Problema disciplinare serio in una terza media.
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Problema disciplinare serio in una terza media.
Promemoria primo messaggio :
Salve, scrivo per chiedere qualche consiglio riguardo ad un problema disciplinare sorto in una terza media, dove insegno per la maggior parte delle mie ore (10 ore di lettere). In pratica un gruppo di ragazzi si è coalizzato per impedire l'attività didattica nelle mie ore: disturbano in vario modo, soprattutto fischiando, facendo versi strani con la bocca, rumori e tutto questo continua nonostante siano state inviate alcune lettere disciplinari alle famiglie interessate e la DS (o la vicaria) siano più volte intervenute in classe per richiamare al rispetto delle regole disciplinari. Spesso mi è difficile individuare i responsabili, perché i versi vengono fatti ad esempio mentre sto dando informazioni ad un alunno oppure mentre sto compilando il registro elettronico: il disturbo proviene da più parti della classe. Approfittano astutamente di ogni mio minimo momento di distrazione per disturbare. Quale intervento educativo può essere messo in atto in maniera tale che le cose migliorino? La DS tra l'altro in più colloqui avuti con lei ha addebitato a me la situazione disciplinare negativa, dicendo che non riesco ad ottenere il rispetto e la stima di quegli alunni e che ha già ricevuto più segnalazioni da parte dei rappresentati dei genitori i cui figli lamentano la situazione di caos che si crea in classe. Non so se è giusto comminare punizioni collettive alla classe visto che non tutti disturbano e vi sono elementi validi ed educati, oltretutto ho la sensazione di essere solo perché nei Consigli i colleghi descrivono la classe come complessivamente educata, quindi si tratta di una presa di posizione degli alunni nei miei confronti, confermata anche dal fatto che, in un colloquio privato, un genitore rappresentante di classe mi ha riferito che la figlia avrebbe sentito i compagni di classe che prima delle mie ore si mettevano d'accordo sulle azioni di disturbo da intraprendere, "premeditando" quindi il tutto come in un copione.
Salve, scrivo per chiedere qualche consiglio riguardo ad un problema disciplinare sorto in una terza media, dove insegno per la maggior parte delle mie ore (10 ore di lettere). In pratica un gruppo di ragazzi si è coalizzato per impedire l'attività didattica nelle mie ore: disturbano in vario modo, soprattutto fischiando, facendo versi strani con la bocca, rumori e tutto questo continua nonostante siano state inviate alcune lettere disciplinari alle famiglie interessate e la DS (o la vicaria) siano più volte intervenute in classe per richiamare al rispetto delle regole disciplinari. Spesso mi è difficile individuare i responsabili, perché i versi vengono fatti ad esempio mentre sto dando informazioni ad un alunno oppure mentre sto compilando il registro elettronico: il disturbo proviene da più parti della classe. Approfittano astutamente di ogni mio minimo momento di distrazione per disturbare. Quale intervento educativo può essere messo in atto in maniera tale che le cose migliorino? La DS tra l'altro in più colloqui avuti con lei ha addebitato a me la situazione disciplinare negativa, dicendo che non riesco ad ottenere il rispetto e la stima di quegli alunni e che ha già ricevuto più segnalazioni da parte dei rappresentati dei genitori i cui figli lamentano la situazione di caos che si crea in classe. Non so se è giusto comminare punizioni collettive alla classe visto che non tutti disturbano e vi sono elementi validi ed educati, oltretutto ho la sensazione di essere solo perché nei Consigli i colleghi descrivono la classe come complessivamente educata, quindi si tratta di una presa di posizione degli alunni nei miei confronti, confermata anche dal fatto che, in un colloquio privato, un genitore rappresentante di classe mi ha riferito che la figlia avrebbe sentito i compagni di classe che prima delle mie ore si mettevano d'accordo sulle azioni di disturbo da intraprendere, "premeditando" quindi il tutto come in un copione.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Il professore descritto da Ire è un bel lestofante, non c'è che dire, e forse la lettera era sin troppo tenera. Il problema è che la realtà conosce maggiori sfumature, per cui può succedere benissimo che una classe si coalizzi contro il docente "portatore di stigma", come dice mario60, anche se spiega e valuta correttamente e non si lascia andare a comportamenti inadeguati. Io me ne accorgo quando due o tre elementi della classe, in genere i più presuntuosi, figli dei genitori più presuntuosi, iniziano ad eccepire su ogni minimo errore che faccio. Questo succede se si è esigenti e poco accomodanti, anche se si cerca di mantenere un buon clima relazionale con la classe.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
[quote="lucetta10"]Tutti i provvedimenti posti in essere dopo la lettera avrebbero dovuto esser presi prima, mentre il dirigente medio NON SI MUOVE se non arriva la denuncia dei genitori e, risvolto della medaglia, si MUOVE SEMPRE purché arrivi una denuncia (anche la più fantasiosa) dei genitori.[/quote]
Aggiungiamoci il fatto innegabile che, quasi sempre, la denuncia dei genitori arriva SOLO quando il docente che lavora male è anche accusato di dare voti troppo bassi. Tutti noi vediamo quotidianamente, nei nostri consigli di classe, qualche collega che oggettivamente lavora male, o che c'è il fortissimo sospetto che lavori male e che porti gli alunni a non imparare niente... ma che "compensa" in termini di immagine dando la sufficienza a tutti e scialando facilmente con voti altissimi a fronte di un impegno minimo.
E la verità è che questi casi non arrivano quasi mai a essere presi in carico dal dirigente medio, proprio per il motivo detto sopra, cioè che al dirigente le proteste delle famiglie non arrivano (o arrivano sporadicamente, da parte di singoli individui, e non in maniera compatta come nel caso descritto da Ire) o arrivano solo dopo molti anni che si è sedimentata una fama molto critica, cioè quando il soggetto in questione ha già fatto in tempo a danneggiare molte altre classi.
Se il dirigente medio si prendesse carico spontaneamente di informarsi su cosa succede nelle classi in questione, senza aspettare le truppe genitoriali in rivolta, si renderebbe conto che la persona lavora male comunque, anche se dà voti alti a tutti, e potrebbe anche intervenire su quello.
Invece, siccome nella maggior parte dei casi le proteste arrivano solo quando fioccano le insufficienze, quello che succede è che il fatto di "lavorare male" viene associato al fatto stesso di dare le insufficienze (come se la colpa del docente fosse quella), e non alla questione principale del lavoro svolto male. Che piaccia o no, la maggior parte delle famiglie osserva i risultati dell'apprendimento del figlio solo dai voti, e finché i voti sono buoni non si accorge che il figlio non sta imparando niente, quindi non ritiene che ci sia davvero qualcosa di cui lamentarsi (a meno che non ci siano gravi problemi di gestione della disciplina in classe, che è cosa diversa rispetto alla capacità di insegnare la materia).
Anzi, in questi casi è più facile che avvenga il contrario, e cioè che a diventare bersaglio delle lamentele sia un insegnante più valido e più volenteroso che arriva dopo un anno o due a sostituire il precedente, trova la classe in condizioni drammatiche dal punto di vista dei prerequisiti di base, le prime verifiche vanno malissimo, e si rende conto che per farli recuperare deve imporre loro un ritmo di impegno che non si erano mai sentiti richiedere prima. Allora sì che arrivano le proteste, sul genere del "ma come è possibile mio figlio abbia preso 4 quando l'anno scorso aveva 8?"... "e come si permette questo nuovo, che nemmeno li conosce, di dare tutte queste insuffficienze in una classe in cui per tre anni andavano tutti benissimo?"
Aggiungiamoci il fatto innegabile che, quasi sempre, la denuncia dei genitori arriva SOLO quando il docente che lavora male è anche accusato di dare voti troppo bassi. Tutti noi vediamo quotidianamente, nei nostri consigli di classe, qualche collega che oggettivamente lavora male, o che c'è il fortissimo sospetto che lavori male e che porti gli alunni a non imparare niente... ma che "compensa" in termini di immagine dando la sufficienza a tutti e scialando facilmente con voti altissimi a fronte di un impegno minimo.
E la verità è che questi casi non arrivano quasi mai a essere presi in carico dal dirigente medio, proprio per il motivo detto sopra, cioè che al dirigente le proteste delle famiglie non arrivano (o arrivano sporadicamente, da parte di singoli individui, e non in maniera compatta come nel caso descritto da Ire) o arrivano solo dopo molti anni che si è sedimentata una fama molto critica, cioè quando il soggetto in questione ha già fatto in tempo a danneggiare molte altre classi.
Se il dirigente medio si prendesse carico spontaneamente di informarsi su cosa succede nelle classi in questione, senza aspettare le truppe genitoriali in rivolta, si renderebbe conto che la persona lavora male comunque, anche se dà voti alti a tutti, e potrebbe anche intervenire su quello.
Invece, siccome nella maggior parte dei casi le proteste arrivano solo quando fioccano le insufficienze, quello che succede è che il fatto di "lavorare male" viene associato al fatto stesso di dare le insufficienze (come se la colpa del docente fosse quella), e non alla questione principale del lavoro svolto male. Che piaccia o no, la maggior parte delle famiglie osserva i risultati dell'apprendimento del figlio solo dai voti, e finché i voti sono buoni non si accorge che il figlio non sta imparando niente, quindi non ritiene che ci sia davvero qualcosa di cui lamentarsi (a meno che non ci siano gravi problemi di gestione della disciplina in classe, che è cosa diversa rispetto alla capacità di insegnare la materia).
Anzi, in questi casi è più facile che avvenga il contrario, e cioè che a diventare bersaglio delle lamentele sia un insegnante più valido e più volenteroso che arriva dopo un anno o due a sostituire il precedente, trova la classe in condizioni drammatiche dal punto di vista dei prerequisiti di base, le prime verifiche vanno malissimo, e si rende conto che per farli recuperare deve imporre loro un ritmo di impegno che non si erano mai sentiti richiedere prima. Allora sì che arrivano le proteste, sul genere del "ma come è possibile mio figlio abbia preso 4 quando l'anno scorso aveva 8?"... "e come si permette questo nuovo, che nemmeno li conosce, di dare tutte queste insuffficienze in una classe in cui per tre anni andavano tutti benissimo?"
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Sab Gen 25, 2020 9:33 am - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Anche a me è capitata una situazione simile. Dopo due anni di sofferenza ho imparato a non dare peso ai comportamenti molesti, facendo sentire stupidi i ragazzi che li compiono. Ad esempio sono la prima a ridere e a dire frasi del tipo "Ancora con questi scherzi da asilo? Adesso sei grande!". Alla fine, non riuscendo a causare il "fastidio" voluto, pian piano la smettono. Forza e coraggio, a giugno te li togli davanti. Il problema è che se gli altri colleghi e il DS non ti appoggiano con concretezza, sei SOLO. Rischi di ammalarti di depressione. Ama te stesso. Trattali da deficienti ridendoci su. Ti cito una frase di un vecchio bravo professore che ha dovuto imparare, DA SOLO, a resistere in certe classi: "I maiali non diventeranno mai unicorni. Al massimo riusciranno a diventare asini (L. P.). Anche se é molto triste, questa è la realtà.
Facci sapere!
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Ea.U- Messaggi : 20
Data d'iscrizione : 02.03.13
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
[quote="franco71"] In compenso è comparso il simpatico nick asfalto.[/quote]
Ne vedo anche un altro...
Ne vedo anche un altro...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Difficile dare consigli non potendo assistere ad una tua lezione. Se gli altri docenti non lamentano nulla, forse dovresti provare a cambiare approccio e ad essere più coinvolgente. I ragazzi hanno dei loro schemi e avranno percepito che con te possono osare. Temo che desso sarà per te molto difficile riprendere il tuo ruolo.
paolo_sud- Messaggi : 71
Data d'iscrizione : 14.10.17
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Ho la stessa esperienza. Dare consigli è molto difficile. Come leggo dai commenti, ed è vero, il DS e il consiglio dei docenti tendono a minimizzare dando le colpe al singolo docente. Ho scoperto che la scuola, da questo punto di vista, non ha nulla di educativo. Alla fine si cerca sempre un capro espiatorio su cui scaricare il tutto. Il bullismo c'è anche fra colleghi e con il DS. L'omertà in sede di consiglio di classe è impressionante, ognuno si para il suo didietro. Criticano gli studenti, ma poi non si prende alcuna decisione, e anzi, si dice che tutto va bene. Giovani e precari non contano nulla. La classe questo lo percepisce e ne approfitta. (Naturalmente non è sempre così, ma quando accadono certi episodi si vede che la situazione è questa).
A me hanno causato uno stato di stress tale che il medico mi ha messo urgentemente in malattia. Quindi posso dirti:
A) Segui il consiglio di "marialina", segnala tutto anche ai sindacati, preparati un "dossier", può essere utile se vieni attaccato;
B) Iscriviti ai sindacati (uno in cui hai fiducia, prima incontrali per vedere come ragionano) e stipula una polizza responsabilità civile personale, te la cavi con 60,00 euro l'anno ma quando si è nella tua situazione, possono pure denunciarti per una semplice nota sul registro, è meglio essere coperti e agire con una certa serenità;
C) Se, come penso, la situazione è per te insostenibile e sei in una fase nervosa critica, non esitare ad andare dal medico e anche da uno specialista. Esperienza personale, io ho quasi avuto bisogno di un ricovero perché cercavo di "resistere" e avevo a quel punto tutti contro. Io sono fermo da mesi con una diagnosi precisa. Cura la tua salute in primis, immediatamente.
Dopo che sono entrato in malattia, "miracolosamente" la scuola si è accorta che c'era un problema in quella classe. Pioggia di note individuali e di classe, due consigli straordinari nell'arco di un mese per espellere da tre a cinque studenti. Cosa sarebbe successo se non mi fossi deciso a curare la mia salute? Niente. Ero io il capro espiatorio. Tutta quella tensione che si era accumulata contro di me è stata semplicemente riversata sugli altri insegnanti, e anche il DS è dovuto intervenire. Mentre prima la classe era considerata "non problematica" e il docente "incapace".
Mancando io la situazione è degradata. Non so se mi spiego. E' mancato il parafulmine che faceva comodo a tutti. Se sei in quella situazione, ti invito a seguire i consigli A-B-C e a salvaguardare i tuoi interessi, i tuoi diritti e la tua salute. Informati sul periodo di comporto a cui hai diritto, non avere remore a consultare un avvocato se ciò che ti viene detto non ti convince. Anche i sindacati sono utili, ma spesso non sono molto interessati ad un singolo episodio che modifichi il loro piacevole status quo.
In bocca al lupo.
A me hanno causato uno stato di stress tale che il medico mi ha messo urgentemente in malattia. Quindi posso dirti:
A) Segui il consiglio di "marialina", segnala tutto anche ai sindacati, preparati un "dossier", può essere utile se vieni attaccato;
B) Iscriviti ai sindacati (uno in cui hai fiducia, prima incontrali per vedere come ragionano) e stipula una polizza responsabilità civile personale, te la cavi con 60,00 euro l'anno ma quando si è nella tua situazione, possono pure denunciarti per una semplice nota sul registro, è meglio essere coperti e agire con una certa serenità;
C) Se, come penso, la situazione è per te insostenibile e sei in una fase nervosa critica, non esitare ad andare dal medico e anche da uno specialista. Esperienza personale, io ho quasi avuto bisogno di un ricovero perché cercavo di "resistere" e avevo a quel punto tutti contro. Io sono fermo da mesi con una diagnosi precisa. Cura la tua salute in primis, immediatamente.
Dopo che sono entrato in malattia, "miracolosamente" la scuola si è accorta che c'era un problema in quella classe. Pioggia di note individuali e di classe, due consigli straordinari nell'arco di un mese per espellere da tre a cinque studenti. Cosa sarebbe successo se non mi fossi deciso a curare la mia salute? Niente. Ero io il capro espiatorio. Tutta quella tensione che si era accumulata contro di me è stata semplicemente riversata sugli altri insegnanti, e anche il DS è dovuto intervenire. Mentre prima la classe era considerata "non problematica" e il docente "incapace".
Mancando io la situazione è degradata. Non so se mi spiego. E' mancato il parafulmine che faceva comodo a tutti. Se sei in quella situazione, ti invito a seguire i consigli A-B-C e a salvaguardare i tuoi interessi, i tuoi diritti e la tua salute. Informati sul periodo di comporto a cui hai diritto, non avere remore a consultare un avvocato se ciò che ti viene detto non ti convince. Anche i sindacati sono utili, ma spesso non sono molto interessati ad un singolo episodio che modifichi il loro piacevole status quo.
In bocca al lupo.
Alessandro Valle- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 21.11.19
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
[quote="Alessandro Valle"]
Mancando io la situazione è degradata. Non so se mi spiego. E' mancato il parafulmine che faceva comodo a tutti. Se sei in quella situazione, ti invito a seguire i consigli A-B-C e a salvaguardare i tuoi interessi, i tuoi diritti e la tua salute. Informati sul periodo di comporto a cui hai diritto, non avere remore a consultare un avvocato se ciò che ti viene detto non ti convince. Anche i sindacati sono utili, ma spesso non sono molto interessati ad un singolo episodio che modifichi il loro piacevole status quo.
In bocca al lupo. [/quote]
I consigli di classe non possono "espellere" nessuno, al massimo sospendono. E se sono 3 studenti sono 3, se sono 5 sono 5.
Il resto della storia ha un che di poco chiaro (o per quanto mi riguarda di estremamente lacunoso), ma mi pare di averne già parlato in un altro post.
Alla fine hanno trovato un supplente? E scaduti i tre mesi di malattia cosa è successo? Rimani in servizio senza stipendio e senza alcun riconoscimento giuridico di punteggio?
Mancando io la situazione è degradata. Non so se mi spiego. E' mancato il parafulmine che faceva comodo a tutti. Se sei in quella situazione, ti invito a seguire i consigli A-B-C e a salvaguardare i tuoi interessi, i tuoi diritti e la tua salute. Informati sul periodo di comporto a cui hai diritto, non avere remore a consultare un avvocato se ciò che ti viene detto non ti convince. Anche i sindacati sono utili, ma spesso non sono molto interessati ad un singolo episodio che modifichi il loro piacevole status quo.
In bocca al lupo. [/quote]
I consigli di classe non possono "espellere" nessuno, al massimo sospendono. E se sono 3 studenti sono 3, se sono 5 sono 5.
Il resto della storia ha un che di poco chiaro (o per quanto mi riguarda di estremamente lacunoso), ma mi pare di averne già parlato in un altro post.
Alla fine hanno trovato un supplente? E scaduti i tre mesi di malattia cosa è successo? Rimani in servizio senza stipendio e senza alcun riconoscimento giuridico di punteggio?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Scuola70:
Mi dispiace per la tua situazione ma hai fatto davvero bene a scrivere il post, e a me è servito tantissimo leggere i commenti, tutte situazioni in cui è possibile rispecchiarsi. Uno spaccato della nostra società, inutile illudersi: la scuola è proprio quella che viene descritta. Ci sono anche situazioni felici, ne ho viste, ma dipende molto dalla capacità e correttezza del DS. Come dice una mia amica docente di lungo corso: "Il pesce puzza sempre dalla testa".
Mi raccomando di continuare ad informarti dei tuoi diritti e di farli valere senza timori reverenziali. Fatti aiutare da un avvocato se hai dubbi in merito. Ho capito che la scuola è una giungla, e non si fanno sconti se uno lascia fare. Buona giornata.
Mi dispiace per la tua situazione ma hai fatto davvero bene a scrivere il post, e a me è servito tantissimo leggere i commenti, tutte situazioni in cui è possibile rispecchiarsi. Uno spaccato della nostra società, inutile illudersi: la scuola è proprio quella che viene descritta. Ci sono anche situazioni felici, ne ho viste, ma dipende molto dalla capacità e correttezza del DS. Come dice una mia amica docente di lungo corso: "Il pesce puzza sempre dalla testa".
Mi raccomando di continuare ad informarti dei tuoi diritti e di farli valere senza timori reverenziali. Fatti aiutare da un avvocato se hai dubbi in merito. Ho capito che la scuola è una giungla, e non si fanno sconti se uno lascia fare. Buona giornata.
Alessandro Valle- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 21.11.19
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Grazie per la tua risposta.
uote="Alessandro Valle"]Ho la stessa esperienza. Dare consigli è molto difficile. Come leggo dai commenti, ed è vero, il DS e il consiglio dei docenti tendono a minimizzare dando le colpe al singolo docente. Ho scoperto che la scuola, da questo punto di vista, non ha nulla di educativo. Alla fine si cerca sempre un capro espiatorio su cui scaricare il tutto. Il bullismo c'è anche fra colleghi e con il DS. L'omertà in sede di consiglio di classe è impressionante, ognuno si para il suo didietro. Criticano gli studenti, ma poi non si prende alcuna decisione, e anzi, si dice che tutto va bene. Giovani e precari non contano nulla. La classe questo lo percepisce e ne approfitta. (Naturalmente non è sempre così, ma quando accadono certi episodi si vede che la situazione è questa).
A me hanno causato uno stato di stress tale che il medico mi ha messo urgentemente in malattia. Quindi posso dirti:
A) Segui il consiglio di "marialina", segnala tutto anche ai sindacati, preparati un "dossier", può essere utile se vieni attaccato;
B) Iscriviti ai sindacati (uno in cui hai fiducia, prima incontrali per vedere come ragionano) e stipula una polizza responsabilità civile personale, te la cavi con 60,00 euro l'anno ma quando si è nella tua situazione, possono pure denunciarti per una semplice nota sul registro, è meglio essere coperti e agire con una certa serenità;
C) Se, come penso, la situazione è per te insostenibile e sei in una fase nervosa critica, non esitare ad andare dal medico e anche da uno specialista. Esperienza personale, io ho quasi avuto bisogno di un ricovero perché cercavo di "resistere" e avevo a quel punto tutti contro. Io sono fermo da mesi con una diagnosi precisa. Cura la tua salute in primis, immediatamente.
Dopo che sono entrato in malattia, "miracolosamente" la scuola si è accorta che c'era un problema in quella classe. Pioggia di note individuali e di classe, due consigli straordinari nell'arco di un mese per espellere da tre a cinque studenti. Cosa sarebbe successo se non mi fossi deciso a curare la mia salute? Niente. Ero io il capro espiatorio. Tutta quella tensione che si era accumulata contro di me è stata semplicemente riversata sugli altri insegnanti, e anche il DS è dovuto intervenire. Mentre prima la classe era considerata "non problematica" e il docente "incapace".
Mancando io la situazione è degradata. Non so se mi spiego. E' mancato il parafulmine che faceva comodo a tutti. Se sei in quella situazione, ti invito a seguire i consigli A-B-C e a salvaguardare i tuoi interessi, i tuoi diritti e la tua salute. Informati sul periodo di comporto a cui hai diritto, non avere remore a consultare un avvocato se ciò che ti viene detto non ti convince. Anche i sindacati sono utili, ma spesso non sono molto interessati ad un singolo episodio che modifichi il loro piacevole status quo.
In bocca al lupo. [/quote]
uote="Alessandro Valle"]Ho la stessa esperienza. Dare consigli è molto difficile. Come leggo dai commenti, ed è vero, il DS e il consiglio dei docenti tendono a minimizzare dando le colpe al singolo docente. Ho scoperto che la scuola, da questo punto di vista, non ha nulla di educativo. Alla fine si cerca sempre un capro espiatorio su cui scaricare il tutto. Il bullismo c'è anche fra colleghi e con il DS. L'omertà in sede di consiglio di classe è impressionante, ognuno si para il suo didietro. Criticano gli studenti, ma poi non si prende alcuna decisione, e anzi, si dice che tutto va bene. Giovani e precari non contano nulla. La classe questo lo percepisce e ne approfitta. (Naturalmente non è sempre così, ma quando accadono certi episodi si vede che la situazione è questa).
A me hanno causato uno stato di stress tale che il medico mi ha messo urgentemente in malattia. Quindi posso dirti:
A) Segui il consiglio di "marialina", segnala tutto anche ai sindacati, preparati un "dossier", può essere utile se vieni attaccato;
B) Iscriviti ai sindacati (uno in cui hai fiducia, prima incontrali per vedere come ragionano) e stipula una polizza responsabilità civile personale, te la cavi con 60,00 euro l'anno ma quando si è nella tua situazione, possono pure denunciarti per una semplice nota sul registro, è meglio essere coperti e agire con una certa serenità;
C) Se, come penso, la situazione è per te insostenibile e sei in una fase nervosa critica, non esitare ad andare dal medico e anche da uno specialista. Esperienza personale, io ho quasi avuto bisogno di un ricovero perché cercavo di "resistere" e avevo a quel punto tutti contro. Io sono fermo da mesi con una diagnosi precisa. Cura la tua salute in primis, immediatamente.
Dopo che sono entrato in malattia, "miracolosamente" la scuola si è accorta che c'era un problema in quella classe. Pioggia di note individuali e di classe, due consigli straordinari nell'arco di un mese per espellere da tre a cinque studenti. Cosa sarebbe successo se non mi fossi deciso a curare la mia salute? Niente. Ero io il capro espiatorio. Tutta quella tensione che si era accumulata contro di me è stata semplicemente riversata sugli altri insegnanti, e anche il DS è dovuto intervenire. Mentre prima la classe era considerata "non problematica" e il docente "incapace".
Mancando io la situazione è degradata. Non so se mi spiego. E' mancato il parafulmine che faceva comodo a tutti. Se sei in quella situazione, ti invito a seguire i consigli A-B-C e a salvaguardare i tuoi interessi, i tuoi diritti e la tua salute. Informati sul periodo di comporto a cui hai diritto, non avere remore a consultare un avvocato se ciò che ti viene detto non ti convince. Anche i sindacati sono utili, ma spesso non sono molto interessati ad un singolo episodio che modifichi il loro piacevole status quo.
In bocca al lupo. [/quote]
Ea.U- Messaggi : 20
Data d'iscrizione : 02.03.13
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Io comunque in malattia non mi ci voglio mettere, sto mettendo note a chi disturba anche se poi continua nei giorni successivi a farlo, cerco di sgridare, di richiamare in continuazione all'ordine, e a volte ci riesco anche, il mio intervento non è sempre fallimentare. Ci sono alunni che seguono ed io spiego per quelli, comunque non credo che cambiando metodologia le cose cambino granché, anche perché ho provato a far vedere dei video e dei documentari sugli argomenti che spiego, ma la situazione non è cambiata affatto, c'era semmai più caos. La metodologia c'entra fino a un certo punto, perché ho la percezione che questi soggetti siano maleducati a prescindere, indipendentemente dal tipo di lezione che si organizza.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
[quote="Scuola70"]Io comunque in malattia non mi ci voglio mettere, sto mettendo note a chi disturba anche se poi continua nei giorni successivi a farlo, cerco di sgridare, di richiamare in continuazione all'ordine, e a volte ci riesco anche, il mio intervento non è sempre fallimentare. Ci sono alunni che seguono ed io spiego per quelli, comunque non credo che cambiando metodologia le cose cambino granché, anche perché ho provato a far vedere dei video e dei documentari sugli argomenti che spiego, ma la situazione non è cambiata affatto, c'era semmai più caos. La metodologia c'entra fino a un certo punto, perché ho la percezione che questi soggetti siano maleducati a prescindere, indipendentemente dal tipo di lezione che si organizza.[/quote]
Ma come è possibile che dopo decenni di insegnamento ti ritrovi in una situazione simile. Potrei capire un precario alla prima esperienza...ma un docente di ruolo da tempo immemore...
Ma come è possibile che dopo decenni di insegnamento ti ritrovi in una situazione simile. Potrei capire un precario alla prima esperienza...ma un docente di ruolo da tempo immemore...
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Quota 100:
Parlare di arresti domiciliari è una cosa completamente priva di senso.
Penso cui sia un equivoco, quando sei in malattia hai degli obblighi precisi, ma sei libero dalle 13.00 alle 15.00 e dalle 18.00 in poi. La malattia non è un periodo di villeggiatura, te la danno perché si riconosce che ne hai bisogno, altrimenti figurarsi. Io, come proprio prescritto dagli specialisti, sono anche tenuto a fare sport, e faccio marcia, nuoto, ginnastica, e adesso sto pensando anche ad altro. La sera puoi uscire. Gli orari di reperibilità sono uguali agli orari d'ufficio.
In galera sono le persone costrette a vivere situazioni conflittuali da cui non possono uscire a causa di un ordinamento scolastico che è semplicemente umiliante, non certo coloro che usufruiscono di un loro diritto. Ho sicuramente più tempo libero adesso di quando lavoravo, ma non è quello il punto. Se hai bisogno di riposo, riposi. Anche perché l'insegnamento non è una corsa, è una maratona, nessuno si illuda che le cose domani miglioreranno, il degrado culturale e sociale è un fenomeno che dura da anni e non terminerà certo domani, anzi sarà peggio di oggi. La pressione sugli insegnanti aumenterà e il conflitto idem.
Se uno non si cura mentre è in tempo, auguri a lui. In questo periodo di terapia ho visto un sacco di insegnanti che erano convinti che stringendo i denti... Non torneranno mai più in aula, il burn out gli ha fritto il cervello, per loro lavorativamente è finita.
Un ultima cosa: il recupero passa anche da un recupero della propria vita e dei propri affetti, questo periodo di malattia è una benedizione per chi vuole stare con le persone che ama, fare il punto, riposare e riscoprire le cose importanti. Chi corre come un merlo tutto il giorno non può farlo, è ovvio, non c'è il tempo. Chi lavora anche da casa, magari correggendo i compiti o inserendo dati sul registro elettronico, alleva degli estranei e convive con sconosciuti. Si pensa forse che siano più in salute le persone che lavorano fino ad ammalarsi? Questo è un mondo in fiamme.
Abbiamo una bellissima costituzione che (ancora) garantisce a chi è nel bisogno il diritto alle cure, è meglio comprendere che la vita è una sola e prendersi il riposo necessario. Se si vuole. E questo, per inciso, occorrerebbe insegnarlo pure nelle scuole.
Parlare di arresti domiciliari è una cosa completamente priva di senso.
Penso cui sia un equivoco, quando sei in malattia hai degli obblighi precisi, ma sei libero dalle 13.00 alle 15.00 e dalle 18.00 in poi. La malattia non è un periodo di villeggiatura, te la danno perché si riconosce che ne hai bisogno, altrimenti figurarsi. Io, come proprio prescritto dagli specialisti, sono anche tenuto a fare sport, e faccio marcia, nuoto, ginnastica, e adesso sto pensando anche ad altro. La sera puoi uscire. Gli orari di reperibilità sono uguali agli orari d'ufficio.
In galera sono le persone costrette a vivere situazioni conflittuali da cui non possono uscire a causa di un ordinamento scolastico che è semplicemente umiliante, non certo coloro che usufruiscono di un loro diritto. Ho sicuramente più tempo libero adesso di quando lavoravo, ma non è quello il punto. Se hai bisogno di riposo, riposi. Anche perché l'insegnamento non è una corsa, è una maratona, nessuno si illuda che le cose domani miglioreranno, il degrado culturale e sociale è un fenomeno che dura da anni e non terminerà certo domani, anzi sarà peggio di oggi. La pressione sugli insegnanti aumenterà e il conflitto idem.
Se uno non si cura mentre è in tempo, auguri a lui. In questo periodo di terapia ho visto un sacco di insegnanti che erano convinti che stringendo i denti... Non torneranno mai più in aula, il burn out gli ha fritto il cervello, per loro lavorativamente è finita.
Un ultima cosa: il recupero passa anche da un recupero della propria vita e dei propri affetti, questo periodo di malattia è una benedizione per chi vuole stare con le persone che ama, fare il punto, riposare e riscoprire le cose importanti. Chi corre come un merlo tutto il giorno non può farlo, è ovvio, non c'è il tempo. Chi lavora anche da casa, magari correggendo i compiti o inserendo dati sul registro elettronico, alleva degli estranei e convive con sconosciuti. Si pensa forse che siano più in salute le persone che lavorano fino ad ammalarsi? Questo è un mondo in fiamme.
Abbiamo una bellissima costituzione che (ancora) garantisce a chi è nel bisogno il diritto alle cure, è meglio comprendere che la vita è una sola e prendersi il riposo necessario. Se si vuole. E questo, per inciso, occorrerebbe insegnarlo pure nelle scuole.
Alessandro Valle- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 21.11.19
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
[quote="Mariagraziana"]Paniscus, ma sei sicura che lo psicologo non ti serve? La paranoia è una brutta cosa.
Certo che a venire qua in forum si perde solo tempo. Me ne sono accorta abbastanza.
E a rispondervi per le rime si fa solo il vostro gioco.[/quote]
E allora smettila. Nessuno ti costringe.
Certo che a venire qua in forum si perde solo tempo. Me ne sono accorta abbastanza.
E a rispondervi per le rime si fa solo il vostro gioco.[/quote]
E allora smettila. Nessuno ti costringe.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Problema disciplinare serio in una terza media.
Anche non volendo mi ritrovo in accordo con il dulcineo del Toboso, quando allude alla mitosi di cellule.
Prendiamo atto che il processo è costantemente in essere e non si arresta. E vabbé.
Però avrei una considerazione da fare, perché leggo in certi interventi una feroce disamina della scuola attuale, e ci sta pure, senza considerare che la società tutta mi pare stia andando nella medesima direzione. Per cui, dire che la sera si esce, durante la malattia, e questo sarebbe garanzia si sanità, mentre insegnare in una scuola no, la trovo una forzatura non da poco.
Capisco che si voglia magari affermare che "in alcune scuole più che in altre" si riscontrano maggiori difficoltà, e che molto dipende anche dai singoli casi personali, e allora meglio precisare. Vanno salvaguardati i diritti e per carità, la possibilità di stare a riposo ogni volta che ci è dovuto. Così come la libertà di insegnamento. Nulla da eccepire.
Tuttavia, le persone scoppiate, fritte di cervello, le possiamo trovare dappertutto, anche sedute a un tavolo di una pizzeria quando usciamo la sera, o mentre facciamo ginnastica nel parco. Non certo soltanto dietro a una cattedra. Magari sono proprio quelle che ti preparano la pizza o te la portano al tavolo, perché no, oppure sono quelle che fanno ginnastica con te o frequentano la tua stessa palestra.
Le si possono trovare persino in un forum, dove c'è chi recita mille parti diverse, immaginando di essere mille persone diverse. Figuriamoci!
E analogamente, in barba ai tempi che corrono, ancora possiamo trovare insegnanti equilibrati che non devono per forza "stringere i denti", ma semplicemente ridimensionano le problematiche, dando loro il giusto peso e non di più.
Che siano tempi difficili, lo sappiamo, ma prima di poter risalire la china, ahinoi, passeremo per grandi cambiamenti, scendendo giù in fondo al baratro per poter infine risalire.
Prendiamo atto che il processo è costantemente in essere e non si arresta. E vabbé.
Però avrei una considerazione da fare, perché leggo in certi interventi una feroce disamina della scuola attuale, e ci sta pure, senza considerare che la società tutta mi pare stia andando nella medesima direzione. Per cui, dire che la sera si esce, durante la malattia, e questo sarebbe garanzia si sanità, mentre insegnare in una scuola no, la trovo una forzatura non da poco.
Capisco che si voglia magari affermare che "in alcune scuole più che in altre" si riscontrano maggiori difficoltà, e che molto dipende anche dai singoli casi personali, e allora meglio precisare. Vanno salvaguardati i diritti e per carità, la possibilità di stare a riposo ogni volta che ci è dovuto. Così come la libertà di insegnamento. Nulla da eccepire.
Tuttavia, le persone scoppiate, fritte di cervello, le possiamo trovare dappertutto, anche sedute a un tavolo di una pizzeria quando usciamo la sera, o mentre facciamo ginnastica nel parco. Non certo soltanto dietro a una cattedra. Magari sono proprio quelle che ti preparano la pizza o te la portano al tavolo, perché no, oppure sono quelle che fanno ginnastica con te o frequentano la tua stessa palestra.
Le si possono trovare persino in un forum, dove c'è chi recita mille parti diverse, immaginando di essere mille persone diverse. Figuriamoci!
E analogamente, in barba ai tempi che corrono, ancora possiamo trovare insegnanti equilibrati che non devono per forza "stringere i denti", ma semplicemente ridimensionano le problematiche, dando loro il giusto peso e non di più.
Che siano tempi difficili, lo sappiamo, ma prima di poter risalire la china, ahinoi, passeremo per grandi cambiamenti, scendendo giù in fondo al baratro per poter infine risalire.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
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