MONTE ORE CURRICOLO LOCALE+ EDUCAZIONE CIVICA

Nella mia scuola l'organizzazione del monte ore da dedicare al curricolo locale e quella dedicata all'educazione civica sono affidate a un collega appassionato di storia locale. Poiché il monte ore complessivo è molto oneroso, molti colleghi, ma principalmente coloro che hanno poche ore per ogni classe, ritengono di non riuscire a realizzare ed attuare una buona progettazione didattica, perché tra i tanti progetti scolastici e tante altre iniziative "formative", resta poco spazio per l'essenziale.
Il docente appassionato di storia locale e legislazione scolastica sostiene che sia opportuno specificare sul registro elettronico la dicitura "curricolo locale" accanto all'attività svolta, in modo da poter computare facilmente il monte ore realmente svolto (cosa non semplice per chi integra la trattazione di un argomento del curricolo locale all'interno di un discorso più ampio riguardante la propria disciplina).8
LA MIA DOMANDE SONO LE SEGUENTI:

1) quali sono i riferimenti normativi che disciplinano l'organizzaz. di curricolo locale e ed. civica;

2) potete suggerirmi qualche idea per ottimizzare la progettazione didattica e tornare a lavorare in modo produttivo, pur ottemperando a questi ulteriori obblighi legislativi?

GRAZIE

Non avendo mai sentito parlare di curricolo locale ho googlate ed ho trovato questo:

http://www.abruzzo.istruzione.it/organizzazine_curriculum/curricolo_locale.pdf

Il passaggio
"i flussi migratori verso l’Italia, notevolmente aumentati, pongono cittadini di diverse culture a stretto contatto tra loro, a volte generando tensioni, rifiuti, chiusure, dovuti alla vicinanza di ciò che è sentito come “diverso” e, solo per questa sua caratteristica, pericoloso per se stessi e per la propria identità.
Una società così caratterizzata pone il ragazzo di fronte a possibilità di scelta infinite, di fronte alle quali non sempre egli riesce a trovare una propria identità. Alla scuola è assegnato il compito di supportarlo nel suo rapporto con il proprio contesto di vita, elaborando proposte formative che lo rendano
consapevole e partecipe del suo contesto, capace di coglierne le ricchezze culturali e di individuare le opportunità per realizzare se stesso.
Conoscere, riconoscere, ricostruire e valorizzare il proprio patrimonio culturale infatti può condurre ad apprezzare la propria storia (personale, familiare, sociale) per essere così aperti alla conoscenza di quella degli altri, in una cultura del confronto e dello scambio che si basi sui presupposti della convivenza civile e democratica. "

sembra una cretinata solo a me ?

Da quando osservando il proprio ombelico ci si apre al mondo ? Da quando studiando la tarantella imparerò a rispettare chi balla il tango ?
Non si vorrà semmai insegnare la tarantella agli immigrati argentini nella speranza che dimentichino il tango ?

A me sembra una cosa da leghisti che può solo sortire risultati da leghisti.

ing.giovanni ha scritto:LA MIA DOMANDE SONO LE SEGUENTI:

1) quali sono i riferimenti normativi che disciplinano l'organizzaz. di curricolo locale e ed. civica;

2) potete suggerirmi qualche idea per ottimizzare la progettazione didattica e tornare a lavorare in modo produttivo, pur ottemperando a questi ulteriori obblighi legislativi?

1) La legge sull'educazione civica è la legge n. 92 del 20 agosto 2019 che prevede un'ora settimanale di educazione civica senza aumentare il monte ore. Neanch'io sapevo nulla del curricolo locale: pur risalendo a quanto pare alla normativa sull'autonomia scolastica non ha avuto molto successo nel resto d'Italia.
2) Le ore di educazione civica devono essere divise tra i docenti del consiglio di classe e le loro materie: più sono coloro che partecipano (possibilmente in rapporto alle ore di quella materia) meno peserà sui singoli insegnanti. Qualcuno ha trovato il modo di legarla alla propria materia, anche se certamente per alcune è più difficile.

Purtroppo esistono obblighi normativi che impongono l'inserimento di un monte ore dedicato al curricolo locale ed esistono situazioni dove il tutto viene gestito in modo da soffocare la libertà d'insegnamento. In tali circostanze l'autonomia, piuttosto che un'opportunità, può diventare una pericolosa mancanza di chiarezza, che può lasciare spazio a dinamiche non coerenti con la natura costituzionale della Scuola.

https://www.google.com/amp/s/www.tecnicadellascuola.it/un-buon-curricolo-locale-esalta-lautonomia-di-una-scuola/amp

In tale contesto il curricolo locale rappresenta una possibilità offerta dalla normativa sull’autonomia alle singole istituzioni scolastiche di rispondere in modo adeguato, puntuale e rapido ai bisogni formativi evidenziati nel proprio contesto di riferimento.

Possibilità a me non sembra che voglia dire obbligo, tanto è vero che nelle nostre scuole nessuno ne ha mai sentito parlare.

Come al solito, normative che paiono complesse e poco coerenti possono generare solo confusione.
Sarebbe auspicabile un articolo di chiarimento/approfondimento da parte di OrizzonteScuola.
Penso che moltissimi doventi (me compreso) ne potrebbero trarre beneficio e ne sarebbero grati.

In realtà questo "curricolo locale" sembra essere semplicemente la quota di autonomia prevista dai DPR 87-88-98/2010 e nulla a che vedere con rimodulazione del programma delle singole discipline, ma con la rimodulazione dell'orario settimanale delle singole discipline.

A me pare che questo "docente esperto di storia locale" (chiunque esso sia) stia facendo un po' di testa sua, probabilmente non arginato dal DS.

Le ore di Educazione Civica, invece, come già sopra detto da Dec possono essere suddivise fra più docenti, ognuno dei quali tratterà un modulo (l'importante è che alla fine dell'anno le ore siano almeno 33, quindi non una quota problematica, se ogni docente tratta un modulo di 4-5 ore in un anno).

Giovanni, se ci dici che materia insegni e in quali classi (biennio o triennio) forse possiamo darti dei suggerimenti per integrare l’educazione civica alla tua disciplina. Io insegno matematica e fisica e sono riuscita ad integrarle discretamente.

Io ora sto insegnando Tecnologia alle scuole medie.
Effettivamente il problema principale non è l'ed.civica, ma il "curricolo locale": il 20% del monte ore annuale (presumo della mia disciplina) è tantissimo per uno che vede una classe 2 volte a settimana. Poi sapete bene cosa succede nella buona scuola italiana: progetti, progetti, progetti... e l'essenziale?

ing.giovanni ha scritto:Come al solito, normative che paiono complesse e poco coerenti possono generare solo confusione.
Sarebbe auspicabile un articolo di chiarimento/approfondimento da parte di OrizzonteScuola.
Penso che moltissimi doventi (me compreso) ne potrebbero trarre beneficio e ne sarebbero grati.

Non so se sperare che trolleggi o se sperare che il tuo dubbio sia reale; non c'è niente da chiarire, quello che ho postato è chiarissimo: non avete obblighi se non quelli che vi imponete con il Collegio Docenti; Orizzonte Scuola non può sapere quali pipponi vi siete fatti in Collegio Docenti e ti dirò di più: Orizzonte Scuola si occupa degli interessi di tutti i docenti; i pipponi che vi siete fatti interessano solo voi.

Adesso parli anche a nome di OrizzonteScuola? Non lo faccio io (se non per quanto riguarda il forum), credo che potresti evitarlo anche tu. Se la redazione volesse dedicare un articolo di chiarimento a questo tema, ne prenderemmo atto.