Bes e verifiche programmate
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patty20
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Bes e verifiche programmate
Nel pdp prevedere le interrogazioni programmate è un obbligo per il docente? Alcuni ne approfittano e continuano a fare assenze strategiche! La famiglia può pretenderle?
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Bes e verifiche programmate
che tipo di bes? Per un dsa non è obbligo ma quasi e se lo scrive lo specialista la famiglia lo pretende. Le linee guida, d'altro canto, dicono che non concedere le misure ai ragazzi è metterli in condizione di svantaggio rispetto ai compagni e ai compiti da affrontare. Se fanno assenze entro il limite consentito e risultano preparati nel momento della verifica, di cosa tri indispettisci? Strategico per loro è avere una organizzazione precisa dei tempi e dei modi dello studio
Re: Bes e verifiche programmate
L'unico problema è non riuscire a fare un numero congruo di valutazioni, in quel caso comunichi che fissata la verifica in caso di assenza sarà valutato alla prima lezione in cui sarà in presenza.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Bes e verifiche programmate
La programmazione delle verifiche per un dsa non è obbligatoria (senza quasi). Sono gli insegnanti a decidere cosa è didatticamente opportuno fare a vantaggio dello studente.
Al di là di questo, non presentarsi nella data della verifica programmata non è un comportamento giustificabile nemmeno per un alunno con pdp e, se reiterato, rende evidente che la programmazione delle verifiche non è la strategia giusta.
Al di là di questo, non presentarsi nella data della verifica programmata non è un comportamento giustificabile nemmeno per un alunno con pdp e, se reiterato, rende evidente che la programmazione delle verifiche non è la strategia giusta.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Bes e verifiche programmate
Ire ha scritto: Se fanno assenze entro il limite consentito e risultano preparati nel momento della verifica, di cosa tri indispettisci? Strategico per loro è avere una organizzazione precisa dei tempi e dei modi dello studio
La programmazione delle verifiche non servirebbe proprio a permettere un'organizzazione precisa dei tempi e dei modi dello studio?
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Bes e verifiche programmate
tutto quello che è scritto nel pdp è obbligatorio per il docente. Se l'alunno non si presenta, scrivi immediatamente nel registro elettronico la data dell'interrogazione coincidente con la lezione successiva
Disillusa- Messaggi : 9429
Data d'iscrizione : 01.05.11
Re: Bes e verifiche programmate
Ma poi così si rischia violare la privacy! Magari il genitore si lamenta perché mettere il nominativo del figlio visibile a tutti è discriminante
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Bes e verifiche programmate
Ire ha scritto:che tipo di bes? Per un dsa non è obbligo ma quasi e se lo scrive lo specialista la famiglia lo pretende.
La decisione su quali misure dispensative e compensative adottare spetta al consiglio di classe, e non è legata a una prescrizione medica.
Una cosa che "non è obbligo ma quasi" non esiste, nella normativa.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Bes e verifiche programmate
Basta usare le annotazioni del registro elettronico visibile solo alla famiglia del ragazzo selezionato. Nelle note del PDP va scritto che la comunicazione con i genitori avverrà prevalentemente attraverso registro elettronico.patty20 ha scritto:Ma poi così si rischia violare la privacy! Magari il genitore si lamenta perché mettere il nominativo del figlio visibile a tutti è discriminante
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Bes e verifiche programmate
Ho circa 30 ragazzi bes e nessuno ha voglia di studiare e di farsi interrogare. Reclamano diritti ma senza doveri. Annotare ad ognuno , singolarmente nella propria pagina personale, date e rinvii ogni volta,significa perdere tanto troppo tempo
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: Bes e verifiche programmate
Caspita, 30 bes e nessuno che abbia voglia di fare qualcosa! Sei molto sfortunata.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Bes e verifiche programmate
Credo che sia proprio sbagliato porre il problema come una questione di diritti e di doveri, perché poi, guarda caso, i diritti sono tutti a favore della parte che nella relazione detiene maggior potere e i doveri tutti a carico della parte soccombente, e quest'ultima spesso sono i docenti.
Alle verifiche, fissate con almeno due settimane di anticipo, mi è capitato spesso di constatare assenze strategiche e ripetute da parte di alcuni alunni, anche con pdp; mentre per organizzare le interrogazioni programmate servono particolari congiunzioni astrali, che possono abilmente essere sfruttate dall'alunno per fare lo slalom e riuscire a farsi interrogare una o massimo due volte l'anno, su argomenti da lui scelti, evidentemente con una scarsissima ricaduta didattica ed educativa (cosa che per alcune famiglie sembra essere l'ultimo dei problemi).
Ci sono famiglie che, sulla scorta di quanto "stabilito" da neuropsichiatri, sicuramente espertissimi nel loro campo ma digiuni di didattica, pretendono , oltre alle interrogazioni programmate, una particolare forma di verifica anziché un'altra: di fatto la diagnosi cristallizza per sempre o quasi una situazione problematica dell'alunno e tende a destrutturare la didattica e la valutazione. Le stesse famiglie che poi, quando il figlio o la figlia ottiene cattivi risultati anche in una verifica a risposte chiuse con tre opzioni per domanda, poi contestano il voto reclamando un presunto diritto alla sufficienza, contestano il metodo e spesso anche il docente tramite velenose letterine di diffida inviate a presidi compiacenti.
Comunque, ritornando alla domanda iniziale, l'organismo che emette il pdp e ha potere di decidere le misure e gli strumenti da adottare è il consiglio di classe, che, sulla base di osservazioni protratte nel tempo e di una ampia discussione al proprio interno, può autonomamente decidere di seguire o non seguire i consigli didattici non richiesti del neuropsichiatra (voglio vedere, a parti inverse, se i neuropsichiatri sarebbero contenti se fossero i docenti a stabilire per loro le modalità di esecuzione delle batterie di test). In questo senso non c'è alcun obbligo da parte del consiglio di classe di aderire ai suggerimenti dello specialista, spesso formulati in automatico sulla base di osservazioni limitate nel tempo ed approssimative (ho letto diagnosi indicanti tratti depressivi inesistenti in alunni semplicemente tendenti per carattere all'introversione).
In generale, indipendentemente dal possesso di una diagnosi, sarebbe dovere e interesse dell'alunno stare sempre "sul pezzo", cioè sapere quanto meno quali siano gli argomenti trattati, prendere appunti o costruire mappe concettuali, stare attento in classe; la consapevolezza di un presunto diritto alle verifiche programmate, al contrario: 1) alimenta l'autopercezione di inadeguatezza e diversità dell'alunno 2) è un forte disincentivo psicologico a interessarsi agli argomenti, a partecipare alle lezioni, a prendere appunti, a rimanere concentrato 3) rafforza la convinzione nozionistica che l'apprendimento consista nella capacità di riprodurre mnemonicamente, anche attraverso schemi o riassunti, gli argomenti proposti dal docente. Se l'alunno al contrario rimanesse collegato durante l'attività didattica, anche l'interrogazione non sembrerebbe più una montagna impervia da scalare che richiede ore e ore di studio matto, disperatissimo e in definitiva inutile, ma al massimo una collinetta tranquillamente affrontabile con le proprie capacità e un minimo di sano impegno.
Alle verifiche, fissate con almeno due settimane di anticipo, mi è capitato spesso di constatare assenze strategiche e ripetute da parte di alcuni alunni, anche con pdp; mentre per organizzare le interrogazioni programmate servono particolari congiunzioni astrali, che possono abilmente essere sfruttate dall'alunno per fare lo slalom e riuscire a farsi interrogare una o massimo due volte l'anno, su argomenti da lui scelti, evidentemente con una scarsissima ricaduta didattica ed educativa (cosa che per alcune famiglie sembra essere l'ultimo dei problemi).
Ci sono famiglie che, sulla scorta di quanto "stabilito" da neuropsichiatri, sicuramente espertissimi nel loro campo ma digiuni di didattica, pretendono , oltre alle interrogazioni programmate, una particolare forma di verifica anziché un'altra: di fatto la diagnosi cristallizza per sempre o quasi una situazione problematica dell'alunno e tende a destrutturare la didattica e la valutazione. Le stesse famiglie che poi, quando il figlio o la figlia ottiene cattivi risultati anche in una verifica a risposte chiuse con tre opzioni per domanda, poi contestano il voto reclamando un presunto diritto alla sufficienza, contestano il metodo e spesso anche il docente tramite velenose letterine di diffida inviate a presidi compiacenti.
Comunque, ritornando alla domanda iniziale, l'organismo che emette il pdp e ha potere di decidere le misure e gli strumenti da adottare è il consiglio di classe, che, sulla base di osservazioni protratte nel tempo e di una ampia discussione al proprio interno, può autonomamente decidere di seguire o non seguire i consigli didattici non richiesti del neuropsichiatra (voglio vedere, a parti inverse, se i neuropsichiatri sarebbero contenti se fossero i docenti a stabilire per loro le modalità di esecuzione delle batterie di test). In questo senso non c'è alcun obbligo da parte del consiglio di classe di aderire ai suggerimenti dello specialista, spesso formulati in automatico sulla base di osservazioni limitate nel tempo ed approssimative (ho letto diagnosi indicanti tratti depressivi inesistenti in alunni semplicemente tendenti per carattere all'introversione).
In generale, indipendentemente dal possesso di una diagnosi, sarebbe dovere e interesse dell'alunno stare sempre "sul pezzo", cioè sapere quanto meno quali siano gli argomenti trattati, prendere appunti o costruire mappe concettuali, stare attento in classe; la consapevolezza di un presunto diritto alle verifiche programmate, al contrario: 1) alimenta l'autopercezione di inadeguatezza e diversità dell'alunno 2) è un forte disincentivo psicologico a interessarsi agli argomenti, a partecipare alle lezioni, a prendere appunti, a rimanere concentrato 3) rafforza la convinzione nozionistica che l'apprendimento consista nella capacità di riprodurre mnemonicamente, anche attraverso schemi o riassunti, gli argomenti proposti dal docente. Se l'alunno al contrario rimanesse collegato durante l'attività didattica, anche l'interrogazione non sembrerebbe più una montagna impervia da scalare che richiede ore e ore di studio matto, disperatissimo e in definitiva inutile, ma al massimo una collinetta tranquillamente affrontabile con le proprie capacità e un minimo di sano impegno.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Bes e verifiche programmate
Purtroppo è un tuo preciso dovere di pubblico ufficiale quello di annotare tutto per ciascuno e non farlo tipo nella condizione di incorrere in una denuncia di commissione di atti d'ufficio. Per quanto riguarda il non hanno voglia di far niente Ti prego ti immaginare per un attimo una situazione che ti fa sentire a disagio che ti crea ansia che ti porta una fatica enorme e probabilmente ti metterebbe in ridicolo davanti ad altre persone perché non la sapresti portare avanti nel modo migliore e dimmi se tu che sei adulta affronteresti così con tanta voglia oppure ti ha cercheresti tutti gli stratagemmi per evitarla o per rimandarla al massimo. Questo è quello che prova un ragazzo con Bes davanti allo studio che non abbia voglia di far niente credo che sia comprensibile.patty20 ha scritto:Ho circa 30 ragazzi bes e nessuno ha voglia di studiare e di farsi interrogare. Reclamano diritti ma senza doveri. Annotare ad ognuno , singolarmente nella propria pagina personale, date e rinvii ogni volta,significa perdere tanto troppo tempo
Re: Bes e verifiche programmate
Ire ha scritto:Purtroppo è un tuo preciso dovere di pubblico ufficiale quello di annotare tutto per ciascuno e non farlo tipo nella condizione di incorrere in una denuncia di commissione di atti d'ufficio. Per quanto riguarda il non hanno voglia di far niente Ti prego ti immaginare per un attimo una situazione che ti fa sentire a disagio che ti crea ansia che ti porta una fatica enorme e probabilmente ti metterebbe in ridicolo davanti ad altre persone perché non la sapresti portare avanti nel modo migliore e dimmi se tu che sei adulta affronteresti così con tanta voglia oppure ti ha cercheresti tutti gli stratagemmi per evitarla o per rimandarla al massimo. Questo è quello che prova un ragazzo con Bes davanti allo studio che non abbia voglia di far niente credo che sia comprensibile.patty20 ha scritto:Ho circa 30 ragazzi bes e nessuno ha voglia di studiare e di farsi interrogare. Reclamano diritti ma senza doveri. Annotare ad ognuno , singolarmente nella propria pagina personale, date e rinvii ogni volta,significa perdere tanto troppo tempo
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Bes e verifiche programmate
Il pubblico ufficiale compie un falso anche quando mette voti finti e certifica competenze che non ci sono. Quindi collega Curati di segnare tutto sul registro elettronico e mi raccomando metti due quando il ragazzo non parla. Perché i voti falsi sono un reato, Il ragazzo non ha diritto di copiare il compito né di leggere a prescindere della sua problematica. Nelle scuole superiori vengono conferiti titoli che hanno valore legale
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Bes e verifiche programmate
Altra notazione. È vero che hai 30 BES e che questo lavoro ti porterà via molto tempo, ma tu lo devi fare in classe durante la lezione, non ti curare del fatto che perdi tempo per gli altri, questo ormai non è più un problema del ministero Quindi nemmeno tuo. Se verranno i genitori a lamentarsi riferirai tutto al tuo dirigente il quale ti metterà per iscritto quello che devi fare
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Bes e verifiche programmate
Preparati una frasetta precompilata tipo "Lo studente, assente alla verifica programmata, sarà oggetto di verifica nella prima data utile"patty20 ha scritto:Ho circa 30 ragazzi bes e nessuno ha voglia di studiare e di farsi interrogare. Reclamano diritti ma senza doveri. Annotare ad ognuno , singolarmente nella propria pagina personale, date e rinvii ogni volta,significa perdere tanto troppo tempo
@melia- Messaggi : 4461
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