Dsa bes e trasmissione fascicolo alunno

Nel passaggio scuola primo ciclo verso il secondo la scuola di provenienza ha obbligo di trasferire fascicolo? La famiglia può impedire? Rif normativi. Sulla pagella e certificazione competenze è ripirtato che l'alunno è daa o bes?

La segreteria trasmette il fascicolo dalle medie alle superiori, penso che lo faccia anche negli altri passaggi. Non vedo perché la famiglia dovrebbe impedire la trasmissione, al massimo può non firmare il nuovo PDP e allora starà al Cdc decidere se considerare o meno l'alunno come BES. Esistono i PDP del solo Cdc, senza la firma dei genitori. Cosa è scritto sulla pagella dovresti chiederlo alla segreteria. Sei un genitore?

Da quel che so io, la scuola ha l'obbligo di avere il nullaosta dei genitori per la trasmissione dei dati....un genitore potrebbe anche non volersi più avvalere di certificazioni PDP e sostegno (anche se a danno del figlio) ..qualcosa forse cambia con il fascicolo digitale, se c'è .
Sulla pagella sicuramente non può comparire che l'alunno ha qualche certificazione. Se un alunno ha la 104 potrebbe avere dei traguardi di competenze personalizzati.

PrimulaVera ha scritto: Esistono i PDP del solo Cdc, senza la firma dei genitori.

..e io ho il fortissimo dubbio che questa cosa sia del tutto irregolare.

La scuola prende dei provvedimenti particolari nei confronti di un alunno e NON informa la famiglia?

Oppure, peggio ancora, informa la famiglia, questa dice di no, e la scuola lo fa lo stesso contro la volontà della famiglia?

Secondo me cose del genere dovrebbero essere limitate a situazioni eccezionalissime, famiglie che vivono in condizioni socioculturali talmente estreme che non ci si può nemmeno parlare, o roba del genere.

Ossia, quelli che non solo sono "bes", che già dovrebbe essere un'eccezione, ma quelli che sono straordinariamente problematici ANCHE rispetto alla media degli altri bes, cioè i "bes al quadrato".

Non dovrebbe essere un'iniziativa presa di routine...

Concordo pienamente con te Paniscus, non la pensano così i colleghi più giovani. Sono formati in modo diverso, sia i neo specializzati sul sostegno che gli abilitati. Anche nei corsi per fare il tutor dei docenti nell'anno di prova si insiste su un argomento: la scuola può bocciare solo se può provare di aver messo in atto tutte le misure per sostenere l'alunno in difficoltà, anche contro il volere dei genitori.

ok, ma dove sta scritto che "sostenere l'alunno in difficoltà" significhi come UNICA possibilità quella di trattarlo come se fosse un disabile anche se non lo è, e di fargli un PDP con l'unico obiettivo di ridurgli e facilitargli la programmazione (anche contro il volere della famiglia)  in maniera che non si ponga il problema di bocciarlo perché i voti vengono gonfiati molto prima?

Questa strategia ha come unico effetto quello di farlo promuovere lo stesso anche se non ha imparato nulla, ma non certo quello di aiutarlo a imparare di più. "sostegno all'alunno in difficoltà" significa questo? Diamogli richieste semplificate in modo da mettergli voti finti, così è contento perché non rischia la bocciatura, però le difficoltà continua a tenersele lo stesso?

PrimulaVera ha scritto:Concordo pienamente con te Paniscus, non la pensano così i colleghi più giovani. Sono formati in modo diverso,

Il che vuol dire che nel giro di una decina d'anni saranno quasi tutti così, e quindi la scuola come luogo di apprendimento e di maturazione intellettuale e civile non esisterà più.

La maggioranza dell'opinione pubblica corrente e dei cosiddetti esperti VUOLE questo?

Se ne vedranno presto le conseguenze (anzi, GIA' si vedono, perché alcuni di questi "colleghi più giovani" sono proprio i primi giovani adulti che hanno fatto tutto il loro percorso di studi così, fin da quando erano alle elementari a loro volta).

Come cantava quello, "per quanto voi vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti".

Non confondiamo i DVA con gli altri BES. Per il resto, concordo ma siamo mosche bianche.