paritarie e pubbliche: la resa dei conti

una delle conseguenze della crisi

e' che le paritarie stanno affondando

https://www.orizzontescuola.it/coronavirus-gallone-fi-salviamo-scuole-paritarie-da-chiusura-o-anche-scuola-statale-ne-risentira/

probabilmente

lo stato per risparmiare (inizialmente) non le aiutera'

col risultato che probabilmente falliranno

gli studenti si riverseranno sulla pubblica e tutti i docenti

perdenti posto che sono in GI porteranno via i posti a chi ha meno punteggio

senza contare che tenteranno i concorsi anche questi

e ci saranno piu' persone per gli stessi posti

in realta' il problema delle classi cosiddette pollaio esiste in minima parte

ed e' spiegato bene su questo articolo

evocare il vecchio (e falso) problema delle classi pollaio,
da sempre definite come quelle classi con un numero di studenti
superiore al limite di legge, e' fuorviante:
secondo le stime sull'edilizia scolastica, sono meno dello 0,5%
... il problema, oggi, e' piuttosto lo spazio per allievo

https://www.gildavenezia.it/scuola-un-rientro-problematico-tra-distanze-e-continuita-didattica/

quindi molti docenti che si sono abituati a classi
di venti o poco piu' studenti potrebbero vedere le classi aumentare
per l'arrivo degli studenti delle paritarie

penso anche che con la scusa del virus
potrebbero diventare normali classi da trenta sdoppiate
(30 = 2 x 15)

anche se nominalmente il tempo classe sara' sempre 18 ore
(l'obbligo a 24 vista la situazione tragica dell'economia e' possibile)
a casa quando ci sara' da fare la dad e correggere compiti
sara' sconvolgente ... soprattutto per le donne con lavoro a casa
(marito, figli, genitori anziani)

Che botta di positività! Però mi chiedo: perchè se gli studenti si riverseranno sulla pubblica i perdenti posto che ci sono in GI porteranno via il posto a chi ha meno punteggio? Non capisco il nesso. E nemmeno quello con le classi pollaio: se arrivassero nella pubblica gli studenti delle private si farebbero semplicemente più classi. Quanto ai concorsi ti assicuro che i docenti che lavorano nelle private li fanno sempre. Detto questo sono personalmente sicura che si troverà un modo per sganciare soldi alle scuole private, come si è sempre fatto. Da questo punto di vista starei proprio serena.

La proposta della CEI è indegna ed egoistica. Da repubblica delle banane

Per gli asili nido bisogna fare un discorso a parte, lo Stato oggettivamente non può assorbire gli utenti del privato (che però non è così massicciamente cattolico come nel caso degli altri gradi). Comunque è ignobile definire "la solita mancetta di Stato", "fumo negli occhi e niente più", la proposta Bonetti (un assegno familiare per tutti) solo perché "non è legata alla scuola, ma a un contributo generalizzato e calibrato – come sempre – sui redditi Isee...quindi completamente sganciata dalla volontà di beneficiare le famiglie che mandano i figli nelle scuole private".

State tranquilli che la "mano invisibile" pronta a foraggiare le paritarie è già bella pronta, altroché.
La cosa fenomenale è che se io ho un bar, un'industria, uno studio professionale mi devo accollare in toto il rischio di impresa, e se va male chiudo o fallisco; se però ho una scuola paritaria o un ospedale classificato posso batter cassa allo Stato con la motivazione dell'interesse pubblico. Mica male!