rivoluzione in atto per gli AA ?

sicuramente riguarda gli assistenti amministrativi
forse potrebbe anche riguardare una parte di docenti
diciamo quelli di eventuali materie che potrebbero
diventare considerate "secondarie" per un dato indirizzo di studio
e che potrebbero essere insegnate soltanto online

il problema e' che lavorando a casa:

si perde la socialita' del lavoro
e poi c'e' il rischio di venire caricati progressivamente
di sempre piu' lavori da svolgere e non avere piu' un orario
dopo il quale si puo' andare a casa

Si tratta,
commenta il ministro Fabiana Dadone,
di una "rivoluzione in atto"

e' da tempo che loschi individui che agiscono di nascosto
stanno cercando di produrre un lavoratore ibrido e cioe' per me
un lavoratore con: i doveri del pubblico ufficiale (molti) e i diritti del privato (pochi)

il sospetto e' la creazione di una non meglio specificata "associazione"

4-ter. Al comma 2 dell’articolo 1 del decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 6, e' aggiunto, infine, il seguente periodo: < Il Dipartimento della funzione pubblica e' socio fondatore dell’associazione, con una quota associativa non inferiore al 76 per cento; il diritto di voto di ciascun associato e' commisurato all’entita' della quota versata >

https://www.orizzontescuola.it/impiegati-statali-in-smartworking-si-punta-al-60-del-totale-dal-2021-emendamento-approvato-il-testo/

Gran parte del lavoro amministrativo può essere svolto da casa, come in effetti hanno fatto molti amministrativi in questi mesi...ma ovviamente non interamente.

Gli amministrativi  in sintesi hanno i seguenti problemi:

http://www.fnada.org/FNADa%20Web/Archivio/2012-13/ASSISTENTI%20AMMINISTRATIVI_ANALISI%20E%20PROPOSTE.pdf

Andrebbero anche separate le "carriere" ata, ma su questo abbiamo i sindacati ferocemente contrari.

Poi a cascata occorrerebbe una riflessione sull'autonomia scolastica.


Il problema è che il legislatore NON sa cosa rende una pubblica amministrazione efficiente e quindi chiaccherano di SMART WORKING- DIGITALIZZAZIONE - SBUROCRATIZZAZIONE come la panacea di tutti i mali.

Per fortuna non ci sono solo i sindacati contrari, dato che i passaggi verticali, previsti dal Ccnl, sono ohibò magicamente spariti. Anche perchè non tutti i Cs sono degli analfabeti funzionali digitali senza alcuna competenza normativa/informatica/gestionale..e qui la chiudo.

il problema per me e' che stando a casa
il datore di lavoro (stato cioe' dirigente scolastico)
non riesce piu' a controllare quanto tempo si lavora
(e neanche vuole piu')
e probabilmente se faranno questa rivoluzione
(molti AA a lavorare da casa anche senza virus)
lo fanno NON per aiutare i dipendenti
quanto piuttosto per caricare sempre di piu' chi lavora da casa
di compiti da svolgere

esempio

in un giorno non si lavorera' piu' sei ore
(non so quante sono per gli AA, sono un docente, sto facendo un esempio)
si dovranno svolgere 36 pratiche mediamente da 10 minuti (6 x 60) / 10 = 36
( e saranno abbastanza fattibili)

poi magicamente le pratiche potranno diventare 38, 40, piu' di 40
< perche' e' stato controllato che e' possibile svolgerle in meno di 10 minuti >

cosi' funziona sul privato dove ho lavorato anni
prima di arrivare alla scuola pubblica ... all'inizio si assegna
un carico di lavoro gestibile poi si inizia a spremere
il dipendente tipo un limone

e poi c'e' sempre la frase:
< se non ti va bene puoi sempre licenziarti
c'e' pronto un altro a prendere il tuo posto >

quello che mi odora di imbroglio e' la nascita
di questa non meglio identificata associazione

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