EGDL torna a battere un colpo

https://www.corriere.it/opinioni/20_giugno_04/gli-insegnanti-prigionieri-7506e10e-a68e-11ea-b760-0b897e2dd362.shtml

Gli insegnanti prigionieri dei sindacati (Ernesto Galli della Loggia)

Personalmente ritengo la scuola ancillare e prigioniera di volontà estranee al suo mandato costituzionale: da un lato la visione produttivistica, efficientista e dirigista che si esprime attraverso l'ANP e il suo delirante programma di aziendalizzazione del 25 maggio (https://www.anp.it/le-proposte-anp-per-la-riapertura-delle-scuole-a-settembre/), ma anche attraverso la richiesta di ampie parti della società di riaprire totalmente a settembre in qualunque modo, anche con il plexiglas; da un altro lato la sua visione di ammortizzatore sociale, propria dei sindacati maggiori, o di contesto per i più impensabili diritti individuali, propria dei sindacati minori. Poi ci sono le famiglie che ci vedono come grande agenzia di baby-sitting, che però deve dare a ogni figlio un apprendimento individualizzato; gli imprenditori che pensano che la scuola debba essere il mondo dove apprendere la formazione professionale e, più in generale, dove si impara a stare in azienda, cioè a essere subordinati; le associazioni di vario tipo immaginano una scuola su misura per alcune categorie di alunni e così via.
In tutta questa babele manca totalmente la voce, la volontà e le idee degli stessi insegnanti, ammesso che ritengano di averne e di doverle esprimere.

Tutte cose note e, come spesso in GDL, i guasti imputati ai lavoratori che non farebbero sentire la loro voce... e naturalmente del sindacato, il nemico storico da screditare (come se non bastasse il discredito che è capace di attirarsi da solo).

Qui parliamo di una categoria che conta circa un milione di teste, normalmente pensanti, alle prese con contesti differenti e differenziati, gradi di istruzione che vanno dai 3 ai 19 anni, impiegati in una scuola dell’autonomia col dirigente e la carta dei servizi, che ne divarica le istanze ancora di più... Per non parlare degli orientamenti pedagogici e gli stili di insegnamento che non mi paiono un guasto ma semmai una ricchezza, garantita perfino dalla costituzione.

la richiesta è che diventino corporativi per permettere al commentatore giornalistico di individuare meglio il bersaglio polemico?

Gli insegnanti sarebbero accomunati dalla richiesta di stabilizzazione dell’ultimo precario da mav con procedure “burla”?

Non direi proprio, ma certo le scoperture in organico non le hanno create gli insegnanti e qualcuno a settembre dovrà pur salire in cattedra a sfangarsi l’emergenza Covid, che i governi di tutti i colori non sappiano pensare di meglio della sanatoria non è certo colpa degli insegnanti.
Perché GDL non scrive un analogo articolo sugli specializzandi impiegati negli ospedali?

L'hai già scritto altre volte, ma cosa sarebbe la mav? Perché io conosco la mad = messa a disposizione.
Non è certo la richiesta degli insegnanti, ma dei sindacati sì; ed è proprio dalle commistioni tra politici e sindacati che passano sopra le teste degli insegnanti che nascono queste sanatorie.
Che la stessa mentalità sia diffusa anche in altri settori lavorativi (a cominciare dall'università, come è stato giustamente fatto notare) non ne dubito.