Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
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franco71
sempreconfusa1
astronotus
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Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
http://www.tecnicadellascuola.it/soldi-alle-paritarie-la-responsabilita-e-del-ministro-del-governo-o-del-parlamento
sì, sì, e magarì si affronteranno anche problematiche come quelle di cui sopra, oppure quelle degli aumenti miseri del personale della scuola pubblica attuale, e del rinnovo contrattuale che potrebbe portare le ore a 30.
Poi certo che ci vorrà lo psicanalista, con quello scenario.
p.s. e io comunque la serie l'ho seguita, perché trattava argomenti da un punto di vista generale, ovvero: ruolo madre, ruolo padre, figura figlio. Dunque è un discorso omogeneo che però non penso ci illuminerà sui problemi della scuola attuali.
sì, sì, e magarì si affronteranno anche problematiche come quelle di cui sopra, oppure quelle degli aumenti miseri del personale della scuola pubblica attuale, e del rinnovo contrattuale che potrebbe portare le ore a 30.
Poi certo che ci vorrà lo psicanalista, con quello scenario.
p.s. e io comunque la serie l'ho seguita, perché trattava argomenti da un punto di vista generale, ovvero: ruolo madre, ruolo padre, figura figlio. Dunque è un discorso omogeneo che però non penso ci illuminerà sui problemi della scuola attuali.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
Certo franco, lo so bene, era infatti un intervento assassino :-)
Avevo già trovato strano quello precedente, poi ho visto questo nuovo topic, riveduto e corretto, e ho voluto ribadire un concetto che nell'altro, causa chiusura, non ho potuto esprimere.
Lì avevo posto una domanda non secondaria: ma a chi si rivolge?
L'autore del topicv sostiene che si rivolga agli insegnanti (forse è lui che provoca) ma io ho dubbi che sia così, gli insegnanti, inclusi molti che leggo nel forum, penso che già conoscano il valore educativo e di formazione della scuola, e quel taglio di trasmissione, per come è strutturato, con lui che parla quasi tutto il tempo, e poi due, tre domande dal pubblico e stop, fine della trasmissione, mi ha fatto nascere quella domanda.
Mancano infatti, a mio modo di vedere, dei programmi in cui il tema scuola venga affrontato con persone competenti, di valore e del settore. Mancano gli approfondimenti, sono invece troppe le opinioni e la cronaca. Nonostante abbia detto che gli argomenti della trasmissione in oggetto (già visti) li abbia anche trovati interessanti, ho poi aggiunto, appunto, ma a chi si rivolge?
Se vuoi parlare di lessico famigliare, e lo vuoi fare con le famiglie, mandi la trasmissione dopo le 23, 23,30? Non sarebbe il caso di mandarlo in prima serata? Epperò, anche la durata della trasmissione mi sembra assai limitante, nella discussione.
E dulcis in fundo, mi sa che tutto questo discorso è da posticipare, perché mattarella ha fatto "saltare" anche lo psicanalista.
Avevo già trovato strano quello precedente, poi ho visto questo nuovo topic, riveduto e corretto, e ho voluto ribadire un concetto che nell'altro, causa chiusura, non ho potuto esprimere.
Lì avevo posto una domanda non secondaria: ma a chi si rivolge?
L'autore del topicv sostiene che si rivolga agli insegnanti (forse è lui che provoca) ma io ho dubbi che sia così, gli insegnanti, inclusi molti che leggo nel forum, penso che già conoscano il valore educativo e di formazione della scuola, e quel taglio di trasmissione, per come è strutturato, con lui che parla quasi tutto il tempo, e poi due, tre domande dal pubblico e stop, fine della trasmissione, mi ha fatto nascere quella domanda.
Mancano infatti, a mio modo di vedere, dei programmi in cui il tema scuola venga affrontato con persone competenti, di valore e del settore. Mancano gli approfondimenti, sono invece troppe le opinioni e la cronaca. Nonostante abbia detto che gli argomenti della trasmissione in oggetto (già visti) li abbia anche trovati interessanti, ho poi aggiunto, appunto, ma a chi si rivolge?
Se vuoi parlare di lessico famigliare, e lo vuoi fare con le famiglie, mandi la trasmissione dopo le 23, 23,30? Non sarebbe il caso di mandarlo in prima serata? Epperò, anche la durata della trasmissione mi sembra assai limitante, nella discussione.
E dulcis in fundo, mi sa che tutto questo discorso è da posticipare, perché mattarella ha fatto "saltare" anche lo psicanalista.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
franco71 ha scritto:La puntata, prevista la settimana scorsa, è andata in onda questa sera (seconda serata).
Durante un passaggio, verso il finale, che cito alla meno peggio:" sogno un consiglio di classe in cui, se un ragazzo va benissimo nelle materie umanistiche ma malissimo in matematica gli si dia la sufficienza anche lì senza costringerlo a studiare l'estate quella materia".
Penoso e squallido.
In pratica, si sta invitando e auspicando che si facciano dei falsi in atti d'ufficio, per presunti "meriti" completamente avulsi dal contesto. Se vai benissimo in alcune materie ma malissimo in altre, in quelle materie in cui vai male l'insufficienza te la prendi eccome, e lo studio d'estate te lo fai eccome... non vedo dove stia il problema, l'abuso o l'ignominia.
Oltretutto, NON A CASO, si è fatto proprio l'esempio di chi "va male in matematica" ma deve essere ugualmente dichiarato sufficiente in matematica, d'ufficio, per meriti umanistici...
...perché tanto si sa che la matematica non è importante, e non è vera cultura.
Mi piacerebbe sapere se, per i soloni psicanalitici di cui sopra, lo stesso ragionamento vale anche al contrario.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
franco71 ha scritto: non è mai semplicemente istruire, trasmettere asetticamente contenuti da un recipiente a un altro, ma è riuscire a mantenere vivi gli oggetti del sapere generando quel trasporto amoroso ed erotico verso la cultura che costituisce il più potente antidoto per non smarrirsi nella vita: è già educare."
Seh, vabbè: questo vale in un mondo in cui la maggioranza della gente, studenti e famiglie comprese, CONDIVIDE tale impostazione.
In un contesto in cui le famiglie vogliono solo che il figliolo sia custodito, sia intrattenuto, sia "fatto sentire a suo agio", sia protetto da qualsiasi contrarietà, e sia promosso con voti più alti possibile faticando il meno possibile... non regge.
Fatemi lavorare in una scuola frequentata solo da studenti ideali provenienti da famiglie ideali che si sogna il nostro psicanalista televisivo... e anch'io farò miracoli di trasporto amoroso e di trasmissione di antidoti infallibili. Al momento, non ci riesco.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
franco71 ha scritto:
Al minuto 35:10 c'è il passaggio evidenziato precedentemente.
Ripeto, molte riflessioni le trovo interessanti.
Franco, io penso che tu gli abbia dato anche troppa visibilità, addirittura ripescando il topic e inserendo la puntata.
Ma, visto che l'hai fatto, vorrei ribadire che la questione non è tanto se siano interessanti o meno gli spunti, quanto a chi siano davvero rivolti.
Vuole forse alludere a che gli insegnanti devono imparare a insegnare?
Non abbiamo in questo stesso forum parlato di cosa significhi insegnare in questi tempi? Del carisma.non carisma, del buon insegnante o del meno buono? Non ci siamo posti da soli tali interrogativi, e ne avete discusso ampiamente? Cosa c'è di nuovo che apportano quegli interventi, se non il piacere di certi filmati di repertorio (che tra l'altro mancavano in altre puntate)?
Io dico: quasi nulla.
Prescindendo dal fatto che il discorso scuola andava inserito nel contesto del lessico famigliare, e dunque non si può parlare di questa puntata senza fare riferimento alle precedenti, e che io stessa ho detto che, in generale, certi spunti possono essere interessanti, non per questo la puntata poi "va promossa", secondo me.
L'unica cosa che posso salvare, e questo forse è l'unico punto che veramente può sorprendere (tutti gli altri me li aspettavo) è quando afferma che esiste un eccesso di "medicalizzazione" delle problematiche.
E' qui che davvero dimostra di andare in controtendenza, persino contro i propri interessi.
Poi c'è anche il punto in cui critica la scuola "parco giochi" perché non è quello che serve per catturare l'attenzione dell'alunno, quello serve solo per intrattenere, ma sembra non rendersi conto che c'è tutta una politica dietro che sta lavorando per promuovere proprio quel tipo di scuola che lui critica.
Ciao :-)
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
franco71 ha scritto:La puntata, prevista la settimana scorsa, è andata in onda questa sera (seconda serata).
Durante un passaggio, verso il finale, che cito alla meno peggio:" sogno un consiglio di classe in cui, se un ragazzo va benissimo nelle materie umanistiche ma malissimo in matematica gli si dia la sufficienza anche lì senza costringerlo a studiare l'estate quella materia". In poche parole bisogna aiutarlo a coltivare quell'inclinazione.
Prevedo critiche feroci su questo punto.
Ho sentito però altri spunti interessanti.
Condivido in parte. Io al liceo linguistico andavo bene nelle lingue e in matematica ero sufficiente, nessun interesse per funzioni, teoremi e dimostrazioni varie. Un anno ebbi la materia da recuperarei in estate, parlo di 15 anni fa. Una pesantezza unica, lo dissi anche alla docente, io ero in quel liceo per le lingue, mentre le altre materie (in particolare dove non avevo interesse come matematica) avevano poca importanza per me. Ero in quinta e dissi chiaramente alla docente che dal settembre futuro la matematica non l'avrei mai più vista poichè avrei fatto lingue all'università. Ragionamento logico e sensato. Così fu, sono stato a penare per quella materia .... per poi avere cosa? Dal settembre successivo mai più vista una funzione o una dimostrazione di teoremi stile Cauchy, Rolle, De l'Hopital di cui ricordo solo i nomi. Iniziai l'università di lingue e al termine laurea con lode. Con buona pace degli sforzi matematici, al tempo definiti inutili dallo studente 18enne che fui. Con cio non voglio dire che non bisogna fare le materie di base, ma assegnare ad esse il peso reale che hanno. Ad esempio la matematica in un liceo scientifico è la base, in licei umanistici sono un contorno, altro che avere al linguistico di oggi la fisica....
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
E allora l'unica conseguenza onesta sarebbe quella di sostenere l'abolizione assoluta di tutti gli indirizzi di studio e dei diplomi specifici, e permettere a ognuno di scegliersi individualmente le materie che gli pare, in scuole generaliste tutte uguali, e che offrano qualsiasi materia a caso senza nessun curricolo coerente.
Finché esiste la differenziazione tra indirizzi, in cui lo spazio maggiore è dedicato alle materie specifiche, ma è richiesto anche un livello minimo di cultura generale in altre materie di base, questo ragionamento mi sembra assolutamente negativo.
Uno vuole fare un corso di indirizzo umanistico perché odia la matematica, e ha scelto apposta una scuola in cui ce n'è meno possibile? Bene, quel "meno possibile" gli deve essere richiesto di farlo comunque.
Altrimenti non si va in un liceo, e nemmeno in un istituto tecnico o professionale pubblico che conferisce un diploma valido ai fini legali, si va in una scuola privata professionalizzante in cui si fanno SOLO le materie che interessano, e che rilascia un titolo apprezzato solo nel privato.
La comodissima scorciatoia di non fare assolutamente nulla nelle materie che non piacciono e non interessano, perché tanto si conta sul fatto di essere promossi lo stesso "tanto poi non dovrò studiarle più" mi pare un insulto alla conoscenza, alla cultura e allo spirito della didattica.
Immagino che tu appartenga alla vasta categoria di miei colleghi che, siccome personalmente hanno in antipatia determinate materie, e si vantano di non averci mai capito niente, e pensano sinceramente che non siano importanti... allora in consiglio di classe votano sempre e comunque per annullare e vanificare le decisioni professionali del collega che insegna quelle, qualunque sia l'indirizzo di scuola, perché tanto pensano sempre che le uniche materie veramente importanti siano le proprie.
E personalmente comincio a essere esasperata da tali atteggiamenti.
Perché non è vero che siano limitati alle materie "secondarie" e marginali, ma esattamente al contrario, vanno a impattare proprio sulle materie fondamentali di indirizzo.
Sono stufa, in un liceo scientifico, di insegnare matematica e fisica e di ritrovarmi sistematicamente, tutti gli anni, con colleghi di inglese, di arte e di filosofia che mi martellano nel tentativo di farmi sentire in colpa perché "l'unica che ha dato insufficienze sono io", e non si spiega come sia possibile che ci siano insufficienze solo in matematica e in fisica, mentre tutti gli altri sono entusiasti del rendimento ottimo della classe.
E sono stufa di voti di consiglio che mi costringono a trasformare dei 4 in 6 (NON su una materia marginale, ma su una materia fondamentale di indirizzo, di una scuola che i ragazzi si sono scelti, sapendo che era basata su quelle materie), perché la collega di arte salta su a dire che "non lo si può bocciare perché con me ha 8", quella di educazione fisica dice che "non lo si può bocciare perché si è comportato benissimo in gita e ha fatto delle attività meravigliose sull'alternanza scuola-lavoro", e quello di italiano dice che dovrei usare dei criteri di valutazione più blandi rispetto alle altre materie "perché lo sanno tutti che la matematica è troppo difficile, e che è normale che la maggior parte della gente non la capisca".
Ma sticavoli, in un liceo scientifico?????
Grazie a quelli come te!
Finché esiste la differenziazione tra indirizzi, in cui lo spazio maggiore è dedicato alle materie specifiche, ma è richiesto anche un livello minimo di cultura generale in altre materie di base, questo ragionamento mi sembra assolutamente negativo.
Uno vuole fare un corso di indirizzo umanistico perché odia la matematica, e ha scelto apposta una scuola in cui ce n'è meno possibile? Bene, quel "meno possibile" gli deve essere richiesto di farlo comunque.
Altrimenti non si va in un liceo, e nemmeno in un istituto tecnico o professionale pubblico che conferisce un diploma valido ai fini legali, si va in una scuola privata professionalizzante in cui si fanno SOLO le materie che interessano, e che rilascia un titolo apprezzato solo nel privato.
La comodissima scorciatoia di non fare assolutamente nulla nelle materie che non piacciono e non interessano, perché tanto si conta sul fatto di essere promossi lo stesso "tanto poi non dovrò studiarle più" mi pare un insulto alla conoscenza, alla cultura e allo spirito della didattica.
Immagino che tu appartenga alla vasta categoria di miei colleghi che, siccome personalmente hanno in antipatia determinate materie, e si vantano di non averci mai capito niente, e pensano sinceramente che non siano importanti... allora in consiglio di classe votano sempre e comunque per annullare e vanificare le decisioni professionali del collega che insegna quelle, qualunque sia l'indirizzo di scuola, perché tanto pensano sempre che le uniche materie veramente importanti siano le proprie.
E personalmente comincio a essere esasperata da tali atteggiamenti.
Perché non è vero che siano limitati alle materie "secondarie" e marginali, ma esattamente al contrario, vanno a impattare proprio sulle materie fondamentali di indirizzo.
Sono stufa, in un liceo scientifico, di insegnare matematica e fisica e di ritrovarmi sistematicamente, tutti gli anni, con colleghi di inglese, di arte e di filosofia che mi martellano nel tentativo di farmi sentire in colpa perché "l'unica che ha dato insufficienze sono io", e non si spiega come sia possibile che ci siano insufficienze solo in matematica e in fisica, mentre tutti gli altri sono entusiasti del rendimento ottimo della classe.
E sono stufa di voti di consiglio che mi costringono a trasformare dei 4 in 6 (NON su una materia marginale, ma su una materia fondamentale di indirizzo, di una scuola che i ragazzi si sono scelti, sapendo che era basata su quelle materie), perché la collega di arte salta su a dire che "non lo si può bocciare perché con me ha 8", quella di educazione fisica dice che "non lo si può bocciare perché si è comportato benissimo in gita e ha fatto delle attività meravigliose sull'alternanza scuola-lavoro", e quello di italiano dice che dovrei usare dei criteri di valutazione più blandi rispetto alle altre materie "perché lo sanno tutti che la matematica è troppo difficile, e che è normale che la maggior parte della gente non la capisca".
Ma sticavoli, in un liceo scientifico?????
Grazie a quelli come te!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
Beh fatti una riflessione personale... i tuoi colleghi (una pluralità) e te, singola. Troverai presto una spiegazione plausibile a tutto ciò.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
E' un ragionamento banale, tutte le materie, viste da quell'ottica servono. Anche gastronomia serve, e non poco direi, mettiamola allo scientifico o al classico allora!
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
Davide ha scritto:Beh fatti una riflessione personale... i tuoi colleghi (una pluralità) e te, singola. Troverai presto una spiegazione plausibile a tutto ciò.
Guarda che l'ho già trovata da tempo: ossia, che la tua è un'ottima argomentazione comodissima per chi si trova dalla parte della maggioranza opportunista, alla quale va bene l'andazzo generale per avere meno grane possibili e più autogratificazione possibile, e che quindi può permettersi di infamare quei pochi che non si adeguano.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
Non hai capito, il riferimento verteva sull'utilità nella vita quaotidiana di una materia rispetto ad un'altra. In tale ottica tutte le materie sono utili, gastronomia inclusa.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: Stasera Rai3 per la serie Lessico famigliare: la scuola
Sinn Féin ha scritto:Caro Davide, quando a scuola guida ti chiedevano "a 50 all ora ogni secondo quanto metri percorri " è fisica.
L aderenza degli pneumatici? Fisica.
Perché in bicicletta curvando ti pieghi? Fisica.
per Sinn Féin: non è il caso di fare il paragone con l'esame della patente, perché la patente la danno a TUTTI, in assoluto, strafregandosene se sanno la fisica o meno, e anche strafregandosene se hanno capito qualcosa del funzionamento del veicolo e del traffico, oppure no.
E questo, NON perché abbiano dimostrato capacità di guida effettive, ma solo perchè non si possono pestare i piedi al consumismo automobilistico e alla rivendicazione sociale che "chiunque debba avere garantito il diritto sacrosanto di guidare un veicolo a motore".
Il peggio che possa succedere è che qualcuno non la prenda proprio subito, al primo tentativo, ma che debba rifare l'esame per la seconda volta, o eccezionalmente anche la terza, ma alla fine la prendono tutti.
Compresi quelli che, contemporaneamente, vanno ancora a scuola, e a scuola hanno la certificazione di DSA per disturbo visuospaziale grave o per gravi disturbi di lentezza nella lettura, e hanno il PDP che li esonera da qualsiasi attività che richieda la prontezza nell'orientarsi in un situazione tridimensionale, o nel leggere velocemente un testo scritto.
Però vengono considerati idonei a comprendere istantaneamente il contenuto dei cartelli informativi stradali (anche in autostrada, quando si va veloci e il cartello compare davanti agli occhi solo per pochi secondi), o a gestire la situazione delle precedenze e delle prospettive spaziali a uno stop,
Come si spiega?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
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