SECONDA PARTE_Uscite ricreative SENZA autorizzazione

Promemoria primo messaggio :

Buonasera colleghi, mi chiedo e vi chiedo se le uscite 'ricreative' non autorizzate e in orario scolastico possono avere conseguenze civili e/o penali in caso di incidente, anche lieve, ad un alunno.
Completo la cattedra con alcune ore di sostegno e mi è capitato più volte che la collega, avendo 2 o 3 ore consecutive di lezione con gli stessi alunni conceda una mezz'ora o un'ora di passeggiata nel centro del paese e di fare anche acquisti. Essendo la prassi consolidata per i ragazzi non ho esternato le mie perplessità e nemmeno con la collega, che stimo per le sue avvincenti lezioni. Questa abitudine però credo sia deleteria oltre che a rischio di rimostranze da parte dei genitori. Cosa ne pensate?
Su materia ad esempio cerco sempre di non perdere lezioni e mi infastidiscono molto i progetti che ricadono ripetutamente nelle mie ore.
Ho sempre accompagnato la collega per non lasciare scoperto il ragazzo che seguo, MA l'ultima volta, visto che era assente e dovevo preparargli del materiale urgente per una verifica sono rimasta a scuola, ritenendo più utile investire quel tempo a disposizione lavorando e non passeggiando per negozi. Ho stabilito un buon rapporto con tutta la classe e credendo fortemente che il docente di sostegno sia anche docente di classe sono stata quasi sul punto di uscire con loro.
Al di là del lato umano o idealistico, se succedesse qualcosa o se anche un genitore volesse denunciare la scuola per un'attività non autorizzata, sarei complice della collega se li accompagnassi o sarei in torto se rimanessi a scuola?
Grazie e scusate se sono stata contorta, sto scrivendo da un tastierino mini e con un t9 dispettoso.

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Senza volerlo ieri ne è venuto a conoscenza il vicepreside.
Stavo preparando un'interrogazione con il ragazzo fuori aula e al suono della campana siamo tornati in classe, trovandola però vuota. Dei ragazzi di un'altra classe mi informano che sono andati a fare una passeggiata (che durerà quasi 1h e mezzo), così non potendo e non volendo lasciare solo il ragazzo me lo sono portato in altre classi. Devo dire che è stata una mattinata proficua e per lui è stato divertente vedermi in un altro ruolo con altri alunni. È stato proprio lui, con candore, ad affermare davanti al vicepreside che mi avrebbe seguito in quanto la sua classe era uscita. Ora non so come evolverà la cosa, ma di sicuro se mi capiterà di nuovo resterò a scuola e utilizzerò le ore per le quali sono pagata.
Ma davvero a NESSUNO è mai capitato?

Mi duole come lucetta, che ebbe sfortuna assai di vivere gli anni 80 in sacche urbane così degradate non abbia potuto godere della spensieratezza di quegli anni.
A proposito di inquinamento, dalle mie parti hanno chiuso ben due ferrovie locali, che all epoca trasportavano migliaia di studenti e lavoratori ad impatto zero. Da anni sostituite con" più ecologiche "autolinee costituite da grossi e vecchi bus di 20 anni fa che fumano come le ciminiere delle ferriere..

quota 100 ha scritto:teniamo anche conto di un fatto. che il regolamento dice che ci deve  essere sempre un accompagnatore ogni 15 alunni..leggendo però tutti i commenti a me si è presentata davanti una immagine molto poetica e romantica..non è che la collega "itinerante" insegna in un piccolissimo paese di campagna, privo di pericoli, dove si conoscono tutti, ad una classe di 10 pupetti, e che quindi le passeggiate, pur se vietatissime e contro ogni regola, non siano altro che una sorta di giretto per i portici del luogo con rientro dopo pochi minuti in classe?...io voglio vederla così...dai....

Non è Roma, ma nemmeno un paesino di campagna. In ogni caso il concetto di fondo non cambia.

Nella mia scuola, all'inizio dell'anno, abbiamo fatto firmare a tutte le famiglie un'autorizzazione valevole per tutto l'anno scolastico ad effettuare uscite "improvvisate" a piedi, ovviamente nel territorio circostante.
Io sto all'infanzia, non so se alla primaria o alla secondaria vale la stessa regola, ma noi abbiamo il permesso della dirigente di effettuare uscite decise sul momento, qualsiasi sia il motivo, purché tutte le famiglie dei bambini che effettuano l'uscita abbiano firmato l'autorizzazione a inizio anno. Proprio due giorni fa io, la mia collega di sezione e quella di sostegno abbiamo portato la sezione a fare un giro in un parco che abbiamo di fronte alla scuola.

Aggiornato nel post iniziale.

Forse sarebbe stato più comodo aggiungere una risposta eh:)

Hoffnung2 ha scritto:
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Ma davvero a NESSUNO è mai capitato?

Boh, ma secondo me, davvero mai  a nessuno è capitato di avere un problema simile e non risolverlo in alcun modo, soprattutto mantenendo vicepreside e preside all'oscuro di tutto.

Due passi semplici semplici da fare mi sembrerebbero quelli di spingere cordialmente la collega a informare lei stessa i soggetti di cui sopra, e di avvertirla che se non lo facesse lei, sarei io a farlo perché non voglio aderire a quella iniziativa non autorizzata.

Nella scuola dove insegnavo, in un paesini, quasi tutti i colleghi portavano i ragazzi al bar l'ultima settimana di scuola. Io ho sempre rifiutato. La dirigente lo sapeva. Anche ora, in una piccola città , vedo spesso al bar docenti e studenti, pero ho sempre pensato che fossero soste alla fine di un'uscita didattica per visitare un monumento o una mostra. In questi casi e' capitato anche a me