Aspettativa o Dimissioni volontarie?

Buon pomeriggio,
chiedo un consiglio per capire come procedere con la seguente situazione.

Sono un'insegnante di ruolo dal 1 settembre 2015 presso la una scuola primaria statale (5 anni di anzianità). Nella mia città si è presentata una posizione lavorativa vantaggiosa per un'ente governativo straniero nel campo educativo, mi sono candidata e ci sono buone possibilità che io sia stata scelta. I due lavori non sono compatibili in termini di orario di lavoro.
Mi trovo ora nell'incapacità di capire quale possa essere la scelta da fare per intraprendere il nuovo cammino lavorativo.

Mi consigliate di:

1) chiedere un'aspettativa al mio Dirigente. La normativa sulle aspettative appare a mio avviso nebulosa: è concessa anche in caso di sottoscrizione di un nuovo contatto lavorativo?
Applicare poi l'interruzione lavorativa a Dicembre 2021 attraverso Istanze online.

2) avanzo le dimissioni volontarie al Dirigente ora, consapevole della necessità di rispettare il preavviso di due mesi e dell'effettivo licenziamento al 1 settembre 2021.

Voi cosa fareste?
Resto in attesa di un vostro gentile parere,
Marta

MartaNJ ha scritto:... Nella mia città si è presentata una posizione lavorativa vantaggiosa per un'ente governativo straniero nel campo educativo, mi sono candidata e ci sono buone possibilità che io sia stata scelta. I due lavori non sono compatibili in termini di orario di lavoro.

Anche se gli orari fossero compatibili, la posizione di docente full time esclude la coesistenza di contratti di lavoro dipendente.

MartaNJ ha scritto:
1) chiedere un'aspettativa al mio Dirigente. La normativa sulle aspettative appare a mio avviso nebulosa: è concessa anche in caso di sottoscrizione di un nuovo contatto lavorativo?

Non si tratta di normativa nebulosa, ma di molte tipologie di aspettativa.
Una, ad esempio, consente di assentarsi per massimo un anno scolastico per fare esperienza di altro lavoro.
E' interessante per chi non è certo che il nuovo lavoro sia completamente adatto, ma mi sembra che tu non abbia dubbi.
https://www.orizzontescuola.it/aspettativa-per-svolgere-un-altro-lavoro-ecco-i-criteri-e-le-modalita-di-fruizione-e-i-limiti/

Le altre tipologie di aspettativa non risolvono il problema di fondo: non puoi stipulare un altro contratto e contestualmente essere dipendente pubblico.

MartaNJ ha scritto:
2) avanzo le dimissioni volontarie al Dirigente ora, consapevole della necessità di rispettare il preavviso di due mesi e dell'effettivo licenziamento al 1 settembre 2021.

Non ho capito quando dovresti cominciare il nuovo lavoro; se non hai fretta, hai diverse possibilità; se non ti aspettano, puoi dimetterti dalla scuola in qualsiasi momento, consapevole che non puoi ripensarci.

La cosa molto nebulosa è che non si capisce se, presentando le dimissioni dopo dicembre (ovvero insieme ai pensionamenti), tu incorra, nonostante i mesi di preavviso, in un licenziamento disciplinare, che mi pare precluda la possibilità di avere futuri incarichi nella PA...

caesar753 ha scritto:La cosa molto nebulosa è che non si capisce se, presentando le dimissioni dopo dicembre (ovvero insieme ai pensionamenti), tu incorra, nonostante i mesi di preavviso, in un licenziamento disciplinare, che mi pare precluda la possibilità di avere futuri incarichi nella PA...

anche a me interesserebbe capire meglio...
il periodo di preavviso é relativo all'inizio dell'anno scolastico successivo? anche rispettandolo si puó incorrere in sanzioni?
...quindi per dimettersi "senza rischi" bisogna farlo nel periodo di richiesta pensionamenti?

maestramarti ha scritto:

anche a me interesserebbe capire meglio...
il periodo di preavviso é relativo all'inizio dell'anno scolastico successivo? anche rispettandolo si puó incorrere in sanzioni?
...quindi per dimettersi "senza rischi" bisogna farlo nel periodo di richiesta pensionamenti?

Sarebbe bello saperlo ma nessuno ti risponderà, ho posto più volte questo quesito senza ottenere risposta

Nel dubbio chiedi aspettativa per altro lavoro e decidi con calma

maestramarti ha scritto:
...quindi per dimettersi "senza rischi" bisogna farlo nel periodo di richiesta pensionamenti?

Su questo non c'è dubbio.

caesar753 ha scritto:
Sarebbe bello saperlo ma nessuno ti risponderà, ho posto più volte questo quesito senza ottenere risposta

La mancanza di risposta dovrebbe essere la prova che la normativa in materia è contraddittoria in quanto frutto della sovrapposizione negli anni di leggi e/o circolari.
Capita quindi che le risposte siano contrastanti o assenti.

fradacla ha scritto:

maestramarti ha scritto:
...quindi per dimettersi "senza rischi" bisogna farlo nel periodo di richiesta pensionamenti?

Su questo non c'è dubbio.

grazie fradacla!

fradacla ha scritto:[
La mancanza di risposta dovrebbe essere la prova che la normativa in materia è contraddittoria in quanto frutto della sovrapposizione negli anni di leggi e/o circolari.
Capita quindi che le risposte siano contrastanti o assenti.

Non era un attacco, figurati, però mi pare inverosimile che, non dico su un forum, ma in generale nessuno, nemmeno i sindacati, visto che dovrebbe essere il loro lavoro, sappiano le conseguenze delle dimissioni, non mi pare sia una eventualità così poco ricorrente..

Non l'ho preso per un attacco, tranquillo.
Ribadisco che la mancanza di una risposta certa ed univoca nasce dalla sovrapposizione di norme e dal fatto che la privatizzazione del rapporto di pubblico impiego non ha spazzato via del tutto le norme precedenti.
E' illuminante in proposito questo excursus, che credo di aver linkato già in passato.
https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=138617

Grazie della risposta, quello di cui non riesco a farmi capace è proprio il fatto che "A garanzia del buon andamento del servizio pubblico, però, il legislatore ha previsto che le dimissioni divengano efficaci a partire dall’anno scolastico successivo. " stante la privatizzazione della PA: in nessun lavoro privato viene chiesto di dare le dimissioni un anno prima, e non riesco a capire come delle dimissioni comunicate 3-4 mesi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico possano inficiare "il buon andamento del servizio pubblico": un conto è telefonare la.mattina a scuola e dire "non vengo più" un altro è comunicarlo ad aprile e dare tutto il tempo agli organi preposti di mettere quel posto a disposizione in organico di diritto, per la mobilità, o, alla peggio, di fatto per le supplenze...

Ottimo excursus quello del link. Completerei la normativa con l'art. 10 del DL 357/1989 che prevede che, le dimissioni presentate dopo il 31 marzo ma  prima  dell'inizio dell'anno scolastico successivo, hanno effetto  dal  1°  settembre dell'anno che segue il suddetto anno scolastico. Segnalo qualche refuso nella normativa per una migliore consultazione: non è il DPR 3511/1998 ma il 351/1998. L'art. 510 del D.Lgs. 297/1994 è stato abrogato proprio dal DPR 351/1998. Inoltre l'art. 55-quater non è del D.Lgs 150/2009 ma del D.Lgs. 165/2001, modificato dal 150/2009. Come detto da Fradacla il nodo sta nella privatizzazione del rapporto di lavoro che rende inapplicabile gran parte (ma non tutta) della normativa pubblicistica pre-esistente. La cosa migliore è prendere l'aspettativa e rinviare le dimissioni all'anno successivo

[quote="Gianfranco"]Ottimo excursus quello del link. Completerei la normativa con l'art. 10 del DL 357/1989 che prevede che, le dimissioni presentate dopo il 31 marzo ma  prima  dell'inizio dell'anno scolastico successivo, hanno effetto  dal  1°  settembre dell'anno che segue il suddetto anno scolastico. Segnalo qualche refuso nella normativa per una migliore consultazione: non è il DPR 3511/1998 ma il 351/1998. L'art. 510 del D.Lgs. 297/1994 è stato abrogato proprio dal DPR 351/1998. Inoltre l'art. 55-quater non è del D.Lgs 150/2009 ma del D.Lgs. 165/2001, modificato dal 150/2009. Come detto da Fradacla il nodo sta nella privatizzazione del rapporto di lavoro che rende inapplicabile gran parte (ma non tutta) della normativa pubblicistica pre-esistente. La cosa migliore è prendere l'aspettativa e rinviare le dimissioni all'anno successivo[/quote]

Mi scuso se mi intrometto nel post, ma il Professor Gianfranco mi ha già aiutato mesi fa con i suoi preziosi interventi e, alla luce di quanto scrive, ho alcuni dubbi che gli chiederei cortesemente di aiutarmi a fugare.

Avendo presentato domanda di dimissioni a febbraio 2021, saranno valide, vero, dal 1 settembre 2021?

Non capisco questa cosa del 31 marzo... Non la conoscevo!!!

E qualora il Provveditorato o il Ministero o altre istituzioni non le accettassero e mi imponessero di andare a scuola il 1 settembre 2021, cosa succederebbe se non mi presentassi? Rischierei solo il procedimento disciplinare che mi esclude dalla P.A. o rischierei anche altro?

Grazie fin d'ora per le spiegazioni.

A quanto ho capito io o vai a scuola fino a settembre 2022 o ti licenziano per motivi disciplinari a settembre 2021, e non potrai più lavorare per la PA.
Mai visto un lavoro dove servono quasi 2 anni di preavviso per licenziarsi!

[quote="caesar753"]A quanto ho capito io o vai a scuola fino a settembre 2022 o ti licenziano per motivi disciplinari a settembre 2021, e non potrai più lavorare per la PA.
Mai visto un lavoro dove servono quasi 2 anni di preavviso per licenziarsi![/quote]

Ma veramente, hai perfettamente ragione!
Una fatica assurda per entrare a scuola con secoli di precariato e ancor più fatica per andarsene! Paradossale. L'unico ambiente lavorativo in questa situazione!


Io però dovrei proprio essere certa che il 1 settembre 2021 nessuno possa obbligare a rientrare.

Spero che il prezzo da pagare sia "solo" (si fa per dire!) il non poter più lavorare per la P.A.
Ma non potrei mai accettare che mi imponessero di dover lavorare per un altro anno ancora, fino a settembre 2022.

Se vogliono definirlo licenziamento o decadenza (non so nemmeno la differenza) anzichè dimissioni volontarie lo facciano, per quanto assurdo, ma non costringano al rientro.

Come ho scritto, la questione è contorta. Se Il Ds accetta le dimissioni, la faccenda finisce lì. In caso contrario si rimane in servizio. Se non ci si presenta in servizio verrà avviato il procedimento disciplinare che culminerà col licenziamento disciplinare che impedisce di instaurare in futuro rapporti di lavoro con la Pubblica Amministrazione

[quote="Gianfranco"]Come ho scritto, la questione è contorta. Se Il Ds accetta le dimissioni, la faccenda finisce lì. In caso contrario si rimane in servizio. Se non ci si presenta in servizio verrà avviato il procedimento disciplinare che culminerà col licenziamento disciplinare che impedisce di instaurare in futuro rapporti di lavoro con la Pubblica Amministrazione[/quote]

Ti ringrazio moltissimo! Sei davvero una persona preparatissima, non è da tutti! Tu conosci leggi e cavilli burocratici che nessuno sa mai, nemmeno in Provveditorato e nei sindacati. Consulenza preziosa. Privilegiati i tuoi colleghi a poter lavorare con un insegnante come te! Grazie nuovamente.

Laradebianco ha scritto:

Avendo presentato domanda di dimissioni a febbraio 2021, saranno valide, vero, dal 1 settembre 2021?

Non capisco questa cosa del 31 marzo...  Non la conoscevo!!!

Non confiderei tanto sul fatto di avere presentato le dimissioni prima del 31 marzo. La norma è del 1989 e, in forza dell'art. 69 del D.lgs. 165/2001 e dell'art. 146 del CCNL, dovrebbe essere inapplicabile

[quote="Gianfranco"][quote="Laradebianco"]

Avendo presentato domanda di dimissioni a febbraio 2021, saranno valide, vero, dal 1 settembre 2021?

Non capisco questa cosa del [b]31 marzo[/b]...  Non la conoscevo!!!

[/quote]
Non confiderei tanto sul fatto di avere presentato le dimissioni prima del 31 marzo. La norma è del 1989 e, in forza dell'art. 69 del D.lgs. 165/2001 e dell'art. 146 del CCNL, dovrebbe essere inapplicabile[/quote]


Non ho capito, scusami...
Questo significa che, pur avendo presentato domanda prima del 31 marzo, potrei incorrere ugualmente nelle conseguenze di non poter più lavorare nella P.A. se non mi presentassi il 1 settembre 2021, qualora mi venisse richiesto di presentarmi quel giorno? Pazienza, lo accetterò.
L'importante è che non mi obblighino a fare un altro anno di scuola e che dal 1 settembre 2021 io sia libera di lasciare il lavoro.

Laradebianco ha scritto:[
L'importante è che non mi obblighino a fare un altro anno di scuola e che dal 1 settembre 2021 io sia libera di lasciare il lavoro.

Nonostante questo lavoro ci assomiglia molto, solo se "lasci" il carcere senza permesso ti vengono a cercare le guardie, se sei proprio sicura che non vorrai mai più avere a che fare con la PA da dipendente puoi anche smettere di andare domani mattina :-)

[quote="caesar753"][quote="Laradebianco"][
L'importante è che non mi obblighino a fare un altro anno di scuola e che dal 1 settembre 2021 io sia libera di lasciare il lavoro.
[/quote]

Nonostante questo lavoro ci assomiglia molto, solo se "lasci" il carcere senza permesso ti vengono a cercare le guardie, se sei proprio sicura che non vorrai mai più avere a che fare con la PA da dipendente puoi anche smettere di andare domani mattina :-)[/quote]


Grazie per avermi regalato un sorriso! In questo periodo ce n'è bisogno!

caesar753 ha scritto:

Laradebianco ha scritto:[
L'importante è che non mi obblighino a fare un altro anno di scuola e che dal 1 settembre 2021 io sia libera di lasciare il lavoro.

Nonostante questo lavoro ci assomiglia molto, solo se "lasci" il carcere senza permesso ti vengono a cercare le guardie, se sei proprio sicura che non vorrai mai più avere a che fare con la PA da dipendente puoi anche smettere di andare domani mattina :-)

ah...non ti mettono nel girarrosto e ti lasciano cuocere lentamente? E io che pensavo...comunque, precludersi la possibilità di lavorare ancora nella PA non è mica cosa da poco, di questi tempi. Anche se con l'avvento di Brunetta tutto può essere, anche voler abbandonare per sempre la PA.

Proprio perchè non è cosa da poco, non sono mai decisioni prese a cuor leggero, anzi.
Per questo occorrono certezze normative, per sapere come muoversi in modo corretto e rischiare il meno possibile su tanti e diversi fronti.