Congedo straordinario per Dottorato e interruzione dello stesso

Salve, vorrei porre una domanda a cui non ho trovato risposta da nessuna parte.
Sto valutando la possibilità di richiedere il congedo triennale per la frequenza di un dottorato senza borsa (con il mantenimento della retribuzione a scuola). Sto valutando tutte le variabili possibili ma mi resta aperto un dubbio: se dovessi per un qualsiasi motivo interrompere o abbandonare il dottorato, riprenderei immediatamente servizio a scuola giusto?
Le somme precedentemente percepite nel periodo di frequenza dovrò restituirle?

Grazie a chi saprà rispondermi

Premesso che non me ne intendo, perché pensi di dover restituire gli stipendi percepiti mentre facevi il dottorato? Anche se poi non l'hai finito, lo stavi comunque facendo. Sarebbe diverso se non lo avessi mai iniziato; in questo caso si tratterebbe sostanzialmente di una truffa.

Non me ne intendo neanche io (il dottorato lo feci in tempi remoti), ma mi pare che si parli di "ripetizione delle somme percepite" in un altro contesto:

https://www.orizzontescuola.it/congedo-dottorato-chiarimenti-dal-ministero/

ciaociao2 ha scritto:Non me ne intendo neanche io (il dottorato lo feci in tempi remoti), ma mi pare che si parli di "ripetizione delle somme percepite" in un altro contesto:

https://www.orizzontescuola.it/congedo-dottorato-chiarimenti-dal-ministero/

Grazie del link.
Per quanto riguarda la ripartizione delle somme percepite si riferisce comunque al caso in cui il docente decidesse di licenziarsi da scuola nei due anni successivi al dottorato e in questo caso dovrebbe restituire le somme percepite: "Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l’amministrazione pubblica cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo".

Comunque da nessuna parte si parla di ripartizione nel casso di cessazione volontaria o abbandono del dottorato, quindi come anche mi dite voi presumo che non sia previsto.

La norma di riferimento è l'art. 2 della legge 476/1984. Il congedo vale per il periodo di durata del corso. Venendo meno la causa del congedo viene meno pure il congedo. La ripetizione degli stipendi è prevista solo per il motivo esplicitato nella legge