La preselettiva nell'era Brunetta
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mafalb
Ciope1981
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Carlo8002020
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La preselettiva nell'era Brunetta
Leggo da qualche giorno della possibilità di superare la preselettiva per l'accesso al concorso ordinario grazie alle novità previste dal ministro Brunetta per il reclutamento nella pubblica amministrazione. Addirittura, ritrovo in homepage un articolo dove "spiega tutto lui", sostenendo, per esempio, che non si può valutare il servizio, in quanto sarebbe (giustamente) discriminatorio nei confronti dei più giovani. In definitiva, Brunetta propone che siano i soli titoli culturali ad assicurare l'accesso ai concorsi.
Ci vuole del genio per pensare di sostituire la preselettiva, giusta o sbagliata che sia, con un sistema del genere. Tutto si ridurrebbe a una caccia all'università in grado di assicurare il voto di laurea più alto, con migliaia di candidati classificati con punteggi ex aequo, che provano a differenziarsi grazie al solito mercato indegno di certificazioni informatiche e corsi di aggiornamento vari, più o meno seri e più o meno rapidi.
Inoltre, il buon Brunetta fa riferimento al sistema di reclutamento EPSO, che escluderebbe proprio la valutazione logica del candidato in favore dei soli titoli. Si vede che non sa che nel sistema EPSO, prima di prendere anche solo in esame i titoli, si viene sottoposti a una valutazione delle capacità logiche, verbali e, se richiesto, manageriali, attraverso prove a tempo altamente stressanti e competitive. Ma va bene, va bene illudere le persone che un sistema più giusto sia alle porte, che tutti abbiamo dei santi in paradiso e che il mondo beato della digitalizzazione e della semplificazione ci agevolerà immancabilmente.
Nel frattempo, sono passati 166 giorni dalla mia prova del concorso straordinario e ancora non c'è traccia di una sola graduatoria in Lombardia. Si capisce che la digitalizzazione non ha accorciato miracolosamente i tempi di correzione, che strano.
Ci vuole del genio per pensare di sostituire la preselettiva, giusta o sbagliata che sia, con un sistema del genere. Tutto si ridurrebbe a una caccia all'università in grado di assicurare il voto di laurea più alto, con migliaia di candidati classificati con punteggi ex aequo, che provano a differenziarsi grazie al solito mercato indegno di certificazioni informatiche e corsi di aggiornamento vari, più o meno seri e più o meno rapidi.
Inoltre, il buon Brunetta fa riferimento al sistema di reclutamento EPSO, che escluderebbe proprio la valutazione logica del candidato in favore dei soli titoli. Si vede che non sa che nel sistema EPSO, prima di prendere anche solo in esame i titoli, si viene sottoposti a una valutazione delle capacità logiche, verbali e, se richiesto, manageriali, attraverso prove a tempo altamente stressanti e competitive. Ma va bene, va bene illudere le persone che un sistema più giusto sia alle porte, che tutti abbiamo dei santi in paradiso e che il mondo beato della digitalizzazione e della semplificazione ci agevolerà immancabilmente.
Nel frattempo, sono passati 166 giorni dalla mia prova del concorso straordinario e ancora non c'è traccia di una sola graduatoria in Lombardia. Si capisce che la digitalizzazione non ha accorciato miracolosamente i tempi di correzione, che strano.
mafalb- Messaggi : 31
Data d'iscrizione : 21.07.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Premessa doverosa: trovo alcune delle riforme di Brunetta fra le più ingiuste e terribili della Repubblica (vedi trattenuta omonima, ecc) e sono lontano politicamente e ideologicamente da lui anni luce ma considero questa proposta in modo diverso; secondo me il punto da tenere presente è che non esiste un sistema perfetto di reclutamento. Realizzata questa realtà si deve trovare quello migliore che abbia giustezza nella selezione, non favoritismi di nessuna sorta (forse il punto più odioso di un sistema di reclutamento) e celerità.
La bozza di proposta di cui stiamo parlando centra alcuni di questi punti soprattutto sulla celerità che è una cosa sacrosanta da perseguire... parliamoci chiaro, non si può aspettare un anno o più per capire se si è superato un concorso e quindi sapere su cosa concentrarsi per il futuro; soprattutto nel mondo attuale che è più dinamico del pensiero del singolo (a piacere o non).
Il fatto di dare un peso a certificazioni farlocche non è una bella cosa ma fare una scrematura sul peso del titolo scolastico/universitario acquisito è un'ottima cosa e si dà finalmente giustizia al percorso di studi/rendimento/impegno di ognuno nel periodo della propria formazione.
Cerco di parlare in termini generali e non personali, difatti non sarei fortissimo con questo sistema in un eventuale concorso ma oggettivamente lo vedo bene per i motivi che ho citato.
Se poi il voto è altissimo ed è "pagato" o preso all'università picopallo non è colpa del sistema di reclutamento ma del sisitema universitario e di controllo che il Ministero preposto dovrebbe fare.
Il fatto che non siano usciti i risultati dei nostri concorsi non è a causa dell'avvento del digitale ma di come questo si usa... in questo caso in modo stupido, ottuso e farraginoso. Un esempio è la creazione del famoso SPID a cui riservo gli stessi aggettivi. Un sistema di accesso come quello della mia banca... o delle vostre... non è meno sicuro ma è più veloce e meno stupido. Tecnologia buona o no: dipende da come la usi.
La bozza di proposta di cui stiamo parlando centra alcuni di questi punti soprattutto sulla celerità che è una cosa sacrosanta da perseguire... parliamoci chiaro, non si può aspettare un anno o più per capire se si è superato un concorso e quindi sapere su cosa concentrarsi per il futuro; soprattutto nel mondo attuale che è più dinamico del pensiero del singolo (a piacere o non).
Il fatto di dare un peso a certificazioni farlocche non è una bella cosa ma fare una scrematura sul peso del titolo scolastico/universitario acquisito è un'ottima cosa e si dà finalmente giustizia al percorso di studi/rendimento/impegno di ognuno nel periodo della propria formazione.
Cerco di parlare in termini generali e non personali, difatti non sarei fortissimo con questo sistema in un eventuale concorso ma oggettivamente lo vedo bene per i motivi che ho citato.
Se poi il voto è altissimo ed è "pagato" o preso all'università picopallo non è colpa del sistema di reclutamento ma del sisitema universitario e di controllo che il Ministero preposto dovrebbe fare.
Il fatto che non siano usciti i risultati dei nostri concorsi non è a causa dell'avvento del digitale ma di come questo si usa... in questo caso in modo stupido, ottuso e farraginoso. Un esempio è la creazione del famoso SPID a cui riservo gli stessi aggettivi. Un sistema di accesso come quello della mia banca... o delle vostre... non è meno sicuro ma è più veloce e meno stupido. Tecnologia buona o no: dipende da come la usi.
Magide- Messaggi : 338
Data d'iscrizione : 22.10.15
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Vorrei farti notare però che, ad esempio, in nessun test di ammissione di qualunque università viene preso in considerazione il risultato della maturità. Anche in facoltà come medicina, i candidati vengono sottoposti a un test molto simile alla preselettiva. Questo perché l'ente che organizza il concorso deve sapere che i risultati ottenuti dai candidati abbiano tutti lo stesso peso, è l'unico modo per saperlo è proporre una prova da loro inventata. Attenersi a punteggi che dipendono da istituzioni e percorsi differenti non è un metodo obiettivo di valutare dei candidati.Magide ha scritto:Premessa doverosa: trovo alcune delle riforme di Brunetta fra le più ingiuste e terribili della Repubblica (vedi trattenuta omonima, ecc) e sono lontano politicamente e ideologicamente da lui anni luce ma considero questa proposta in modo diverso; secondo me il punto da tenere presente è che non esiste un sistema perfetto di reclutamento. Realizzata questa realtà si deve trovare quello migliore che abbia giustezza nella selezione, non favoritismi di nessuna sorta (forse il punto più odioso di un sistema di reclutamento) e celerità.
La bozza di proposta di cui stiamo parlando centra alcuni di questi punti soprattutto sulla celerità che è una cosa sacrosanta da perseguire... parliamoci chiaro, non si può aspettare un anno o più per capire se si è superato un concorso e quindi sapere su cosa concentrarsi per il futuro; soprattutto nel mondo attuale che è più dinamico del pensiero del singolo (a piacere o non).
Il fatto di dare un peso a certificazioni farlocche non è una bella cosa ma fare una scrematura sul peso del titolo scolastico/universitario acquisito è un'ottima cosa e si dà finalmente giustizia al percorso di studi/rendimento/impegno di ognuno nel periodo della propria formazione.
Cerco di parlare in termini generali e non personali, difatti non sarei fortissimo con questo sistema in un eventuale concorso ma oggettivamente lo vedo bene per i motivi che ho citato.
Se poi il voto è altissimo ed è "pagato" o preso all'università picopallo non è colpa del sistema di reclutamento ma del sisitema universitario e di controllo che il Ministero preposto dovrebbe fare.
Il fatto che non siano usciti i risultati dei nostri concorsi non è a causa dell'avvento del digitale ma di come questo si usa... in questo caso in modo stupido, ottuso e farraginoso. Un esempio è la creazione del famoso SPID a cui riservo gli stessi aggettivi. Un sistema di accesso come quello della mia banca... o delle vostre... non è meno sicuro ma è più veloce e meno stupido. Tecnologia buona o no: dipende da come la usi.
Tomhaze- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 10.04.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
In pratica chi non si è laureato con il massimo dei voti o fa incetta di master e certificazioni linguistiche o è tagliato fuori fino al prossimo cambio di governo che, sapendo come vanno le cose in Italia, modificherà le decisioni di Brunetta.
MLupo- Messaggi : 85
Data d'iscrizione : 19.03.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Quello che non riesco a comprendere è come si possa scremare il numero dei partecipanti (con mezzo milione di iscritti) ricorrendo ai soli titoli di studio: per il concorso ordinario in alcune classi di concorso con la preselettiva si eliminavano la maggioranza dei partecipanti, come fai ad ottenere lo stesso risultato con i soli titoli? Il rischio è che entrino in gioco tutti quei titoli relativi alla carriera universitaria che già in occasione delle GPS hanno penalizzato moltissimi docenti precari della scuola a vantaggio di chi non aveva mai o quasi messo piede nella stessa (il tutto modificando da un giorno all'altro le vecchie modalità). Molto dipenderebbe dalla tabella di valutazione dei titoli che verrebbe elaborata: sulla base dell'esperienza GPS io temo il peggio.
Molto più equo una preselettiva uguale per tutti. Coi titoli entrerebbe in gioco la disponibilità economica, il caso legato alla diversità dei percorsi formativi di ognuno, ecc. Con una preselettiva ci si confronta tutti sullo stesso piano, chi fa il punteggio più alto passa. I titoli (oltre a quello necessario per iscriversi ovviamente) e l'esperienza dovrebbero venire dopo (tenendo comunque sempre presente che ci sono già state e probabilmente ci saranno ancora procedure ad hoc per chi ha tanti anni di servizio).
Molto più equo una preselettiva uguale per tutti. Coi titoli entrerebbe in gioco la disponibilità economica, il caso legato alla diversità dei percorsi formativi di ognuno, ecc. Con una preselettiva ci si confronta tutti sullo stesso piano, chi fa il punteggio più alto passa. I titoli (oltre a quello necessario per iscriversi ovviamente) e l'esperienza dovrebbero venire dopo (tenendo comunque sempre presente che ci sono già state e probabilmente ci saranno ancora procedure ad hoc per chi ha tanti anni di servizio).
Carlo8002020- Messaggi : 615
Data d'iscrizione : 14.01.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
@Tomhaze: scusami ma non riesco a citarti. Ovviamente scrivo opinioni personali, quindi non pretendo di avere ragione! All'uscita delle superiori ci sta anche perché, come dici tu, i percorsi sono diversi (professionali, ITIS e Liceo), ma dopo l'università ed un'età più di coscienza non vedo dove sia il problema a misurarsi con degli omologhi per un concorso che porta a confrontarsi con - praticamente - pari titolo al proprio. Alla fine si concorre per una classe di concorso uguale per tutti, nello stesso ambito.
E poi penso che magari andare a lavorare per la PA non è per tutti. Se si ha un percorso accademico brillante bene, altrimenti si può fare anche altro; da cittadino vorrei i migliori al governo e nell'amministrazione della cosa pubblica. Una preselettiva dove studiare la batteria dei test a memoria o cose così, non seleziona proprio un bel niente; aver fatto un percorso di studi bene, invece seleziona decisamente meglio.
Poi ti dirò che non sono d'accordo che la preselettiva serva a selezionare i migliori, anzi mi sembra un'idea romantica ma, parliamoci chiaro, serve a ridurre i partecipanti a tre volte il numero dei posti e stop.
E poi penso che magari andare a lavorare per la PA non è per tutti. Se si ha un percorso accademico brillante bene, altrimenti si può fare anche altro; da cittadino vorrei i migliori al governo e nell'amministrazione della cosa pubblica. Una preselettiva dove studiare la batteria dei test a memoria o cose così, non seleziona proprio un bel niente; aver fatto un percorso di studi bene, invece seleziona decisamente meglio.
Poi ti dirò che non sono d'accordo che la preselettiva serva a selezionare i migliori, anzi mi sembra un'idea romantica ma, parliamoci chiaro, serve a ridurre i partecipanti a tre volte il numero dei posti e stop.
Magide- Messaggi : 338
Data d'iscrizione : 22.10.15
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Come lo determini il percorso accademico brillante? In base al voto? Una laurea al Mit di Boston ha lo stesso valore, come percorso accademico, di una laurea presa on line?Magide ha scritto:@Tomhaze: scusami ma non riesco a citarti. Ovviamente scrivo opinioni personali, quindi non pretendo di avere ragione! All'uscita delle superiori ci sta anche perché, come dici tu, i percorsi sono diversi (professionali, ITIS e Liceo), ma dopo l'università ed un'età più di coscienza non vedo dove sia il problema a misurarsi con degli omologhi per un concorso che porta a confrontarsi con - praticamente - pari titolo al proprio. Alla fine si concorre per una classe di concorso uguale per tutti, nello stesso ambito.
E poi penso che magari andare a lavorare per la PA non è per tutti. Se si ha un percorso accademico brillante bene, altrimenti si può fare anche altro; da cittadino vorrei i migliori al governo e nell'amministrazione della cosa pubblica. Una preselettiva dove studiare la batteria dei test a memoria o cose così, non seleziona proprio un bel niente; aver fatto un percorso di studi bene, invece seleziona decisamente meglio.
Poi ti dirò che non sono d'accordo che la preselettiva serva a selezionare i migliori, anzi mi sembra un'idea romantica ma, parliamoci chiaro, serve a ridurre i partecipanti a tre volte il numero dei posti e stop.
Ciope1981- Messaggi : 3540
Data d'iscrizione : 13.02.14
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Ciope1981 ha scritto:Come lo determini il percorso accademico brillante? In base al voto? Una laurea al Mit di Boston ha lo stesso valore, come percorso accademico, di una laurea presa on line?Magide ha scritto:@Tomhaze: scusami ma non riesco a citarti. Ovviamente scrivo opinioni personali, quindi non pretendo di avere ragione! All'uscita delle superiori ci sta anche perché, come dici tu, i percorsi sono diversi (professionali, ITIS e Liceo), ma dopo l'università ed un'età più di coscienza non vedo dove sia il problema a misurarsi con degli omologhi per un concorso che porta a confrontarsi con - praticamente - pari titolo al proprio. Alla fine si concorre per una classe di concorso uguale per tutti, nello stesso ambito.
E poi penso che magari andare a lavorare per la PA non è per tutti. Se si ha un percorso accademico brillante bene, altrimenti si può fare anche altro; da cittadino vorrei i migliori al governo e nell'amministrazione della cosa pubblica. Una preselettiva dove studiare la batteria dei test a memoria o cose così, non seleziona proprio un bel niente; aver fatto un percorso di studi bene, invece seleziona decisamente meglio.
Poi ti dirò che non sono d'accordo che la preselettiva serva a selezionare i migliori, anzi mi sembra un'idea romantica ma, parliamoci chiaro, serve a ridurre i partecipanti a tre volte il numero dei posti e stop.
Allora il problema è la laurea online e potrei anche essere d'accordo. La laurea al Politecnico di Bari, a Urbino o in una qualsiasi università italiana piuttosto che al MIT per me è ad un altissimo livello - premesso che non ho studiato in nessuna delle istituzioni che cito.
Ultima modifica di Magide il Lun Apr 12, 2021 4:37 pm - modificato 4 volte.
Magide- Messaggi : 338
Data d'iscrizione : 22.10.15
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Per non parlare delle mille certificazioni, master e titoli fasulli perché praticamente acquistabili...
Carlo8002020- Messaggi : 615
Data d'iscrizione : 14.01.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Forse stiamo dimenticando che siamo in pandemia, l'unica alternativa sarebbe rimandare la prova preselettiva (se va bene a Settembre), col rischio concreto di non finire tutto il concorso prima di Settembre 2022
Abilitato- Messaggi : 434
Data d'iscrizione : 13.08.15
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Tu pensi che senza preselettiva si finisca prima?Abilitato ha scritto:Forse stiamo dimenticando che siamo in pandemia, l'unica alternativa sarebbe rimandare la prova preselettiva (se va bene a Settembre), col rischio concreto di non finire tutto il concorso prima di Settembre 2022
Ciope1981- Messaggi : 3540
Data d'iscrizione : 13.02.14
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Non tutte le università sono allo stesso livello, senza voler fare una classifica tra migliori e peggiori basata su criteri impressionistici e soggettivi (in Spagna, la UNED, che pure è online, è tra le più serie e rigorose).
Se anche viene data una batteria di test da studiare, non ci vedo niente di male: si premierà chi è in grado di farlo. Non viene richiesto di fare i 110 ostacoli sotto un tempo limite, ma di dimostrare di avere sufficienti doti logiche e mnemoniche. È difficile e ingiusto? Non ci sta bene? Si può sempre cambiare lavoro o accontentarsi di rimanere supplente, se dobbiamo prendercela con il destino cinico e baro.
Per quanto riguarda la valutazione delle competenze didattiche e disciplinari, ci dovrebbe essere tempo e modo di farlo attraverso le prove scritte o un'osservazione sul luogo di lavoro.
La verità è che la proposta Brunetta va benissimo perché non seleziona un bel niente, non mette i candidati in parità di condizioni e soprattutto genera un interessante mercato delle certificazioni accessorie.
Se anche viene data una batteria di test da studiare, non ci vedo niente di male: si premierà chi è in grado di farlo. Non viene richiesto di fare i 110 ostacoli sotto un tempo limite, ma di dimostrare di avere sufficienti doti logiche e mnemoniche. È difficile e ingiusto? Non ci sta bene? Si può sempre cambiare lavoro o accontentarsi di rimanere supplente, se dobbiamo prendercela con il destino cinico e baro.
Per quanto riguarda la valutazione delle competenze didattiche e disciplinari, ci dovrebbe essere tempo e modo di farlo attraverso le prove scritte o un'osservazione sul luogo di lavoro.
La verità è che la proposta Brunetta va benissimo perché non seleziona un bel niente, non mette i candidati in parità di condizioni e soprattutto genera un interessante mercato delle certificazioni accessorie.
mafalb- Messaggi : 31
Data d'iscrizione : 21.07.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Ma tanto rumore per un concorso e poi in pratica fanno la selezione per titoli? Allora la si poteva fare due anni fa. Suvvia.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
E poi basta con la storia "che cambino lavoro se...". Uno il lavoro lo cambia se lo ritiene opportuno lui stesso.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Per quanto mi riguarda, nonostante trovi ingiusto questo metodo, se lo avessi saputo dall'inizio non avrei discusso. Ma dopo un anno che ho passato a studiare, soldi spesi per corsi/libri mi rifiuto di farmi cacciare fuori senza nemmeno una chance di provare
Tomhaze- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 10.04.20
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
Ancora nulla è definito, comunque. Ma trovo molta incongruenza, prima negano il punteggio a master e corsi fatti di qua e di là, e poi ritornano a valutarli a discapito del servizio?
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: La preselettiva nell'era Brunetta
mafalb ha scritto:Tutto si ridurrebbe a una caccia all'università in grado di assicurare il voto di laurea più alto, con migliaia di candidati classificati con punteggi ex aequo, che provano a differenziarsi grazie al solito mercato indegno di certificazioni informatiche e corsi di aggiornamento vari, più o meno seri e più o meno rapidi.
Oltre al fatto che il laureato di oggi, dal mio punto di vista, ha avuto un percorso in discesa rispetto al laureato di molti anni addietro... gli esami universitari di oggi non sono quelli di 30/40 anni fa. Il fatto che si voglia fare fuori i “vecchi” e favorire i giovani, perché più manipolabili e propensi ad accettare eventuali riforme ingiuste, è palese in tutte le situazioni ormai. Nel privato, e non mi riferisco solo all’insegnamento, dopo i 35 anni è come se fossi morto.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
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