DOPPIA MATERNITA'

Chiedo gentilmente aiuto in merito a tale questione. Sono attualmente al sesto mese di gravidanza. A settembre andrò in maternità obbligatoria, essendo assunta in una cooperativa con un contratto di 14 ore. Nel qual caso dovessi venir convocata per una supplenza, devo per forza licenziarmi dal mio attuale lavoro o posso firmare magari un contratto ad orario ridotto con la scuola ed eventualmente mettermi in maternità? So infatti che sarebbe possibile avere due lavori compatibili tra loro, ma mi chiedo se lo stesso discorso valga in caso di gravidanza!
Spero di essere stata chiara. Grazie a chi mi risponderà

Ciao Sonia, so che è possibile avere un contratto come docente e un altro lavoro concomitante a patto che non siano in conflitto e di richiedere ed ottenere l'autorizzazione dal Dirigente al momento della firma del contratto. Il Dirigente autorizza in linea di massima senza problemi quando il contratto scuola è part-time, con più difficoltà se è full time. Devi inoltre dichiarare che l'altro lavoro non sarà di nessun "intralcio" al tuo lavoro a scuola (per orari ecc.).
Per quanto riguarda la maternità, quel che so io per certo è che se uno dei due lavori è sotto INPS, e quello a scuola lo è, allora è dall'INPS per forza che ricevi l'indennità di maternità, e questa non è cumulabile. Ciò significa che se fai 8 h a scuola e 14 in cooperativa, prendi la maternità per le 8 h di scuola e NON prendi più quella delle 14 per la cooperativa.
Questo salvo che l'ente previdenziale per cui lavori in cooperativa non preveda un'indennità di maternità minima per cui potrebbe darti un "rabbocco" es di qualche centinaia di euro al mese se con la sola maternità scuola non la raggiungi (a quanto ne so l'indennità minima per molte casse previdenziali è 5000 euro in tutto o 1000 al mese). In sostanza credo ti convenga informarti bene prima di prendere la supplenza perché coi due lavori, so che è assurdo, ma potrebbe anche essere che la tua maternità vada a diminuire anziché ad aumentare.

Non sarai tu a decidere l'orario della supplenza...quindi ti consiglierei di accettare l'incarico solo quando potrai di fatto essere in classe e per ora mantenere il tuo lavoro.

Non concordo del tutto con quanto dice Sabrina92: certamente non puoi prendere una supplenza magari breve a metà anno scolastico e pretendere di stravolgere l'orario delle colleghe e della classe per venire incontro ai tuoi impegni. Questo sia che siano impegni privati e famigliari (ma ciò è tollerato) sia soprattutto che siano impegni relativi a un altro lavoro (questo NON è tollerato).
Ma tu hai scritto ad agosto di essere al sesto mese, per cui circa a inizio anno scuola andresti in obbligatoria, giusto? se stai a casa in obbligatoria non mi pare si ponga il problema del tuo orario in classe.
Si potrebbe porre quando rientri dopo la maternità, ammesso e non concesso che quella che intendi accettare sia una supplenza fino a fine anno scolastico: se è una supplenza breve (il cui contratto scade mentre sei ancora in obbligatoria), avrai la maternità pagata dall'INPS fino ai 3 mesi del bambino o forse 5, dopodiché, non essendo più sotto contratto con la scuola, non dovrai rientrare in classe e porti il problema dell'orario.
Se è una supplenza fino a giugno o agosto, quando rientri dopo i 5 mesi di obbligatoria e i 2 di facoltativa se deciderai di farli, tieni conto che avrai permessi orari di 1/2 h al giorno per l'allattamento (che non possono certo costringerti a mettere a metà mattina). Quindi il tuo orario sarà abbastanza ridotto, io credo, tanto più se prendi un part-time, da permetterti di conciliare con la ripresa del lavoro in cooperativa, posto che tu debba/possa rientrarvi (se lavori in cooperative dove la tua mansione mette a rischio la gravidanza es. con disabili, non puoi rientrare fisicamente fino a 7 mesi dopo il parto, quindi anche là non si pone il problema di conciliare l'orario.).
Mi preme un appunto riguardo in generale al non poter decidere tu l'orario della supplenza: fermo restando che dipende dal buon senso, se è una supplenza breve, se entri a anno scolastico avviato con orario già definito ecc., l'orario si concorda tra colleghe, e una supplente annuale che entra a settembre ha la stessa voce in capitolo delle colleghe di ruolo.
Faccio supplenze part-time da 8 anni e grazie a dio, sebbene qualche volta mi sia trovata non lo nego a lottare con delle colleghe più anziane che non volevano riconoscermelo e che trattano le supplenti come delle pezze da piedi, alla fine è sempre stato riconosciuto il mio diritto (perché è un diritto) di mettere parola sul mio orario come qualsiasi altro insegnante, di ruolo e non. Questo specialmente in casi di part-time o spezzone: se prendi un full time ti dovrai adattare agli orari della scuola soprattutto se è a tempo normale, avrai un po' più di margine se la scuola è a tempo pieno e dunque con le colleghe avrete 40 ore da distribuirvi. Ma con uno spezzone hai la possibilità non di decidere come ti pare, ovvio, ma di concordare secondo le necessità della classe e quelle dei colleghi i rispettivi orari (le colleghe che fanno spezzoni a scavallo in più scuole, magari 12 h in una e 12 nell'altra in un tempo normale, come farebbero a conciliare i due orari se fossero le colleghe di ruolo delle due diverse scuole a decidere imperativamente che orario devono fare?)
Certo con le dovute precisazioni: ciò mi è stato possibile per le ore di lezione frontale e non per gli impegni collegiali e di programmazione, che di solito si svolgono il pomeriggio in orario extra rispetto a quello di lezione dei ragazzi. Come hanno la priorità le insegnanti di religione e di inglese, l'uso palestra e laboratori informatica, insomma tutte quelle attività che comportano un coordinamento obbligato tra più classi. Detto questo, anche una supplente ha certamente diritto pari alle colleghe di chiedere che le sue preferenze e esigenze rispetto all'orario siano rispettate.