Orali Esame di Stato - quale livello di dettaglio (Italiano-Storia)?

Mi scuso per la banalità della domanda, ma l'esperienza della preparazione di una quinta per l'Esame di Stato per me è un'esperienza nuova e, nell'attesa di conoscere quale sarà il destino della mia classe (che appartiene ad un Istituto in cui Italiano è materia assegnata al Commissario esterno), mi chiedevo se qualcuno con più esperienza di me possa darmi qualche ragguaglio sul livello di dettaglio richiesto alla prova orale. Ovviamente tutto dipende dalle intenzioni del Collega che verrà, ma forse qualcuno potrà darmi qualche indicazione lo stesso, in base alla sua esperienza. Per me è scontato che nel colloquio debba emergere una conoscenza non superficiale e che quindi chiunque esaminerà questa classe porrà quesiti di un certo dettaglio. Ma la realtà è questa?

Il commissario esterno deve attenersi al programma che troverà nel documento del 15 maggio e normalmente si aggancia alla "tesina" del candidato. Poi il livello di dettaglio è difficile da prevedere a priori e tra l'altro è un concetto molto soggettivo.

Grazie, Dec. Se sarò commissario esterno, non credo, a meno di esservi costretto, di limitarmi a chiedere collegamenti alla cosiddetta tesina. Tutto quello che si trova nel Documento del 15 maggio (che per Italiano vuol dire testi specifici) dovrebbe poter essere chiesto ad un certo livello di dettaglio (quindi anche un'interpretazione del testo letterario e non un mero riassunto del contenuto informativo), altrimenti tanto varrebbe ridimensionare la spesa per le commissioni per metà esterne.

Io non mi aggancio quasi mai alla tesina, tra l'altro non sempre è possibile. Di solito parto da un testo e cerco di farlo analizzare, pur nel poco tempo a disposizione. Posso soltanto consigliarti alcune strategie che metto in atto io quando ho una quinta. Nel documento del 15 maggio dettaglio tutto, non inserisco solo l'elenco dei testi, ma specifico bene tutti gli argomenti, ed i concetti principali affrontati (lo stesso vale per storia o per latino, naturalmente). Ciò di fatto suggerisce al commissario esterno le domande. Per quanto riguarda i testi, preferisco inserire qualche lettura in meno, eliminando quelle trattate più superficialmente. Ultimo problema: Manzoni e i Promessi sposi. Se sono stati trattati in quarta, benissimo, sei a posto. Se invece li hai fatti in quinta e li vuoi inserire nel documento può sorgere un problema. È capitato più di una volta che commissari esterni che insegnano al biennio abbiano chiesto ossessivamente i Promessi sposi nei minimi particolari, tutte cose che non possono essere riprese in quinta con la precisione con cui si fanno al biennio. La mia soluzione è quella di non nominare affatto Manzoni nel documento o di inserire solo odi, inni e tragedie, specificando di non aver affrontato i Promessi sposi in quanto oggetto di lettura al biennio. Non sapendo chi arriverà, è una precauzione utile.

Grazie, chicca70. Sei stata molto esaustiva.