Che cosa fare seriamente contro il bullismo?

Ecco, io mi chiedo spesso, come insegnante ma soprattutto come educatore, che cosa fare per prevenire e, se è purtroppo il caso, combattere la piaga del bullismo. Sì, perché di piaga sociale si tratta e anzi lo stesso termine "bullismo" è inadeguato ad esprimere quella che è, a tutti gli effetti, un emergere di tendenze di fatto delinquenziali in una percentuale non trascurabile di adolescenti. Si notano sempre più casi di cyberbullismo con reati di diffamazione, di violazione della privacy, vessazioni quotidiane piccole e grandi, insulti del gruppo contro un compagno più fragile preso di mira, e le soluzioni proposte finora sono state ridicoli, non servono a niente i cartelloni contro il bullismo, le conferenze di psicologi, anzi, spesso generano il tentativo di emulare tali atteggiamenti, di incentivarli. Più se ne parla e più forse il problema si ingigantisce.
Allora io credo che senza fare progetti e progettini inutili i bulli  e i delinquenti andrebbero prima identificati e poi puniti subito in maniera drastica, con sospensioni senza convocazione del consiglio di classe ma esclusivamente da parte del DS e del docente che rileva le azioni, denunciati alle autorità in caso di cyberbullismo e di aggressioni a compagni o peggio insegnanti, bocciati d'ufficio al primo atto serio di bullismo anche se in pagella dovessero (caso rarissimo……) avere dieci in tutte le materie. Queste regole inflessibili devono valere per tutti i bulli, indipendentemente dal fatto che i soggetti possano avere ad esempio diagnosi di disturbi vari di comportamento (dall'ADHD ad altre situazioni): va punita rigorosamente l'azione senza tener conto di tanti fattori che portano di fatto ad essere miti e a giustificare. La comprensione va riservata soprattutto alla vittima del bullismo, non ai carnefici.  Non bisognerebbe preoccuparsi di incrementare così la dispersione scolastica, perché i bulli è sempre meglio perderli che trovarli, o si riesce a farli "guarire" dalle tendenze criminali che mostrano oppure è auspicabile che questi soggetti che mostrano comportamenti ai limiti della sociopatia non mettano più piede in una scuola, perché sono come mele marce che infettano il resto. Si dovrebbe quindi per prima cosa far rientrare in vigore letteralmente il regio decreto del 1925 sulle sanzioni disciplinari. Chi condivide queste mie idee sull'argomento?

certo che a temi natalizi stai messo bene eh... :-D

I progettini sono effettivamente inutili. Lo statuto degli studenti impedisce le sospensioni sommarie e comunque i d.s, di recente ben satollati dai sovranisti, difficilmente prenderebbero decisioni drastiche nei confronti dei bulli .Questo paese ha conferito un' alta onorificenza ad un ' insegnante per il fatto di avere perdonato l' alunno che l' aveva accoltellata e di essersi chiesta , con cristiana contrizione,in cosa potesse aver fallato.Mi sembra un messaggio chiarissimo , anche se forse non molto opportuno in periodo elettorale.In un fase storica il Potere puo' spargere iprite , in un' altra può spargere il caos nelle scuole, con buona pace di quelli "che e' tutta colpa del 68".Ai docenti non resta che tenere gli occhi bene aperti e segnalare i casi di bullismo di cui venissero a conoscenza( compresi quelli di cui sono essi stessi vittime, per non essere costretti un giorno a renderne conto, per la serie " cornuti e mazziati").Inoltre ,se la cosa arriva in consiglio di classe , non dovrebbero ascoltare a capo chino "la voce del padrone", ma votare per provvedimenti incisivi a carico dei bulli.Purtroppo l' arrendevolezza dei docenti e' un dato sociologico, quindi non saranno le nostre intemerate a modificarlo in tempi brevi.

Scuola70 ha scritto: (...) si dovrebbe quindi far rientrare in vigore il regio decreto del 1925 sulle sanzioni disciplinari

ovviamente si e aggiornato alle problematiche infotelematiche ... nell'attesa

https://www.generazioniconnesse.it/site/it/home-page/

io un AS sono andato dai carabinieri denunciando (a parole, senza produrre documenti) che il comportamento di un certo gruppo di studenti (per modo di dire) di una classe costituiva interruzione di pubblico servizio per la parte di classe che voleva la lezione e domandando l'installazione di microspie per documentare il reato senza domandare il permesso al preside colpevole a mio avviso di omissione di atti d'ufficio e mi e' stato risposto: non e' possibile