Riapertura delle scuole a due step?

Mi chiedo se non possa essere una soluzione la riapertura delle scuole in due step:

- lunedì riapertura con sospensione delle attività didattiche (tornano il DS e il personale ATA per riattivare la "macchina");

- mercoledì o giovedì ripartenza dell'attività didattica (studenti e docenti).

In Piemonte l'idea è quella, infatti. Vediamo se si estenderà anche ad altre regioni.

Secondo me la chiusura delle scuole non ha avuto alcun senso

Ma non bastano già 3-4 thread aperti sullo stesso argomento?

Buongiorno, sono una docente di scuola primaria. Vorrei capire come comportarmi se lunedì (in caso riaprisse la scuola) dovessero arrivare alunni, assenti già il 21, senza certificato medico. Grazie

[quote="arrubiu"]Ma non bastano già 3-4 thread aperti sullo stesso argomento?[/quote]

Non ho aperto io...

[quote="Irene Di Benedetto"]Buongiorno, sono una docente di scuola primaria. Vorrei capire come comportarmi se lunedì (in caso riaprisse la scuola) dovessero arrivare alunni, assenti già il 21, senza certificato medico. Grazie[/quote]

Ma l'ordinanza non prevedeva la riammissione degli alunni con certificato medico assenti da 5 giorni? On ogni caso, il tuo DS, in un caso come questo, potrebbe essere consultato prima, anche per mail

La Lombardia non è tutta l'Italia, il titolo del 3d è quanto meno fuorviante

La nostra Ds ci ha comunicato di accoglierli anche senza certificato

[quote="herman il lattoniere"]La Lombardia non è tutta l'Italia, il titolo del 3d è quanto meno fuorviante[/quote]



Tu leggi LOMBARDIA nel titolo del thread?
Devi esserci un problema con il tuo browser.

[quote="L'ALTRO POLO"][quote="Irene Di Benedetto"]Buongiorno, sono una docente di scuola primaria. Vorrei capire come comportarmi se lunedì (in caso riaprisse la scuola) dovessero arrivare alunni, assenti già il 21, senza certificato medico. Grazie[/quote]

Ma l'ordinanza non prevedeva la riammissione degli alunni con certificato medico assenti da 5 giorni? On ogni caso, il tuo DS, in un caso come questo, potrebbe essere consultato prima, anche per mail[/quote] la malattia degli alunni, docenti e ata superiore a 5 giorni dal 25 febbraio in poi. http://istruzioneer.gov.it/wp-content/uploads/2020/02/m_pi.AOODRER.REGISTRO-UFFICIALEU.0003237.28-02-2020.pdf

Grazie mille

[quote="gugu"]

Mi chiedo se non possa essere una soluzione la riapertura delle scuole in due step:

- lunedì riapertura con sospensione delle attività didattiche (tornano il DS e il personale ATA per riattivare la "macchina");

- mercoledì o giovedì ripartenza dell'attività didattica (studenti e docenti). [/quote]

sarebbe una buona idea

Concordo con ced28, ma secondo me faranno aperture a livello provinciale. Da noi, in Emilia, la situazione varia molto da provincia a provincia.

LOMBARDIA, Il Corriere

L’assessore al Welfare della Regione Lombardia fa il punto sulla situazione: «Intendiamo mantenere per un’altra settimana sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla le misure previste dall’ordinanza di domenica scorsa».

[quote="gugu"]

Mi chiedo se non possa essere una soluzione la riapertura delle scuole in due step:

- lunedì riapertura con sospensione delle attività didattiche (tornano il DS e il personale ATA per riattivare la "macchina");

- mercoledì o giovedì ripartenza dell'attività didattica (studenti e docenti). [/quote]

Ma i comuni o le regioni possono legiferare direttamente sulla sospensione delle attività didattiche a scuole aperte? Non mi risulta... almeno fino a qualche anno fa non era così, se poi c'è stata qualche riforma recente non lo so. Ma a quannto ne sapevo, la decisione di sospendere le attività didattiche (con la scuola aperta) è compenenza dei dirigenti scolastici, o al limite degli uffici scolastici locali, mentre il sindaco o la regione possono solo deliberare la chiusura totale della scuola (per ragioni di sicurezza pubblica, ossia di alleggerimento del traffico stradale e degli assembramenti di gente, in condizioni di rischio meteorologico, sismico, infettivo o chimico), e non hanno alcuna voce in capitolo sulla didattica.

L'unico a provarci (a decretare la sospensione delle attività didattica, con scuole che rimanevano aperte) fu il sindaco Alemanno, in occasione di una grossa nevicata su Roma una decina d'anni fa, e si beccò contestazioni legali ben precise. Da allora, non mi sembra che sia mai più successo...

"Scuole chiuse ancora una settimana in Lombardia. È quello che la Regione Lombardia ha proposto al consiglio dei ministri. L’intenzione è di estendere per altri sette giorni le misure adottate domenica scorsa. Lo ha annunciato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio a Milano"".

Trovo anch'io che sarebbe una soluzione equilibrata. Quando si saprà qualcosa?

Uh Madonna

La richiesta verrà fatta al governo che dovrebbe rispondere domani.
In ogni caso non sarebbe nemmeno da prendere in considerazione una risposta negativa, potrebbero esserci risvolti serissimi.

"Nel corso della conferenza stampa molti medici e professori delle strutture sanitarie lombarde che hanno confermato l’esigenza di ridurre il più possibile gli assembramenti per poter contenere la diffusione del virus".
Il direttore e responsabile malattie infettive dell'ospedale Sacco dott. Galli ha segnalato che non è il momento di abbassare la guardia o pensare che il problema sia chiuso.
Dunque bisogna tutelare prima di tutto la nostra salute cercando di contenere al massimo la diffusione di questo virus, che ha portato fino ad oggi a ben 57 pazienti lombardi in terapia intensiva e a 21 deceduti.

A questo punto il Consiglio dei Ministri che si riunirà stasera credo convaliderà la proroga dell'oridnanza fino al 7 marzo Le università lombarde lo hanno già fatto.

Università lombarde chiuse fino al 7 marzo, ufficiale.

E' chiaro che le scuole non potranno che seguire la stessa sorte.

Mi preoccupa un rientro al 9 marzo: a parte la didattica a distanza, più o meno funzionante, sarà veramente difficile riprendere le redini della situazione soprattutto per le classi terminali .

Tutto questo non ha senso, soprattutto non ha senso decidere di settimana in settimana.

Infatti, avrebbero dovuto cinturare tutta la regione o le province zona rossa e limitrofe direttamente per 14 gg consecutivi, periodo solito di incubazione. In questo modo anche i docenti avrebbero potuto effettivamente organizzare il lavoro online.