Possibile revoca malattia?

Causa frattura scomposta polso sono stata ingessata per un mese. Dopo rimozione gesso mi hanno dato altri 20 giorni che terminano il 2 maggio. Da "stupida" , non avendo esperienza di malattie lunghe, avrei potuto prendere di malattia solo fino al mercoledì prima delle vacanze di pasqua, invece dichiarando il referto dell'ospedale ho coperto con la malattia tutte le festività, i ponti, compreso il 1 maggio e il 26 e 27 che nel paese dove insegno è festa patronale. Volevo chiedere: posso revocare la malattia, e rientrare regolarmente il 29? Lo fa il medico curante attraverso l'INPS? Grazie

Tu sei in malattia per tutta la durata decisa dal certificato medico. La modifica di tale durata può avvenire solo attraverso altro certificato medico che sostituisce il precedente.

Non ne vedo l'utilità. Sarà il medico a valutare, il 2 maggio, se sarai guarita

L'utilità è che potevo limitare la malattia fino al giorno prima delle vacanze pasquali, in modo da essere libera i dieci giorni di festività, libera di fare una passeggiata con il sole o solo di pranzare dai miei genitori o di ascoltare musica ad alto volume senza prestare attenzione al citofono.... Invece così mi sono 'imprigionata" per tutte le festività. In pratica cosa ho guadagnato a certificare tutta la malattia? Nulla

L'essere in malattia per tutto il peridodo dichiarato dal certificato medico è un diritto del lavoratore ma, nello stesso tempo, è anche un obbligo per tutelare l'azienda in cui il lavoratore presta il proprio servizio. Per questo l'azienda non può e non deve accettare il rientro anticipato del lavoratore senza certificato medico che attesti l'avvenuta guarigione.
L’articolo 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, introdotto dall’articolo 69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150, prevede che l’assenza per malattia dei dipendenti pubblici sia attestata mediante certificato medico inoltrato per via telematica, secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente per il settore privato.
In applicazione di detta norma, i medici effettuano le operazioni di predisposizione dei certificati entro le successive 24 ore e li inviano al datore di lavoro tramite il Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), reso disponibile dal Ministero dell’economia e delle finanze.
La vigente normativa prevede, inoltre, che gli stessi medici possono inviare, durante tutto il periodo di prognosi, certificati che annullano i precedenti (per es. in caso di evidenti errori o refusi ivi contenuti) o li rettificano. Quest’ultima eventualità nel caso in cui abbiano modo di riscontrare nel paziente un decorso più favorevole della malattia tale da indurre una riduzione della prognosi.

Grazie per le info, Giobbe