Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
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Ciccio2015
*monià*
determinato
7 partecipanti
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Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
In una scuola serale ci sono molti studenti lavoratori e molti studenti con figli.
1) La scuola può costringere gli insegnanti a farsi riprendere da una videocamera in modo da permettere agli alunni che non possono recarsi a scuola di seguire da casa?
2) La scuola può costringere gli insegnanti a videoregistrare le lezioni e a caricarle su internet in modo che gli alunni possano utilizzarle per ripassare?
1) La scuola può costringere gli insegnanti a farsi riprendere da una videocamera in modo da permettere agli alunni che non possono recarsi a scuola di seguire da casa?
2) La scuola può costringere gli insegnanti a videoregistrare le lezioni e a caricarle su internet in modo che gli alunni possano utilizzarle per ripassare?
determinato- Messaggi : 1304
Data d'iscrizione : 18.05.16
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
1)gli alunni che si assentano non penso abbiano questo diritto, pero', poiché a volte lo richiedono gli alunni con DSA, soprattutto se inserito nel PDP, penso ci debba attivare. Per evitarlo, io un anno creai video lezioni che condivisi. Sì, ci vuole tempo, ma il materiale poi lo riutilizzi.
2) se non c'è un progetto specifico, non credo.
2) se non c'è un progetto specifico, non credo.
*monià*- Messaggi : 348
Data d'iscrizione : 08.05.12
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
Appena sono intervenuti i sindacati, non solo è cessato tutto, ma addirittura il dirigente ha negato l'evidenza dicendo che si era trattato di un'iniziativa presa a sua insaputa da alcuni docenti.
Ha infatti avuto paura di ricevere una denuncia penale, considerando che ci sono diverse sentenze emesse da vari tribunali secondo le quali il dirigente scolastico non può adottare alcun metodo per tracciare l'ora d'ingresso e di uscita dei docenti nella scuola, l'ora d'ingresso e di uscita nelle singole classi e la durata delle lezioni. E le videocamere e le registrazioni potrebbero servire anche a questo scopo, considerando che, se ad esempio l'insegnante entrasse in aula con 15 minuti di ritardo, la videoregistrazione della lezione non durerebbe 60 minuti bensì soltanto 45 minuti. A nulla vale la soluzione di adottare una password da consegnare ai soli studenti perché il dirigente potrebbe comunque ottenerla chiedendola agli stessi studenti o al sistemista.
Inoltre il garante della privacy ha ribadito più volte che l'unica ipotesi di videosorveglianza scolastica da ritenersi lecita riguarda la finalità di tutela dell'edificio scolastico e dei beni scolastici da atti vandalici.
Recentemente è stata approvata da un solo ramo del parlamento una legge che permette la videosorveglianza solo ed esclusivamente negli asili e nelle scuole dell'infanzia. Posto che non sia dichiarata incostituzionale, questa legge prevederà tuttavia che le videoregistrazioni possano essere visionate soltanto dalle forze dell'ordine.
Nelle scuole primarie e secondarie non possono essere inserite videocamere in classe, né adesso e né dopo questa legge. Qualsiasi tentativo da parte del dirigente scolastico di violare questa regola va prontamente denunciato. È bene tener presente che oltre che per tracciare inizio, fine e durata della lezione il vostro dirigente potrebbe usare queste telecamere per spiare il vostro metodo didattico, cosa ancor più pericolosa per coloro che stanno facendo il periodo di prova del terzo anno FIT.
Pensate poi quel che potrebbero fare i genitori se per caso alzaste la voce con il loro figlio 'educatissimo'. O se vi scappasse di dire che un alunno è DSA con la videocamera accesa... Già non si possono più inserire le iniziali degli alunni DSA nei verbali dei consigli di classe per privacy. Figuriamoci se vi scappasse di dire davanti la videocamera: "tu potrai utilizzare le mappe concettuali perché DSA". Se quel video diventasse virale potreste rischiare anche una denuncia penale. E se in classe accadesse qualche incidente state pur certi che sia le forze dell'ordine che l'assicurazione della scuola pretenderebbero di vedere la registrazione video...
E poi occhio agli alunni più smaliziati perché potrebbero fare videomontaggi con spezzoni tratti da quei video e caricarli su internet.
E state pur certi che, nel momento in cui non sarete più insegnanti di quella scuola, il dirigente scolastico non muoverà neanche un dito per chiederne la rimozione. Tutte le spese saranno a vostro carico.
Vi faccio poi notare che se queste videolezioni, sia registrate che in diretta live, passassero per un server situato al di fuori dell'Unione Europea per il dirigente scolastico le cose si farebbero ancora più complicate. In Italia c'è una legge che ad esempio impone ai call center di specificare agli utenti che la telefonata finirà fuori dai confini dell'Unione Europea e se l'utente non si fida del sistema di protezione della privacy di quel Paese può chiedere di parlare con un interlocutore dell'Unione Europea.
È bene ricordare che un datore di lavoro non può per nessun motivo chiedere ai dipendenti di fare qualcosa di illegale, neanche su base volontaria.
In questa scuola si stava valutando anche l'ipotesi di mettere la presenza agli alunni assenti fisicamente ma presenti in videoconferenza.
Cosa assolutamente proibita, considerando che in Italia esistono le università telematiche ma non esistono le scuole telematiche.
Un titolo di studio così assegnato rischierebbe di essere privo di valore legale.
La legge prevede un numero minimo di presenze e coloro che non possono essere presenti fisicamente possono soltanto prepararsi privatamente e presentarsi agli esami di idoneità oppure direttamente ai preliminari degli Esami di Stato come candidati esterni, con una tabella di assegnazione crediti diversa da quella dei candidati interni e soprattutto la necessità di prendere almeno la sufficienza in tutte le materie, contrariamente a quanto accade per i candidati interni.
Qualsiasi tentativo di aggirare queste regole va prontamente denunciato altrimenti si correrebbe anche il rischio di passare come complici. Questo trucchetto per 'gonfiare' il numero di presenze non è ammesso neanche nelle scuole paritarie, figuriamoci in quelle statali...
Se proprio un dirigente ritenesse utile far produrre delle videolezioni per poter essere utilizzate dagli alunni per ripassare potrebbe indire un bando per la produzione di videolezioni, da realizzarsi senza alunni e al di fuori dell'orario scolastico.
Il contratto dovrebbe ovviamente avere riferimenti diversi dal CCNL Scuola, non contemplando quest'ultimo la produzione di audiovisivi.
Ha infatti avuto paura di ricevere una denuncia penale, considerando che ci sono diverse sentenze emesse da vari tribunali secondo le quali il dirigente scolastico non può adottare alcun metodo per tracciare l'ora d'ingresso e di uscita dei docenti nella scuola, l'ora d'ingresso e di uscita nelle singole classi e la durata delle lezioni. E le videocamere e le registrazioni potrebbero servire anche a questo scopo, considerando che, se ad esempio l'insegnante entrasse in aula con 15 minuti di ritardo, la videoregistrazione della lezione non durerebbe 60 minuti bensì soltanto 45 minuti. A nulla vale la soluzione di adottare una password da consegnare ai soli studenti perché il dirigente potrebbe comunque ottenerla chiedendola agli stessi studenti o al sistemista.
Inoltre il garante della privacy ha ribadito più volte che l'unica ipotesi di videosorveglianza scolastica da ritenersi lecita riguarda la finalità di tutela dell'edificio scolastico e dei beni scolastici da atti vandalici.
Recentemente è stata approvata da un solo ramo del parlamento una legge che permette la videosorveglianza solo ed esclusivamente negli asili e nelle scuole dell'infanzia. Posto che non sia dichiarata incostituzionale, questa legge prevederà tuttavia che le videoregistrazioni possano essere visionate soltanto dalle forze dell'ordine.
Nelle scuole primarie e secondarie non possono essere inserite videocamere in classe, né adesso e né dopo questa legge. Qualsiasi tentativo da parte del dirigente scolastico di violare questa regola va prontamente denunciato. È bene tener presente che oltre che per tracciare inizio, fine e durata della lezione il vostro dirigente potrebbe usare queste telecamere per spiare il vostro metodo didattico, cosa ancor più pericolosa per coloro che stanno facendo il periodo di prova del terzo anno FIT.
Pensate poi quel che potrebbero fare i genitori se per caso alzaste la voce con il loro figlio 'educatissimo'. O se vi scappasse di dire che un alunno è DSA con la videocamera accesa... Già non si possono più inserire le iniziali degli alunni DSA nei verbali dei consigli di classe per privacy. Figuriamoci se vi scappasse di dire davanti la videocamera: "tu potrai utilizzare le mappe concettuali perché DSA". Se quel video diventasse virale potreste rischiare anche una denuncia penale. E se in classe accadesse qualche incidente state pur certi che sia le forze dell'ordine che l'assicurazione della scuola pretenderebbero di vedere la registrazione video...
E poi occhio agli alunni più smaliziati perché potrebbero fare videomontaggi con spezzoni tratti da quei video e caricarli su internet.
E state pur certi che, nel momento in cui non sarete più insegnanti di quella scuola, il dirigente scolastico non muoverà neanche un dito per chiederne la rimozione. Tutte le spese saranno a vostro carico.
Vi faccio poi notare che se queste videolezioni, sia registrate che in diretta live, passassero per un server situato al di fuori dell'Unione Europea per il dirigente scolastico le cose si farebbero ancora più complicate. In Italia c'è una legge che ad esempio impone ai call center di specificare agli utenti che la telefonata finirà fuori dai confini dell'Unione Europea e se l'utente non si fida del sistema di protezione della privacy di quel Paese può chiedere di parlare con un interlocutore dell'Unione Europea.
È bene ricordare che un datore di lavoro non può per nessun motivo chiedere ai dipendenti di fare qualcosa di illegale, neanche su base volontaria.
In questa scuola si stava valutando anche l'ipotesi di mettere la presenza agli alunni assenti fisicamente ma presenti in videoconferenza.
Cosa assolutamente proibita, considerando che in Italia esistono le università telematiche ma non esistono le scuole telematiche.
Un titolo di studio così assegnato rischierebbe di essere privo di valore legale.
La legge prevede un numero minimo di presenze e coloro che non possono essere presenti fisicamente possono soltanto prepararsi privatamente e presentarsi agli esami di idoneità oppure direttamente ai preliminari degli Esami di Stato come candidati esterni, con una tabella di assegnazione crediti diversa da quella dei candidati interni e soprattutto la necessità di prendere almeno la sufficienza in tutte le materie, contrariamente a quanto accade per i candidati interni.
Qualsiasi tentativo di aggirare queste regole va prontamente denunciato altrimenti si correrebbe anche il rischio di passare come complici. Questo trucchetto per 'gonfiare' il numero di presenze non è ammesso neanche nelle scuole paritarie, figuriamoci in quelle statali...
Se proprio un dirigente ritenesse utile far produrre delle videolezioni per poter essere utilizzate dagli alunni per ripassare potrebbe indire un bando per la produzione di videolezioni, da realizzarsi senza alunni e al di fuori dell'orario scolastico.
Il contratto dovrebbe ovviamente avere riferimenti diversi dal CCNL Scuola, non contemplando quest'ultimo la produzione di audiovisivi.
determinato- Messaggi : 1304
Data d'iscrizione : 18.05.16
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
Ho letto con molto interesse il tuo messaggio e quindi mi aggancio ponendo qualche altro quesito.
Supponiamo invece che un docente voglia registrare le lezioni o le interrogazioni.
Sarebbe lecito per esempio filmare le interrogazioni orali?
La registrazione darebbe maggiori garanzie sulla corretta valutazione o no?
Immagino che nel caso di minorenni sia forse necessaria una esplicita autorizzazione da parte dei genitori. Nel caso di maggiorenni?
Il materiale registrato ovviamente non verrebbe diffuso, ma usato soltanto ai fini della valutazione.
Potrebbe essere un'arma a doppio taglio?
Una pessima idea?
Attendo i vostri pareri.
Supponiamo invece che un docente voglia registrare le lezioni o le interrogazioni.
Sarebbe lecito per esempio filmare le interrogazioni orali?
La registrazione darebbe maggiori garanzie sulla corretta valutazione o no?
Immagino che nel caso di minorenni sia forse necessaria una esplicita autorizzazione da parte dei genitori. Nel caso di maggiorenni?
Il materiale registrato ovviamente non verrebbe diffuso, ma usato soltanto ai fini della valutazione.
Potrebbe essere un'arma a doppio taglio?
Una pessima idea?
Attendo i vostri pareri.
Ciccio2015- Messaggi : 92
Data d'iscrizione : 04.10.15
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
………...Però, a parte l'illegalità, non sarebbe alla fine utile mettere le telecamere per smascherare i dipendenti che entrano in ritardo, non lavorano (nel caso degli insegnanti non spiegano), lasciano la classe scoperta o se ne vanno dal posto di lavoro per poi tornare? Il diritto alla privacy spesso è in conflitto con altre esigenze.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
Ultima modifica di ReadWrite il Sab Feb 09, 2019 12:16 am - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
Ultima modifica di ReadWrite il Sab Feb 09, 2019 12:16 am - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
franco71 ha scritto:Nel caso dei maltrattamenti (le ultime notizie dal Lazio sono una triste conferma) da comunque un senso di impotenza non poter intervenire subito ma aspettare che si consolidi la raccolta delle prove per rendere poi le condanne certe.
Scusa, ma non è normale che ci vogliano delle prove certe prima di poter dichiarare qualcuno colpevole? Per qualsiasi tipo di accusa, e in qualsiasi tipo di ambiente, mica solo a scuola!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
franco71 ha scritto:(ricordo il caso dell'asilo di Rignano Flaminio dove gli imputati furono assolti dall'accusa di pedofilia, lì l'impianto accusatorio si basava solo sulle testimonianze dei bambini)
No, non si basava sulle accuse dei bambini, ma sulle accuse inventate di sana pianta dai genitori condizionando i bambini... in maniera che a noi, col senno del poi, appare criminale adesso, ma che a dei professionisti esperti avrebbe dovuto apparire criminale fin da subito. Eppure nessuno ha inquisito quei genitori e quei ciarlatani consulenti dei genitori, per tali comportamenti oggettivamente dannosi sui bambini.
E comunque, nel caso di Rignano Flaminio (dopo le prime segnalazioni) le telecamere erano state messe eccome, e appunto non avevano rilevato NIENTE di irregolare. Non era mai successo che i bambini venissero accompagnati fuori di scuola all'insaputa dei genitori, non era mai successo che i bambini venissero maltrattati a scuola, e non era mai successo che venissero minacciati perché non parlassero (appunto, perché non c'era niente di cui parlare).
Lo scandalo è stato che le denunce e gli arresti siano avvenuti lo stesso, anche dopo che erano state messe le telecamere.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
Prosecco, gli interfoni sono nati per poter comunicare messaggi, soprattutto di pericolo, a tutte le classi.
Dubito che un uso distorto degli interfoni possa essere considerato meno problematico di una telecamera o di una webcam.
Dubito che un uso distorto degli interfoni possa essere considerato meno problematico di una telecamera o di una webcam.
determinato- Messaggi : 1304
Data d'iscrizione : 18.05.16
Re: Un'insegnante può essere costretta a lasciarsi videoregistrare?
Ciccio2015, immagina di interrogare un alunno sulla guerra arabo-israeliana.
Se quell'alunno avesse papà islamico e mamma ebrea, potrebbe sentirsi a disagio nel rispondere sapendo di essere registrato.
Se quell'alunno avesse papà islamico e mamma ebrea, potrebbe sentirsi a disagio nel rispondere sapendo di essere registrato.
determinato- Messaggi : 1304
Data d'iscrizione : 18.05.16
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