avete informato il vostro DS?

Buongiorno colleghe/i,
avete detto al/la vostro/a DS che partecipate al concorso?
io non ancora, ma presto lo farò, per motivi, diciamo, di cortesia.
peraltro, la mia scuola non mi perderà di sicuro, vista la mia percentuale di errore!
come diceva Alessandro, però, c'è il vantaggio che non sono mai stata così informata sull'ambito normativo che mi riguarda...

e voi? come vi regolerete?

Buono studio a tutti!

Io no, e neanche glielo dirò. Siamo in tantissimi a partecipare e mi sento un po' a disagio, cerco di far passare la cosa in sordina. Con i quiz di mariani la mia percentuale di errore è del 30%. Le risposte di pedagogia le butto a casaccio. Non prendo troppo sul serio questo concorso, è un modo per mettermi in gioco. Mi farà piacere anche solo superare la prova preselettiva. Per le altre ho scarse possibilità visto che l'ultimo elaborato scritto di italiano risale all'esame di maturità, più di 20 anni fa.

Perché ti senti a disagio, se posso chiedertelo?

Io temo solo il mio DS lo riferisca in giro, perché immagino i commenti di alcuni colleghi... "questa vuole far carriera" .... (e peggio dopo la bocciatura!!)

Però poi mi dico, e che male c'è?

Sinceramente, oltre tutto, mi sa che se prendiamo un permesso per concorsi proprio il giorno della prova preselettiva... viene fuori lo stesso!

Mi sento a disagio proprio perchè dalle mie parti sono molti a partecipare, sembra quasi una moda. E poi io non ho mai manifestato il benchè minimo interesse per questo tipo di carriera, mi sono limitata a fare sempre e solo l'insegnante, Mai candidata nel consiglio di istituto o per qualunque altro incarico, non parlo mai in pubblico. E non farei mai il vicepreside, sembra una mezza figura, non mi piace.

Mi pare un tantino riduttivo definire il vice una "mezza figura". Sono vicepreside da cinque anni ed è un ruolo stupendo, si lavora tanto e si impara tanto, purtroppo non ha una reale consistenza normativa (le proposte di definizione della vicepresidenza inserite nel quadro Aprea sono finite chissà in quale cassetto del parlamento).
Non devi sentirti a disagio se vuoi fare il concorso per dirigente, la scuola ha bisogno di persone preparate e il tuo studio, se disgraziatamente non ti consentirà di superare le prove, ti permetterà comunque di conoscere maggiormente il ruolo di insegnante e le immense possibilità offerte dalla normativa per migliorare la scuola. Presentarsi al concorso non è una "moda", ma un'opportunità!

La mia valutazione sulla figura del vicepreside è del tutto personale, basata su esperienza e impressioni. Fin tanto che ha l'esonero dall'insegnamento mi sta pure bene ma quando il vicepreside insegna pure non mi sta bene perchè tutto fa tranne che insegnare. Ci saranno pure delle eccezioni, per carità, ma io fino ad ora non ne ho viste. Per quanto mi riguarda nella scuola o fai l'insegnante oppure ti occupi di altro, e non parlo di impegni limitati nel tempo ma di impegni continuativi come quello di vicepreside. E non puoi neppure dire che ti organizzi il lavoro in modo che le due attività, quella di insegnante e quella di collaboratore del preside, non interferiscano reciprocamente. Non lo puoi fare, per certe cose non esiste un "orario di lavoro".

In questo topic vorrei esprimere una mia soggettiva riflessione….sapete,nella mia carriera di insegnante ho incontrato vice preside intelligenti, dotati, infaticabili, brillanti e accoglienti che non hanno dimenticato di essere stati anche loro dei docenti e perciò in grado di relazionarsi con i docenti nuovi e anziani presenti nell’istituto….ma ho incontrato anche vice presidi affetti da delirio di onnipotenza, che coccolavano (e proteggevano) questa loro posizione che permetteva loro di elevarsi ed esibirsi e, talvolta, abusare di alcuni privilegi (vedi orario e incentivi vari).
Sono nella scuola da 10anni e di ruolo da 3 anni e ho ricoperto alcune funzioni strumentali, ma sto osservando con sempre maggiore frequenza come i vicepresidi siano troppo spesso persone che non vogliono lasciare quella poltrona. Il vice preside viene scelto dal D.S. in un mercato non concorrenziale (dopotutto è impossibile scalzare un vicepreside, visto che nessun può aver maturato la sua competenza sul campo fino a quando non sarà lui a lasciare!) e con metodi non sempre meritocratici (il D.S. sceglie spesso in molto personale e soggettiva), con l’effetto che la loro età (sia anagrafica che mentale) tende ad aumentare e con essa la conseguente incapacità di capire le nuove generazioni sia di allievi che di docenti ma anche di intuire le potenzialità delle nuove tecnologie.
Infine, mi chiedo come possa un docente non laureato aver la possibilità di gestire risorse umane con una qualifica ed un titolo di studio più alto (nel privato non avviene che un operaio gestisca un ingegnere o un ragionerie un quadro)…..ma non voglio passare per classista e non voglio far di ogni erba un fascio; è solo una riflessione (e uno sfogo) di un docente deluso di vedere "alcuni" vicepresidi che opportunisticamente , pur non portando risultati utili alla scuola, continuano imperterriti a coprire quel ruolo!
Michele

Ciao,
si io ho informato il mio DS al momento in cui ho presentato richiesta per le istanze online: era doveroso, dato che per la prova preselettiva dovrò chiedere un giorno di permesso per "concorsi ed esami".
Ho parlato di questa mia scelta anche con i colleghi, tranquillamente, da me non sono molti quelli che vogliono provarci, ma ci stiamo sostenendo scambiandoci idee, materiali, e domande "a sorpresa" anche via sms....
Provare diventare DS non è una vergogna, come non lo sarebbe una eventuale bocciatura alla prova preselettiva, dove le probabilità di fuoriuscita sono molte proprio in base alle variabili in gioco.
Per le prove scritte successive... a parte che ci penseremo, mi viene in mente che nessuno di noi è mai inattivo nella scrittura, quante relazioni, progetti, verbali scriviamo ogni anno?
Si tratta ora di applicare questa competenza al campo della legislazione.
Altrimenti, che competenze pensiamo di poter aiutare a sviluppare nei nostri alunni, se non siamo noi i primi a farlo? ;-)

Ciao Alessandro, sono d'accordo: provare e mettersi alla prova non può in nessun modo essere fonte di imbarazzo o vergogna. Forse le perplessità di Valentina dipendono anche dall'ambiente scolastico nel quale lavora: se tra colleghi ci fosse una quota di "battaglie sotterranee" superiore al livello fisiologico, è chiaro che ogni iniziativa individuale potrebbe dare il destro a un sacco di critiche.
Del resto, però, mi chiedo allora come si potranno superare le ben peggiori e più pungenti critiche che ci investiranno, qualunque scelta facciamo, ove dovessimo superare il concorso!!

Anche per questo ero e sono curiosa di sapere come vi rapportate col DS relativamente alla possibilità di diventare suoi colleghi, perché in fondo la mia domanda ha molto a che vedere, se ci ripenso bene, con un'altra faccenda, ovvero "il carattere del preside ideale" (e qui ci vorrebbe un supertopic).

letizia67 ha scritto:Ciao Alessandro, sono d'accordo: provare e mettersi alla prova non può in nessun modo essere fonte di imbarazzo o vergogna. Forse le perplessità di Valentina dipendono anche dall'ambiente scolastico nel quale lavora: se tra colleghi ci fosse una quota di "battaglie sotterranee" superiore al livello fisiologico, è chiaro che ogni iniziativa individuale potrebbe dare il destro a un sacco di critiche.
Del resto, però, mi chiedo allora come si potranno superare le ben peggiori e più pungenti critiche che ci investiranno, qualunque scelta facciamo, ove dovessimo superare il concorso!!

Anche per questo ero e sono curiosa di sapere come vi rapportate col DS relativamente alla possibilità di diventare suoi colleghi, perché in fondo la mia domanda ha molto a che vedere, se ci ripenso bene, con un'altra faccenda, ovvero "il carattere del preside ideale" (e qui ci vorrebbe un supertopic).

Avevo intuito che le perplessità di valentina potrebbero essere legate all'ambiente: fa molta differenza!!!!
Come dici tu, Letizia, se supereremo il concorso saremo esposti a molte più critiche, molti più problemi, e tutto quello che ne conseguirà.... polso fermo, nervi d'acciaio e tanta tanta tanta pazienza!!!

Il carattere del dirigente scolastico ideale.... bella sfida!
Potremmo provarci qui, a definirlo, mettendo ciascuno i 5 aggettivi positivi e i 5 negativi che pensiamo lo possano descrivere al meglio.... chissà....

Francamente se mi raffronto ai dirigenti scolastici che ho conosciuto in passato, penso non ci voglia molto a fare di meglio. Il fatto stesso che sia cambiato il meccanismo di reclutamento dovrebbe in teoria rendere i futuri presidi migliori di quelli del passato. Ho detto "in teoria" perchè poi dipende anche da chi ti giudica.
In effetti io sono un po' isolata nel mio ambiente perchè sono solita non accettare logiche di spartizione del potere e favoritismi vari in nome del quieto vivere. Non so se ho il carattere per diventare preside ma credo di avere due qualità che molti presidi attuali non possiedono, almeno non a un livello che sia accettabile, parlo dell'onestà e dell'intelligenza.

Cara Valentina, hai ragione…sono veramente pochi i presidi validi che ho conosciuto..speriamo che realmente le nuove leve possano essere migliori dei vecchi D.S.; ma come dovrebbe essere un D.S. del 2011?..soprattutto capace di dialogare con i docenti che gestisce, per poter capire e valutare le loro potenzialità, le competenze, la professionalità e la passione prestata nel servizio…ma per farlo il D.S. deve scendere sul campo da gioco, senza la presunzione di essere l’unico depositario del sapere e della verità, stile monarca assoluto! …e se serve dando in prima persona l’esempio di produttività e funzionalità…dopotutto il suo stipendio è più del doppio di un docente neoimmesso in ruolo!