Aderenza della materia del dottorato alla propria disciplina di insegnamento

Buonasera forumisti,
è da qualche tempo che vorrei tentare, senza scorciatoie, la strada del dottorato e in generale di un percorso di ricerca, sfruttando il congedo triennale, nonostante trovi l'insegnamento ai ragazzi uno dei lavori più belli del mondo. Le vicende pandemiche però mi stanno creando - a me come a molti altri - un forte disagio, e ciò mi spinge a dedicare le risorse delle prossime settimane e mesi a preparare un progetto di ricerca per un possibile dottorato. Ho scritto a molti coordinatori dei dottorati di facoltà italiane e qualcuno ha dato riscontri promettenti sulle mie ipotesi di ricerca; altri no.
Vengo al dunque. Sono laureato in filosofia e insegno filosofia e storia al liceo, che dovrebbero essere le discipline in cui sono più specializzato (più filosofia che storia, ma anche storia). Il progetto di ricerca riguarda delle intersezioni tra un genere narrativo e la filosofia e, secondariamente, la storia. Il docente coordinatore, cui ho scritto, ha manifestato interesse per il progetto, ma, correttamente, mi ha risposto di non potere esprimersi oltre nel merito, perché potrebbe trovarsi in commissione. Insegna italianistica, ha detto che la mia ipotesi rientrerebbe pienamente nel bando, perché, ha scritto, la prospettiva è filosofica, ma il tema è la narrativa.
Dovendo compilare la domanda ho la scelta tra "studi storico-letterari" (che sarebbe una dicitura più coerente con la materia insegnata dal coordinatore e con la declinazione che egli ha dato della mia ipotesi di ricerca) e "studi storici" (che sarebbe una dicitura più coerente con la disciplina che insegno e la mia preparazione). Inoltre, un ipotetico dottorato in studi storico-letterari sarebbe troppo distante dalle discipline che insegno e non mi garantirebbe perciò il congedo? D'altra parte, è anche prevista una prova orale sulle discipline, in un caso lingua e letteratura italiana, in cui sono molto debole (tipo se mi viene chiesto di Petrarca o Bembo o Alfieri, non saprei praticamente nulla), però è la materia del coordinatore che ha mostrato interesse per il mio progetto, nell'altro caso storia moderna e contemporanea, dove la mia preparazione, opportunamente rinfrescata, è solida. Ciò detto, devo inserire "studi storico-letterari" o "studi storici", secondo voi?
Grazie in anticipo a chi mi vorrà rispondere

Su tutto il resto non ho idea, anche se la premessa mi sembra inutilmente polemica ("senza scorciatoie"), ma il congedo è per il dottorato per sé. Puoi farlo su qualsiasi argomento, anche il volo dei piccioni, se l'università ti approva il progetto.

Grazie plutOne, con senza scorciatoie intendevo non con università on line, non associazioni che ti mettono in contatto con l'università fittizia maltese, o con libere università dell'Ossezia, tutto qui. In realtà, credevo che, per esempio per un insegnante di scienze, un dottorato in musicologia o in filologia slava non sia valevole per il congedo triennale. Sbaglio?

[quote="PlutOne"]Su tutto il resto non ho idea, anche se la premessa mi sembra inutilmente polemica ("senza scorciatoie"), ma il congedo è per il dottorato per sé. Puoi farlo su qualsiasi argomento, anche il volo dei piccioni, se l'università ti approva il progetto. [/quote]

vai tranquillo, l'argomento della ricerca di dottorato non influisce minimamente sul congedo.