Microstoria e divulgazione storica
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franco71
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lucetta10
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Re: Microstoria e divulgazione storica
Con 2 ore settimanali nei licei, figuriamoci se c'è tempo per occuparsi della vita quotidiana o di mille altre cose di importanza uguale o superiore alle vicende politiche, decisamente sopravvalutate dalla scuola e dagli intellettuali italiani.
Galli della Loggia, del resto, non ha idea di che cosa è la scuola oggi.
Galli della Loggia, del resto, non ha idea di che cosa è la scuola oggi.
mac67- Messaggi : 7123
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Re: Microstoria e divulgazione storica
Galli della Loggia ha ragione in linea teorica. Lo sa chi ha sostenuto esami di storia all'università. Nelle scuole superiori, penso al mio liceo in cui devo insegnare la storia in due ore settimanali, si fa già fatica a sintetizzare i fatti principali.
chicca70- Messaggi : 3610
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Re: Microstoria e divulgazione storica
Non mi meraviglia affatto che siano agli anni 30. Le quinte, soprattutto quest'anno, hanno perso un mare di ore tra progetti, gita, simulazioni delle invalsi ed invalsi, 4 simulazioni delle prove d'esame. In tutto ciò, io ho perso 23 ore tra latino e storia. Così mi trovo ad iniziare ora la seconda guerra mondiale. Poi c'è pasqua con relativo ponte, e li rivedrò a fine aprile. Da notare che avevo iniziato l'anno perfettamente in pari, con l'età giolittiana.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Microstoria e divulgazione storica
Ho difficolta’ a capire il senso di questa querelle, forse perche’, essendo vecchia, appartengo alla categoria di quelli che pensano che la storia si studi a scuola, e questa micro o socio storia sia un interessante racconto che va benissimo nei programmi tv, e che non vi sia conflitto alcuno fra le due narrazioni appartenenti a piani ed ambiti assai diversi.
Che poi i libri di testo attuali non siano piu’ dei seri testi di storia e che ormai si perdano pacchi di ore a fare sciocchezze anziche’ lezione e’ un altro paio di maniche, deprecabilissimo, ma che nulla ha a che fare coi programmi di Angela il giovane o di chicchesia.
Io, ad esempio, adoro leggere romanzi, gialli e non, ambientati nel medio evo, con i fatti “Storici” sullo sfondo, ma non vedo proprio perche’ questo dovrebbe indurmi a pensar male di storici, storiografi o docenti di storia perche’ nei testi scolastici non scrivono come si faceva un pellegrinaggio a Roma o la follatura della lana in Inghilterra.
Che poi i libri di testo attuali non siano piu’ dei seri testi di storia e che ormai si perdano pacchi di ore a fare sciocchezze anziche’ lezione e’ un altro paio di maniche, deprecabilissimo, ma che nulla ha a che fare coi programmi di Angela il giovane o di chicchesia.
Io, ad esempio, adoro leggere romanzi, gialli e non, ambientati nel medio evo, con i fatti “Storici” sullo sfondo, ma non vedo proprio perche’ questo dovrebbe indurmi a pensar male di storici, storiografi o docenti di storia perche’ nei testi scolastici non scrivono come si faceva un pellegrinaggio a Roma o la follatura della lana in Inghilterra.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: Microstoria e divulgazione storica
Ho letto dopo che dicevi il tutto riferirsi ad una collana di libri e non ai programmi tv: vuoi quindi dire che si e’ attribuito la paternita’ di quanto presentato senza citare gli autori delle ricerche che ha usato?
Questo si’ che che sarebbe gravissimo, ma l’ha fatto davvero? Stento a crederlo.
Certo e’ che a livello divulgativo questa collana e’ certamente innovativa, perche’ gli studiosi scrivono per i loro pares, non per il volgo, per il quale probabilmente prima non esisteva niente del genere
Questo si’ che che sarebbe gravissimo, ma l’ha fatto davvero? Stento a crederlo.
Certo e’ che a livello divulgativo questa collana e’ certamente innovativa, perche’ gli studiosi scrivono per i loro pares, non per il volgo, per il quale probabilmente prima non esisteva niente del genere
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: Microstoria e divulgazione storica
lucetta10 ha scritto:mac67 ha scritto:Con 2 ore settimanali nei licei, figuriamoci se c'è tempo per occuparsi della vita quotidiana o di mille altre cose di importanza uguale o superiore alle vicende politiche, decisamente sopravvalutate dalla scuola e dagli intellettuali italiani.
Galli della Loggia, del resto, non ha idea di che cosa è la scuola oggi.
e invece ha ragione.
Al di là del fatto, verissimo, che la storia sociale ha negli ultimi decenni monopolizzato la ricerca "ufficiale", guardati un libro di storia di qualunque grado e vedrai che la microstoria (tra l'altro roba vecchiotta, almeno dagli Annales!) ha invaso i manuali e l'insegnamento della storia, a discapito dei dati (molto più faticosi da studiare!). Perfettamente in linea con la pedagogia moderna, che guarda tanto al contorno e poco al centro.
Il risultato è che spesso queste due ore settimanali sono ingrana parte occupate dallo studio di grandi spaccati sociali, e che i ragazzi (che già faticano a memorizzare) conoscono lo sfondo ma non sanno ricostruire i fatti.
La storia della scuola primaria è fatta esclusivamente di quadri di civiltà: del tutto assenti i fatti. Delle popolazioni antiche si conoscono ormai solo usi e costumi.
Sapessi che fatica cercare di distinguere le diverse fasi della Rivoluzione francese, oppure le tappe delle guerre mondiali!
Della scuola primaria non so, dei licei, dove insegno invece sì. Partecipo agli Esami di Stato con una certa regolarità e le domande di storia sono sempre le stesse, incentrate sulle vicende politiche (e, contestualmente, economiche).
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Microstoria e divulgazione storica
Lucetta lo so, ma penso che la collana di cui parli abbia un altro target, mentre per chi ha gia’ letto Duby ecc. sia effettivamente una curiosita’.
Non e’ che voglia difendere il nostro a tutti i costi, mica siamo parenti, ma sono, a mio parere, proprio due cose diverse, per cui GDL proprio non capisco perche’ si si sia inalberato tanto.
Non e’ che voglia difendere il nostro a tutti i costi, mica siamo parenti, ma sono, a mio parere, proprio due cose diverse, per cui GDL proprio non capisco perche’ si si sia inalberato tanto.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: Microstoria e divulgazione storica
Mi vien voglia di leggere qualcuno di questi volumi, cosi’, forse, capiro’ meglio.
Provvedero’
Provvedero’
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: Microstoria e divulgazione storica
Quei libri, privi di riferimenti bibliografici, sono rivolti ad un pubblico generalista, di livello culturale da scuola superiore, non a chi ha fatto studi storici e neppure a chi legge usualmente saggi.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Microstoria e divulgazione storica
franco71 ha scritto:
Ho letto l'articolo sul corriere. Mi pare pretestuoso nel senso che non spetta ad Alberto Angela spiegare la storia al grande pubblico non credo sia quello il suo obiettivo, ci deve pensare la scuola. Lui anzi integra, incuriorisce con aspetti importanti che sui libri di testo non trovi o trovi accennati. Mi dite che gli attuali testi ne sono ora zeppi, allora si scriva un articolo sui manuali di storia o non fa audience su un giornale? Un articolo che inizi così: "Caro Editore ..."
Angela è un archeologo non uno storico quindi i suoi programmi hanno un taglio diverso rispetto a programmi analoghi tipo "La grande storia" o simili, non penso che pretenda di spiegare la storia. Purtroppo quando un co(autore) ha successo, in Italia, deve sempre levarsi qualcuno a ridimensionare il personaggio, spostando lo scontro su un terreno diverso.
Come con Angela senior, la divulgazione scientifica non ha la pretesa di spiegarti la fisica o l'astronomia ma di far arrivare ad un pubblico più vasto temi di base a cui la scuola deve dare in primis una risposta. Spesso la divulgazione riesce anche ad appassionare i più giovani, esistono ormai scienziati che si sono avvicinati professionalmente alle proprie discipline partendo da questi programmi.
Eh no, caro Franco, questa volta proprio non ci siamo.
La vita mi ha portato a fare della divulgazione storico-artistica la mia professione principale e ti assicuro che la leggerezza che riscontro sempre più spesso in chi, più o MENO titolato, affronta questo campo, mi fa letteralmente accapponare la pelle.
Il grande pubblico, specie se "ignorante" in materia (lo siamo tutti quando non si tratta delle proprie discipline), non va preso in giro. Qualche anno fa, uno dei programmi divulgativi degli Angela (non ricordo quale) trasmise uno speciale su Luigi XIV. Fu interessante venire a scoprire che fu lui colui che affermò che "sul suo regno non tramontava mai il sole". Molto interessante, fino a quel momento io credevo che fosse stato Carlo V... questa la Rai e il servizio pubblico (in prima serata).
Credimi, cialtronate di questo genere sono all'ordine del giorno, e a volte le riscontro anche nei programmi, ben più seri, di Rai5 (Costantino il primo imperatore cristiano!!).
Abitua le masse al pressapochismo, proponi ripetutamente alle folle ricostruzioni non filologiche della storia (non mi riferisco alla libertà di invenzione dell'universo letterario o cinematografico, ma, appunto, alla divulgazione pretesa come scientifica), taglia con l'accetta i programmi scolastici e proclama la libertà di "opinione" senza se e senza ma. Tanti auguri ai nostri figli.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: Microstoria e divulgazione storica
franco71 ha scritto:La divulgazione di cui si parlava non deve essere sinonimo di pressapochismo o licenza di dire inesattezze. Si usa un linguaggio fatto di espressioni o termini quotidiani per esprimere concetti elaborati con linguaggi più "alti" per raggiungere un pubblico non formato su quei temi.Stefania Biancani ha scritto:...
La vita mi ha portato a fare della divulgazione storico-artistica la mia professione principale e ti assicuro che la leggerezza che riscontro sempre più spesso in chi, più o MENO titolato, affronta questo campo, mi fa letteralmente accapponare la pelle.
...
Non credo che il caso della dinastia Angela sia pressapochista, nonostante l'errore da te citato. Nessuno è perfetto. Nella divulgazione personalmente guardo con molto sospetto anche la proposizione sensazionalistica dei fatti. E questo è il caso di altri programmi di divulgazione.
Nessuno è perfetto ma l'errore è macroscopico, fosse un'inesattezza! Il segnale è allarmante: hanno mandato in onda sulla rete nazionale e in prima serata un documentario sicuramente preconfezionato, senza averne preventivamente controllato il contenuto. Tutto sbagliato: secolo, nazione, tipo di ordinamento politico, rapporti con il colonialismo, naturalmente personaggio, nonché il fatto che la frase -celeberrima - sia sfuggita ad un'intera équipe. Mi dispiace, ma uno strafalcione così mi ha detto molto della cura con cui sono realizzate quelle trasmissioni e sì, mi ha preoccupata non poco. Con la Storia non si scherza, soprattutto se si divulga da un palcoscenico che offre un paravento di enorme autorevolezza.
Altrimenti non lamentiamoci se Pinochet finisce in Venezuela.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
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