Gestione delle classi . In pratica?
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lucetta10
arcipippo
Ivanhoe00
pasqui74
Marios80
franco71
Paddington
11 partecipanti
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Re: Gestione delle classi . In pratica?
Infatti troppo bravi questi esperti professoroni psicopedagogisti a parlare, vogliamo fatti concreti...
Marios80- Messaggi : 366
Data d'iscrizione : 05.01.14
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Perché la teoria è bella ma i bienni dei professionali sono altro, ne sa qualcosa la psicologa che abbiamo avuto quest'anno a scuola.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Paddington ha scritto:https://m.orizzontescuola.it/i-comportamenti-inadeguati-degli-alunni-strategie-azioni-e-interventi/
Una sola domanda farei al signor Sferrazzo: ma...queste tue teorie di gestione della classe e dei comportamenti "inopportuni " degli alunni le hai applicate, sperimentate in un campione di classi di differente criticità? Hai riportato i risultati e i benefici in una relazione? Hai quindi dimostrato l efficacia delle tue teorie?
No perché....altrimenti parliamo del nulla
https://it.linkedin.com/in/giuseppesferrazzo
Direi che ci sono tutte le risposte alle tue domande ;-)
Ivanhoe00- Messaggi : 214
Data d'iscrizione : 15.09.12
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Ivanhoe00 ha scritto:Paddington ha scritto:https://m.orizzontescuola.it/i-comportamenti-inadeguati-degli-alunni-strategie-azioni-e-interventi/
Una sola domanda farei al signor Sferrazzo: ma...queste tue teorie di gestione della classe e dei comportamenti "inopportuni " degli alunni le hai applicate, sperimentate in un campione di classi di differente criticità? Hai riportato i risultati e i benefici in una relazione? Hai quindi dimostrato l efficacia delle tue teorie?
No perché....altrimenti parliamo del nulla
https://it.linkedin.com/in/giuseppesferrazzo
Direi che ci sono tutte le risposte alle tue domande ;-)
Come volevasi dimostrare: in una classe non ci è mai entrato!!
arcipippo- Messaggi : 1333
Data d'iscrizione : 08.08.15
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Scusatemi ho appena letto, un po' superficialmente, l'articolo. Non mi pare che in nessun punto si parli di gestione di una classe di adolescenti, tanto meno di una classe di alunni oppositivi come quelli di un professionale.
Le proposte mi sembrano adatte ad una scuola elementare, dove i giovanissimi discenti, tutti volonterosi di fare, non sanno ancora come si vive con i compagni. Con loro sono importanti le prime basi del vivere civile, ed è importante che siano chiare.
Professori di secondaria, le proposte non sono per voi.
Le proposte mi sembrano adatte ad una scuola elementare, dove i giovanissimi discenti, tutti volonterosi di fare, non sanno ancora come si vive con i compagni. Con loro sono importanti le prime basi del vivere civile, ed è importante che siano chiare.
Professori di secondaria, le proposte non sono per voi.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Non solo i professionali,anche i tecnici non scherzano affatto e dei colleghi che insegnano al liceo mi dicevano che persino lì si sta andando a peggiorare di anno in anno.Paddington ha scritto:In realtà il signore si pone come un "esperto" nel relazionarsi con gli studenti.
Quindi mi immagino provenga da professionali superproblematici in cui i prof vengono sistematicamente sbeffeggiati e siano alla disperazione mentre al suo arrivo in classe , grazie alle Sue doti relazionali,improvvisamente diventino tutti mansueti ed avidi di apprendere.
Se è così ce ne dia le prove.si offra a titolo promozionale di affiancare gli insegnanti per un mese in qualche professionale difficile e dimostri certe doti relazionali . Altrimenti proponga corsi gratuiti perché le parole sono aggratis
Però questi parlano,pontificano....vorrei vederli sul posto con un branco di scalmanati
Ospite- Ospite
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Nella mia esperienza di 6 anni ai professionali e 5 di liceo per quanto concerne la gestione delle classi ho appreso quanto segue:
1. La differenza tra liceo e professionali è soprattutto nelle classi prime; nei professionali fino ai 16 anni c'è una percentuale di studenti che non intendeva studiare e che quindi disturba le lezioni.
2. Dopo alla seconda non c'è ragione che permanga la differenza ma a questo punto entra in gioco la serietà del singolo docente e dell'istituzione nel suo complesso.
3. Non è fondamentale che il singolo docente abbia doti da domatore, occorre più che altro che conosca la legislazione.
4. Il punto 3 però si deve accompagnare a un'istituzione ben decisa ad applicare la legislazione utilizzando tutti gli strumenti in suo possesso, come sospensioni e bocciature (non conta nulla che lo studente veda la sospensione come una vacanza, l'essenziale è che in quel periodo la classe riprenda un normale percorso).
Concludo facendo un esempio dalla mia esperienza personale: sono stato in un alberghiero in cui il fattore della gestione delle classi era considerato prioritario dalla dirigenza e dalla maggioranza dei colleghi e quindi si applicavano tutte le misure previste dalle leggi per far rispettare la disciplina e questo sforzo comune portò a un deciso miglioramento rispetto alla gestione precedente (naturalmente nel biennio le criticità in parte restavano); ovviamente però nei rari cdc con una forte presenza di docenti iperprotettivi questa linea perdeva la sua efficacia.
1. La differenza tra liceo e professionali è soprattutto nelle classi prime; nei professionali fino ai 16 anni c'è una percentuale di studenti che non intendeva studiare e che quindi disturba le lezioni.
2. Dopo alla seconda non c'è ragione che permanga la differenza ma a questo punto entra in gioco la serietà del singolo docente e dell'istituzione nel suo complesso.
3. Non è fondamentale che il singolo docente abbia doti da domatore, occorre più che altro che conosca la legislazione.
4. Il punto 3 però si deve accompagnare a un'istituzione ben decisa ad applicare la legislazione utilizzando tutti gli strumenti in suo possesso, come sospensioni e bocciature (non conta nulla che lo studente veda la sospensione come una vacanza, l'essenziale è che in quel periodo la classe riprenda un normale percorso).
Concludo facendo un esempio dalla mia esperienza personale: sono stato in un alberghiero in cui il fattore della gestione delle classi era considerato prioritario dalla dirigenza e dalla maggioranza dei colleghi e quindi si applicavano tutte le misure previste dalle leggi per far rispettare la disciplina e questo sforzo comune portò a un deciso miglioramento rispetto alla gestione precedente (naturalmente nel biennio le criticità in parte restavano); ovviamente però nei rari cdc con una forte presenza di docenti iperprotettivi questa linea perdeva la sua efficacia.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Gestione delle classi . In pratica?
Concordo con Erlipe e aggiungerei che al liceo tentano di intimidire i docenti con minacce di ricorsi vari.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Gestione delle classi . In pratica?
elirpe ha scritto:Nella mia esperienza di 6 anni ai professionali e 5 di liceo per quanto concerne la gestione delle classi ho appreso quanto segue:
1. La differenza tra liceo e professionali è soprattutto nelle classi prime; nei professionali fino ai 16 anni c'è una percentuale di studenti che non intendeva studiare e che quindi disturba le lezioni.
2. Dopo alla seconda non c'è ragione che permanga la differenza (....)
ovviamente però nei rari cdc con una forte presenza di docenti iperprotettivi questa linea perdeva la sua efficacia.
Quello che forse ti sfugge è che un altra notevole differenza tra professionali e licei è che nei licei i "docenti iperprotettivi" sono una schiacciante maggioranza (perché hanno una maggiore tendenza inconsapevole a identificarsi con le famiglie degli alunni, mentre nei professionali succede molto meno, e anche perché hanno una paura folle di contrariare i genitori che stanno sempre lì a sindacare qualsiasi cosa cercando il pelo nell'uovo, mentre al professionale i genitori che protestano sono pochi), e che quindi i consigli di classe di quel tipo non sono affatto rari.
E' vero che i casi di criticità gravi sono molti di meno, ma quei pochi che ci sono non c'è verso di sanzionarli, per un banale effetto di massa critica: perché più le sanzioni diciplinari sono rare, più vengono viste come un provvedimento spaventoso ed estremo, e più vengono contestate come un affronto personale.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Gestione delle classi . In pratica?
paniscus_2.1 ha scritto:elirpe ha scritto:Nella mia esperienza di 6 anni ai professionali e 5 di liceo per quanto concerne la gestione delle classi ho appreso quanto segue:
1. La differenza tra liceo e professionali è soprattutto nelle classi prime; nei professionali fino ai 16 anni c'è una percentuale di studenti che non intendeva studiare e che quindi disturba le lezioni.
2. Dopo alla seconda non c'è ragione che permanga la differenza (....)
ovviamente però nei rari cdc con una forte presenza di docenti iperprotettivi questa linea perdeva la sua efficacia.
Quello che forse ti sfugge è che un altra notevole differenza tra professionali e licei è che nei licei i "docenti iperprotettivi" sono una schiacciante maggioranza (perché hanno una maggiore tendenza inconsapevole a identificarsi con le famiglie degli alunni, mentre nei professionali succede molto meno, e anche perché hanno una paura folle di contrariare i genitori che stanno sempre lì a sindacare qualsiasi cosa cercando il pelo nell'uovo, mentre al professionale i genitori che protestano sono pochi), e che quindi i consigli di classe di quel tipo non sono affatto rari.
E' vero che i casi di criticità gravi sono molti di meno, ma quei pochi che ci sono non c'è verso di sanzionarli, per un banale effetto di massa critica: perché più le sanzioni diciplinari sono rare, più vengono viste come un provvedimento spaventoso ed estremo, e più vengono contestate come un affronto personale.
Non mi sfugge, lo vedo ogni giorno…
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
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