il grande giornalismo.
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il grande giornalismo.
Promemoria primo messaggio :
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/28/scuola-laddio-alla-chiamata-per-competenze-e-lennesimo-svilimento-dei-prof/4458458/
Articolo scritto da uno che in una scuola non ci entra da quando era studente.
Se c'è uno svilimento è per la categoria dei giornalisti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/28/scuola-laddio-alla-chiamata-per-competenze-e-lennesimo-svilimento-dei-prof/4458458/
Articolo scritto da uno che in una scuola non ci entra da quando era studente.
Se c'è uno svilimento è per la categoria dei giornalisti.
cinno13- Messaggi : 114
Data d'iscrizione : 26.10.16
Re: il grande giornalismo.
Leggendo i suoi articoli dal 2015 in poi è stato sempre a favore della 107.
Ultima modifica di Filosofo80 il Sab Giu 30, 2018 3:55 pm - modificato 1 volta.
Filosofo80- Messaggi : 1216
Data d'iscrizione : 11.02.13
Località : TRINACRIA
Re: il grande giornalismo.
Nella mia scuola la chiamata diretta (o chiamata per competenze) ha funzionato bene. Si sono inseriti in organico dei docenti giovani con un curriculum coerente con le richieste del nostro istituto. Sono d'accordo con Gastaldi, togliere la chiamata diretta è stato un errore.
jenny63- Messaggi : 165
Data d'iscrizione : 21.01.14
Re: il grande giornalismo.
Nella mia scuola furono richiesti docenti di cucina, mai assunti. Arrivò in compenso uno di storia dell'arte. Peccato fosse un alberghiero
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: il grande giornalismo.
Ivanhoe00 ha scritto:Ecco cosa scriveva a giugno 2015:
"oggi possono andare a lavorare senza aggiornarsi, non sapendo alle volte spedire una email, magari mettendosi in malattia spesso per fare un ponte in più, nei casi estremi perfino delinquere, ed essere comunque inamovibili dalla loro cattedra in quella data scuola.
Probabilmente, come modello di insegnante, ha preso l'ispirazione immaginando cosa avrebbe fatto quando sarebbe diventato insegnante (faccina con occhiali da sole che sfodera un ghigno satanico)
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: il grande giornalismo.
carla75 ha scritto:Nella mia scuola furono richiesti docenti di cucina, mai assunti. Arrivò in compenso uno di storia dell'arte. Peccato fosse un alberghiero
Beh, il MIURta è lungimirante e pensa a tutto: può essere impiegato come potenziamento al bar nelle esercitazioni di Milk Art.
Vuoi mettere un barista che la mattina ti disegna sulla schiuma La libertà che guida il popolo perché ha imparato a fare i cappuccini da un prof di storia dell'arte? Gli si può prospettare una carriera a tempo indeterminato al bar del Louvre!
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: il grande giornalismo.
Il discorso di Gastaldi filerebbe pure in un mondo iperuranico, in cui la scuola, riuscendo tranquillamente a far raggiungere le competenze di base a tutti i suoi alunni, potrebbe permettersi lo sfizio di differenziare realmente la sua offerta formativa e cercare gli insegnanti ad essa più idonea, anche con la chiamata diretta: voglio implementare un corso di calligrafia giapponese e cerco un docente titolato a farlo; voglio insegnare il linguaggio di programmazione delle macchine a controllo numerico e chiamo un docente che ne sia esperto.
Ma nella scuola reale, che Gastaldi da docente deve conoscere un minimo, i docenti sono impegnati costantemente nel far raggiungere a tutti i loro alunni gli obiettivi didattici minimi, mentre i progetti, le clil, le didattiche innovative sono per lo più perdite di tempo o opzioni solo nominali; nel contesto reale la chiamata diretta non ha senso e diventa solo il modo per bypassare il vecchio, caro sistema delle graduatorie, l'unico privo di discrezionalità e che, se non altro, certifica l'esperienza maturata.
Sempre nel mondo reale la chiamata diretta sarebbe diventata, nella maggior parte delle scuole, l'occasione per i dirigenti di scegliere in maniera discrezionale i propri docenti, magari assecondando le richieste dei genitori, o di ledere gravemente il principio della libertà di insegnamento (ad esempio cercando solo docenti di una certa impostazione ideologica o solo docenti che adottano alcune metodologie didattiche).
Ma nella scuola reale, che Gastaldi da docente deve conoscere un minimo, i docenti sono impegnati costantemente nel far raggiungere a tutti i loro alunni gli obiettivi didattici minimi, mentre i progetti, le clil, le didattiche innovative sono per lo più perdite di tempo o opzioni solo nominali; nel contesto reale la chiamata diretta non ha senso e diventa solo il modo per bypassare il vecchio, caro sistema delle graduatorie, l'unico privo di discrezionalità e che, se non altro, certifica l'esperienza maturata.
Sempre nel mondo reale la chiamata diretta sarebbe diventata, nella maggior parte delle scuole, l'occasione per i dirigenti di scegliere in maniera discrezionale i propri docenti, magari assecondando le richieste dei genitori, o di ledere gravemente il principio della libertà di insegnamento (ad esempio cercando solo docenti di una certa impostazione ideologica o solo docenti che adottano alcune metodologie didattiche).
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: il grande giornalismo.
Si tratta davvero di una discussione sul sesso degli angeli, come detto da Tiria, per mille motivi. Motivi che possono essere discussi e compresi solo da chi ha una conoscenza abbastanza ampia della scuola e delle tante vicende legate al reclutamento degli ultimi... diciamo 40 anni?.
La stessa "esigenza" di una chiamata per competenze, così vivacemente difesa da alcuni, secondo un'ottica di ammodernamento di tutta la baracca, risulta in contraddizione con altri obiettivi perseguibili dal legislatore.
Riflettiamo:
- Si sta cercando di liquidare più in fretta possibile le vecchie e stagnanti graduatorie (le GM lunghissime dei vecchi concorsi e le varie GaE), alcune sono state addirittura annullate per decreto. E su questo punto, il grosso è stato fatto, ancora qualche anno per certe discipline;
- La cosiddetta "normalizzazione" condurra - si spera - a neoimmessi (già preparati alle teorie dell'insegnamento + tirocinio) solo tramite concorsi con posti prestabiliti e GM corte;
- Nel futuro, i neoimmessi in ruolo anno per anno, fatte le dovute eccezioni, saranno in media giovani da poco laureati che si sono impegnati nella preparazione all'insegnamento (corsi e concorsi).
ERGO: I DS dove li rivedranno più i giovani (ma diciamo meglio - i "relativamente giovani") senza esperienza da precari ma con il curriculum ricco di esperienze extra? Da nessuna parte e quasi MAI.
Il piano di assunzioni della 107 è stato definito straordinario per tante ragioni.
Viceversa, nel reclutamento normalizzato e auspicato dal miur, i giovani formati tutti allo stesso modo saranno la normalità, i VECCHI (come li definisce Gastaldi) saranno quei pochi sopravvissuti nelle GaE o quelli ancora con la forza di partecipare nuovamente all'ennesimo concorso. Oppure gli aventi titolo, con tante belle esperienze extra scolastiche, che per un X motivo decideranno di provarci con la scuola.
Se poi addirittura vorremo togliere la possibilità ai prof di lungo corso di ottenere mobilità, secondo punteggio, nella sede di preferenza solo perché VECCHI e preferire comunque GGGiovani tutti con la medesima formazione... allora inutile discutere.
La stessa "esigenza" di una chiamata per competenze, così vivacemente difesa da alcuni, secondo un'ottica di ammodernamento di tutta la baracca, risulta in contraddizione con altri obiettivi perseguibili dal legislatore.
Riflettiamo:
- Si sta cercando di liquidare più in fretta possibile le vecchie e stagnanti graduatorie (le GM lunghissime dei vecchi concorsi e le varie GaE), alcune sono state addirittura annullate per decreto. E su questo punto, il grosso è stato fatto, ancora qualche anno per certe discipline;
- La cosiddetta "normalizzazione" condurra - si spera - a neoimmessi (già preparati alle teorie dell'insegnamento + tirocinio) solo tramite concorsi con posti prestabiliti e GM corte;
- Nel futuro, i neoimmessi in ruolo anno per anno, fatte le dovute eccezioni, saranno in media giovani da poco laureati che si sono impegnati nella preparazione all'insegnamento (corsi e concorsi).
ERGO: I DS dove li rivedranno più i giovani (ma diciamo meglio - i "relativamente giovani") senza esperienza da precari ma con il curriculum ricco di esperienze extra? Da nessuna parte e quasi MAI.
Il piano di assunzioni della 107 è stato definito straordinario per tante ragioni.
Viceversa, nel reclutamento normalizzato e auspicato dal miur, i giovani formati tutti allo stesso modo saranno la normalità, i VECCHI (come li definisce Gastaldi) saranno quei pochi sopravvissuti nelle GaE o quelli ancora con la forza di partecipare nuovamente all'ennesimo concorso. Oppure gli aventi titolo, con tante belle esperienze extra scolastiche, che per un X motivo decideranno di provarci con la scuola.
Se poi addirittura vorremo togliere la possibilità ai prof di lungo corso di ottenere mobilità, secondo punteggio, nella sede di preferenza solo perché VECCHI e preferire comunque GGGiovani tutti con la medesima formazione... allora inutile discutere.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: il grande giornalismo.
Sarebbe interessante esaminare il profilo dei docenti pro e contro chiamata diretta. Io un'idea me la son fatta grazie ai miei quasi 2 decenni di insegnamento.
L'ex Preside Giuliano dirigeva un Istituto all'avanguardia, in cui la continua formazione e l'utilizzo delle nuove tecnologie erano le vere priorità. Se ne è lavato le mani lasciando la patata bollente al Ds reggente di turno, che magari puntualmente si ritroverà in ingresso docenti che a stento sono in grado di accendere un pc e possiedono competenze linguistiche di livello scolastico (anni 70/80), pronti a intraprendere vertenze sindacali se il loro capo li inviterà gentilmente a formarsi un po'.
L'ex Preside Giuliano dirigeva un Istituto all'avanguardia, in cui la continua formazione e l'utilizzo delle nuove tecnologie erano le vere priorità. Se ne è lavato le mani lasciando la patata bollente al Ds reggente di turno, che magari puntualmente si ritroverà in ingresso docenti che a stento sono in grado di accendere un pc e possiedono competenze linguistiche di livello scolastico (anni 70/80), pronti a intraprendere vertenze sindacali se il loro capo li inviterà gentilmente a formarsi un po'.
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: il grande giornalismo.
royalstefano ha scritto:Sarebbe interessante esaminare il profilo dei docenti pro e contro chiamata diretta. Io un'idea me la son fatta grazie ai miei quasi 2 decenni di insegnamento.
L'ex Preside Giuliano dirigeva un Istituto all'avanguardia, in cui la continua formazione e l'utilizzo delle nuove tecnologie erano le vere priorità. Se ne è lavato le mani lasciando la patata bollente al Ds reggente di turno, che magari puntualmente si ritroverà in ingresso docenti che a stento sono in grado di accendere un pc e possiedono competenze linguistiche di livello scolastico (anni 70/80), pronti a intraprendere vertenze sindacali se il loro capo li inviterà gentilmente a formarsi un po'.
Appunto, una forma di chiamata per competenze in futuro potrebbe ritornare solo o più che altro per selezionare/distinguere un prof dall'altro in base ai corsi di formazione che è stato "costretto" a fare, o avrà voluto fare, secondo determinate scelte.
Il tutto sarà, semmai, strettamente legato alla contrattazione sindacale in tema di formazione, più o meno obbligatoria.
Secondo quali vie questa nuova formazione potrà essere acquisita? In che tempi e modi, con quali soldi? Ancora coi corsi a pagamento di 499 euri, inutili come una spazzola per calvi?
Oppure i prof tutti, giovani e/o vecchi che siano, avranno opportunità serie di aggiornamento, magari anche all'estero (come piace a giornalisti, genitori e DS), pero... sempre con lo stesso stipendio?
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: il grande giornalismo.
Se un Istituto necessita di un determinato profilo, in prima istanza, evidentemente dovrà esaminare un CV. Se serve un docente con formazione CLIL, è chiaro che un collega con competenze linguistiche nulle non farà al caso di quella scuola.Ciccio.8 ha scritto:royalstefano ha scritto:Sarebbe interessante esaminare il profilo dei docenti pro e contro chiamata diretta. Io un'idea me la son fatta grazie ai miei quasi 2 decenni di insegnamento.
L'ex Preside Giuliano dirigeva un Istituto all'avanguardia, in cui la continua formazione e l'utilizzo delle nuove tecnologie erano le vere priorità. Se ne è lavato le mani lasciando la patata bollente al Ds reggente di turno, che magari puntualmente si ritroverà in ingresso docenti che a stento sono in grado di accendere un pc e possiedono competenze linguistiche di livello scolastico (anni 70/80), pronti a intraprendere vertenze sindacali se il loro capo li inviterà gentilmente a formarsi un po'.
Appunto, una forma di chiamata per competenze in futuro potrebbe ritornare solo o più che altro per selezionare/distinguere un prof dall'altro in base ai corsi di formazione che è stato "costretto" a fare, o avrà voluto fare, secondo determinate scelte.
Il tutto sarà, semmai, strettamente legato alla contrattazione sindacale in tema di formazione, più o meno obbligatoria.
Secondo quali vie questa nuova formazione potrà essere acquisita? In che tempi e modi, con quali soldi? Ancora coi corsi a pagamento di 499 euri, inutili come una spazzola per calvi?
Oppure i prof tutti, giovani e/o vecchi che siano, avranno opportunità serie di aggiornamento, magari anche all'estero (come piace a giornalisti, genitori e DS), pero... sempre con lo stesso stipendio?
Esiste poi anche la formazione fornita gratuitamente dagli Istituti (accordi di rete ad esempio), puntulamente snobbata dalla stragrande maggioranza dei docenti.
Le opportunità serie di aggiornamento esistono eccome.
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: il grande giornalismo.
Lo è già da anni, non obbligatoria( tranne una brevissima criticatissima parentesi), con scarsissima partecipazione.
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: il grande giornalismo.
Il problema della formazione obbligatoria sorge nel momento in cui questa non consiste in aggiornamento oggettivamente necessario su questioni che possono riguardarci tutti (che so, la conoscenza di certi obblighi di legge vincolanti per tutti, o le normative sulla sicurezza, sui trattamenti di dati personali, su diritti e doveri contrattuali, o roba del genere),
ma consiste nello studio e nella conoscenza di determinati metodi, approcci, dottrine didattiche che non sono obbligatorie per nessuno, e che non è obbligatorio apprezzare e condividere, e però poi, di fatto, esiste un'aspettativa generale che chi le ha imparate poi le applichi davvero, e che anzi si dia da fare per diffonderle ulteriormente e per formare anche altri.
E francamente questo non mi sta bene.
Io posso andare a seguire un corso su una metodologia che non conosco, per pura curiosità informativa, ma non è detto che dopo averlo seguito io diventi automaticamente una sostenitrice di tale procedura e non veda l'ora di usarla. Al contrario, può anche succedere che i contenuti del corso, dopo averli seguiti con attenzione e con consapevolezza, non mi convincano, e che che arrivi alla conclusione che quella metodologia non mi piace, non la condivido e non ho intenzione di usarla. Invece nella maggior parte dei casi ci si aspetta che chiunque sia stato "formato" su un certo tema, poi ne diventi automaticamente un sostenitore e un potenziale propagandista presso altri, altrimenti si può anche venire accusati di aver fatto sprecare risorse all'istituzione per essersi fatto formare inutilmente...
ma consiste nello studio e nella conoscenza di determinati metodi, approcci, dottrine didattiche che non sono obbligatorie per nessuno, e che non è obbligatorio apprezzare e condividere, e però poi, di fatto, esiste un'aspettativa generale che chi le ha imparate poi le applichi davvero, e che anzi si dia da fare per diffonderle ulteriormente e per formare anche altri.
E francamente questo non mi sta bene.
Io posso andare a seguire un corso su una metodologia che non conosco, per pura curiosità informativa, ma non è detto che dopo averlo seguito io diventi automaticamente una sostenitrice di tale procedura e non veda l'ora di usarla. Al contrario, può anche succedere che i contenuti del corso, dopo averli seguiti con attenzione e con consapevolezza, non mi convincano, e che che arrivi alla conclusione che quella metodologia non mi piace, non la condivido e non ho intenzione di usarla. Invece nella maggior parte dei casi ci si aspetta che chiunque sia stato "formato" su un certo tema, poi ne diventi automaticamente un sostenitore e un potenziale propagandista presso altri, altrimenti si può anche venire accusati di aver fatto sprecare risorse all'istituzione per essersi fatto formare inutilmente...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: il grande giornalismo.
Se la scuola non offre ciò che ti interessa, lo cerchi e lo paghi con la carta docente. Non serve a questo? lo stato potrebbe in alternativa riprendersi le tue 500 euro, darle alle università e finanziare il corso di fisica moderna che ti interessa. Che ne pensi?
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: il grande giornalismo.
Bene, se continuiamo a confrontarci in quest'ottica, dove la selezione di neoimmessi con preparazione in ingresso del tutto simile ha poco conto... resterebbe da distinguere i docenti secondo i curricula "di servizio" differenti.
Però, ogni curriculum potrà essere "costruito" solo DOPO l'mmissione in ruolo, oppure perché prendiamo per buono che ancora esisterà un precariato di lungo corso. Anche per il fatto che, almeno per determinate discipline, ciò sarà inevitabile, come è sempre stato. Già oggi, a pochi anni dalla 107, ci ritroviamo con i soliti grandi problemi di cdc strapiene e cdc con posti vacanti e neppure laureati che inviano MAD.
Ma se il confronto potrà esserci solo parzialmente in fase di assegnazione agli ambiti, con l'immissione in ruolo e, in maggior misura, in fase di trasferimento su altra sede con la mobilità... a cosa andremmo incontro in questo modo?
Ogni prof comincerà a fare compromessi fra ciò che intende approfondire, perché veramente utile per la sua formazione professionale e ciò che strategicamente potrà servirgli per essere apprezzato da quella scuola/obiettivo così bella e/o vicina a casa. Sempre che non cambino in corsa DS, PTOF e compagnia bella.
Mi sembra, in prospettiva, proprio una bella realtà!
Però, ogni curriculum potrà essere "costruito" solo DOPO l'mmissione in ruolo, oppure perché prendiamo per buono che ancora esisterà un precariato di lungo corso. Anche per il fatto che, almeno per determinate discipline, ciò sarà inevitabile, come è sempre stato. Già oggi, a pochi anni dalla 107, ci ritroviamo con i soliti grandi problemi di cdc strapiene e cdc con posti vacanti e neppure laureati che inviano MAD.
Ma se il confronto potrà esserci solo parzialmente in fase di assegnazione agli ambiti, con l'immissione in ruolo e, in maggior misura, in fase di trasferimento su altra sede con la mobilità... a cosa andremmo incontro in questo modo?
Ogni prof comincerà a fare compromessi fra ciò che intende approfondire, perché veramente utile per la sua formazione professionale e ciò che strategicamente potrà servirgli per essere apprezzato da quella scuola/obiettivo così bella e/o vicina a casa. Sempre che non cambino in corsa DS, PTOF e compagnia bella.
Mi sembra, in prospettiva, proprio una bella realtà!
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: il grande giornalismo.
Beh il compromesso già lo fai nel momento in cui scegli il percorso universitario da seguire, a 18 anni. Faccio l'artista o il medico? figuriamoci se non lo fai nel mondo del lavoro.
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: il grande giornalismo.
Infatti mi limito a considerare il tutto sempre restando nel tema del topic, la cosiddetta chiamata per competenze.
Vogliamo ancora considerarla utile?
Vogliamo ancora considerarla utile?
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: il grande giornalismo.
Così com'era no. Non era una chiamata diretta. I ds non avevano quasi mai ciò che volevano ( come scuola, non amici e parenti ). Adesso continueranno a non averlo.Ciccio.8 ha scritto:Infatti mi limito a considerare il tutto sempre restando nel tema del topic, la cosiddetta chiamata per competenze.
Vogliamo ancora considerarla utile?
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: il grande giornalismo.
Ciccio.8 la chiamata sarebbe utile in un iperuranio dove tutto va per il verso giusto, nel nostro mondo reale e concreto non è servita (per tutta una serie di motivi)...senza contare la problematica relativa alla libertà di insegnamento (come evidenziava paniscus_2.1)
Filosofo80- Messaggi : 1216
Data d'iscrizione : 11.02.13
Località : TRINACRIA
Re: il grande giornalismo.
royalstefano ha scritto:Sarebbe interessante esaminare il profilo dei docenti pro e contro chiamata diretta. Io un'idea me la son fatta grazie ai miei quasi 2 decenni di insegnamento.
L'ex Preside Giuliano dirigeva un Istituto all'avanguardia, in cui la continua formazione e l'utilizzo delle nuove tecnologie erano le vere priorità. Se ne è lavato le mani lasciando la patata bollente al Ds reggente di turno, che magari puntualmente si ritroverà in ingresso docenti che a stento sono in grado di accendere un pc e possiedono competenze linguistiche di livello scolastico (anni 70/80), pronti a intraprendere vertenze sindacali se il loro capo li inviterà gentilmente a formarsi un po'.
Ho avuto un alunno che ha frequentato per alcuni anni quella scuola e i genitori me ne hanno raccontate un po'. Se quella è una scuola all'avanguardia, le nostre sfornano ogni anno un centinaio di premi Nobel. Lascia perdere questo esempio, per carità.
Dec- Moderatore
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