DL 111/2021 e attività a distanza

In base all'art. 1 c. 1 del DL 111/2021, l'attività scolastica e didattica della scuola secondaria è svolta in presenza.

Ma cosa si intende esattamente con "attività scolastica e didattica"?

Un istituto può decidere che le attività di recupero e potenziamento (quali sportelli e corsi pomeridiani) siano effettuate in modalità a distanza?

Credo si riferisca anche alle attività di recupero e potenziamento, perché sono comunque attività didattiche.
A me non è chiaro se una scuola (es. la mia) possa attivare la dad a rotazione perché non ha un numero sufficiente di aule per le classi. Noi abbiamo quest’anno 74 classi con 68 aule. Non ci vengono date aule o un plesso in più, per cui l’orientamento è quello di far ruotare le classi tra dad e presenza, perché i doppi turni non piacciono all’utenza. Ma è legittimo?

pepe ha scritto:Credo si riferisca anche alle attività di recupero e potenziamento, perché sono comunque attività didattiche.
A me non è chiaro se una scuola (es. la  mia) possa attivare la dad a rotazione perché non ha un numero sufficiente di aule per le classi. Noi abbiamo quest’anno 74 classi con 68 aule. Non ci vengono date aule o un plesso in più, per cui l’orientamento è quello di far ruotare le classi tra dad e presenza, perché i doppi turni non piacciono all’utenza. Ma è legittimo?

Domanda: ma i 6 docenti senza aula, che devono far lezione alla classe a casa, dove si mettono per fare lezione? In corridoio? In giardino? Nello sgabuzzino?

@melia ha scritto:

pepe ha scritto:Credo si riferisca anche alle attività di recupero e potenziamento, perché sono comunque attività didattiche.
A me non è chiaro se una scuola (es. la  mia) possa attivare la dad a rotazione perché non ha un numero sufficiente di aule per le classi. Noi abbiamo quest’anno 74 classi con 68 aule. Non ci vengono date aule o un plesso in più, per cui l’orientamento è quello di far ruotare le classi tra dad e presenza, perché i doppi turni non piacciono all’utenza. Ma è legittimo?

Domanda: ma i 6 docenti senza aula, che devono far lezione alla classe a casa, dove si mettono per fare lezione? In corridoio? In giardino? Nello sgabuzzino?

Abbiamo alcuni spazi in cui nemmeno una classe da 20 potrebbe starci.

pepe ha scritto:Credo si riferisca anche alle attività di recupero e potenziamento, perché sono comunque attività didattiche.
A me non è chiaro se una scuola (es. la  mia) possa attivare la dad a rotazione perché non ha un numero sufficiente di aule per le classi. Noi abbiamo quest’anno 74 classi con 68 aule. Non ci vengono date aule o un plesso in più, per cui l’orientamento è quello di far ruotare le classi tra dad e presenza, perché i doppi turni non piacciono all’utenza. Ma è legittimo?

Non avete 74 aule dove entrino gli alunni ad un metro di distanza? O non avete in nessun caso (anche senza distanziamento) 74 aule?
Nel primo caso credo sia legittimo.. è quel che ha fatto la mia scuola per tutto lo scorso anno, anche quando eravamo in zona gialla.
Nel secondo caso non credo lo sia...
Però forse quest'anno cambia la situazione... ???
Sarei interessata anch'io.

Garamond ha scritto:In base all'art. 1 c. 1 del DL 111/2021, l'attività scolastica e didattica della scuola secondaria è svolta in presenza.

Ma cosa si intende esattamente con "attività scolastica e didattica"?

Un istituto può decidere che le attività di recupero e potenziamento (quali sportelli e corsi pomeridiani) siano effettuate in modalità a distanza?

Nella mia scuola (pionieri, pensa te!) Facevamo gli sportelli a distanza da qualche mese prima che arrivasse il covid... io credo che su questo resti ancora l'autonomia scolastica.

Garamond ha scritto:In base all'art. 1 c. 1 del DL 111/2021, l'attività scolastica e didattica della scuola secondaria è svolta in presenza.

Ma cosa si intende esattamente con "attività scolastica e didattica"?

Un istituto può decidere che le attività di recupero e potenziamento (quali sportelli e corsi pomeridiani) siano effettuate in modalità a distanza?

Attività didattica: qualsiasi cosa che fai con gli studenti.

Attività scolastica: qualsiasi attività che fai senza gli studenti.

Spero che alla fine di tutta questa vicenda rimanga un po' di elasticità e di autonomia, ma ne dubito.

mac67 ha scritto:Attività scolastica: qualsiasi attività che fai senza gli studenti.

È una tua interpretazione personale o hai un riferimento?

Io mi sentirei di escludere che le riunioni degli organi collegiali e i colloqui con le famiglie si debbano fare necessariamente in presenza.
Per le riunioni degli organi collegiali, il DL 105/2021 prevede ancora la possibilità di svolgimento in videoconferenza, e non credo che su questo punto si debba considerare superato dal DL 111/2021, anche perché il problema di mantenere il distanziamento per un collegio docenti non è da poco.
Per i colloqui con le famiglie, si pone invece il problema dell'accesso a scuola da parte di persone che potrebbero essere sprovviste della certificazione verde.

Noto che ci sono pareri discordanti anche riguardo alle attività con gli studenti...

Garamond ha scritto:

mac67 ha scritto:Attività scolastica: qualsiasi attività che fai senza gli studenti.

È una tua interpretazione personale o hai un riferimento?

Interpretazione personale, non credo ci siano riferimenti per una espressione buttata lì nel DL senza riflettere troppo.

Mi scoccia concordare con l' Anp, ma io prescriverei la dad a tutti gli studenti over 12 non vaccinati , mentre le riunioni dovrebbero essere tutte online. La campagna di vaccinazione e' rallentata di molto, ricoveri e decessi stanno aumentando; insomma, i dati non sono entusiasmanti . Mi auguro che il green pass costituisca un forte incentivo alla vaccinazione della cupida gioventù, cupida non solo di conoscenza ma anche di sollazzi che comportano l' ingresso in luoghi chiusi. Ritengo altresì che il governo dovrebbe imporre l' uso delle ffp2. Per quanto riguarda gli spazi nelle scuole e i mezzi pubblici, c' e' poco da sperare.

Per riepilogare, al di là della didattica in presenza quanto più possibile:

- ricevimenti, riunioni, etc. saranno ancora a distanza?
- l'uso della mascherina (chirurgica, almeno) da parte degli studenti è ancora obbligatorio, mi auguro? O mi sono perso qualcosa?

1) Credo che le scuole possano scegliere: noi le facciamo quasi tutte on line (almeno quelle a cui partecipano molte persone), ma non proprio tutte.
2) Sì. Il CTS aveva detto di no (solo quando non c'era il distanziamento, insomma come a settembre scorso), ma il governo per fortuna ha deciso di sì.

Grazie. Infatti, sulla questione mascherine, avevo letto in un primo tempo che si parlava di "raccomandazione", e obbligo solo nel caso di mancato distanziamento.

Titti76 ha scritto:

pepe ha scritto:Credo si riferisca anche alle attività di recupero e potenziamento, perché sono comunque attività didattiche.
A me non è chiaro se una scuola (es. la  mia) possa attivare la dad a rotazione perché non ha un numero sufficiente di aule per le classi. Noi abbiamo quest’anno 74 classi con 68 aule. Non ci vengono date aule o un plesso in più, per cui l’orientamento è quello di far ruotare le classi tra dad e presenza, perché i doppi turni non piacciono all’utenza. Ma è legittimo?

Non avete 74 aule dove entrino gli alunni ad un metro di distanza? O non avete in nessun caso (anche senza distanziamento) 74 aule?
Nel primo caso credo sia legittimo.. è quel che ha fatto la mia scuola per tutto lo scorso anno, anche quando eravamo in zona gialla.
Nel secondo caso non credo lo sia...
Però forse quest'anno cambia la situazione... ???
Sarei interessata anch'io.

Non abbiamo 74 aule, bensì 68. Oltre al covid, ci si è messo pure il boom di iscrizioni negli ultimi tre anni! Gli spazi che rimangono a disposizione non sono aule, bensì sono spazi piccoli un tempo non utilizzati.

Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

Dec ha scritto:Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

Evito di entrare nei particolari di una gestione alquanto discutibile della cosa. Ci sono colleghi che hanno chiesto l’assegnazione in altra scuola per fuggire dal caos in cui ci troviamo. Abbiamo già due sedi e da qualche parte c’erano aule disponibili, ma non si riesce a capire di chi sia la responsabilità…

Capisco.

pepe ha scritto:

Dec ha scritto:Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

Evito di entrare nei particolari di una gestione alquanto discutibile della cosa. Ci sono colleghi che hanno chiesto l’assegnazione in altra scuola per fuggire dal caos in cui ci troviamo. Abbiamo già due sedi e da qualche parte c’erano aule disponibili, ma non si riesce a capire di chi sia la responsabilità…

Circolare MI relativa alle iscrizioni. In generale non si possono "accettare" iscrizioni illimitate oltretutto incompatibili con le capacità degli edifici scolastici.

2.3 - Iscrizioni in eccedenza
È compito del dirigente scolastico individuare il numero massimo di iscrizioni che potranno
essere accolte, in ragione delle risorse di organico nonché del numero e della capienza delle
aule e degli spazi disponibili.

Mettere il numero chiuso sulle iscrizioni mi pare molto discutibile.
Gli enti locali dovrebbero trovare spazi.
Nella scuola in cui ho titolarità da anni gli enti fingono di cadere dalle nuvole rispetto ai nostri problemi di spazi...

Dec ha scritto:Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

Nella mia provincia, succede da anni. Sopperiscono alla mancanza di aule con le rotazioni: le classi che vanno in palestra o in laboratorio lasciano l'aula a quelle che non ne hanno una fissa e si spostano durante la mattinata. Quando il problema diventa macro e si supera la decina di aule mancanti (lo scorso anno nella mia scuola ne mancavano 22!), allora cercano soluzioni, che spesso però arrivano in ritardo (fine novembre, nella fattispecie, perché i lavori nella struttura recuperata, sono andati lunghi...). Vergognoso, lo so. La soluzione più logica sarebbe sostruire nuovi edifici scolastici, ma qua è dagli anni '60 che non lo fanno (solo recuperoidi edifici dismessi da decenni e spesso in rovina (vecchi ospizi, sanatori, etc), strutturalmente del tutto inadeguati alla funzione e obsoleti, nonché dopo poco tempo già di nuovo cadenti.

Perplessa ha scritto:

Dec ha scritto:Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

... La soluzione più logica sarebbe sostruire nuovi edifici scolastici, ma qua è dagli anni '60 che non lo fanno (solo recuperoidi edifici dismessi da decenni e spesso in rovina (vecchi ospizi, sanatori, etc), strutturalmente del tutto inadeguati alla funzione e obsoleti, nonché dopo poco tempo già di nuovo cadenti.

Premesso che la situazione è incresciosa e va risolta, non considero scandaloso il tentativo di recupero di strutture esistenti, se ben fatto, al limite se ciò non è possibile, si può demolire e ricostruire il tutto nella logica di non consumare suolo pubblico.

Perplessa ha scritto:

Dec ha scritto:Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

Nella mia provincia, succede da anni. Sopperiscono alla mancanza di aule con le rotazioni: le classi che vanno in palestra o in laboratorio lasciano l'aula a quelle che non ne hanno una fissa e si spostano durante la mattinata. Quando il problema diventa macro e si supera la decina di aule mancanti (lo scorso anno nella mia scuola ne mancavano 22!), allora cercano soluzioni, che spesso però arrivano in ritardo (fine novembre, nella fattispecie, perché i lavori nella struttura recuperata, sono andati lunghi...). Vergognoso, lo so. La soluzione più logica sarebbe sostruire nuovi edifici scolastici, ma qua è dagli anni '60 che non lo fanno (solo recuperoidi edifici dismessi da decenni e spesso in rovina (vecchi ospizi, sanatori, etc), strutturalmente del tutto inadeguati alla funzione e obsoleti, nonché dopo poco tempo già di nuovo cadenti.

Le rotazioni possono ancora andare bene in situazioni normali. Con il covid non credo si possano fare. Purtroppo soldi per costruire scuole nuove sembra che non ci siano in nessuna provincia, però a noi offrono delle aule in scuole che negli ultimi anni hanno avuto meno iscritti: certo c'è il problema degli spostamenti degli insegnanti (e quindi degli orari, nonché dei parcheggi), a volte non ci sono le palestre, ma almeno le aule ci sono senza doverli mandare in Dad.

Dec ha scritto:Le rotazioni possono ancora andare bene in situazioni normali. Con il covid non credo si possano fare.

Conosco due scuole nella mia provincia che hanno continuato a lavorare in questo modo anche quest'anno.
Per gli indirizzi che hanno molte ore di laboratorio le rotazioni sono quasi inevitabili.

franco71 ha scritto:

Perplessa ha scritto:

Dec ha scritto:Mi sembra incredibile (e grave) che gli enti locali non vi mettano a disposizione sei aule in un'altra sede.

... La soluzione più logica sarebbe sostruire nuovi edifici scolastici, ma qua è dagli anni '60 che non lo fanno (solo recuperoidi edifici dismessi da decenni e spesso in rovina (vecchi ospizi, sanatori, etc), strutturalmente del tutto inadeguati alla funzione e obsoleti, nonché dopo poco tempo già di nuovo cadenti.

Premesso che la situazione è incresciosa e va risolta, non considero scandaloso il tentativo di recupero di strutture esistenti, se ben fatto, al limite se ciò non è possibile, si può demolire e ricostruire il tutto nella logica di non consumare suolo pubblico.

Quando le strutture lo permettono e quando i recuperi si fanno bene. In uno di quegli edifici ci ho fatto il liceo: aule divise da pareti di plastica (plastica rossa, sottile, tipo divisori provvisori tra uffici. Porte comprese), aule divise da pareti di vetro (con i poster attaccati, per evitare che ci facessimo ciao ciao da una parte all'altra. Geniale.), aule in cui spuntava la parte superiore delle finistre del piano di sotto, protette da una semicupoletta di plastica, che se uno inciampa e ci cade sopra, si sfonda. Altre aule con la finestra che dava sul tetto dell'edificio contiguo (immagino oggi avranno messo le sbarre, ma noi ci sedevamo con le gambe penzoloni...) più basso. Dopo pochi anni, umidità ovunque. Recuperi ben fatti, non pervenuti. E negli anni, la filosofia della Provincia, per quanto riguarda l'edilizia scolastica, non è cambiata (potei raccontarne altre).

Dec ha scritto:

Le rotazioni possono ancora andare bene in situazioni normali.

Uomo di poca fede, dopo la consegna delle nuove aule, abbiamo iniziato a fare la rotazione tra le due sedi: le classi stavano tre giorni in sede e tre giorni succursale. Al surreale non c'è fine.