Sacrificare gli affetti familiari per rincorrere la stabilità lavorativa

Promemoria primo messaggio :

Apprendo solo oggi del blocco totale della mobilità dei neoassunti 2011/2012 per cinque anni.
Dalla felicità per la convocazione utile ai fini della tanto attesa immissione in ruolo al baratro più totale...
Come posso pensare di vivere per i prossimi cinque anni lontana dai miei due bimbi?
Come faccio a rifiutare una proposta di lavoro che mi garantisce, si spera, la stabilità lavorativa per i prossimi anni?
Sono stata convocata soltanto ieri nel tardo pomeriggio per il prossimo lunedì.
In pratica ho in tutto 5 giorni per programmare la mia vita, lontana da casa, e quella dei miei bimbi, in mia assenza, per i prossimi 5 anni.
Devo credere che sia davvero così?
Non potrei mai far ricadere sul benessere dei miei bimbi le mie scelte lavorative.
Sono davvero molto angosciata.
Spero che qualcuno mi illumini.
Spero di non dovermi mai pentire della scelta che farò.
Grazie.

e comunque solo una precisazione: prima ti tarsferivano dopo 3 anni m,a ti davano asssegnazione provvisoria dopo un anno, invece ora anche per quella ti tocca aspettare 5 anni....

cri ha scritto:Io non potrei stare neanche un giorno intero senza vedere i miei figli! Solo se morissi di fame andrei a lavorare lontano, ma li porterei con me...Come fate a vivere lontane dai vostri figli? Che coraggio.Ma sapete che i vostri figli soffrono?Poi la mamma, scusate se lo dico, è la mamma.....Non dico che non dovete andare a lavorare, ma diamine non state lontano dai vostri figlie portateli con voi! All'inizio sarà dura, ma vuoi mettere che almeno la sera puoi stringerli tra le tue braccia? Io morirei di nostalgia senza di loro....

anch'io, a meno che proprio non morissi di fame, non potrei mai separarmi dai miei figli e, aggiungo, da mio marito, senza il quale non potrei vivere. Io non ci penserei due volte e rifiuterei, però bisogna vedere se ha alternative...

Eh si...non si può mica stare una vita lontano dai propri figli! Portateli con voi!

Puccina ha scritto:

cri ha scritto:Io non potrei stare neanche un giorno intero senza vedere i miei figli! Solo se morissi di fame andrei a lavorare lontano, ma li porterei con me...Come fate a vivere lontane dai vostri figli? Che coraggio.Ma sapete che i vostri figli soffrono?Poi la mamma, scusate se lo dico, è la mamma.....Non dico che non dovete andare a lavorare, ma diamine non state lontano dai vostri figlie portateli con voi! All'inizio sarà dura, ma vuoi mettere che almeno la sera puoi stringerli tra le tue braccia? Io morirei di nostalgia senza di loro....

anch'io, a meno che proprio non morissi di fame, non potrei mai separarmi dai miei figli e, aggiungo, da mio marito, senza il quale non potrei vivere. Io non ci penserei due volte e rifiuterei, però bisogna vedere se ha alternative...

Mio marito non mi avrebbe mai lasciata da sola in un'altra città e di sicuro mi avrebbe seguita.....I miei figli per me devono starmi vicino! Morirei di nostalgia senza di loro!!!!

cri ha scritto:

Puccina ha scritto:

cri ha scritto:Io non potrei stare neanche un giorno intero senza vedere i miei figli! Solo se morissi di fame andrei a lavorare lontano, ma li porterei con me...Come fate a vivere lontane dai vostri figli? Che coraggio.Ma sapete che i vostri figli soffrono?Poi la mamma, scusate se lo dico, è la mamma.....Non dico che non dovete andare a lavorare, ma diamine non state lontano dai vostri figlie portateli con voi! All'inizio sarà dura, ma vuoi mettere che almeno la sera puoi stringerli tra le tue braccia? Io morirei di nostalgia senza di loro....

anch'io, a meno che proprio non morissi di fame, non potrei mai separarmi dai miei figli e, aggiungo, da mio marito, senza il quale non potrei vivere. Io non ci penserei due volte e rifiuterei, però bisogna vedere se ha alternative...

Mio marito non mi avrebbe mai lasciata da sola in un'altra città e di sicuro mi avrebbe seguita.....I miei figli per me devono starmi vicino! Morirei di nostalgia senza di loro!!!!

poi bisogna vedere se mio marito può seguire facilmente oppure è meglio che rinunci io. Nel mio caso mio marito ha un posto decisamente più remunerativo del mio (avevano ragione i miei genitori: dovevo fare economia : )...) per cui non converrebbe trasferirci tutti per il mio posto. Meglio seguire tutti lui. Per questo aggiungevo il marito, perché chiaramente per lui che ha un buon posto è più difficile spostarsi. Non era un'osservazione a te, ma una considerazione sulla mia situazione personale, nella quale un trasferimento avrebbe comportato l'allontanamento anche da mio marito.

La collega non parla della situazione del marito, se è sposata, per cui non so che cosa le convenga fare.

cersilvia ha scritto:e comunque solo una precisazione: prima ti tarsferivano dopo 3 anni m,a ti davano asssegnazione provvisoria dopo un anno, invece ora anche per quella ti tocca aspettare 5 anni....

Sei sicuro che è così? Non si può neanche chiedere assegnazione provvisoria in un'altra provincia all'interno della stessa regione dopo un anno di lavoro?
Ma scusatemi ma che colpa ne ho io se nel 1999 inconsapevole di tutto appena uscita dalle magistrali ho fatto e superato un concorso e ora mi ritrovo a dover lavorare cinque anni in una provincia diversa dalla mia di residenza, altrimenti vengo depennata e chissà mai quando entrerò aspettando la gae.
Scusate lo sfogo, ma sono piuttosto demoralizzata!

Puccina ha scritto:

cri ha scritto:

Puccina ha scritto:

cri ha scritto:Io non potrei stare neanche un giorno intero senza vedere i miei figli! Solo se morissi di fame andrei a lavorare lontano, ma li porterei con me...Come fate a vivere lontane dai vostri figli? Che coraggio.Ma sapete che i vostri figli soffrono?Poi la mamma, scusate se lo dico, è la mamma.....Non dico che non dovete andare a lavorare, ma diamine non state lontano dai vostri figlie portateli con voi! All'inizio sarà dura, ma vuoi mettere che almeno la sera puoi stringerli tra le tue braccia? Io morirei di nostalgia senza di loro....

anch'io, a meno che proprio non morissi di fame, non potrei mai separarmi dai miei figli e, aggiungo, da mio marito, senza il quale non potrei vivere. Io non ci penserei due volte e rifiuterei, però bisogna vedere se ha alternative...

Mio marito non mi avrebbe mai lasciata da sola in un'altra città e di sicuro mi avrebbe seguita.....I miei figli per me devono starmi vicino! Morirei di nostalgia senza di loro!!!!

poi bisogna vedere se mio marito può seguire facilmente oppure è meglio che rinunci io. Nel mio caso mio marito ha un posto decisamente più remunerativo del mio (avevano ragione i miei genitori: dovevo fare economia : )...) per cui non converrebbe trasferirci tutti per il mio posto. Meglio seguire tutti lui. Per questo aggiungevo il marito, perché chiaramente per lui che ha un buon posto è più difficile spostarsi. Non era un'osservazione a te, ma una considerazione sulla mia situazione personale, nella quale un trasferimento avrebbe comportato l'allontanamento anche da mio marito.

La collega non parla della situazione del marito, se è sposata, per cui non so che cosa le convenga fare.

Io al posto della collega di sicuro inizierei a portarmi i figli...

lala1978 ha scritto:

cersilvia ha scritto:e comunque solo una precisazione: prima ti tarsferivano dopo 3 anni m,a ti davano asssegnazione provvisoria dopo un anno, invece ora anche per quella ti tocca aspettare 5 anni....

Sei sicuro che è così? Non si può neanche chiedere assegnazione provvisoria in un'altra provincia all'interno della stessa regione dopo un anno di lavoro?
Ma scusatemi ma che colpa ne ho io se nel 1999 inconsapevole di tutto appena uscita dalle magistrali ho fatto e superato un concorso e ora mi ritrovo a dover lavorare cinque anni in una provincia diversa dalla mia di residenza, altrimenti vengo depennata e chissà mai quando entrerò aspettando la gae.
Scusate lo sfogo, ma sono piuttosto demoralizzata!

No, non è più possibile chiedere assegnazioni prima dei 5 anni fuori dalla provincia di ruolo.

Tranne per chi ha la 104 ed altre categorie protette.....

lala1978 ha scritto:

cersilvia ha scritto:e comunque solo una precisazione: prima ti tarsferivano dopo 3 anni m,a ti davano asssegnazione provvisoria dopo un anno, invece ora anche per quella ti tocca aspettare 5 anni....

Sei sicuro che è così? Non si può neanche chiedere assegnazione provvisoria in un'altra provincia all'interno della stessa regione dopo un anno di lavoro?
Ma scusatemi ma che colpa ne ho io se nel 1999 inconsapevole di tutto appena uscita dalle magistrali ho fatto e superato un concorso e ora mi ritrovo a dover lavorare cinque anni in una provincia diversa dalla mia di residenza, altrimenti vengo depennata e chissà mai quando entrerò aspettando la gae.
Scusate lo sfogo, ma sono piuttosto demoralizzata!

Effettivamente, a prescindere dalle singole situazioni personali, è piuttosto assurdo che le regole del gioco vengano decise DOPO che concorrenti abbiano fatto le proprie scelte. Oggi ci dicono che i 5 anni valgono anche per quelli del concorso (e cosa nesapevano, questi ultimi, quando l'hanno fatto?) ieri ci hanno detto che vale anche per le GE 2010-2011 (e cosa ne sapeva chi ha scelto la provincia nel 2007?). Riguardo alle nuove GE, certo, c'era una bozza di legge, ma appunto era una bozza ed è diventata legge a luglio. E la domanda scadeva a giugno.

gugu ha scritto:

lala1978 ha scritto:

cersilvia ha scritto:e comunque solo una precisazione: prima ti tarsferivano dopo 3 anni m,a ti davano asssegnazione provvisoria dopo un anno, invece ora anche per quella ti tocca aspettare 5 anni....

Sei sicuro che è così? Non si può neanche chiedere assegnazione provvisoria in un'altra provincia all'interno della stessa regione dopo un anno di lavoro?
Ma scusatemi ma che colpa ne ho io se nel 1999 inconsapevole di tutto appena uscita dalle magistrali ho fatto e superato un concorso e ora mi ritrovo a dover lavorare cinque anni in una provincia diversa dalla mia di residenza, altrimenti vengo depennata e chissà mai quando entrerò aspettando la gae.
Scusate lo sfogo, ma sono piuttosto demoralizzata!

No, non è più possibile chiedere assegnazioni prima dei 5 anni fuori dalla provincia di ruolo.

gugu, ma invece chiedere l'assegnazione in un comune diverso (o anche in una scuola diversa dello stesso comune) all'interno della stessa provincia sarà possibile?

Sì, all'interno della stessa provincia i movimenti saranno possibili.

gugu ha scritto:Sì, all'interno della stessa provincia i movimenti saranno possibili.

In quel caso chissenefrega della continuità didattica, eh?:))

infatti la norma nn è fatta per salvaguardare la continuità didattica, ma è politica per impedire i trasferimenti dal sud. Come se il punteggio nn fosse calcolato allo stesso modo su tutto il territorio nazionale..
se avessero voluto garantire la continuità si sarebbero battuti per immettere su tutti i posti vacanti e disponibili...invece..

cersilvia ha scritto:infatti la norma nn è fatta per salvaguardare la continuità didattica, ma è politica per impedire i trasferimenti dal sud. Come se il punteggio nn fosse calcolato allo stesso modo su tutto il territorio nazionale..
se avessero voluto garantire la continuità si sarebbero battuti per immettere su tutti i posti vacanti e disponibili...invece..

La continuità didattica sarebbe garantita, nei limiti delle normali oscillazioni di studenti nelle scuole, se non esistesse la mobilità se non per i casi di sovrannumerari, ovvero se fossimo assunti con obbligo di sede (cioè se vieni assunto al Liceo Garibaldi, là ci puoi anche morire, salvo se diventi sovrannumerario e c'è bisogno di ricollocarti).

Non so perché, ma credo che non tutti apprezzerebbero l'idea di essere legati mani e piedi alla scuola di assegnazione definitiva vita natural durante (poi magari mi sbaglio, ma a naso direi che non è così).

infatti, i neo immessi hanno una sede provvisoria, quindi la cambiano subito quasi tutti; continue oscillazioni di cattedra a causa delle iscrizioni , dei cali ed aumenti demografici, non siamo come le altre PA , i nostri trasferimenti sono necessari non solo volontari

giulia boffa ha scritto:infatti, i neo immessi hanno una sede provvisoria, quindi la cambiano subito quasi tutti; continue oscillazioni di cattedra a causa delle iscrizioni , dei cali ed aumenti demografici, non siamo come le altre PA , i nostri trasferimenti sono necessari non solo volontari

Infatti, ma si vuol far passare il messaggio che i trasferimenti volontari sono da biasimare.

Del resto mi pare che sia solo di qualche mese fa uno studio che dimostrava che il grosso dei trasferimenti interprovinciali erano relativi a province limitrofe, e pochissimi erano i trasferimenti nord verso sud.

Direi quindi che sarebbe ora che si smettesse di gridare sempre "Al lupo, al lupo", avendo magari di fronte solo un cucciolo neonato di chiwawa :-)

In realtà, credo che alla lunga il tanto vituperato "blocco" potrebbe avere anche dei risvolti positivi soprattutto per chi vive e lavora al Sud e non vuole o non può sacrificare gli affetti per trasferirsi al Nord (che tra l'altro - se mai lo fosse stato in passato - in questa situazione di tagli generalizzati, non è certo l'Eldorado che qualcuno vorrebbe far credere). Infatti, la maggior parte dei posti vacanti nelle province meridionali viene assorbita ogni anno proprio dalla mobilità: se ci saranno meno assegnazioni provvisorie e meno trasferimenti da parte di chi ha ottenuto altrove il ruolo, si libereranno molte cattedre per i precari che da anni lottano per ottenere una supplenza al Sud.
Con questo, non fraintendetemi: dato il caos che si è creato, non posso che condannare l'operato della Lega, però riflettete sul fatto che alla fin fine - almeno in questo caso - non tutto il male viene per nuocere.
Penso che per chiunque sia un bene riuscire a lavorare il più possibile vicino alla propria casa ed ai propri affetti più cari.

Io accetterò un ruolo in una provincia diversa dalla mia con la speranza che mi viene dall'esperienza degli undici anni di precariato. In undici anni di precariato sono cambiate trecento volte le regole alle quali fare riferimento, vedrete che quando si accorgeranno che al nord i supplenti indigeni non lavorano più perchè quelli del sud non se ne vanno via, allora, cambieranno le regole e ci si potrà spostare!!!!!

Akofa ha scritto:In realtà, credo che alla lunga il tanto vituperato "blocco" potrebbe avere anche dei risvolti positivi soprattutto per chi vive e lavora al Sud e non vuole o non può sacrificare gli affetti per trasferirsi al Nord (che tra l'altro - se mai lo fosse stato in passato - in questa situazione di tagli generalizzati, non è certo l'Eldorado che qualcuno vorrebbe far credere). Infatti, la maggior parte dei posti vacanti nelle province meridionali viene assorbita ogni anno proprio dalla mobilità: se ci saranno meno assegnazioni provvisorie e meno trasferimenti da parte di chi ha ottenuto altrove il ruolo, si libereranno molte cattedre per i precari che da anni lottano per ottenere una supplenza al Sud.
Con questo, non fraintendetemi: dato il caos che si è creato, non posso che condannare l'operato della Lega, però riflettete sul fatto che alla fin fine - almeno in questo caso - non tutto il male viene per nuocere.
Penso che per chiunque sia un bene riuscire a lavorare il più possibile vicino alla propria casa ed ai propri affetti più cari.

sì, certo, tra 5 anni sarà il caos, non tutti quelli che vorranno trasferirsi ce la faranno, ma le domande ci saranno tutte, e così si ricomincia e si ritorna allo staus quo; i 5 anni sono solo una tregua, ammesso che sia possibile non dare utilizzi interprovinciali, a questo proprio non ci credo

Riccardo1957 ha scritto:Io accetterò un ruolo in una provincia diversa dalla mia con la speranza che mi viene dall'esperienza degli undici anni di precariato. In undici anni di precariato sono cambiate trecento volte le regole alle quali fare riferimento, vedrete che quando si accorgeranno che al nord i supplenti indigeni non lavorano più perchè quelli del sud non se ne vanno via, allora, cambieranno le regole e ci si potrà spostare!!!!!

Anche io facevo questa considerazione.
Mi domando se l'abbiano fatta anche al MIUR.

Certo che un riconoscimento a chi è in "trasferta" da tanti anni poteva essere riconosciuto.

Io lavoro al Nord da 10 anni e sempre sulla stessa provincia. Ho garantito continuità didattica sulla classe per ben tre anni nonostante la mia condizione di precaria.
Ma il fatto che sia riuscita a sopravvivere così tanto tempo lontana dai miei affetti e dai miei familiari non significa che potevo e posso farlo.
E' frutto di sacrifici e rinunce immani e non credo di meritare di meno di chi ha preferito restare a lavorare nella propria provincia di residenza, anzi...

Comunque in un'ottica di saturazione delle cattedre vacanti (che finché non vedo, non credo), i trasferimenti diventeranno puramente teorici (ci si trasferisce su un posto che esiste, non su uno che non esiste, ovvero che è già occupato da qualcun altro).

Albith ha scritto:Comunque in un'ottica di saturazione delle cattedre vacanti (che finché non vedo, non credo), i trasferimenti diventeranno puramente teorici (ci si trasferisce su un posto che esiste, non su uno che non esiste, ovvero che è già occupato da qualcun altro).

E' proprio così: se i posti non ci sono non si possono inventare :,(

Un giorno, mi piacerebbe poter tornare in Sicilia, lo desidero con tutta me stessa.
Però so già che nella mia provincia ci sono ben 110 sovrannumerari, e per quanto l'età media dei maestri siciliani sia molto alta, non penso che possano pensionarsi tutti in tempi brevi.
Mi sa che ci tornerò da pensionata, ammesso che ci arrivi viva.