Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
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patty20
@melia
haran banjo
pogi
8 partecipanti
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Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Ciao,
sono stato nominato commissario esterno in un liceo scientifico e nella commissione d'esame non è presente il docente di fisica, disciplina nella quale io sono abilitato.
L'interrogazione in entrambe le materie è un atto dovuto, una scelta arbitraria oppure un eccesso di zelo?
Nel caso della "doppia" interrogazione dovrà essere verbalizzato qualcosa di particolare?
Grazie per l'aiuto!
sono stato nominato commissario esterno in un liceo scientifico e nella commissione d'esame non è presente il docente di fisica, disciplina nella quale io sono abilitato.
L'interrogazione in entrambe le materie è un atto dovuto, una scelta arbitraria oppure un eccesso di zelo?
Nel caso della "doppia" interrogazione dovrà essere verbalizzato qualcosa di particolare?
Grazie per l'aiuto!
pogi- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 05.09.14
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
è atto dovuto come per l'insegnante di Italiano che interroga anche in Storia.
haran banjo- Messaggi : 684
Data d'iscrizione : 07.05.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
È un atto dovuto, ma dipende molto dal presidente. Un paio di anni fa allo scientifico abbiamo avuto la docente di lettere in ruolo per italiano e storia, ma abilitata anche in italiano, latino e storia. Il presidente non ha voluto che interrogasse in latino.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Stessa cosa da noi. Il presidente ha voluto che interrogassi in una disciplina anche perché l'altra è stata oggetto della terza prova
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Più che dovuto, credo che sia un atto normato. I desiderata del presidente sono, di fatto, irrilevanti: vedasi l'art 21 dell'o.m. relativa agli esami di stato.
andyGE- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.01.18
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Ma un commissario può contraddire il presidente?
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Citando la normativa, con il dovuto rispetto, sì. Chiaramente è una situazione scomoda. Purtroppo non sono pochi i presidenti impreparati. Speriamo che quando sbagliano almeno abbiamo l'umiltà di rivedere la loro posizione.patty20 ha scritto:Ma un commissario può contraddire il presidente?
haran banjo- Messaggi : 684
Data d'iscrizione : 07.05.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Nella mia commissione qualcuno ha alzato anche la voce con il presidente. Peraltro lo ha fatto con ben poche ragioni.
andyGE- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.01.18
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
La responsabilità di chi è ? Inizio a preoccuparmi
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Ma non preoccuparti, segnala la cosa al presidente con educazione, sarà semplicemente una svista. Del resto non può che essere così. Aprite insieme l'ordinanza e leggetela con calma
andyGE- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.01.18
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Al presidente di una commissione di esame non si applica il dogma dell'infallibilità. E un preside, quando va bene, o un collega. E la normativa ovviamente vale a prescindere dalle sue valutazioni. Ogni commissario ha titolo a interrogare, se crede, nelle materie per le quali possiede l'abilitazione.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Se crede o è obbligato. Questo è il punto
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
L'ordinanza dovrebbe sciogliere ogni dubbio: Art 21:
La commissione deve curare l'equilibrata articolazione e durata delle diverse fasi del
colloquio. Si precisa che i commissari, sia interni che esterni, allo scopo di favorire il
coinvolgimento nel colloquio del maggior numero possibile delle discipline comprese
nel piano degli studi dell'ultimo anno di corso, conducono l'esame in tutte le materie
per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
La commissione deve curare l'equilibrata articolazione e durata delle diverse fasi del
colloquio. Si precisa che i commissari, sia interni che esterni, allo scopo di favorire il
coinvolgimento nel colloquio del maggior numero possibile delle discipline comprese
nel piano degli studi dell'ultimo anno di corso, conducono l'esame in tutte le materie
per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
andyGE- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.01.18
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
haran banjo ha scritto:è atto dovuto come per l'insegnante di Italiano che interroga anche in Storia.
Sulla nomina c'è scritto Italiano, non Storia.
angie- Messaggi : 2687
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Ma l'ordinanza non è chiara. Afferma: conducono l'esame. Potrebbe anche fare riferimento alla fase relativa al l'approfondimento e correzione della terza prova. Uno potrebbe fare terza prova e relativa correzione durante il colloquio in una materia e domande sulla seconda materia. Così sarebbe in regola?
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Qualcuno può spiegarmi cosa significa "interrogare in due discipline"?
L'ho ribadito diverse volte: il colloquio non è una sequenza di interrogazioni sul genere "parlami della tettonica delle placche". Il colloquio verte su un argomento che, per la sua pluridisciplinarità, deve coinvolgere tutte le discipline o, se proprio non si riesce, alcune discipline, proponendo eventualmente più argomenti in modo da coprire l'intera gamma di discipline.
Altrimenti, cerchiamo di fare i conti della serva. I commissari sono sei, qualcuno con titolo per due discipline. Mettiamo nel complesso che debbano essere coinvolte 8 discipline.
1) vogliamo lasciare una congrua durata alla prima fase del colloquio, ovvero la presentazione dell'argomento scelto dal candidato? Restiamo nello stretto indispensabile, 10 minuti possono andare?
2) vogliamo lasciare una congrua durata all'ultima fase, la discussione degli elaborati? tenuto conto che c'è la prova di italiano, la seconda prova e una terza prova che coinvolge presumibilmente gli altri quattro commissari, 10 minuti potrebbero anche essere stretti, ma cerchiamo di fare i miracoli e non sforare.
Con i punti 1 e 2 arriviamo già ad una ventina di minuti.
OK, passiamo alle "interrogazioni". Otto materie. Quanto tempo? Magari facendo almeno 2 domande a materia, altrimenti c'è il sospetto che non si è spulciato abbastanza il pargolo? Totale 16 "interrogazioni". Per verificare che il candidato individui le componenti culturali, approfondendole, quanto deve durare la sua argomentazione per avere un congruo approfondimento? Cinque minuti possono andare?
OK, 5 minuti per 16 domande, a casa mia, fa 80. 80 minuti che, aggiunti ai 20 minuti di cui sopra, fanno nientepopodimenoche 100 minuti. Aggiungiamo le formalità di rito, firma, saluti vari, domandina del presidente del genere "cosa intendi fare da grande", i vari tempi morti per spostare la sedia del candidato da un interrogatore all'altro, e via dicendo, ci passeranno un'altra decina di minuti.
Insomma, teniamolo sotto torchio per quasi due ore!
Poi c'è la valutazione. Possono bastare 10 minuti per una lunga e ampia discussione, a cui partecipano tutti i commissari, in cui si analizzano accuratamente e con il dovuto rigore tutti i criteri di valutazione e formulare finalmente un voto congruo. All'unanimità, mi raccomando, perché se poi si arriva a votare sono cazzi acidi.
E arriviamo così a due ore tonde tonde.
Iniziamo alle 8.30, siamo efficientissimi, procediamo incessantemente senza alcuna interruzione. Alle 12.30 abbiamo finito il secondo candidato.
Ci prendiamo una pausa pranzo? Può andare un'ora?
Ok, riprendiamo alle 13.30. Se tutto va bene e le palpebre non si socchiudono, nella "calella" di luglio in un forno crematorio in calcestruzzo armato, saremo così efficienti per torchiare gli altri tre candidati, che ovviamente saranno freschi e sereni e perfettamente in grado di sostenere interrogatori pomeridiani di due ore.
Insomma, se tutto va bene, finiamo alle 19.30. Dopo di che cerchiamo di essere efficienti e chiudere tutte le operazioni tipo trascrivere su Commissione web, redigere il verbale, leggerlo, approvarlo e sottoscriverlo, e lasciare l'edificio prima che si attivi l'eventuale allarme automatico predisposto per le ore 20.00. Ovviamente teniamo in considerazione che anche il bidello di turno, sicuramente felice e affascinato dal nostro zelo di rigorosi esaminatori, esca entro tempo debito.
E sì, mi sembra che le cose si svolgano proprio così nell'ordinarietà.
Ebbene, visto che sono un presidente impreparato che ignora la normativa e, quindi, orologio alla mano, si incazza quando vede che dopo 40 minuti il pargolo è ancora seduto sulla sedia dell'inquisizione arenato nel triangolo delle bermude di tre commissari di cui due ancora scalpitano perché non hanno ancora "interrogato", mentre gli altri, finito il loro turno, parlottano confrontando i display dei loro smartcosi, qualcuno mi può spiegare cos'è un colloquio multidisciplinare e come si sposa con il concetto espresso dalla frase "interrogare in due discipline"?
Grazie :-)
.Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che, in conformità dell’articolo 1, capoverso articolo 3-comma 4, della legge 11 gennaio 2007, n. 1, deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare e con riferimento costante e rigoroso al lavoro didattico realizzato nella classe durante l’ultimo anno di corso. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, approfondendole.
L'ho ribadito diverse volte: il colloquio non è una sequenza di interrogazioni sul genere "parlami della tettonica delle placche". Il colloquio verte su un argomento che, per la sua pluridisciplinarità, deve coinvolgere tutte le discipline o, se proprio non si riesce, alcune discipline, proponendo eventualmente più argomenti in modo da coprire l'intera gamma di discipline.
Altrimenti, cerchiamo di fare i conti della serva. I commissari sono sei, qualcuno con titolo per due discipline. Mettiamo nel complesso che debbano essere coinvolte 8 discipline.
1) vogliamo lasciare una congrua durata alla prima fase del colloquio, ovvero la presentazione dell'argomento scelto dal candidato? Restiamo nello stretto indispensabile, 10 minuti possono andare?
2) vogliamo lasciare una congrua durata all'ultima fase, la discussione degli elaborati? tenuto conto che c'è la prova di italiano, la seconda prova e una terza prova che coinvolge presumibilmente gli altri quattro commissari, 10 minuti potrebbero anche essere stretti, ma cerchiamo di fare i miracoli e non sforare.
Con i punti 1 e 2 arriviamo già ad una ventina di minuti.
OK, passiamo alle "interrogazioni". Otto materie. Quanto tempo? Magari facendo almeno 2 domande a materia, altrimenti c'è il sospetto che non si è spulciato abbastanza il pargolo? Totale 16 "interrogazioni". Per verificare che il candidato individui le componenti culturali, approfondendole, quanto deve durare la sua argomentazione per avere un congruo approfondimento? Cinque minuti possono andare?
OK, 5 minuti per 16 domande, a casa mia, fa 80. 80 minuti che, aggiunti ai 20 minuti di cui sopra, fanno nientepopodimenoche 100 minuti. Aggiungiamo le formalità di rito, firma, saluti vari, domandina del presidente del genere "cosa intendi fare da grande", i vari tempi morti per spostare la sedia del candidato da un interrogatore all'altro, e via dicendo, ci passeranno un'altra decina di minuti.
Insomma, teniamolo sotto torchio per quasi due ore!
Poi c'è la valutazione. Possono bastare 10 minuti per una lunga e ampia discussione, a cui partecipano tutti i commissari, in cui si analizzano accuratamente e con il dovuto rigore tutti i criteri di valutazione e formulare finalmente un voto congruo. All'unanimità, mi raccomando, perché se poi si arriva a votare sono cazzi acidi.
E arriviamo così a due ore tonde tonde.
Iniziamo alle 8.30, siamo efficientissimi, procediamo incessantemente senza alcuna interruzione. Alle 12.30 abbiamo finito il secondo candidato.
Ci prendiamo una pausa pranzo? Può andare un'ora?
Ok, riprendiamo alle 13.30. Se tutto va bene e le palpebre non si socchiudono, nella "calella" di luglio in un forno crematorio in calcestruzzo armato, saremo così efficienti per torchiare gli altri tre candidati, che ovviamente saranno freschi e sereni e perfettamente in grado di sostenere interrogatori pomeridiani di due ore.
Insomma, se tutto va bene, finiamo alle 19.30. Dopo di che cerchiamo di essere efficienti e chiudere tutte le operazioni tipo trascrivere su Commissione web, redigere il verbale, leggerlo, approvarlo e sottoscriverlo, e lasciare l'edificio prima che si attivi l'eventuale allarme automatico predisposto per le ore 20.00. Ovviamente teniamo in considerazione che anche il bidello di turno, sicuramente felice e affascinato dal nostro zelo di rigorosi esaminatori, esca entro tempo debito.
E sì, mi sembra che le cose si svolgano proprio così nell'ordinarietà.
Ebbene, visto che sono un presidente impreparato che ignora la normativa e, quindi, orologio alla mano, si incazza quando vede che dopo 40 minuti il pargolo è ancora seduto sulla sedia dell'inquisizione arenato nel triangolo delle bermude di tre commissari di cui due ancora scalpitano perché non hanno ancora "interrogato", mentre gli altri, finito il loro turno, parlottano confrontando i display dei loro smartcosi, qualcuno mi può spiegare cos'è un colloquio multidisciplinare e come si sposa con il concetto espresso dalla frase "interrogare in due discipline"?
Grazie :-)
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Che possa voler dire che un commissario può scegliere all'interno delle due discipline per le quali è abilitato l'argomento più adatto o più inerente alla tesina? O che addirittura può proporre un argomento che le riguardi entrambe?
Interrogatorio no, siamo d'accordo, ma saremo anche d'accordo sul fatto che "colloquio multidisciplinare" è spesso un'espressione senza senso.
Interrogatorio no, siamo d'accordo, ma saremo anche d'accordo sul fatto che "colloquio multidisciplinare" è spesso un'espressione senza senso.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
serpina ha scritto:Che possa voler dire che un commissario può scegliere all'interno delle due discipline per le quali è abilitato l'argomento più adatto o più inerente alla tesina? O che addirittura può proporre un argomento che le riguardi entrambe?
Interrogatorio no, siamo d'accordo, ma saremo anche d'accordo sul fatto che "colloquio multidisciplinare" è spesso un'espressione senza senso.
Probabilmente è un'espressione senza senso perché difficile da interpretare per la maggior parte degli insegnanti ;-)
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
In questi giorni sto esaminando delle classi di un professionale agrario che nelle materie tecniche parlano di vigne, normative agrarie e affïni. É inevitabile che Pascoli e Ungaretti fatichino ad inserirsi spontaneamente in colloqui di questo tipo. Che si fa? L'interrogatorio é lecito?
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
serpina ha scritto:In questi giorni sto esaminando delle classi di un professionale agrario che nelle materie tecniche parlano di vigne, normative agrarie e affïni. É inevitabile che Pascoli e Ungaretti fatichino ad inserirsi spontaneamente in colloqui di questo tipo. Che si fa? L'interrogatorio é lecito?
Maddai!
Nel programma di italiano puoi benissimo trovare soggetti che si prestano per individuare un argomento di interesse multidisciplinare che coinvolga anche discipline di indirizzo. Li trovi in Verga, in Pirandello, nello stesso Pascoli (pensa alle Myricae) giusto per fare qualche riferimento nei miei modesti ricordi in materia di letteratura italiana. Sta al candidato riuscire a cogliere gli spunti per i collegamenti e fare gli opportuni approfondimenti sia in italiano sia in Economia oppure in Valorizzazione o in Agronomia territoriale o in Sociologia. Se sei in provincia di Catania puoi proporre al candidato un confronto tra la struttura produttiva agraria nel catanese e i riferimenti verghiani all'ambiente rurale di Aci Trezza. Se sei in provincia di Agrigento puoi proporre al candidato un confronto tra gli attuali metodi di stoccaggio dell'olio e il tradizionale manufatto usato come soggetto materiale in una commedia di Pirandello. Se sei in provincia di Cuneo puoi ad esempio usare il castagno come soggetto di Agronomia territoriale e vedere se il candidato trova nell'organizzazione delle informazioni in suo possesso dei riferimenti al castagno per citare Pascoli o Carducci. Se sei in provincia di Nuoro puoi ad esempio chiedere al candidato di trovare un autore che cantò le lodi di un rinomato cannonau prodotto a Oliena. E così via.
Certo non andrai a interrogare il candidato sul 5 Maggio, ma non devi farlo. Il candidato è già stato interrogato e valutato sul 5 maggio durante l'anno, che lo si debba fare anche al colloquio? È il candidato che eventualmente citerà il 5 maggio nell'ambito ad esempio di un argomento multidisciplinare che parte come spunto da Napoleone.
Detto questo, concordo sul fatto che è arduo, se non impossibile, trovare un soggetto tematico che coinvolga 7-8 discipline. Ma nell'arco di una mezz'oretta si possono benissimo proporre 4-5 argomenti che nel loro insieme possono permettere di spaziare e coprire tutte le discipline contemplate. Cosa ben diversa dal proporre 16 domande per 8 materie. Sta alla commissione individuare questi 4-5 argomenti. E per definizione, una commissione composta da insegnanti chiamati a valutare le capacità di analisi e collegamento di un ragazzo, è senza dubbio in grado di individuare questi 4-6 argomenti.
Se questi commissari non lo sanno fare perché sanno ragionare solo per compartimenti stagni nell'ambito delle loro materie, allora che si diano all'ippica perché si trovano nel posto sbagliato a svolgere un ruolo sbagliato nel momento sbagliato.
Spero di averti dato degli spunti di riflessione, nel frattempo salgo sulla navicella e torno sul mio pianeta, ci sentiremo alla prossima congiunzione astrale :-)
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
Non so cosa dirti, gli studenti che sto esaminando io non sono assolutamente in grado di collegare il castagno a Pascoli e Carducci. Ma assolutamente, proprio. A dire il vero non lo saprei fare nemmeno io, se non in modo estremamente pretestuoso e quindi non significativo (e se anche si potesse istituire il collegamento sarebbe sempre quello per tutte e due classi, anzi, per tutte le quinte dell'istituto). Del resto nella mia esperienza è stato così sempre, anche l'anno scorso per l'insegnamento di matematica al linguistico, e anche l'anno prima e quello prima ancora. Continua a non sembrarmi scandalosa l'ipotesi di fare ai candidati una normalissima domanda disciplinare ed accertare banalmente le loro conoscenze e competenze sull'argomento. Se fosse sufficiente la valutazione fatta durante l'anno potremmo risparmiarci l'esame. Aggiungo come chiosa: mi sembra molto più onesto valutare un candidato su un argomento ampio e affrontato approfonditamente da lui durante l'anno piuttosto che su una spigolatura tipo parlami dei cipressi nella poetica carducciana. Si può dire che pochi studenti sono in grado di sostenere un colloquio multidisciplinare? O ci si degrada di default al ruolo di parrucconi pigri e incompetenti che non sanno applicare la normativa?
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Commissario esterno con doppia abilitazione: devo o posso interrogare in due discipline?
CRRR... BZZZ....
chiedo scusa..... CZZZZ... appena doppiato fascia marte... CRRR
messaggi disturbati da interferenze... BZZZZ....
non capisco... CRRR
ci sentiamo a prossima congiunzione astrale... BZZZZ
nel frattempo... CRRR...
buona interrogazione... :-)
chiedo scusa..... CZZZZ... appena doppiato fascia marte... CRRR
messaggi disturbati da interferenze... BZZZZ....
non capisco... CRRR
ci sentiamo a prossima congiunzione astrale... BZZZZ
nel frattempo... CRRR...
buona interrogazione... :-)
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
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