Docente di sostegno + alunno disabile= gruppo COVID

Al collegio docenti online che abbiamo fatto a metà Luglio, è stato testualmente detto che l’insegnante di sostegno con l’alunno disabile costituiscono il “gruppo Covid” perché tra loro non rispetterebbero la distanza interpersonale di 1 metro. Nello specifico, in una mia classe in presenza di un alunno in carrozzina art. 3 comma 3, gli alunni sono in tutto 25, cosa illegale di per sé anche in tempi normali. L’aula è microscopica e vi fatico quotidianamente per trovare lo spazio vitale per lavorare. Sono basita e sconcertata. Nella stessa affollatissima scuola mancano anche servizi igienici per gli adulti che siano a norma ed in numero sufficiente. Vi chiedo consigli su quali dispositivi adottare e come tutelarmi in un ambiente scolastico che, come avrete capito, si distingue per la totale assenza di sicurezza.
P.S. Per completare il quadro, aggiungo la famiglia dell’alunno ha chiesto ed ottenuto che lui frequenti il suo stesso orario anche se la classe ne farà un altro. Alla faccia dell’inclusione!

Scusami, ma non ho ben capito cosa significhi "gruppo Covid". Sicuramente l'insegnante di sostegno per forza di cose ha un contatto diretto e continuo con l'allievo disabile, ancor di più se trattasi di disabilità grave. Anche nella mia scuola ci sono tanti alunni in una classe con uno studente DVA grave. Non so come organizzeranno il rientro. Nella tua scuola il preside cosa ha deciso? Sicuramente noi docenti di sostegno paghiamo un prezzo più alto in questa situazione perchè risulta impossibile mantenere un distanziamento fisico con gli alunni assegnati. Secondo me dovrebbero prevedere meno ore in presenza e più dad per gli allievi dva per tutelare sia quest'ultimi che i docenti di sos.

“Gruppo Covid” è il modo terribilmente infelice e cinico con cui il medico della scuola ha definito docente sostegno + alunno, proprio perché più soggetti al contagio... Finora il DS della mia scuola ha previsto ben poco, a parte ingressi/uscite scaglionati e moduli orari più corti (21 moduli settimanali, invece che le 18 ore, in modo da coprire eventuali turni ma soprattutto i colleghi assenti). Ha anche accennato al fatto che il curricolare in cattedra non avrebbe l’obbligo mascherina, così come gli alunni in “modalità statica”, mentre si prevede la visiera trasparente per il docente di sostegno...
A me sembra un si salvi chi può molto superficiale, quindi farò di testa mia, cercherò di tenere la distanza da chiunque e indosserò certamente la mascherina.

Anch'io provvederò a mantenere le distanze opportune rispetto ai ragazzi dva assegnati perchè il rischio tocca tutti e ancor di più l'ambito del sostegno. A mio parere dovrebbe essere prediletta maggiormente la modalità digitale proprio per questi studenti più fragili e quindi più suscettibili e ricettivi. Per quanto ci riguarda, lavorare con le visiere in classi piccole e numerose la vedo veramente dura e poco tollerabile. Inoltre da ottobre ci sarà un intensificarsi di influenze e a mio parere anche della diffusione del contagio, quindi bisogna prepararsi già fin da ora ad una pianificazione organizzata per la ripresa della didattica on line, che, per quanto poco inclusiva, comunque ha garantito una moderata continuità apprenditiva agli studenti ai tempi del Covid-19.

Beh mantenere la distanza non è che sia proprio possibile sempre, soprattutto se hai un caso che non è autonomo neanche per fare ricreazione da solo.

Condivido le vostre preoccupazioni. Faccio però una domanda: avete pensato all'inclusione sociale? E' da sempre una grande necessità per i ragazzi disabili (soprattutto gravi), l'obiettivo numero uno di tantissimi PEI, e purtroppo anche un facile cavallo di battaglia per tanti che vogliono solo attaccare/criticare. Sarà un anno difficilissimo.

Comprendo, ma la tutela della salute è un diritto di tutti e noi non facciamo capitolo a parte. Io ho riscontrato anche um miglioramento a livello di profitto durante la dad per quelli più volenterosi...ci sono alcuni deficit relazionali davvero importanti e a volte anche includendoli in classe con i compagni si ottengono pochissimi benefici...è la cruda e dura verità....comunque non dico di privilegiare al 100% la didattica a distanza per loro in questo periodo, però bisognerebbe attivare dei protocolli specifici e chiari per i docenti che lavorano sul sostegno...non bisogna dimenticarsi che il nostro modo di rapportarci e lavorare con i ragazzi è diverso rispetto a quello dei docenti di materia che siedono alla cattedra..