Utilizzo della griglia di valutazione
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Utilizzo della griglia di valutazione
In vista degli imminenti esami di stato, avrei il piacere di confrontarmi con voi sull'utilizzo della griglia ministriale per la valutazione del colloquio d'esame. Ho sempre notato una certa resistenza da parte di alcuni colleghi - soprattutto se "esperti", in termini di anzianità di servizio - ad adottare le griglie quale strumento di analisi e valutazione delle prove, volto a garantire criteri di giudizio quanto più possibile condivisi e applicati in modo trasparente, equo ed omogeneo. Lo scorso anno non ha fatto eccezione: invece di usare la griglia per esaminare distintamente le diverse dimensioni e arrivare così ad una valutazione sintetica complessiva, prevale la tendenza a concordare su una valutazione sintetica complessiva, formulata in modo opaco - intuitivo o comunque non condiviso - e usare quindi la griglia per "salvare e apparenze" - o, più volgarmente, per "far tornare i conti" - dissimulando quindi una conformità alle indicazioni noramtive. Si tratta di un'esperienza comune?
In effetti, tutto sommato, mi sento di dire che le due modalità di lavoro potrebbero portare mediamente ai medesimi risultati e, forse, la seconda modalità ha il vantaggio della semplicità operativa: se arriviamo su per giù allo stesso valore complessivo e questo è ciò che conta, non vale la pena stare a discutere sui dettagli di come ogni membro della commissione ci arrivi. E tuttavia mi pare che questo modo di procedere, eludendo un confronto puntuale sui criteri di valutazione e la loro applicazione, precluda la possibilità che i docenti sviluppino uno standard di valutazione condiviso e, in fondo, rappresenti un macigno sulla via della collaborazione didattica interdisciplinare ed una spinta - come se ce ne fosse bisogno - verso l'isolamento all'interno delle barriere disciplinari o, ancor peggio, delle idiosincrasie personali dei singoli docenti.
In effetti, tutto sommato, mi sento di dire che le due modalità di lavoro potrebbero portare mediamente ai medesimi risultati e, forse, la seconda modalità ha il vantaggio della semplicità operativa: se arriviamo su per giù allo stesso valore complessivo e questo è ciò che conta, non vale la pena stare a discutere sui dettagli di come ogni membro della commissione ci arrivi. E tuttavia mi pare che questo modo di procedere, eludendo un confronto puntuale sui criteri di valutazione e la loro applicazione, precluda la possibilità che i docenti sviluppino uno standard di valutazione condiviso e, in fondo, rappresenti un macigno sulla via della collaborazione didattica interdisciplinare ed una spinta - come se ce ne fosse bisogno - verso l'isolamento all'interno delle barriere disciplinari o, ancor peggio, delle idiosincrasie personali dei singoli docenti.
MWM- Messaggi : 535
Data d'iscrizione : 30.07.15
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
MWM ha scritto: - intuitivo o comunque non condiviso -
Quindi tu hai votato a favore di valutazioni non condivise?
E da chi sarebbero state condivise?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
Il problema credo dipenda anche dalla griglia, che è oggettivamente difficile da usare (intendiamoci, io non avrei saputo fare di meglio per un colloquio interdisciplinare). Noi da commissari abbiamo una percezione reale della preparazione dell'allievo in metà delle discipline (se va bene), dell'altra metà non capiamo nulla. Non saprei immaginare uno strumento comune che fosse docimologicamente adatto a questo tipo di prova (del resto, ma ne abbiamo scritto tanto, penso anche che quello del colloquio interdisciplinare sia un mito utopico che raramente si realizza: valutiamo "a spanne" perchè anche la performance dello studente è diversa da quella che dovrebbe essere sulla carta).
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
gugu ha scritto:MWM ha scritto: - intuitivo o comunque non condiviso -
Quindi tu hai votato a favore di valutazioni non condivise?
E da chi sarebbero state condivise?
Ad una lettura attenta dovrebbe apparire inequivoco che nel mio intervento “intuitivo e non condiviso” non si riferisce alle valutazioni ma al modo in cui vengono formulate. In effetti, tutto il mio discorso si incentra sulla possibilità - tutt’altro che teorica - che i membri di una commissione possono condividere la valutazione complessiva (sintesi) ma discordare radicalmente sul modo in cui ci arriva (analisi); modo che spesso non viene neanche discusso e dunque non è trasparente e, a fortiori, non può essere condiviso.
MWM- Messaggi : 535
Data d'iscrizione : 30.07.15
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
serpina ha scritto:Il problema credo dipenda anche dalla griglia, che è oggettivamente difficile da usare (intendiamoci, io non avrei saputo fare di meglio per un colloquio interdisciplinare). Noi da commissari abbiamo una percezione reale della preparazione dell'allievo in metà delle discipline (se va bene), dell'altra metà non capiamo nulla. Non saprei immaginare uno strumento comune che fosse docimologicamente adatto a questo tipo di prova (del resto, ma ne abbiamo scritto tanto, penso anche che quello del colloquio interdisciplinare sia un mito utopico che raramente si realizza: valutiamo "a spanne" perchè anche la performance dello studente è diversa da quella che dovrebbe essere sulla carta).
D’accordo. Però, da quel che dici pare che i commissari d’esame non siano sufficientemente qualificati per valutare una prova del genere. Mentre, a pensarci sopra, tutti i docenti hanno in mano un diploma di SSSG e dunque qualche idea dei contenuti comuni dovrebbero pur averla, anche se non si tratta delle discipline su cui si sono laureati o che sono abilitati ad insegnare. Le abilità interdisciplinari di base, poi, che sono il fuoco di attenzione dell’esame di stato, dovrebbero essere pane quotidiano di tutti i docenti. Purtroppo concordo con te sul fatto che il docente medio si trincera nella sua isola disciplinare, non si avventura al di fuori e pretende l’esclusiva al suo interno - con le conseguenze a cui abbiamo accennato.
MWM- Messaggi : 535
Data d'iscrizione : 30.07.15
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
Ti dirò, ammetto senza infingimenti di non sapere nulla (ma nulla) del programma di matematica, fisica, scienze di quinta del liceo scientifico. Nulla, proprio. Le abilità interdisciplinari di base saranno anche il pane quotidiano di tutti i docenti ma nella pratica dell'orale fatico onestamente ad individuarle: sarò forse (anzi, senz'altro) un docente medio ma davvero fatico ad "avventurarmi al di fuori" se il di fuori è la fisica quantistica ( siamo onesti: "qualche idea dei contenuti" non esiste).
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
serpina ha scritto:Le abilità interdisciplinari di base saranno anche il pane quotidiano di tutti i docenti ma nella pratica dell'orale fatico onestamente ad individuarle
Quattro degli indicatori della griglia di valutazione su cinque fanno riferimento ad abilità interdisciplinari (uso integrato delle conoscenze, argomentazione, proprietà linguistica, applicazione al vissuto). L’ultimo - il primo nell’ordine della griglia - riguarda più strettamente l’acquisizione dei contenuti disciplinari. Ma anche gli altri, naturalmente, non possono prescindere dai contenuti disciplinari. Che facciamo allora? Chi chiamiamo a valutare? O aboliamo direttamente l’esame di stato e ci accontentiamo dello scrutinio finale?
Ti dirò, ammetto senza infingimenti di non sapere nulla (ma nulla) del programma di matematica, fisica, scienze di quinta del liceo scientifico. Nulla, proprio. […] sarò forse (anzi, senz'altro) un docente medio ma davvero fatico ad "avventurarmi al di fuori" se il di fuori è la fisica quantistica (siamo onesti: "qualche idea dei contenuti" non esiste).
Si parla sempre di livelli per cui, evidentemente, non c’è bisogno di una laurea (e la fisica quantistica - presa a paradigma di contenuto oscuro, ostico e, quindi, parrebbe di capire la cui ignoranza è giustificabile anche per persone con formazione superiore e che si considerano “colte” - viene poco più che accennata anche al liceo scientifico). Senza considerare il fatto che possiamo avere idee sufficientemente chiare su certi contenuti, senza necessariamente dover esserne esperti o specialisti, tanto da poter valutare il livello di acquisizione dimostrato da uno studente di sssg.
MWM- Messaggi : 535
Data d'iscrizione : 30.07.15
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
Pensa agli istituti tecnici: agrari, industriali commerciali
Le materie di indirizzo sono ultraspecialistiche e le conoscono solo gli insegnanti specifici.
Le materie di indirizzo sono ultraspecialistiche e le conoscono solo gli insegnanti specifici.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
Due anni fa ho combattuto con l'utile di stalla e la potatura a guyot... ma anche banalmente una lingua straniera può essere completamente sconosciuta ad un commissario. A me pare che questo tipo di esame pretenda di costringerci ad una valutazione un tanto al chilo, che volutamente evita di chiarire cosa e come stiamo valutando.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
È un esame completamente assurdo.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
La mia presidente ci sta obbligando a seguire la griglia, per la prima volta nei miei undici esami. Ma il modo in cui si riportano i diverse aspetti valutati alle voci della griglia mi pare del tutto opaco. D'altra parte basterebbe conoscere l'argomento del terzo uomo per capire che le griglie non permettono di superare il problema della valutazione. Mi spiego: se si ritiene arbitrario il modo in cui si riporta un intero colloquio a una valutazione complessiva, perché non è invece arbitrario il modo in cui riporto un singolo aspetto del colloquio ad un certo livello della griglia? Ci vorrebbe una seconda griglia, per ogni voce della prima griglia, per giustificare perché quell' aspetto del colloquio è giudicato come è giudicato. E ci vorrebbe poi una ulteriore griglia, per giustificare la giustificazione. E così via, all'infinito.
uli17- Messaggi : 123
Data d'iscrizione : 18.03.20
Re: Utilizzo della griglia di valutazione
Aggiungo, già che ci sono, e non avendo visto se c'è un topic a riguardo (in tal caso mi scuso se scrivo qui, ma sono distrutta da 8 ore di esame) che l'esame è una cosa ignobile. Ignobile in modo particolare l'idea del materiale: è roba da settimana enigmistica; solo chi non sa cosa è la cultura può pensare che sia una cosa sensata.
uli17- Messaggi : 123
Data d'iscrizione : 18.03.20
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