Buona Scuola: non fornisce agli studenti la necessaria cultura di base.
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
Buona Scuola: non fornisce agli studenti la necessaria cultura di base.
Di seguito, un articolo che riporta l’intervento di Rossi, presidente della Toscana, sul tema in oggetto:
https://www.orizzontescuola.it/buona-scuola-rossi-presidente-toscana-non-fornisce-agli-studenti-la-fondamentale-cultura-di-base/
https://www.orizzontescuola.it/buona-scuola-rossi-presidente-toscana-non-fornisce-agli-studenti-la-fondamentale-cultura-di-base/
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Re: Buona Scuola: non fornisce agli studenti la necessaria cultura di base.
Il fatto è che di sostenitori della bontà della “Bona Sola” qui, in questo forum, c’è ne sono “infinito alla n”!Befree2 ha scritto:Ha scoperto l acqua calda
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Re: Buona Scuola: non fornisce agli studenti la necessaria cultura di base.
Innanzi tutto, Rossi vuole togliersi i sassolini dalle scarpe per dare addosso a Renzi, che era sempre stato suo rivale politico tosto all'interno del PD della Toscana.
Ma comunque, mi pare evidente che, come molti di noi stavano "profetizzando" già da tempo in queste discussioni, cominci a farsi strada un ripensamento generale sulle impostazioni pedagogiche andate per la maggiore negli ultimi 20-25 anni.
E comincia a farsi strada proprio per le ragioni che indicavamo noi... ossia perché, ridendo e scherzando, è passata una generazione intera, e quindi non è più possibile identificare gli "utenti" di queste impostazioni solo come bambini da proteggere, adolescenti da guidare, e in generale di fruitori di servizi e attività che altri decidono al posto loro.
Se è passato un quarto di secolo, vuol dire che gli utenti di questo modello di scuola sono già arrivati all'età adulta, e presto ce ne saranno molti di più, in massa demografica notevole.
E quindi, si assiste al penoso spettacolo di trentenni (con qualche prima avvisaglia anche nella zona dei quarantenni) che, pur avendo un livello di scolarizzazione formalmente altissimo rispetto alla generazione precedente, non sanno nulla, non sanno fare nulla, che hanno un grado di autonomia intellettuale e professionale oggettivamente deprimente, e che, se anche volessero provare ad assumersi responsabilità da persone adulte, non troverebbero nessuno disposto ad affidargliele.
Fino a pochissimi anni fa, la presa di coscienza su questo enorme problema sociale è stata rinviata a causa delle considerazioni (legittime) sulla stagnazione economica generale.
Ossia, si sosteneva che, se i giovani non trovavano lavoro e non riuscivano a realizzarsi, era soprattutto colpa della crisi, e in fondo non era nemmeno una bugia. Ora che la crisi, almeno in parte, sta rientrando, e che qualche opportunità nuova in più comincia a esserci, la sostanza del fenomeno di fondo emerge in tutta la sua drammaticità vera.
Questi ragazzi, che per quasi 30 anni sono stati coccolati, gratificati, intrattenuti, divertiti, inclusi e illusi da un sistema educativo accattivante e demagogico che compiaceva i loro genitori e che riscuoteva consensi politici, oggi sono adulti, e sbattono il muso sull'evidenza di ritrovarsi con una preparazione fragilissima e inutile, al netto di tutti i diplomi a pieni voti, le lauree un tanto al chilo e i master a pagamento.
Il problema non sta SOLO nell'invertire la rotta sull'istruzione dei bambini e degli adolescenti di oggi.
Il problema sta in cosa sccederà tra altri 10 o 20 anni, quando tutta la generazione di età matura, arrivata a ruoli di dirigenza, si sarà formata in questo modo, e avrà perso qualsiasi continuità con la trasmissione di cultura e di competenza vera delle generazioni precedenti.
Ma comunque, mi pare evidente che, come molti di noi stavano "profetizzando" già da tempo in queste discussioni, cominci a farsi strada un ripensamento generale sulle impostazioni pedagogiche andate per la maggiore negli ultimi 20-25 anni.
E comincia a farsi strada proprio per le ragioni che indicavamo noi... ossia perché, ridendo e scherzando, è passata una generazione intera, e quindi non è più possibile identificare gli "utenti" di queste impostazioni solo come bambini da proteggere, adolescenti da guidare, e in generale di fruitori di servizi e attività che altri decidono al posto loro.
Se è passato un quarto di secolo, vuol dire che gli utenti di questo modello di scuola sono già arrivati all'età adulta, e presto ce ne saranno molti di più, in massa demografica notevole.
E quindi, si assiste al penoso spettacolo di trentenni (con qualche prima avvisaglia anche nella zona dei quarantenni) che, pur avendo un livello di scolarizzazione formalmente altissimo rispetto alla generazione precedente, non sanno nulla, non sanno fare nulla, che hanno un grado di autonomia intellettuale e professionale oggettivamente deprimente, e che, se anche volessero provare ad assumersi responsabilità da persone adulte, non troverebbero nessuno disposto ad affidargliele.
Fino a pochissimi anni fa, la presa di coscienza su questo enorme problema sociale è stata rinviata a causa delle considerazioni (legittime) sulla stagnazione economica generale.
Ossia, si sosteneva che, se i giovani non trovavano lavoro e non riuscivano a realizzarsi, era soprattutto colpa della crisi, e in fondo non era nemmeno una bugia. Ora che la crisi, almeno in parte, sta rientrando, e che qualche opportunità nuova in più comincia a esserci, la sostanza del fenomeno di fondo emerge in tutta la sua drammaticità vera.
Questi ragazzi, che per quasi 30 anni sono stati coccolati, gratificati, intrattenuti, divertiti, inclusi e illusi da un sistema educativo accattivante e demagogico che compiaceva i loro genitori e che riscuoteva consensi politici, oggi sono adulti, e sbattono il muso sull'evidenza di ritrovarsi con una preparazione fragilissima e inutile, al netto di tutti i diplomi a pieni voti, le lauree un tanto al chilo e i master a pagamento.
Il problema non sta SOLO nell'invertire la rotta sull'istruzione dei bambini e degli adolescenti di oggi.
Il problema sta in cosa sccederà tra altri 10 o 20 anni, quando tutta la generazione di età matura, arrivata a ruoli di dirigenza, si sarà formata in questo modo, e avrà perso qualsiasi continuità con la trasmissione di cultura e di competenza vera delle generazioni precedenti.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Buona Scuola: non fornisce agli studenti la necessaria cultura di base.
Se due più due fa quattro, è del tutto evidente che occorre una controriforma seria che parta da chi la scuola la fa ogni giorno (non da chi la pensa solamente dall'alto) e occorre anche che i dirigenti scolastici la smettano una buona volta di volere la promozione "Urbi et orbi", anche dei banchi e della lavagna (quella classica nera, non quella tecnologica che chiamano LIM, forse perchè di LIMiti ne ha molti) IMHO.paniscus_2.1 ha scritto:
Il problema sta in cosa succederà tra altri 10 o 20 anni, quando tutta la generazione di età matura, arrivata a ruoli di dirigenza, si sarà formata in questo modo, e avrà perso qualsiasi continuità con la trasmissione di cultura e di competenza vera delle generazioni precedenti.
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Argomenti simili
» Gli stessi che scrivono le leggi sulla scuola...si picchiano davanti agli studenti!
» La Buona Scuola come le leggi razziali: Mussolini proibì agli insegnanti ebrei di insegnare, Renzi proibisce a noi di insegnare
» Bocciatura, insegnanti devono far capire agli studenti che è un’opportunità di crescita
» Bocciato: come comunicarlo agli studenti?
» RispostaRep - E' davvero buona la "Buona scuola"?
» La Buona Scuola come le leggi razziali: Mussolini proibì agli insegnanti ebrei di insegnare, Renzi proibisce a noi di insegnare
» Bocciatura, insegnanti devono far capire agli studenti che è un’opportunità di crescita
» Bocciato: come comunicarlo agli studenti?
» RispostaRep - E' davvero buona la "Buona scuola"?
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark