Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
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Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
Promemoria primo messaggio :
Buongiorno a tutti,
stamattina ho letto che il sindaco della città dove lavoro ha slittato l'apertura delle scuole al 24 settembre, ma già da qualche giorno ho diversi dubbi (come quasi tutti voi) sulle procedure Covid da seguire a scuola e in classe (ho già inviato mail alla scuola-secondaria di II grado- al riguardo, ancora in attesa di risposta).
A scuola ci hanno detto (a noi, docenti) solo come comportarci con il registro delle firme, nel momento della ricreazione (studenti rimangono seduti al loro posto e possono togliersi la mascherina solo per mangiare, senza creare assembramenti-non so chi abbia inventato questa e se ci credono davvero pure loro che così avverrà) e come mandare in bagno gli studenti.
Però nessuno ha accennato più specificatamente a quello che succederà in classe, dove sarò pure io e dove farò di tutto per non prendermi il Covid:
-come comportarsi se l'aula non permette un distanziamento sufficiente tra i banchi e uno (o più) studenti si rifiutano di indossare la mascherina? Personalmente lo allontanerei dalla classe con nota e spedirei subito dalla preside - ma come funzionerebbe? Dovrei affacciarmi sulla porta e avvisare il collaboratore scolastico (che spesso non è seduto al suo posto e quindi non saprei dove si trova quando mi serve) o che ?
-come comportarsi se uno o più studenti riferiscono sintomi tipo influenza, febbre ecc.? Ci sarà un'aula vuota, riservata esclusivamente ai sospetti appestati, e chi ce li porterebbe? Perchè la classe non la posso lasciare...
- considerato che quasi nessuno studente si prenderà la temperatura corporea prima di uscire di casa e che quasi tutti viaggeranno stipati come sardine su autobus che conterranno in realtà il 150% della capienza consentita, noi docenti saremo esposti , ogni giorno, a possibili infezioni covid in classe: le linee guida sul covid che ogni scuola seguirà, dovranno essere non solo guida (in generale), ma elaborate nello specifico. La vostra scuola è stata già esplicita su questo? Voi sapete esattamente come fare in ogni possibile situazione? E' vero che c'è il buon senso ma a questo va aggiunta una procedura rigida che metta anche noi al riparo da possibili reazioni delle famiglie in caso si trovassero ragazzi infettati...
Se c'è già un forum su questo e a me è sfuggito, datemi il link. Grazie
Buongiorno a tutti,
stamattina ho letto che il sindaco della città dove lavoro ha slittato l'apertura delle scuole al 24 settembre, ma già da qualche giorno ho diversi dubbi (come quasi tutti voi) sulle procedure Covid da seguire a scuola e in classe (ho già inviato mail alla scuola-secondaria di II grado- al riguardo, ancora in attesa di risposta).
A scuola ci hanno detto (a noi, docenti) solo come comportarci con il registro delle firme, nel momento della ricreazione (studenti rimangono seduti al loro posto e possono togliersi la mascherina solo per mangiare, senza creare assembramenti-non so chi abbia inventato questa e se ci credono davvero pure loro che così avverrà) e come mandare in bagno gli studenti.
Però nessuno ha accennato più specificatamente a quello che succederà in classe, dove sarò pure io e dove farò di tutto per non prendermi il Covid:
-come comportarsi se l'aula non permette un distanziamento sufficiente tra i banchi e uno (o più) studenti si rifiutano di indossare la mascherina? Personalmente lo allontanerei dalla classe con nota e spedirei subito dalla preside - ma come funzionerebbe? Dovrei affacciarmi sulla porta e avvisare il collaboratore scolastico (che spesso non è seduto al suo posto e quindi non saprei dove si trova quando mi serve) o che ?
-come comportarsi se uno o più studenti riferiscono sintomi tipo influenza, febbre ecc.? Ci sarà un'aula vuota, riservata esclusivamente ai sospetti appestati, e chi ce li porterebbe? Perchè la classe non la posso lasciare...
- considerato che quasi nessuno studente si prenderà la temperatura corporea prima di uscire di casa e che quasi tutti viaggeranno stipati come sardine su autobus che conterranno in realtà il 150% della capienza consentita, noi docenti saremo esposti , ogni giorno, a possibili infezioni covid in classe: le linee guida sul covid che ogni scuola seguirà, dovranno essere non solo guida (in generale), ma elaborate nello specifico. La vostra scuola è stata già esplicita su questo? Voi sapete esattamente come fare in ogni possibile situazione? E' vero che c'è il buon senso ma a questo va aggiunta una procedura rigida che metta anche noi al riparo da possibili reazioni delle famiglie in caso si trovassero ragazzi infettati...
Se c'è già un forum su questo e a me è sfuggito, datemi il link. Grazie
Val1- Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 10.09.20
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
[quote="hypernova"][quote="Val1"]La lotta non sarà solo con lo studente che non la usa, ma anche con gli insegnanti che non la reputano così importante.[/quote]
Esattamente. L’altro ieri ero a scuola e un tecnico di laboratorio, mentre facevamo delle prove, la teneva abbassata. Vado in segreteria e la vice del dsga non la portava proprio... come possiamo pretendere che la portino gli studenti?[/quote]
Io temo che nel giro di poco l'anarchia del non rispetto delle norme prevarrà, così come emergerà l'insofferenza degli alunni che non potranno fare tutto ciò che erano abituati a fare. Solo nelle scuole in cui ho lavorato io diversi alunni trovavano le scuse più impensate per uscire dall'aula e farsi una passeggiatina, per mangiare e bere, perché si erano dati appuntamento via smartphone con altri, perché dovevano scambiarsi degli oggetti? A noi è stato detto di privilegiare le uscite durante le lezioni perché durante la ricreazione il tempo non sarebbe bastato per tutti. E che significa di fatto? Quante persone faccio uscire una alla volta? Chi stabilisce il limite? L'anno scorso l'avevo fatto io, ma il dirigente aveva dato agli alunni dei messaggi ambigui su questo. Immagino già i finti malesseri, anche per dichiarati sintomi che apparentemente non sono da COVID. Dove saranno condotti questi alunni? Io non ho ricevuto risposte su questo. In pratica durante le lezioni andranno in giro gli alunni di tutte le classi e si creeranno assembramenti qua e là, di cui talvolta i collaboratori non si occuperanno.
Esattamente. L’altro ieri ero a scuola e un tecnico di laboratorio, mentre facevamo delle prove, la teneva abbassata. Vado in segreteria e la vice del dsga non la portava proprio... come possiamo pretendere che la portino gli studenti?[/quote]
Io temo che nel giro di poco l'anarchia del non rispetto delle norme prevarrà, così come emergerà l'insofferenza degli alunni che non potranno fare tutto ciò che erano abituati a fare. Solo nelle scuole in cui ho lavorato io diversi alunni trovavano le scuse più impensate per uscire dall'aula e farsi una passeggiatina, per mangiare e bere, perché si erano dati appuntamento via smartphone con altri, perché dovevano scambiarsi degli oggetti? A noi è stato detto di privilegiare le uscite durante le lezioni perché durante la ricreazione il tempo non sarebbe bastato per tutti. E che significa di fatto? Quante persone faccio uscire una alla volta? Chi stabilisce il limite? L'anno scorso l'avevo fatto io, ma il dirigente aveva dato agli alunni dei messaggi ambigui su questo. Immagino già i finti malesseri, anche per dichiarati sintomi che apparentemente non sono da COVID. Dove saranno condotti questi alunni? Io non ho ricevuto risposte su questo. In pratica durante le lezioni andranno in giro gli alunni di tutte le classi e si creeranno assembramenti qua e là, di cui talvolta i collaboratori non si occuperanno.
Nashef- Messaggi : 2352
Data d'iscrizione : 04.05.13
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
Nell'aula adibita agli alunni che presentano sintomi compatibili col COVID permarranno diversi alunni contemporaneamente. Dubito che in una scuola di 1000 studenti ci sia solo un alunno che dichiara di sentirsi male. Non ricordo se la febbre vada misurata prima o dopo l'accesso a questa stanza. In ogni caso, se un alunno dichiara di sentirsi male ma non ha febbre, che si fa? Non credo proprio che possa essere lasciato in classe con i compagni.
Nashef- Messaggi : 2352
Data d'iscrizione : 04.05.13
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
Noi abbiamo 4 state adibite a infermeria più una per i docenti
peadp- Messaggi : 1184
Data d'iscrizione : 26.12.17
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
[quote="balanzoneXXI"] Purtroppo il docente deve usare il cellulare in classe, anche perché lì ha l'app per entrare nel registro elettronico, dove segna assenze e argomenti trattati a lezione (senza contare le eventuali chiamate delle segreterie, in alcune scuole si fa)[/quote]
Il docente "deve" farlo se ha cominciato volontariamente a farlo, e a far capire a tutti che è disposto a farlo.
Dopo di che, tutti lo danno per scontato, e una volta che ha iniziato a farlo "eccezionalmente", "solo per necessità particolari", eccetera...) non può più tornare indietro.
Se sceglie fin dall'inizio di opporsi, di non farlo mai, e di tenere il punto sempre fermo sulla questione... non glielo chiedono più, e viene rispettato comunque.
Certo che se il docente SCEGLIE di tenersi sul cellulare le app per entrare nel registro elettronico, e SCEGLIE di farlo sapere a tutti e di farsi vedere mentre lo fa... poi non può lamentarsi del fatto che tutti si aspettino che lo faccia, e non può dire che "era contrario, ma purtroppo deve farlo per forza". Dica la verità, ossia che era disponibile a farlo, e che gli sta bene così, senza recriminare.
Faccio umilmente presente che:
a) esiste anche il diritto di scegliere se avere o non avere uno smartphone (non è obbligatorio);
b) anche se si ha comunque uno smartphone, esiste il diritto di scegliere di usarlo solo per la vita privata e non per il lavoro, ed esiste il diritto di scegliere se comunicare o meno al datore di lavoro se lo si ha o no (anche questo non è obbligatorio);
c) anche se si ha comunque uno smartphone e il datore di lavoro lo sa, rimane sempre il fatto che si tratta di un oggetto privato, ed esiste il diritto di scegliere quante ore al giorno usarlo, quante ore al giorno tenerlo acceso, e se portarselo dietro 24 ore su 24 o no... e non esiste nessun obbligo di rendere conto al datore di lavoro come lo si usa, quali app ci si scaricano e in quali orari si desidera usarlo o no.
Per cui, la storia di sentirsi "costretti" perché la connessione dall'aula non funziona, scusate ma non regge proprio. Regge solo per chi comunque era già disposto a farlo anche prima e lo trovava normale. Ma per quelli che dicono di essere contrari ma di essere purtroppo costretti a farlo lo stesso, non regge.
Una cosa del genere mi è capitata per l'annosa questione dell'accompagnamento delle gite.
Io da molti anni non do mai la disponibilità ad accompagnare gite di più giorni, non perché sia contraria al principio in sé, ma perché non mi sento sufficientemente tutelata dalla legge e dalle tendenze giurisprudenziali sulle responsabilità in caso di problemi.
Diversi miei colleghi che (esattamente come me) non se la sentono di accompagnare le gite... si sentono in dovere di GIUSTIFICARSI per il fatto di dire di no, adducendo problemi familiari, figli piccoli, genitori anziani, e comunque sventagliando esplicitamente il fatto di doversi giustificare, e di sentirsi in colpa per il fatto di dire di no. Bene, tutti quetsi vengono sistematicamente martellati di suppliche perché ci ripensino e perché "altrimenti ci rimettono i ragazzi", e roba del genere.
A me, da quando ho cominciato a dire che semplicemente NON DO la disponibilità, senza spiegare il perché e senza addurre nessuna motivazione personale, ma dico di no e basta (e faccio capire che non mi sento in dovere di giustificarmi), nessuno prova più a farmi pressioni. Perché di trippa per felini non ce n'è. Tutti sanno di non potermi obbligare, e tutti sanno che il trucchetto psicologico di agire sul senso di colpa con me non funziona.
Per il docente che si sente costretto a usare il cellulare privato per collegarsi al registro elettronico, vale la stessa cosa.
Se si stabilisce fin dall'inizio che non si è disposti a farlo, e si fa capire a tutti che la richiesta è fuori questione, dopo un po' tutti prendono atto che è fuori questione, e smettono di chiedercelo.
Il docente "deve" farlo se ha cominciato volontariamente a farlo, e a far capire a tutti che è disposto a farlo.
Dopo di che, tutti lo danno per scontato, e una volta che ha iniziato a farlo "eccezionalmente", "solo per necessità particolari", eccetera...) non può più tornare indietro.
Se sceglie fin dall'inizio di opporsi, di non farlo mai, e di tenere il punto sempre fermo sulla questione... non glielo chiedono più, e viene rispettato comunque.
Certo che se il docente SCEGLIE di tenersi sul cellulare le app per entrare nel registro elettronico, e SCEGLIE di farlo sapere a tutti e di farsi vedere mentre lo fa... poi non può lamentarsi del fatto che tutti si aspettino che lo faccia, e non può dire che "era contrario, ma purtroppo deve farlo per forza". Dica la verità, ossia che era disponibile a farlo, e che gli sta bene così, senza recriminare.
Faccio umilmente presente che:
a) esiste anche il diritto di scegliere se avere o non avere uno smartphone (non è obbligatorio);
b) anche se si ha comunque uno smartphone, esiste il diritto di scegliere di usarlo solo per la vita privata e non per il lavoro, ed esiste il diritto di scegliere se comunicare o meno al datore di lavoro se lo si ha o no (anche questo non è obbligatorio);
c) anche se si ha comunque uno smartphone e il datore di lavoro lo sa, rimane sempre il fatto che si tratta di un oggetto privato, ed esiste il diritto di scegliere quante ore al giorno usarlo, quante ore al giorno tenerlo acceso, e se portarselo dietro 24 ore su 24 o no... e non esiste nessun obbligo di rendere conto al datore di lavoro come lo si usa, quali app ci si scaricano e in quali orari si desidera usarlo o no.
Per cui, la storia di sentirsi "costretti" perché la connessione dall'aula non funziona, scusate ma non regge proprio. Regge solo per chi comunque era già disposto a farlo anche prima e lo trovava normale. Ma per quelli che dicono di essere contrari ma di essere purtroppo costretti a farlo lo stesso, non regge.
Una cosa del genere mi è capitata per l'annosa questione dell'accompagnamento delle gite.
Io da molti anni non do mai la disponibilità ad accompagnare gite di più giorni, non perché sia contraria al principio in sé, ma perché non mi sento sufficientemente tutelata dalla legge e dalle tendenze giurisprudenziali sulle responsabilità in caso di problemi.
Diversi miei colleghi che (esattamente come me) non se la sentono di accompagnare le gite... si sentono in dovere di GIUSTIFICARSI per il fatto di dire di no, adducendo problemi familiari, figli piccoli, genitori anziani, e comunque sventagliando esplicitamente il fatto di doversi giustificare, e di sentirsi in colpa per il fatto di dire di no. Bene, tutti quetsi vengono sistematicamente martellati di suppliche perché ci ripensino e perché "altrimenti ci rimettono i ragazzi", e roba del genere.
A me, da quando ho cominciato a dire che semplicemente NON DO la disponibilità, senza spiegare il perché e senza addurre nessuna motivazione personale, ma dico di no e basta (e faccio capire che non mi sento in dovere di giustificarmi), nessuno prova più a farmi pressioni. Perché di trippa per felini non ce n'è. Tutti sanno di non potermi obbligare, e tutti sanno che il trucchetto psicologico di agire sul senso di colpa con me non funziona.
Per il docente che si sente costretto a usare il cellulare privato per collegarsi al registro elettronico, vale la stessa cosa.
Se si stabilisce fin dall'inizio che non si è disposti a farlo, e si fa capire a tutti che la richiesta è fuori questione, dopo un po' tutti prendono atto che è fuori questione, e smettono di chiedercelo.
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Sab Set 12, 2020 12:38 am - modificato 2 volte.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
[quote="Superconduttore2"]Sulle gite di più giorni c è tanta ipocrisia.. dietro il patetico " eeeeh mi tocca pure quest anno,che barba" [/quote]
Aggiungiamoci pure la recriminazione (fasulla) che "non è giusto che tocchi sempre agli stessi, bisognerebbe fare un po' per uno". E ci credo, tocca sempre agli stessi, perché sono sempre gli stessi che dicono sempre di sì!
Quando gli si risponde che nemmeno loro sono obbligati, ma che possono liberamente dire di no, esattamente come dico di no io (e che se non si trova nessun accompagnatore disponibile, la gita semplicemente non si fa) vanno in un loop mentale e dialettico, da paura...
Aggiungiamoci pure la recriminazione (fasulla) che "non è giusto che tocchi sempre agli stessi, bisognerebbe fare un po' per uno". E ci credo, tocca sempre agli stessi, perché sono sempre gli stessi che dicono sempre di sì!
Quando gli si risponde che nemmeno loro sono obbligati, ma che possono liberamente dire di no, esattamente come dico di no io (e che se non si trova nessun accompagnatore disponibile, la gita semplicemente non si fa) vanno in un loop mentale e dialettico, da paura...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
[quote="Superconduttore2"]quelle di 3-4-5 giorni abroad sono già tutte assegnate[/quote]
Dai noi capita il contrario, le gite di un giorno sono le più gettonate, quelle in cui bisogna restare anche fuori a dormire non ci vuole andare nessuno... di base perché non si dorme e devi passare la notte sveglio a fare il cane antidroga.
Dai noi capita il contrario, le gite di un giorno sono le più gettonate, quelle in cui bisogna restare anche fuori a dormire non ci vuole andare nessuno... di base perché non si dorme e devi passare la notte sveglio a fare il cane antidroga.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: Che succede se qualcuno si rifiuta di indossare la mascherina in classe?
[quote="Antesignano"]
OT
continuo a non capire perché l'angolo giro è concavo e l'angolo piatto non è né concavo né convesso. L'ho trovato scritto su diversi siti. Qualcuno anche di una certa levatura.
Tu che hai il PhD, mi potresti dare una mano?[/quote]
Io non ho un PhD, ma provo ad aiutarti lo stesso. Ho dedotto che tu faccia riferimento ai testi della scuola primaria o della secondaria di primo grado.
Dipende dalla definizione di angolo e dalla definizione di angolo concavo/convesso.
Di solito, nei testi di scuola media inferiore, un angolo è definito concavo quando contiene il prolungamento dei suoi lati. Alla secondaria di secondo grado, invece, si fa riferimento alle figure concave/convesse in generale e la definizione cambia un po'.
Se definisci l'angolo come parte di piano interna a due semirette generatrici,
- l'angolo giro è concavo perché comprende il prolungamento delle semirette generatrici coincidenti, ma è in generale una figura concava perchè gli manca una semiretta.
- l'angolo piatto è convesso perché non contiene il prolungamento delle semirette generatrici.
Se definisci l'angolo come parte di piano compresa tra due semirette generatrici e metti anche le semirette,
- l'angolo giro resta concavo perché comprende il prolungamento delle semirette generatrici, ma non è più una "figura concava".
- l'angolo piatto è anche lui concavo perché comprende il prolungamento delle semirette generatrici, ma visto in generale non è una "figura concava".
OT
continuo a non capire perché l'angolo giro è concavo e l'angolo piatto non è né concavo né convesso. L'ho trovato scritto su diversi siti. Qualcuno anche di una certa levatura.
Tu che hai il PhD, mi potresti dare una mano?[/quote]
Io non ho un PhD, ma provo ad aiutarti lo stesso. Ho dedotto che tu faccia riferimento ai testi della scuola primaria o della secondaria di primo grado.
Dipende dalla definizione di angolo e dalla definizione di angolo concavo/convesso.
Di solito, nei testi di scuola media inferiore, un angolo è definito concavo quando contiene il prolungamento dei suoi lati. Alla secondaria di secondo grado, invece, si fa riferimento alle figure concave/convesse in generale e la definizione cambia un po'.
Se definisci l'angolo come parte di piano interna a due semirette generatrici,
- l'angolo giro è concavo perché comprende il prolungamento delle semirette generatrici coincidenti, ma è in generale una figura concava perchè gli manca una semiretta.
- l'angolo piatto è convesso perché non contiene il prolungamento delle semirette generatrici.
Se definisci l'angolo come parte di piano compresa tra due semirette generatrici e metti anche le semirette,
- l'angolo giro resta concavo perché comprende il prolungamento delle semirette generatrici, ma non è più una "figura concava".
- l'angolo piatto è anche lui concavo perché comprende il prolungamento delle semirette generatrici, ma visto in generale non è una "figura concava".
@melia- Messaggi : 4461
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