legge sulle telecamere non approvata ?

Promemoria primo messaggio :

Molti danno per certa l approvazione di questa legge ma l onorevole Vanna Iori sul suo profilo FB afferma che si tratta solo di un emendamento al decreto sblocca cantieni e che la legge è ancora in discussione al Senato ...dov è la verità è soprattutto. ..parlo di scuole statali se ci fosse l obbligo da Settembre i ds dovrebbero avere precise indicazioni

balanzoneXXI ha scritto:...

Beh , di fronte a individui come quelli che tormentano in branco persone inermi la scuola non può  che " fallire".Fallirebbe persino se gli insegnanti italiani fossero in media  più battaglieri....

In classe sono un pò "marcusiano", per quanto riguarda la liberazione degli istinti, prendi con le molle quello che ho scritto.
Però sul bullismo, anche quello meno conclamato, non tollero una virgola, mi è instintivo reprimerlo sul nascere.
In questo senso abbiamo il dovere tutti di essere più battaglieri.

arrubiu ha scritto:Se si abbandona il proprio punto di vista qualsiasi cosa potrebbe diventare prioritaria.
Qui si discute se per la scuola italiana questa sia una priorità o meno, in termini di risorse spese (ma non solo). Per me non lo è.

La discriminante è comunque tra scuola dell'infanzia ed il resto (a salire). I casi di cronaca che hanno scosso maggiormente le coscienze riguardano la prima tipologia.
Certo poi bisogna stare attenti all'ondata fascistoide che accompagna la proposta. E lavorare sui motivi che hanno provocato quei casi, ad es. figure professionali sottopagate o non adatte al ruolo etc.
Esistono, nella cronaca scolastica, casi di abusi nella primaria e secondarie varie che sono venuti a galla dopo molto tempo?
Nel caso delle scuole dell'infanzia c'è per così dire un maggior tempo di incubazione, se non ci sono segni evidenti per i genitori.
Personalmente, più che per le telecamere, opterei per aule con vetrate verso l'interno, visibili quindi a chi passa nel corridoio.

franco71 ha scritto:
Personalmente, più che per le telecamere, opterei per aule con vetrate verso l'interno, visibili quindi a chi passa nel corridoio.

Truman show?
Anche no...

arrubiu ha scritto:Se si abbandona il proprio punto di vista qualsiasi cosa potrebbe diventare prioritaria.
Qui si discute se per la scuola italiana questa sia una priorità o meno, in termini di risorse spese (ma non solo). Per me non lo è.

Noooo. Non qualsiasi cosa, ma solo una. Poi quale sia è da scoprire.
O da immaginare. Magari con le statistiche tra le mani.

bread&butter ha scritto:

se uno ci riflette bene ed abbandona il suo personale punto di vista ... potrebbe diventarla una priorità.

Finita la parentesi delle vacanzine riprenderà un nuovo tragicomico anno fatto di nomine art41 comma1, convocazioni su settordicimila posti scoperti con gli alunni gravi senza sostegno per settimane, nomine da gae e da concorso straordinario, etc,etc,etc.. se è prioritario parlare di telecamere con il ministero più disorganizzato e casinista d'italia siamo a cavallo.

Conservazione dati e gestione di migliaia di telecamere (compresa la manutenzione) è oneroso, è da vedere da quali capitoli di spesa (del miur) intenderebbero attingere.

Poi se è come da sempre ovviamente i bandi e tutta la gestione di questo sistema di controllo orwelliano chi la farà?
Il ministero?
Figurarsi..le singole scuole come avviene per i terrificanti mostri burocratici pon-fesr. Anche no grazie.


Tutto per cosa non si sa bene..se non c'è fiducia tra famiglie e scuola a sto punto occorrerebbe montare telecamere anche nei bagni perchè gli abusi potrebbero avvenire anche lì..

mordekayn ha scritto:Conservazione dati e gestione di migliaia di telecamere (compresa la manutenzione) è oneroso, è da vedere da quali capitoli di spesa (del miur) intenderebbero attingere.

Se diventa una necessità, dietro il paravento del bullismo, lo potrebbero anche dare in appalto a strutture (para)militari.Oppure con qualche legge eccezionale, visto che ormai anche i più poveri hanno lo smartphone, potrebbero utilizzare proprio questi per attivare un sistema di sorveglianza: zero spese, capillarità estrema, controllo totale.
Altro che Orwell, già Platone ci avvertì di stare attenti a fraintendere la libertà.

mordekayn ha scritto:Tutto per cosa non si sa bene..se non c'è fiducia tra famiglie e scuola a sto punto occorrerebbe montare telecamere anche nei bagni perchè gli abusi potrebbero avvenire anche lì..

Indubbio. Se gli abusi avvengono all'interno delle migliori famiglie, figuriamoci se non possono avvenire nei (puzzolenti) bagni di una scuola pubblica.
La fiducia scuola-famiglia si è rotta almeno una generazione dietro, quando il casino di oggi c'era lo stesso, ma camuffato da buone intenzioni. In più, nessuno, o quasi, ha mai trovato lavoro con il famoso pezzo di carta, le amicizie valgono molto di più. A chi potrebbe fregare della scuola?

Parlando di scuola, non necessariamente intesa come luogo fisico, al pari dei laboratori della buona scuola, eccone una che ha sempre funzionato.
Andando a scuola da Robespierre, Lenin, Hitler, Stalin, Mao e Pol-pot si impara come eliminare gli avversari con il plauso e la cooperazione del popolo, che non si accorge di mettersi, con le proprie mani, il capestro al collo.

Il bullismo lo combatti ANCHE evitando che un terzo delle scuole (già selvaggiamente dimensionate, ricordiamo i BEI TEMPI quando c'era quasi un PRESIDE per SCUOLA), anzi pardon degli istituti comprensivi (che se va bene hanno 3 - 4 o più sedi distaccate a km di distanza più altri istituti dati in reggenza, in pratica i ds sono dei passacarte che delegano e che a stento conoscono i docenti che hanno, non parliamo poi degli studenti che hanno nelle classi) e degli istituti superiori (accorpati anch'essi in piu' indirizzi) siano PRIVI di Dirigenti Scolastici e ridando al DS pieni poteri di sospensione immediata dei bulli violenti senza passare da organi collegiali come volle lo scienziato Berlinguer  con la sua sciaguratissima riforma (lo statuto degli studenti e delle etc,etc)

Altrimenti puoi mettere tutte le telecamere che vuoi (la cui gestione burocratica poi verrà scaricata in capo alle singole scuole in base alla singolare interpretazione italiana dell'autonomia scolastica post 2000), ma si risolve ben poco.