Osservazioni Protocollo di sicurezza

Ho le seguenti osservazioni sul protocollo di sicurezza da attuare per gli esami:

1)Come farò ad autocertificare di non essere stata in contatto con persone positive al covid? Come faccia a saperlo?
L'autocertificazione specifica "per quanto di loro conoscenza"... però trovo poco efficace qiesta autocertificazione...
Diciamo che facciamo gli esami in presenza, con il dovuto protocollo di sicurezza ma senza autocertificazione che sembra un po', permettetemi il termine, "ridicola"!

2)Cosa succede se firmo l'autocertificazione e poi durante il periodo dell'esame mi ammalo?

3) Quanti dei docenti che sono stati coinvolti a loro malgrado come commissari interni non firmeranno l'autocertificazione?
Soprattutto, lo dico senza polemica, quanti di coloro che sono tornati in questo periodo nella regione di origine, hanno buone motivazioni per non firmare l'autocertificazione?

4)Siamo obbligati a livello contrattuale a partecipare al corso della CRI? Non lo so... non metto in dubbio sull'utilità del corso, anche al di là dello svolgimento dell'esame, però cosa prevede a riguardo il nostro contratto?

1) L'autocertificazione ti chiede "per quanto di conoscenza", ipotizzare l'impossibile non ha senso.

2) L'autocertificazione andrà firmata ogni giorno.

3) Chi non firma l'autocertificazione non potrà partecipare alla sessione d'esame. Non è un documento facoltativo, è obbligatorio e potrà essere segnalato anche all'USR per mancanza di doveri d'ufficio, con risvolti disciplinari anche gravi.

4) Se è un adempimento obbligatorio andrà fatto, altrimenti si ricade nella casistica 3).

Mi pare tu prenda degli obblighi di Legge come un hobby. Non è proprio così.

l'autocertificazione mi sembra essere un modo per scaricare eventuali responsabilità sul malcapitato che dovrebbe attestare qualcosa di cui non ha alcuna certezza in mancanza di tamponi o esami medici....serve chiarezza su questa cosa!qualora io mi contagiassi dopo aver cominciato cosa accadrebbe?

inadempienza dei dover d'ufficio rifiutarsi di attestare qualcosa di cui non si ha certezza?

a me sembra tutto ai limiti del paradosso, deve essere il MIUR, mio datore di lavoro a garantirmi sicurezza assoluta, non io a certificare la mia salubrità e assumermi la responsabilità anche di essere asintomatica attestandolo ogni giorno!!!

[quote="antalia"] l'autocertificazione mi sembra essere un modo per scaricare eventuali responsabilità sul malcapitato che dovrebbe attestare qualcosa di cui non ha alcuna certezza in mancanza di tamponi o esami medici....serve chiarezza su questa cosa!qualora io mi contagiassi dopo aver cominciato cosa accadrebbe?

inadempienza dei dover d'ufficio rifiutarsi di attestare qualcosa di cui non si ha certezza?

a me sembra tutto ai limiti del paradosso, deve essere il MIUR, mio datore di lavoro a garantirmi sicurezza assoluta, non io a certificare la mia salubrità e assumermi la responsabilità anche di essere asintomatica attestandolo ogni giorno!!!

[/quote]


Mi spieghi quale garanzia dovrebbe darti il Miur se tu il pomeriggio precedente all'Esame di Stato entri in contatto con un positivo, vieni a saperlo e non lo comunichi a nessuno? E' chiaro che in questa situazione il dolo e la colpa grave devono gravare sulla tua omissione. Tra l'altro è la regola valida a livello nazionale.

[quote="gugu"]1) L'autocertificazione ti chiede "per quanto di conoscenza", ipotizzare l'impossibile non ha senso.

2) L'autocertificazione andrà firmata ogni giorno.

3) Chi non firma l'autocertificazione non potrà partecipare alla sessione d'esame. Non è un documento facoltativo, è obbligatorio e potrà essere segnalato anche all'USR per mancanza di doveri d'ufficio, con risvolti disciplinari anche gravi.

4) Se è un adempimento obbligatorio andrà fatto, altrimenti si ricade nella casistica 3).

Mi pare tu prenda degli obblighi di Legge come un hobby. Non è proprio così.[/quote]

E secondo te possono obbligarmi a misurarmi la febbre per tre giorni a casa mia? Mi sembra veramente esagerato. Allora devono obbligare tutti gli italiani. Si sta oltrepassando ogni limite per soddisfare i desideri di una sola persona

[quote="patty20"]
E secondo te possono obbligarmi a misurarmi la febbre per tre giorni a casa mia? Mi sembra veramente esagerato. Allora devono obbligare tutti gli italiani. Si sta oltrepassando ogni limite per soddisfare i desideri di una sola persona[/quote]



Nessuno ti obbliga a misurare la febbre, a te viene richiesta un'autocertificazione. Laddove si potesse dimostrare (in caso di scoperta di positivi) una tua eventuale omissione o falsa dichiarazione ne risponderesti penalmente. Io nel protocollo renderei obbligatoria la misura della temperatura a chiunque entri nella scuola in quei giorni almeno due volte al giorno a cura del personale ATA.

Se si ritiene necessaria quest'autocertificazione vuol dire che non c'è una situazione generale di adeguata sicurezza. E sorvolo sul corso con la protezione civile. Gli esami dovrebbero essere svolti in una cornice dignitosa e non ansiogena. Ma veramente era strettamente necessario mettere personale ata, studenti, insegnanti e dirigenti in questa condizione di insicurezza e disagio?

A quali altri lavoratori viene chiesta di firmare un'autocertificazione sul loro stato di salute ogni giorno?

[quote="gugu"][quote="antalia"] l'autocertificazione mi sembra essere un modo per scaricare eventuali responsabilità sul malcapitato che dovrebbe attestare qualcosa di cui non ha alcuna certezza in mancanza di tamponi o esami medici....serve chiarezza su questa cosa!qualora io mi contagiassi dopo aver cominciato cosa accadrebbe?

inadempienza dei dover d'ufficio rifiutarsi di attestare qualcosa di cui non si ha certezza?


Mi spieghi quale garanzia dovrebbe darti il Miur se tu il pomeriggio precedente all'Esame di Stato entri in contatto con un positivo, vieni a saperlo e non lo comunichi a nessuno? E' chiaro che in questa situazione il dolo e la colpa grave devono gravare sulla tua omissione.  Tra l'altro è la regola valida a livello nazionale. [/quote]

In molteplici casi anche i positivi sono asintomatici, ovvio che se ho avuto contatti ravvicinati con positivi e ometto sono responsabile, mediamente molti sono nella condizione di non sapere se sono eventualmente entrati a contatto con positivi, in tal caso non si profila alcuna responsabilità individuale!
l'eventuale misurazione delle temperatura dovrebbe essere fatta in loco e non certo dal dipendente nel proprio domicilio come accade in numerosi luoghi di lavoro, non vedo perché da noi qualsiasi cosa è demandata ai docenti, siamo lavoratori come gli altri, né missionari, né volontari!

Mi pare infatti di capire che la temperatura sarà misurata in loco. Comunque tra un'oretta la ministra ci presenterà le ordinanze e sapremo.

Sono interno e seguo con interesse il post.
Ieri sera abbiamo avuto una riunione con Ds Rspp medico ecc e si parlava di misurazione della febbre all'ingresso a scuola per chiunque.
Sull'autocertificazione c'è una cosa che non capisco:
Premetto che ci tengo a fare gli esami e non ho grandi problemi a farli in presenza (anche se trovo la situazione molto surreale e opposta all'idea di irrinunciabile rito di passaggio quasi da romanzo ottocentesco su cui tanto ha puntato il Ministro), ma non tutti i colleghi la pensano così soprattutto quelli che dovranno affrontare un viaggio di 1000 km per 4-5 giorni d'esame.
Detto ciò, se una persona dichiara di aver avuti 37.5 due o tre giorni prima della preliminare sarà automaticamente sostituita: come si fa a dimostrare il contrario? Non si può mandare una visita fiscale indietro nel tempo e nessuna regola medica impone che se sabato una persona ha 37.5 dopo due giorni non possa avere una temperatura normalissima (le pochissime volte che ho avuto la febbre in 40 anni, difficilmente ho superato i 37.5 per più di mezza giornata).
Allo stesso modo se uno dichiara di essere stato in contatto (cosa significa poi esattamente? basta essere passati nella stessa corsia del supermercato per un paio di minuti, come sarebbe stato con la famosa app di cui più non si parla?) con un covid+ nei precedenti 14 giorni è automaticamente sostituito: scattano poi le indagini? Deve dichiarare con chi? La privacy? E se non sa il nome appunto perché semplicemente la app -se mai ci sarà- gliel'ha comunicato?
Non vorrei che questa autocertificazione diventasse la scusa per molti per non fare l'esame.

> non si puo' mandare una visita fiscale indietro nel tempo

questa puo' entrare nella storia del forum ^_^

(forse la primadonna dell'istruzione
non lo sa che i viaggi nel tempo per ora non sono stati attivati)

[quote="seasparrow3"]> non si puo' mandare una visita fiscale indietro nel tempo

questa puo' entrare nella storia del forum ^_^

(forse la primadonna dell'istruzione
non lo sa che i viaggi nel tempo per ora non sono stati attivati)[/quote]

Veniva da ridere anche a me mentre scrivevo però effettivamente se uno volesse togliersi l'impiccio della maturità, gli basterebbe dichiarare di essersi svegliato la domenica mattina (giorno non lavorativo per cui non sarebbe stato tenuto ad avvertire la scuola, né avrebbe avuto modo di farlo, se non mandando una mail che comunque verrebbe letta il giorno dopo) con 37.6, salvo poi essersi rimesso in sesto prontamente: sarebbe assolutamente insindacabile questa dichiarazione.

PS prima di essere giustamente ammonito dai moderatori, il mio NON assolutamente è un invito a fare ciò, anzi sono assolutamente CONTRARIO a ciò: mi preoccupa piuttosto la possibilità che alcuni potrebbero impunemente (è assolutamente indimostrabile che giorni prima della dichiarazione una persona non avesse 37.6 di febbre) approfittare di ciò. Forse avrebbe più senso imporre l'obbligo di sottoporsi a visita fiscale nei tre giorni antecedenti la preliminare, a chiunque avvertisse dei sintomi, prevedendo un'apertura straordinaria delle scuole anche domenica 14 giugno.

a parte il fatto che non leggo da nessuna parte che l'autocertificazione vada fatta ogni giorno come diceva gugu, essa è evidentemente un inutile scaricabarile che non serve a niente se non a complicare le cose. il dubbio di Antinoo è assolutamente legittimo Leggo anche che la misurazione della temperatura a scuola non sarà effettuata. Perché? Quale la ratio di queste decisioni? . Mi sembra di aver letto che sono stati stanziati 40 milioni per gli esami di stato... ma non era meglio utilizzarli per ripartire bene a settembre? Quanto scommettiamo che il 1 settembre ci ritroviamo nel caos o con provvedimenti insufficienti?

ma anziché lasciare tutti in uno stato ansiogeno derivante dall'assoluta mancanza di qualsiasi protocollo ufficiale di sicurezza del quale non si deve solo garantire l'emanazione ma l'applicazione nelle singole scuole, perché non decidere il male minore, salvando "capra" ( la festa la fanno a casa con i genitori, hanno svolto sessioni di laurea e noi per un diploma per giunta proforma dobbiamo presenziare?) e "cavoli" ( docenti costretti ad andare allo sbaraglio!)?

ma al MIUR oltre alla competenza anche il buon senso manca completamente!
francamente non comprendo quest'accanimento sull'esame di Stato quando tutti gli altri conclusivi
(primo grado e laurea) saranno in remoto! perché non uniformare tutto?

[quote="Antinoo1977"]PS prima di essere giustamente ammonito dai moderatori, il mio NON assolutamente è un invito a fare ciò, anzi sono assolutamente CONTRARIO a ciò: mi preoccupa piuttosto la possibilità che alcuni potrebbero impunemente (è assolutamente indimostrabile che giorni prima della dichiarazione una persona non avesse 37.6 di febbre) approfittare di ciò.[/quote]

Si era capito, non ti preoccupare.

[quote="Dec"][quote="Antinoo1977"]PS prima di essere giustamente ammonito dai moderatori, il mio NON assolutamente è un invito a fare ciò, anzi sono assolutamente CONTRARIO a ciò: mi preoccupa piuttosto la possibilità che alcuni potrebbero impunemente (è assolutamente indimostrabile che giorni prima della dichiarazione una persona non avesse 37.6 di febbre) approfittare di ciò.[/quote]

Si era capito, non ti preoccupare.[/quote]

Perfetto ;-)

Aggiungo un'ulteriore questione, secondo me contraddittoria:
- Nell'Ordinanza concernente gli esami di Stato nel secondo ciclo di istruzione per l’anno
scolastico 2019/2020, all'art. 26c si scrive <<nei casi in cui uno o più commissari d’esame siano impossibilitati a seguire i lavori in presenza, inclusa la prova d’esame, in conseguenza di specifiche
disposizioni sanitarie connesse all’emergenza epidemiologica, il presidente dispone la partecipazione degli interessati in videoconferenza o altra modalità telematica sincrona.>>
- Mentre nel documento tecnico sulla sicurezza si parla di sostituzione del commissario, nei casi discussi prima (non riesco a fare copia-incolla del documento, ma ormai lo conosciamo).

In effetti, sarebbe sufficiente far collegare il commissario potenzialmente infetto in "videoconferenza o altra modalità telematica sincrona": possibile che due documenti elaborati dallo stesso ministero, negli stessi giorni, si contraddicano?

A me pare vada risolto anche il problema relativo alle mascherina; si richiede alla commissione di mantenere per circa 6 ore al giorno (a 30-35 gradi) la mascherina chirurgica. E' chiaro che debbano essere prese misure per poter "respirare" tra le varie interrogazioni, utilizzando ad esempio il giardino della scuola o spazi aperti antistanti.

[quote="gugu"]A me pare vada risolto anche il problema relativo alle mascherina; si richiede alla commissione di mantenere per circa 6 ore al giorno (a 30-35 gradi) la mascherina chirurgica. E' chiaro che debbano essere prese misure per poter "respirare" tra le varie interrogazioni, utilizzando ad esempio il giardino della scuola o spazi aperti antistanti. [/quote]

Condivido e sospetto che sia anche a questo fine che, nel protocollo sicurezza, si preveda una sessione mattutina e una sessione pomeridiana, con sanificazione intermedia:
- 3 candidati la mattina, partendo dalle 8.30 permetterebbe di finire verso 12.30 (1 ora per candidato + 10-15 minuti di discussione del voto + una pausa di 20 minuti fra il 2° e il 3°);
- pausa pranzo (12.30-13.30)
- 2 candidati il pomeriggio (senza pausa) + chiusura lavori (verbali, sigilli, ecc), terminando verso le 16

Io preferirei una pausa dopo ogni candidato (15 minuti per 4 pause), senza dividere in due sessioni, iniziando alle 08:00 si potrebbe finire verso le 14:30. Anche l'orale andrebbe gestito in 55 minuti, in modo tale da dedicare gli ultimi 5 alla decisione del voto.

[quote="gugu"]Io preferirei una pausa dopo ogni candidato (15 minuti per 4 pause), senza dividere in due sessioni, iniziando alle 08:00 si potrebbe finire verso le 14:30. Anche l'orale andrebbe gestito in 55 minuti, in modo tale da dedicare gli ultimi 5 alla decisione del voto. [/quote]

Condivisibile anche questa idea, però il rischio è di andare forse un po' troppo per le lunghe:
- in molti casi dubito che basteranno 5 min per decidere il voto, paradossalmente proprio essendo una commissione di tutti interni (le mie esperienze passate mi hanno fatto notare sempre maggiori contrasti fra gli interni che fra gli esterni, che anzi di solito risultavano risolutivi per arrivare a una decisione condivisa);
- non vorrei che uscendo dall'edificio scolastico, anche solo per andare nel giardino/cortile, si richieda una sanificazione tra ogni orale (i cosiddetti "più realisti del re" non mancano mai), che allungherebbe ulteriormente i tempi, anche perché i collaboratori non potranno gestire contemporaneamente tutte le commissioni;
- l'inizio è previsto alle 8.30 dall'ordinanza (secondo me un semplice copia-incolla di quando c'erano gli scritti): è vero che è previsto così per il primo giorno, però non vedo il senso di iniziare alle 8.30 il primo giorno e poi cambiare (anche se è l'ultimo dei problemi).

Fra l'altro, non essendoci più l'estrazione delle buste, i documenti andranno attribuiti ai candidati all'inizio della mattinata: forse una riunione di una ventina di min pre-orali sarà necessaria e vorrebbe dire riunire la commissione a 7.30 per iniziare alle 8 in punto

baustelle : >

> quanto scommettiamo che il 1/o settembre ci ritroviamo nel caos o con provvedimenti insufficienti ?

voto per il caos