Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
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Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
Salve a tutti,
sono laureato (2012) e dottorato (2018) in ingegneria e vorrei abilitarmi all'insegnamento di matematica e fisica nella scuola secondaria. Leggendo i requisiti ministeriali, ho notato che, rispetto al mio piano di studi, posso accedere alle classi A26 (matematica) e A20 (fisica) con un'integrazione di cfu in diversi settori MAT e in FIS/01. Per matematica in particolare questa integrazione è abbastanza onerosa: si tratta infatti di 80 cfu, mentre i normali piani di studi ingegneristici arrivano a non più 40-50 cfu.
Questa situazione però risulta abbastanza penalizzante per gli ingegneri: infatti, ad ingegneria molti degli argomenti di matematica e fisica sono trattati ampiamente all'interno di insegnamenti ingegneristici (con ING-IND come SSD) ma, stando alle direttive ministeriali, questi insegnamenti non sono validi ai fini dell'accesso alle classi di concorso. Ad esempio, gli ingegneri normalmente studiano la termodinamica all'interno del corso di fisica tecnica, che ha come SSD appunto ING-IND/10, ma non viene riconosciuto per l'abilitazione alla classe A20.
Vorrei sapere quindi se è possibile che le università rilascino delle dichiarazioni di equivalenza, anche parziali, fra settori scientifico-disciplinari degli insegnamenti che erogano. Una cosa del genere sarebbe assai utile per ovviare al paradosso per cui, per poter insegnare nella scuola secondaria, dopo una laurea e un dottorato dovrei sostenere nuovamente esami su argomenti che già ho ampiamente approfondito durante i miei studi.
Grazie e buona serata
sono laureato (2012) e dottorato (2018) in ingegneria e vorrei abilitarmi all'insegnamento di matematica e fisica nella scuola secondaria. Leggendo i requisiti ministeriali, ho notato che, rispetto al mio piano di studi, posso accedere alle classi A26 (matematica) e A20 (fisica) con un'integrazione di cfu in diversi settori MAT e in FIS/01. Per matematica in particolare questa integrazione è abbastanza onerosa: si tratta infatti di 80 cfu, mentre i normali piani di studi ingegneristici arrivano a non più 40-50 cfu.
Questa situazione però risulta abbastanza penalizzante per gli ingegneri: infatti, ad ingegneria molti degli argomenti di matematica e fisica sono trattati ampiamente all'interno di insegnamenti ingegneristici (con ING-IND come SSD) ma, stando alle direttive ministeriali, questi insegnamenti non sono validi ai fini dell'accesso alle classi di concorso. Ad esempio, gli ingegneri normalmente studiano la termodinamica all'interno del corso di fisica tecnica, che ha come SSD appunto ING-IND/10, ma non viene riconosciuto per l'abilitazione alla classe A20.
Vorrei sapere quindi se è possibile che le università rilascino delle dichiarazioni di equivalenza, anche parziali, fra settori scientifico-disciplinari degli insegnamenti che erogano. Una cosa del genere sarebbe assai utile per ovviare al paradosso per cui, per poter insegnare nella scuola secondaria, dopo una laurea e un dottorato dovrei sostenere nuovamente esami su argomenti che già ho ampiamente approfondito durante i miei studi.
Grazie e buona serata
Marco_ing- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 09.07.19
Re: Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
seasparrow ha scritto:oltre a questo mi sembra che non saranno piu' fatte le abilitazioni
Invece ora c'è un ritorno all'abilitazione tra Pas e concorsi. Ma probabilmente Marco si riferiva solo alla possibilità di insegnare in quella classe di concorso.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
>cioe' portare via il posto a matematici e fisici
non e' che per caso come ingegnere non avresti altro da fare?
Beh, innanzitutto non porto via il posto a nessuno, data la forte carenza di docenti nelle materie scientifiche (matematica, fisica, chimica, biologia). Molte scuole infatti oggi faticano a reclutare il personale, specialmente le paritarie. Ma poi, si tratta di scelte professionali: avrei certo la possibilità di lavorare sia nella ricerca che nell'industria, ma insegnare in una scuola è il lavoro che più mi piace e mi gratifica. Nell'ultimo anno ho avuto modo di provare l'esperienza dell'insegnamento in un liceo e per farlo ho rifiutato due buone proposte di lavoro altrove.
Probabilmente è vero le regole sono fatte per proteggere i posti di lavoro, ma alla luce della situazione attuale non c'è molto da proteggere. Non c'è personale e norme così restrittive non aiutano certo a risolvere il problema. Gli ingegneri posseggono tutte le competenze per insegnare matematica e fisica nella scuola secondaria e in alcuni ambiti della fisica sono ben più preparati dei fisici stessi. Posso comprendere che sia richiesta qualche integrazione su argomenti che ad ingegneria non si trattano, ad esempio in algebra, ma non una situazione così penalizzante, che non riconosce minimamente un curriculum spesso di alto livello. Tutto ciò è poi contro-producente per la scuola stessa, che si priva di potenziali valide risorse che possono arricchire notevolmente l'insegnamento e dare una visione tecnologica dei vari argomenti di fisica. Si pensi solo che in media almeno un buon 10-15% degli studenti di liceo scientifico poi va a studiare proprio ingengeria (solo il Politecnico di Milano fa oltre 5000 matricole all'anno in ingegneria)
Spero solo che al ministero qualcuno si accorga di questa assurdità ed intervenga per modificare le cose, magari aprendo l'accesso alla A27 Matematica e Fisica...
non e' che per caso come ingegnere non avresti altro da fare?
Beh, innanzitutto non porto via il posto a nessuno, data la forte carenza di docenti nelle materie scientifiche (matematica, fisica, chimica, biologia). Molte scuole infatti oggi faticano a reclutare il personale, specialmente le paritarie. Ma poi, si tratta di scelte professionali: avrei certo la possibilità di lavorare sia nella ricerca che nell'industria, ma insegnare in una scuola è il lavoro che più mi piace e mi gratifica. Nell'ultimo anno ho avuto modo di provare l'esperienza dell'insegnamento in un liceo e per farlo ho rifiutato due buone proposte di lavoro altrove.
Probabilmente è vero le regole sono fatte per proteggere i posti di lavoro, ma alla luce della situazione attuale non c'è molto da proteggere. Non c'è personale e norme così restrittive non aiutano certo a risolvere il problema. Gli ingegneri posseggono tutte le competenze per insegnare matematica e fisica nella scuola secondaria e in alcuni ambiti della fisica sono ben più preparati dei fisici stessi. Posso comprendere che sia richiesta qualche integrazione su argomenti che ad ingegneria non si trattano, ad esempio in algebra, ma non una situazione così penalizzante, che non riconosce minimamente un curriculum spesso di alto livello. Tutto ciò è poi contro-producente per la scuola stessa, che si priva di potenziali valide risorse che possono arricchire notevolmente l'insegnamento e dare una visione tecnologica dei vari argomenti di fisica. Si pensi solo che in media almeno un buon 10-15% degli studenti di liceo scientifico poi va a studiare proprio ingengeria (solo il Politecnico di Milano fa oltre 5000 matricole all'anno in ingegneria)
Spero solo che al ministero qualcuno si accorga di questa assurdità ed intervenga per modificare le cose, magari aprendo l'accesso alla A27 Matematica e Fisica...
Marco_ing- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 09.07.19
Re: Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
Marco_ing ha scritto: Gli ingegneri posseggono tutte le competenze per insegnare matematica e fisica nella scuola secondaria e in alcuni ambiti della fisica sono ben più preparati dei fisici stessi.
.
Premetto di non essere un fisico, ma questa affermazione è un tantino onerosa.
Anche solo confrontando il numero di esami di fisica presenti nei corsi di ingegneria, si scopre che sono una frazione degli esami di fisica impartiti nell'omonimo corso di laurea e spesso sono orientati alle applicazioni più che a principi.
La vedo dura che un ingegnere sia più preparato di un fisico, stando solo ai titoli...
Ricordo un mio professore ing (molto quotato) che, a fronte di una formula di macchine a fluido, disse:
"dobbiamo scomporre e se non siete capaci tornate in seconda!"
qualcuno tra noi replicò: "scomponga lei prof, altrimenti gli esercizi come li facciamo a casa ?"
prof: "uff, va beh, lo faccio io va... quanto siete ignoranti..."
dopo circa 30 minuti di tentativi (a vuoto) era diventato paonazzo e sudava vistosamente... "...provate a chiedere alla prof di mate..." fu la malinconica e penosa frase finale...
Non mi fido molto delle etichette ING, AVV, DS ... devo vedere "chi" c'è dentro.
puppy47- Messaggi : 210
Data d'iscrizione : 28.06.11
Re: Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
Marco_ing ha scritto:Nell'ultimo anno ho avuto modo di provare l'esperienza dell'insegnamento in un liceo e per farlo ho rifiutato due buone proposte di lavoro altrove.
Hai ricevuto l'incarico tramite MAD? Che materia? Mi interessa perché sono in una situazione molto simile alla tua.
Ospite- Ospite
Re: Abilitazione ingegneri - matematica e fisica
puppy74 ha scritto:Anche solo confrontando il numero di esami di fisica presenti nei corsi di ingegneria, si scopre che sono una frazione degli esami di fisica impartiti nell'omonimo corso di laurea e spesso sono orientati alle applicazioni più che a principi.
La vedo dura che un ingegnere sia più preparato di un fisico, stando solo ai titoli...
Infatti era proprio questo il punto del mio ragionamento iniziale: si valutano solo i titoli e non la preparazione reale e in questo modo si penalizzano eccessivamente gli ingegneri, che invece sono perfettamente in grado di insegnare matematica e fisica in una scuola superiore. E poi, penso che portare una visione applicativa e non solo teorica dei concetti fisici in una scuola sia importante: in un liceo infatti fisica è già una materia ridotta ai minimi termini, dato che gli studenti non hanno le necessarie conoscenze matematiche per affrontarne realmente le basi teoriche. La teoria fisica è sostanzialmente descrizione matematica, e diventa assai difficile fare fisica con studenti di liceo che in prima a malapena sanno cos'è un'equazione di primo grado e fino alla quinta non hanno idea di cosa sia una derivata. Perciò, lo dico per esperienza, mostrare gli utilizzi tecnologici dei principi fisici (così come di quelli matematici) diventa assai interessante, fa incuriosire ed appassionare gli studenti e può rivelarsi molto più utile che continuare a girare intorno a descrizioni teoriche estremamente semplificate.
Long John Silver ha scritto:
Hai ricevuto l'incarico tramite MAD? Che materia? Mi interessa perché sono in una situazione molto simile alla tua.
No, in realtà è bastato inviare cv a un po' di scuole. Magari è stata solo fortuna...
seasparrow ha scritto:sei nella fase che vedi solo i vantaggi, per carita' ci sono,
molti giorni a casa rispetto l'industria e la ricerca e la realta'
che si puo' invecchiare piu' serenamente rispetto industrie
che cercano di eliminare i dipendenti anziani con le ristrutturazioni
A parer mio questa è una visione un po' antica del mestiere dell'insegnante. In passato sicuramente molte cattedre sono state assegnate per assistenzialismo pubblico, generando una forte saturazione che è probabilmente la causa principale di tutto il casino in cui ci troviamo oggi a livello di abilitazioni ed ammissioni in ruolo. L'insegnamento è un mestiere strategico in una società e per accedervi non basta la preparazione didattica, ma occorre anche una reale motivazione nell'essere educatori di ragazzi in fasi critiche della loro crescita. Un insegnante che fa bene il suo mestiere lavora anche 50 ore a settimana weekend compresi, studia, si aggiorna, e d'estate già da luglio inizia a preparare l'anno successivo. Ma l'aver riempito in passato le scuole con persone che cercavano solo un impiego comodo, tranquillo e sicuro ha sminuito di molto la figura del docente agli occhi dell'opinione pubblica.
seasparrow ha scritto:
ti immagini la reazione dei laureati che attualmente la possono fare?
Vedi sopra... è una questione di mentalità...
Marco_ing- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 09.07.19
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