Docente di ruolo può stare in una graduatoria di terza fascia?

Promemoria primo messaggio :

Al liceo musicale della mia città è successa una cosa curiosa: mancava il docente di flauto su una intera cattedra e proprio qualche giorno fa è stata nominata una docente, presa dalla terza fascia, ma di ruolo alle scuole medie in una città vicina. Tale docente aveva anche ottenuto a giugno il trasferimento in una scuola più vicina alla sua città. Infatti nel liceo dicono che "ha congelato il ruolo...ha fatto un favore alla scuola". Ultima cosa, ma non ultima, tale docente è la moglie del coordinatore dello strumento musicale. Dicono che "hanno aspettato a chiamare finchè non fossero arrivati in graduatoria fino a lei". E' possibile essere di ruolo e contemporaneamente stare in una graduatoria di terza fascia? E se non è possibile, cosa si può fare?

frankenstin ha scritto:Mi pare invece che qualcosa sulla continuità didattica ci sia.

Art.14 , c.4 , D.Lgs. n°66/2017:
"Al fine di garantire la continuità didattica durante l'anno scolastico, si applica l'articolo 461 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297."

Art.461 , D.Lgs. n°297/1994:
"1. Non si dà luogo a spostamenti di personale dopo il ventesimo giorno dall'inizio dell'anno scolastico, anche se riguardano movimenti limitati all'anno scolastico medesimo e anche se concernenti personale delle dotazioni organiche aggiuntive.
2. I provvedimenti che comportino movimenti di personale già in attività di insegnamento, adottati dopo il ventesimo giorno dall'inizio dell'anno scolastico, salvi gli effetti giuridici, sono eseguiti, per quanto riguarda il raggiungimento della nuova sede, dopo l'inizio dell'anno scolastico successivo."

Si parla anche della CM220/2000

Suarim ha scritto:

Dec ha scritto:Sono questioni diverse: il Ds non può cambiare l'assegnazione dei docenti alle classi dopo 20 giorni dall'inizio delle lezioni, ma l'art. 36 è previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro e finché non ne sarà firmato un altro che non preveda più questo diritto rimarrà in vigore.

E non è così neanche in questo caso. Nella mia scuola una docente di A11 (la vecchia A051) che insegnava in una quinta di liceo classico solo italiano (e ha tenuto quella classe dal terzo anno) si è vista togliere la classe ai primi di ottobre perchè è stato detto dai sindacati (che sono andati a scuola chiamati appositamente da qualcuno) che al liceo classico l'italiano può insegnarlo solo un docente di A13. Se ne sono accorti solo adesso che non poteva insegnarlo? E poi, è vero?

Sono tutti casi diversi l'uno dall'altro che citi in un topic in cui si parlava dell'esercizio di un diritto previsto dal CCNL, che non può essere negato da nessuno, appellandosi al principio della continuità didattica.
Per quanto riguarda l'insegnamento di italiano nel triennio del liceo classico, a me risulta che sia ancora di competenza della A11, anche se c'è abbastanza confusione in merito. Che poi decidano i sindacati (se hai riportato i fatti in modo corretto) mi sembra ridicolo. Il Dirigente Scolastico e l'Ufficio Scolastico Territoriale non hanno niente da dire?

Dec ha scritto:Che poi decidano i sindacati (se hai riportato i fatti in modo corretto) mi sembra ridicolo. Il Dirigente Scolastico e l'Ufficio Scolastico Territoriale non hanno niente da dire?

1) I sindacati, almeno da noi, fanno il bello e il cattivo tempo. Aiutano chi vogliono, anche se iscritti allo stesso sindacato. Mi dispiace perchè so che qui leggono dei sindacalisti, ma ho esperienza diretta di impiegati del Csa che si fanno aiutare da sindacalisti a leggere le norme e ad interpretarle. Il punto è proprio questo: l'interpretazione. Poi ti dicono che hai ragione, fanno finta che ti aiutano, e poi non li vedi più. Dopo un mese e mezzo di "non ti preoccupare, lascia fare a me, non chiamare l'avvocato altrimenti si "irrigidiscono"", quando vedono che non riescono ad ottenere niente, ti salutano con un "devi chiamare l'avvocato". Se gli chiedi perchè ti abbandonano, ti dicono anche che il contenzioso riguarda una persona singola e il sindacato non si muove per un singolo (parole dette da una segreteria provinciale Cisl). Davanti a me, che ero andata a fare un ricorso per non aver ottenuto l'assegnazione provvisoria l'anno scorso, a un certo punto l'impiegato ricevette una telefonata da un sindacalista che conosco, il quale gli fece i nomi e i cognomi delle persone che avrebbe dovuto sistemare. A Napoli così funziona.
2) Per la questione della docente di italiano, non credo proprio che il Csa lo sappia; la Ds si è fatta convincere da chi le è andato a dire che la collega lì non ci poteva stare. E si, erano sindacalisti