Mollare lavoro in azienda per diventare professore di informatica

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,

ho 35 anni e ho una laurea magistrale in ingegneria delle telecomunicazioni. Lavoro ormai da 8 anni con contratto a tempo indeterminato e attualmente sono consulente in una azienda. Il lavoro non mi entusiasma, oltretutto è molto stressante con 9/10 ore al giorno e ogni tanto anche il sabato.
Oltre il lavoro quotidiano, ogni 3/4 mesi tengo un corso di una giornata riguardo argomenti tecnici. Quest'attività forse è l'unica che mi piace, anche se mi rendo conto che chi ho di fronte sono persone adulte e laureate per cui sicuramente più inclini all'ascolto e alla disciplina.
La ragione che mi spinge all'insegnamento è che oltre questa piccola esperienza, mi piacerebbe essere ricordato per qualcosa nella vita e riflettendoci io ricordo i professori che mi hanno insegnato qualcosa con passione anche se loro magari non si sono sentiti apprezzati. Un mio ex professore che ho apprezzato tantissimo (specialmente quando ho ripreso la sua materia all'università), l'anno scorso lo rividi per strada e quando gli ho raccontato del pensiero di mollare l'azienda per la scuola mi ha risposto che tempo fa lo fece anche lui per tornare nella città di origine ma con gli anni si è pentito della scelta.
Con tutti questi pensieri mi trovo ad un bivio: mollare tutto per fare il professore di informatica (so che la gavetta sarebbe lunga) oppure continuare per tutta la vita a fare un lavoro che non mi piace e che mi fa venire gli incubi che un domani, se avrò figli non riuscirò stargli vicino. Oltretutto, sia io che la mia ragazza abbiamo origini meridionali e anche se adesso viviamo da molti anni a Torino il sogno di riavvicinarci a casa l'abbiamo sempre nel cuore.


Vi chiedo di darmi dei consigli in base alle vostre esperienze.
Grazie

Simile gente, afferma di venire a scuola "per farsi la pensione". Il problema riguarda tutti i docenti che hanno anche un altro lavoro (avvocati, commercialisti, ecc.), ma gli informatici sono i più "richiesti" e, quindi, i più spudorati. Sto andando fuori topic.

Racconto la mia esperienza.
Ho fatto la SSIS per filosofia e storia nel biennio 2005/07 e poi l'anno integrativo per sostegno. Fino al 2011 avrò fatto forse 2 mesi di supplenza.
Ho quindi "virato" sull'informatica, lavorando come programmatore per 4 anni come dipendente, poi mi sono licenziato quando c'era "aria" di supplenza annuali su sostegno e per qualche anno ho avuto la partita iva per continuare a lavorare.
Quando sono entrato in ruolo ho chiuso la partita iva. E non credo tornerei indietro. Mi piace molto l'informatico, ognin tanto faccio qualcosina, oltre alle cose che seguo per diletto, ma non mi ci vedrei fino alla pensione a fare queste cose. E poi mi piace la scuola, il rapporto con i ragazzi.
Se si ha la passione per l'informatica si può sempre valutare il part time in modo da gestire entrambe le cose.

e' importante anche sottolineare come questo AS
(e chi lo sa quanti nel futuro) sara' il piu' drammatico
della storia della scuola italiana

probabilmente neanche sotto il fascismo
la scuola italiana e' stata cosi' in pericolo

chi non c'e' cascato dentro
e ha qualsiasi alternativa di lavoro
per me sarebbe meglio per lei/lui se sta fuori

https://www.orizzontescuola.it/ritorno-in-classe-il-veneto-dice-no-alla-mascherina-tenerla-durante-le-lezioni-e-una-tortura/

(541)

Possiamo evitare improbabili riferimenti storici al fascismo, per favore?

Mia esperienza: ing. elettronico/informatico attempato (nord Italia). Chiuso l'azienda dove lavoravo. Faccio TFA e concorso di Renzi e lo passo. Nel frattempo trovo un altro lavoro nel privato a pari stipendio del vecchio. Rinuncio alla scuola e alla cattedra perchè per mantenere la famiglia dovevo fare due lavori: insegnate + II lavoro per far quadrare i conti, con le rotture del caso. Allora mi sono detto meglio le rotture di un lavoro. Poi se lo perdo di nuovo posso fare il supplente o cercarne nuovamente.
Credo che PRIMA ci devono essere le motivazioni sulla professione e poi il resto. La scuola italiana' e' piena di laureati frustrati che la usano come ripiego. E l'ho toccato dal vivo (insegnati dei figli). O hai la vocazione o lascia perdere.

Già che ci siamo, possiamo anche evitare improbabili riferimenti moralistici alla "vocazione"?

E cerchiamo anche di evitare affermazioni azzardate, del tipo che "facendo l'insegnante non si può mantenere una famiglia".

Questo forum è pieno di gente che lo fa, senza bisogno di doppi lavori o di arrotondamenti in nero.

Certo che, visto che si stava parlando di una famiglia, il che implica una coppia (esclusi casi drammatici di vedovanza precoce o di separazione con guerra giudiziaria accanita), è il caso di lavorare in due.

Magari è vero che, con uno stipendio di insegnante, è difficile mantenere una famiglia numerosa con una sola persona che lavora... ma una famiglia con uno o due figli, o anche tre, senza pretese di scialo, e con entrambi i genitori che guadagnano (e che guadagnano più o meno uguale, non è che quello dell'insegnante sia lo stipendiuccio modesto e accessorio, mentre l'altro guadagna molto di più), la manteniamo più o meno tutti, in questo contesto. Di sicuro non ci si arricchisce, e a tutti noi piacerebbe prendere un po' di più, ma la fiducia in una vita dignitosa esiste.

Se poi si vuole intendere che non è sufficiente per mantenere una famiglia pretendendo determinate condizioni di tenore di vita molto elevato, beh, sì, allora è diverso.

Ma dire che non si possa mantenere una famiglia, in generale, è falso, ed è anche offensivo verso tutti quelli che lo fanno da anni.

https://milano.bakeca.it/dettaglio/docenti-formazion-risorsumane/milano-docente-per-corso-sviluppo-mobile-android-9fgp181111278

https://milano.bakeca.it/dettaglio/docenti-formazion-risorsumane/docente-artificial-intelligence-milano-c4vp146065080

https://milano.bakeca.it/dettaglio/docenti-formazion-risorsumane/milano-docente-per-corso-6dv4153012314

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[quote="Lino"]Ciao a tutti,

ho 35 anni e ho una laurea magistrale in ingegneria delle telecomunicazioni. Lavoro ormai da 8 anni con contratto a tempo indeterminato e attualmente sono consulente in una azienda. Il lavoro non mi entusiasma, oltretutto è molto stressante con 9/10 ore al giorno e ogni tanto anche il sabato.
Oltre il lavoro quotidiano, ogni 3/4 mesi tengo un corso di una giornata riguardo argomenti tecnici. Quest'attività forse è l'unica che mi piace, anche se mi rendo conto che chi ho di fronte sono persone adulte e laureate per cui sicuramente più inclini all'ascolto e alla disciplina.
La ragione che mi spinge all'insegnamento è che oltre questa piccola esperienza, mi piacerebbe essere ricordato per qualcosa nella vita e riflettendoci io ricordo i professori che mi hanno insegnato qualcosa con passione anche se loro magari non si sono sentiti apprezzati. Un mio ex professore che ho apprezzato tantissimo (specialmente quando ho ripreso la sua materia all'università), l'anno scorso lo rividi per strada e quando gli ho raccontato del pensiero di mollare l'azienda per la scuola mi ha risposto che tempo fa lo fece anche lui per tornare nella città di origine ma con gli anni si è pentito della scelta.
Con tutti questi pensieri mi trovo ad un bivio: mollare tutto per fare il professore di informatica (so che la gavetta sarebbe lunga) oppure continuare per tutta la vita a fare un lavoro che non mi piace e che mi fa venire gli incubi che un domani, se avrò figli non riuscirò stargli vicino. Oltretutto, sia io che la mia ragazza abbiamo origini meridionali e anche se adesso viviamo da molti anni a Torino il sogno di riavvicinarci a casa l'abbiamo sempre nel cuore.


Vi chiedo di darmi dei consigli in base alle vostre esperienze.
Grazie

[/quote]

Ciao Lino, ti rispondo anche se io non posso dire di avere un'esperienza simile alla tua. Già dai tempi dell'università avevo deciso di insegnare e questo faccio ed ho sempre fatto. Il mio ragazzo, invece, si trova in una situazione simile alla tua. E' leggermente più piccolo di età di te, dopo la laurea ha sempre lavorato in azienda, cambiandone varie, ed ora ha deciso di mollare l'azienda per mettersi ad insegnare. Le sue motivazioni sono simili alle tue, principalmente cercare di migliorare la qualità della vita, in questi ultimi mesi si è reso conto che il lavoro in azienda non lo ha mai sentito veramente suo. Non si sente disposto a lavorare 10 ore al giorno tutti i giorni per arrivare a fare la vita dei suoi capi e quindi guadagnare di più, per fare qualcosa di cui non gli importa nulla. Io, lavorando da qualche anno a scuola, ho cercato di spiegare bene a lui come funziona, e voglio dirlo anche a te, se magari può esserti utile. E' vero che insegnare non significa lavorare solo 18 ore a settimana. Io, per esempio, sto dalle 8 alle 17:30/18:00 (dipende dai giorni) in media dal lunedì al venerdì. Se il venerdì non mi basta mi serve anche il sabato mattina. E parlo di lezioni (la mattina) e preparazione di queste o correzione di compiti (il pomeriggio e il sabato). Ho letto che qualcuno ha scritto di 10 ore al giorno quando ci sono colloqui pomeridiani con genitori, scrutini...si ok, ma non è la normalità; si tratta di alcuni giorni all'anno; so che in azienda potrebbe invece essere la normalità lavorare 10 ore al giorno. All'inizio la fatica maggiore è imparare a gestire la classe, gli alunni, ma questo si impara con il tempo, l'esperienza e i consigli dei colleghi...chiamiamola "gavetta" che tutti devono fare. Poi, che dire, leggendo trovi tante esperienze di persone che dicono di essersi pentite ad aver lasciato l'azienda, altre che dicono invece che non tornerebbero indietro. Personalmente ne conosco diverse che hanno lasciato l'azienda per la scuola e nessuna di queste tornebbe indietro. E' vero, i ragazzi possono essere difficili, maleducati, ma possono anche dare grandi soddisfazioni a livello umano se tu farai il tuo lavoro con passione e consapevolezza del tuo ruolo. Tu sarai colui che loro ricorderanno per sempre, colui che farà in modo che loro possano avere un'impressione positiva della tua materia per tutta la vita, se tu sarai il primo ad avere la passione per il tuo lavoro e per ciò che insegni. Insomma, una bella responsabilità!! Non sarà sempre tutto rose e fiori, però non so nemmeno quanti altri lavori possano dare una grande soddisfazione umana a livello personale come l'insegnamento; i ragazzi ti ringrazieranno per quello che avrai insegnato loro. Dipende comunque da quello che cerchi tu. Se preferisci arricchirti economicamente lascia stare. Trovo molto significativa ciò che dice questo docente su quora: [url=https://it.quora.com/Com%C3%A8-la-vita-da-insegnante/answer/Andrea-Belingardi]link[/url] In bocca al lupo!

[left]Ciao a tutti,
innanzitutto grazie per le risposte.
Attualmente sono iscritto alle GPS di informatica e scienze matematiche applicate. Non ho i 24CFU e pensavo di prenderli, confesso che per lo stress lavorativo ho il timore di non aver la voglia di mettermi a studiare dopo il lavoro.
Mi sarebbe piaciuto insegnare anche matematica ma, per come sono fatte le classi di concorso, non posso se non ho 80 crediti in matematica mentre potrei insegnare "Scienze e tecnologie delle costruzioni, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica"di cui non so nulla e per questo non mi sono iscritto.
Il privato non è semplice, in alcuni posti è molto stressante ma dipende molto dall'azienda. Per esperienza, anche nei posti di lavoro più piacevoli, le persone sono sempre con il timore che l'azienda chiuda e l'idea non mi fa impazzire. Non perché credo di non trovare un lavoro, ma perché vivere così non sarebbe la mia aspirazione di vita.
Il problema è che mi rendo conto che non vorrei passare tutta la vita davanti davanti un pc ma avere dei rapporti con le persone. Non so, mi sono fatto l'idea che insegnare con passione possa essere un lavoro gratificante, perché anche se alcuni ti faranno impazzire altri ti rincontreranno dopo anni ringraziandoti per quello che hai fatto per loro.[/left]

Sicuramente insegnare può essere incredibilmente gratificante, alla fine se ci pensi troverai nei tuo ricordi alcuni docenti che per te sono stati dei veri e proprio modelli da seguire. E può essere anche estremamente stressante, dipende anche molto dalle proprie doti relazionali . E queste nessun corso te le insegnerà, tanto più che reputo abbastanza fine a se stessi i corsi di pedagogia e didattica. In molti qui mi sbraneranno, ma è il mio pensiero, voi tenetevi il vostro :p ( esclusa la parte di sostegno, lì serve in quanto non abbiamo avuto modelli da seguire e c'è molto da imparare)

Solo una domanda... Dici di non avere i 24 CFU, quindi ti eri già iscritto in terza fascia nel passato triennio? Hai sempre ricevuto chiamate che hai rifiutato? Perché se non hai i 24 CFU non puoi stare in GPS come prima iscrizione, spero che tu lo sappia

I conti iniziano a non tornare in queste storie da telenovela affettivo-lavorativa.

Lino ti posso fare una domanda indiscreta? Quanto guadagni?

Perche' un insegnante precario alle superiori se ha una cattedra piena prende circa 1400 euro al mese, non e' vero che lavora 18 ore e basta, ci sono le lezioni da preparare, i compiti da correggere, le riunioni pomeridiane ( sempre piu' frequenti ) e non c' e' il sabato libero ( viene dato sempre ai soliti ), a volte tocca fare un sacco di km x andare a scuola quindi una bella fetta di stipendio la devi buttare in viaggio e ho colleghe che sono circa 10 anni che vogliono rientrare in sicilia ....non ci riescono

Quando avevo la partita Iva da programmatore, quando facevo solo quello, facevo fattura da 3.500 euro al mese (contratto di consulenza con una sola azienda). Su quello pagavo 27% di contributi e 5% di IRPEF.

[quote="Davide"]I conti iniziano a non tornare in queste storie da telenovela affettivo-lavorativa.[/quote]

:-D i conti non tornano mai per alcuni, ma non se ne curano affatto, evidentemente.

[quote="Lino"](...)
Il problema è che mi rendo conto che non vorrei passare tutta la vita davanti davanti un pc ma avere dei rapporti con le persone.
[/quote]

Veramente, di questi tempi si rischia esattamente questo: passare ore e ore davanti a un pc, facendo dad e riunioni innumerevoli...vedi quanti incontri!

[quote="Willyx"]

i problemi sono tanti ... inclusa la materia,
nel senso che potresti insegnare ad usare Word ed Excel
bloccato nelle prime e seconde ... Wow...

[/quote]

prima di tutto un docente che parla cosi'
NON ha avuto la fortuna di impostare un BUON compito di Word
col tema COERENTE all'indirizzo di studio della classe

ad esempio per il tessile abbigliamento moda in 1/a su Lectra fashion plm

Discover Lectra Fashion PLM, 15 set 2014

https://www.youtube.com/watch?v=BqW-m0gw_fo

volendo preparando il compito di elaborazione del testo in inglese

esempio di qualche riga di testo
di un compito di Word in inglese all'indirizzo tessile abbigliamento moda

Mastering the end-to-end supply chain from design to production is key to ensure overall performance. Lectra Fashion PLM allows companies to streamline their process while controlling schedules, resources and costs.

(avvertendo la/il collega di inglese)

ovviamente inserendo anche
tutta la formattazione del testo richiesta
immagini e foto e tabelle di dati e cosi' via ...

qua il video e' disponibile anche con i sottotitoli in italiano

https://www.lectra.com/it/prodotti/lectra-fashion-plm-4-0

e poi rendersi conto della soddisfazione della classe nel svolgerlo

(quasi tutte ragazzine realmente interessate)

altri esempi si potrebbero svolgere
per altri indirizzi ad esempio turistico
con compiti di Word coerenti all'indirizzo (qua turistico)

chiaramente un docente che parla cosi'
NON ha idea delle potenzialita' estremamente alte di Excel
normalmente sottoutilizzato da quasi tutti (evidentemente anche da lui)

Alessandra Salvaggio

Microsoft Excel 2019 Macro e VBA

Edizioni LSWR

e anche di certe classi 1/e e 2/e fortunate dove la maggioranza studia
e i pochi perditempo (M o F) sono isolati e impotenti a creare problemi

poi in generale si parla di automazione d'ufficio
e di programmi di elaborazione del testo e fogli di calcolo,
soltanto dopo si puo' elencare prodotti di una famosa azienda
(se proprio si vuole)

e' un'ottima alternativa
allo strapotere della Microsoft
ricordare l'esistenza di soluzioni libere

ad esempio

https://it.libreoffice.org/

ampiamente consigliato da PC professionale
(ad esempio articolo del 15 dic 2015 ne esistono molti altri)

sempre come esempio
piu' di 150mila PC delle forze armate
sono stati convertiti a libreoffice

https://www.pcprofessionale.it/news/software-news/in-prova-libreoffice-5-la-suite-gratuita-per-lufficio/

a parte il fatto che se si devono svolgere
attivita' computazionali e grafici aziendali di elevata
complessita' e complicatezza e quindi difficolta'
la soluzione migliore statisticamente e' Excel

(a parte calcoli tecnici con altre soluzioni tipo Matlab della Mathworks)

detto questo si puo' anche aggiungere
che in tutti gli indirizzi ANCHE SULLLE PRIME si puo' dare un'idea
delle basi della programmazione

ad esempio con

https://scratch.mit.edu/

dovrebbero iniziarlo alle scuole MEDIE ! ! !

per poi migliorare con

Snap! is a broadly inviting programming language
for kids and adults that’s also a platform for serious study
of computer science

https://snap.berkeley.edu/

https://www.iccasalpusterlengo.edu.it/da-scratch-a-snap/

soprattutto non si devono sottovalutare
alcune prime e seconde di classi studiose
sicuramente liceo scienze applicate pero' anche
altre tipo tessile abbigliamento moda, turistico
e altre ancora

io ho avuto la fortuna di stare alcuni AS su alcune scuole
su prime e seconde delle superiori dove mi sembrava di stare all'universita'
e ovviamente il livello della didattica ne ha risentito
(positivamente) molto

poi e' chiaro che si si va a cascare su una prima ingestibile
ad esempio una del professionale indirizzo manutenzione c'e' da disperare
pero' il problema NON sono Word ed Excel

il problema e' la classe
e anche l'abitudine da parte di certi presidi
di scaricare soltanto sui docenti la gestione della disciplina
Preside: < la classe e' ingestibile perche LEI docente non e' autorevole >

(1051)

Purtroppo nella mia provincia non esistono tali licei ed ho solo insegnato per ora alle 3+ ai tecnici o agli ITS (amo entrambe le esperienze). Ma girala come vuoi, insegnare word ed excel non è il massimo. Poi io di mio devierei subito, li porterei al ragionamento per portarli a proseguire in percorsi come il SIA buttandoci coding visuale ed altre cose, ma il succo del discorso è che se uno inizia ad insegnare per la prima volta ed ha le prime classi (magari difficili)...beh cambia in fretta idea sulla bellezza della materia. Se poi osservi quello che fanno tristi colleghi di A-66...sembrano avere un cartello con scritto "kill me".
Per me informatica è dinamicità, metti basi solide e poi si esplorano nuovi problemi e nuove soluzioni. In quarta chiedo che videogioco easy vogliono che si faccia e pian piano lo sviluppiamo. Per ora sono saltati fuori Tetris, campo minato (ottimo per la ricorsione) e arkanoid. Si divertono gli studenti e mi diverto io, sinceramente insegnare non è che mi piaccia, mi diverte.

Quindi no, non ho avuto la fortuna di impostare un BUON compito di Word, se il prossimo anno mi toccherà lo farò, idem con Excel. Ma non lo auguro come prima esperienza al ragazzo che ha aperto il topic, visto che si parlava di lui...

Poi concordo con te per il professionale manutenzione, ho avuto la mia prima supplenza al primo giorno di docenza (ero di potenziamento con ore al professionale ed al tecnico) e nemmeno il tempo di salutare la classe che un ragazzo di 15 anni alto 1.80 x 80 kg ha mollato un pugno sulla spalla al cucciolo della classe ribaltandolo. Si è difeso dicendo che aveva iniziato lo scricciolo... ecco, avere una classe così per davvero non lo auguro a nessuno, ti bruci subito. Che poi sono ragazzi che diventano carinissimi dopo il terzo anno, c'è solo il problema ormonale della prima adolescenza.

[quote="Willyx"]
Solo una domanda... Dici di non avere i 24 CFU, quindi ti eri già iscritto in terza fascia nel passato triennio? Hai sempre ricevuto chiamate che hai rifiutato? Perché se non hai i 24 CFU non puoi stare in GPS come prima iscrizione, spero che tu lo sappia[/quote]
si, ero iscritto in terza fascia. Ricevevo diverse mail di convocazione ma non ho mai dato la disponibilità.

[quote="Willyx"]

nel senso che potresti insegnare
ad usare Word ed Excel bloccato nelle prime e seconde ... Wow...

[/quote]

aggiungo che nulla impedisce a un docente competente
di insegnare anche oltre a Word e il libero libreoffice writer
anche una mini introduzione a un editor di testi
professionale scientifico come  LaTeX

http://www.guitex.org/home/images/doc/GuideGuIT/IntroTesi.pdf

https://www.guitex.org/home/

soprattutto al liceo scienze applicate

non mi stanchero'
di non adattarmi all'idea di vari < colleghi > (per modo di dire)
che disprezzano sistematicamente il lavoro sulle classi 1/e e 2/e

(1297)

Stessa domanda di Lino, potrei intitolare il mio messaggio "Mollare lavoro in azienda per diventare professore di...inglese!"

Sono nella sua stessa situazione, lavoro in una grande azienda da cinque anni, pensavo di trovare maggiore soddisfazione e rimanere lì per il futuro, invece non sta andando così.
In passato ho insegnato in scuole private e in corsi di inglese all'estero, stare con i ragazzi e insegnare mi piace, quello che mi aveva fatto desistere era la precarietà e il basso compenso nel privato. Il pubblico l'ho sempre visto come una "via crucis" per via dei tanti anni di supplenza prima di riuscire ad avere una stabilizzazione.

Se tornassi indietro sceglierei la strada dell'insegnamento da subito o quasi subito...ma adesso si tratta di guardare avanti e capire se sarebbe possibile iniziare ora.

Voi lo fareste? La regione dove aspireri a lavorare è l'Emilia-Romagna (dove risiedo), classe di concorso AB24 – Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione di II grado (inglese) o anche le medie andrebbe bene.

Come sopra, tenta i concorsi ordinari per avere la sicurezza e nel mentre rimani nel privato. Se invece i soldi non sono un vero problema e puoi permetterti di rimanere a casa un anno si e uno no, puoi provare ad insegnare da precario. In generale se sei in graduatoria e riesci ad insegnare un anno, per il resto non dovresti aver problemi (a fare il precario a vita). Però con le nuove infornate dei concorsi ordinari potresti avere brutte sorprese e non trovare più posto, cosa che in teoria dovrebbe capitare proprio con l'anno scolastico 21/22. Poi c'è il problema che se ti chiamano dovrai presentarti a scuola il giorno dopo, quindi dovresti già esserti licenziato nel privato...da qui l'idea che è meglio che fai i concorsi ordinari.

Molti pensano che anche senza concorso si passa dal privato all'insegnare, in realtà è più corretto dire che passi dal privato a disoccupato e poi forse insegni.

Per la tua classe di concorso non dovresti aver grossi problemi, al nord è abbastanza ricercata e nelle mie parti i licei in culo al mondo prendono da MAD anche chi deve ancora finire la magistrale.

Buonasera, sono un ingegnere informatico di 29 anni che lavora da circa 2 anni in una piccola di consulenza. In questo periodo ho capito che probabilmentenon si tratta della mia aspirazione di vita, trovando invece sempre molto affascinante il mondo dell'insegnamento; nel mio caso trovo la classe di concorso A-41 la più idonea alla mia figura professionale. L'unico aspetto che mi frena in questa scelta è che non ho ancora capito se, entrando di ruolo come docente, è possibile comunque esercitare un lavoro da libero professionista. Sono innamorato di quello che ho studiato e, oltre a trasmettere questa mia passione, mi piacerebbe anche attivarmi in progetti personali che riguardano quel mondo, magari sfruttando anche questa opzione per arrotondare.
Volevo chiderevi dei chiarimenti in merito a questo aspetto. Vi ringrazio

Puoi farlo, ma devi chiedere l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Forse devi anche essere in part time a scuola, ma di questo non sono sicuro.

> invece
sempre molto affascinante
il mondo dell'insegnamento

aspetta di avere
qualche classe ingestibile
qualche genitore aggressivo al colloquio
il preside che ti convoca
< perche' ci sono problemi su delle classi >

> A-41 figura professionale

dipende poi da dove capiti
sulle prime e seconde di un turistico
avresti la capacita' di sopportare studenti svogliati ?

ragazzine con le unghie lunghissime
che ti dicono: < prof non riesco ad andare veloce (con Word) >

senza contare poi che con le
"classi di concorso atipiche" possono arrivare
sorprese non molto gradite con ore a sorpresa
(come ad esempio il CAD meccanico ad un indirizzo manutenzione)

> entrando di ruolo come docente

con concorsi dove non si sa quale e' la risposta giusta :-)

> libero professionista

si deve domandare l'autorizzazione
e mi risulta che non e' scontato il SI'

(4345)