e tecnica di un diplomato italiano quadratico medio è arrivata a essere più scarsa di quella di uno proveniente dal Messico o dal Bangladesh... nel giro di pochissimi anni la stessa cosa avverrà anche per le lauree.

Ah beh i nostri diplomati semianalfabeti lasciamoli stare...
Ma ammetterai che le nostre facoltà di Medicina o ingegneria producono ancora ottimi laureati.. e penso anche altre facoltà

Paddington ha scritto:Ah beh i nostri diplomati semianalfabeti lasciamoli stare...
Ma ammetterai che le nostre facoltà di Medicina o ingegneria producono ancora ottimi laureati.. ...

Non in numero sufficiente, viste le carenze previste nel prossimo futuro.
Così come i medici italiani vanno a colmare i buchi in organico della sanità d'oltremanica, mi aspetto che lo stesso accadrà qui in italia con medici extracomunitari.

paniscus_2.1 ha scritto:

franco71 ha scritto:Non dimentichiamoci poi che abbiamo avuto una ministra-medico congolese definita "simpaticamente" orango da qualche leghista.

Qualche leghista che neanche sapeva che, di tutte le grandi scimmie antropomorfe, l'orango è l'unica che non è nera (semmai dà decisamente sul rossastro-arancione) e soprattutto è l'unica che non è africana, ma del sud-est asiatico.

Se il leghista le avesse dato di gorilla o di scimpanzé, sarebbe stato offensivo ugualmente, ma meno ignorante.

Le tre cose vanno a braccetto.
Per riprendere un recente 3D: li chiamavano trinità.

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/04/11/news/istat_fecondita_italia-223775103/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P9-S1.8-T1

franco71 ha scritto:

Paddington ha scritto:Ah beh i nostri diplomati semianalfabeti lasciamoli stare...
Ma ammetterai che le nostre facoltà di Medicina o ingegneria producono ancora ottimi laureati.. ...

Non in numero sufficiente, viste le carenze previste nel prossimo futuro.
Così come i medici italiani vanno a colmare i buchi in organico della sanità d'oltremanica, mi aspetto che lo stesso accadrà qui in italia con medici extracomunitari.

Non so fino a che punto il fenomeno riguardi i medici, ma di sicuro per le professioni paramediche e assistenziali (intendo quelle con qualifiche professionali elevate, non le badanti improvvisate) è già così. Gli ospedali e gli ambulatori sono già pieni di infermieri stranieri, che lavorano per le cooperative e che vengono spediti a fare sostituzioni temporanee e a tappare buchi di personale nelle strutture pubbliche. Non so se sia cambiato qualcosa negli ultimissimi anni, ma di sicuro era una tendenza già significativa una decina d'anni fa.

Beh la scolarità degli arabi e maghrebini tende al disastroso.