ferie docenti a TI

Promemoria primo messaggio :


vi risulta che sia cambiata la normativa relativa al conteggio dei giorni di ferie per i docenti a tempo indeterminato e che non siano più 32 giorni ( per chi ha più di 3 anni di servizio) + 4 festività soppresse, bensì 28 giorni+ 4 ?

[quote="milla 2"]E' la stessa cosa, anzi sono solo 6 gg. e non 15. Quando la scuola decide per la chiusura, tutti, anche il Ds e gli Ata devono chiedere ferie in quel periodo. La segreteria lo anticipa in via preventiva, tutto qua[/quote]

Grazie per la risposta, hai un riferimento normativo di questo preciso obbligo?

Dec ha scritto:

milla 2 ha scritto:Buongiorno Dec, anche chi ha il part time deve includere il sabato

E' quello che pensavo anch'io, ma da quello che ha scritto fradacla sembra che non sia così.

Non riesco a seguirvi, ma forse è perché sono un po' rintronata :-))

Se uno fa 18/22/25/36 ore settimanali, la settimana lavorativa convenzionale è di 6 giorni e la sua settimana di vacanze di luglio va dal lunedì al sabato, comprendendo 6 giorni di ferie.
Se uno lavora in part time verticale al 50%, per esempio martedì, giovedì e sabato, una sua tipica settimana di luglio/agosto comprende 3 giorni di ferie (martedì, giovedì e sabato) e i 3 giorni che non sono lavorativi nemmeno durante l'anno scolastico.

Perché focalizzare l'attenzione sul sabato da comprendere o escludere? Non tutti hanno il giorno libero di default, non tutte le scuole fanno la settimana corta.

Ok, questo è chiaro, anche se credo che ben poche segreterie e dirigenti lo sappiano.

In realtà la storia delle ferie dei part time è lunga e contorta:

Poniamo il caso di un docente in part time verticale su 3 giorni settimanali, giustamente rilevate che lui DOVREBBE lavorare solo in quei 3 giorni, mentre essere libero, nel senso più onnicomprensivo del termine (non come il giorno libero dei full time), nei restanti 3 perché appunto non viene nemmeno pagato (e, aggiungerei io, potrebbe non essere nemmeno coperto da assicurazione etc perché appunto non percepisce retribuzione alcuna nei 3 giorni liberi).
La corte di Cassazione, purtroppo, non è dello stesso avviso e recentemente ha dato torto ad un docente che non voleva partecipare a riunioni che cadevano nei suoi tre giorni senza retribuzione e che voleva si riproporzionasse il monte ore delle riunioni da 40+40h a 20+20h, richiamando una fumosa collegialità della comunità scolastica per la quale i docenti, anche se non pagati, devono partecipare a tutte le riunioni in tutti i giorni, anche se non retribuiti, e il part time si intende solo per le attività didattiche mattutine.

Per quel che riguarda le ferie il discorso è simile: a luglio ed agosto non ci sono attività didattiche (obbligatorie) con alunni, ma  eventualmente solo momenti "collegiali", quindi il docente part time è libero di richiedere come ferie solo i giorni in cui era impegnato in lezioni antimeridiane durante l'anno, ma questo non lo "salverebbe" da eventuali riunioni che cadono nei giorni non richiesti come ferie e che si trovano in mezzo a questi (ad esempio se io avevo durante l'anno di lezione lunedì mercoledì e venerdì e chiedo come ferie solo questi giorni per le settimane che mi spettano e poi succede che viene convocato, ad esempio, un CDC di una mia classe o un collegio straordinario martedì 12 luglio devo partecipare anche se ho chiesto di ferie lunedì 11 mercoledì 13 e venerdì 15 luglio perché il 12 luglio non sono in ferie e la corte di cassazione che bisogna partecipare agli impegni extracurricolari anche nei giorni non retribuiti).

Spero di essere stato chiaro...

Concludo questa mia lunga e noiosa disquisizione con una considerazione:
visto che il part time a scuola sembra essere sempre più diffuso i sindacati, se avessero voglia di fare il loro lavoro, dovrebbero cercare di far normare in modo chiaro ed equo anche questa forma ridotta di prestazione lavorativa (se in un'azienda sei in part time e convocano una riunione in uno dei tuoi giorni liberi semplicemente non ci vai...), in particolare:
-se la dimensione collegiale è ineluttabile ai docenti in part time che partecipano a riunioni che cadono nei loro giorni liberi dovrebbe essere corrisposta una retribuzione aggiuntiva anche per quei giorni, comprensiva di oneri fiscali e previdenziali
-i giorni liberi che vengono occupati da riunioni dovrebbero contribuire a far maturare il monte ferie e quello dei permessi 104 (ad oggi accade l'altra cosa iniqua che chi è in part time su 3 giorni deve riproporzionare i giorni di permesso, e in questo modo gliene spetta soltanto uno, se però una riunione cade in uno dei suoi giorni liberi e lui ha qualche impegno legato alla 104 è costretto a richiedere quel giorno, che sarebbe dovuto essere libero!)