Strumenti disciplinari nelle classi professionali
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Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Promemoria primo messaggio :
Mi è capitato di sfogliare il registro delle classi del professionale(enogastronomico e sociosanitario) del mio plesso e ho notato che hanno una fila chilometrica di rapporti disciplinari.
Molti di essi fanno riferimento a vere e proprie offese e minacce nei confronti dei colleghi e la cosa pare reiterata.
Fino ad oggi nessun ragazzo si è azzardato ad offendermi(anche perchè grazie a dio non ho classi al professionale) ma qualora succedesse, fatemica capire, finisce in una nota disciplinare e la lezione continua come se nulla fosse?
Mandarlo dal preside.....essendo reggente anche di altri plessi, praticamente non c'è quasi mai.
Vicario è sicuramente in classe a fare lezione.
Che si fa?
Buttarlo fuori dall'aula pare che non si possa fare più per questioni legate alla responsabilità e vigilanza( ai miei tempi, anni 90, ci buttavano fuori e tutti questi problemi non c'erano).
Chiedo a voi, senza ironie o discorsi da bar, che strumenti realmente abbiamo a disposizione per contrastare con incisività ed efficacia certi comportamentI?
Mi è capitato di sfogliare il registro delle classi del professionale(enogastronomico e sociosanitario) del mio plesso e ho notato che hanno una fila chilometrica di rapporti disciplinari.
Molti di essi fanno riferimento a vere e proprie offese e minacce nei confronti dei colleghi e la cosa pare reiterata.
Fino ad oggi nessun ragazzo si è azzardato ad offendermi(anche perchè grazie a dio non ho classi al professionale) ma qualora succedesse, fatemica capire, finisce in una nota disciplinare e la lezione continua come se nulla fosse?
Mandarlo dal preside.....essendo reggente anche di altri plessi, praticamente non c'è quasi mai.
Vicario è sicuramente in classe a fare lezione.
Che si fa?
Buttarlo fuori dall'aula pare che non si possa fare più per questioni legate alla responsabilità e vigilanza( ai miei tempi, anni 90, ci buttavano fuori e tutti questi problemi non c'erano).
Chiedo a voi, senza ironie o discorsi da bar, che strumenti realmente abbiamo a disposizione per contrastare con incisività ed efficacia certi comportamentI?
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
che cosa vuol dire "il permissivismo sono ragazzi compleanno da svangare di fango e di vita prima di arrivare a quello che sono io?"
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Zippo ha scritto:sinistra e sindacati, che brave personeSconcertato_2 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:
Per la maggior parte della gente normale è sempre stato completamente inimmaginabile mandare affanculo un insegnante, distruggere il materiale didattico, lanciare oggetti in classe, o disturbare compagni fino al logoramento psicologico delle vittime... e queste (rare) eventualità venivano giustamente considerate come un abuso da stroncare, e non come una normale dinamica dialettica, in cui ci deve solo mettere a ridere perché così si aiuta il birbantello a crescere meglio.
Appunto, tutto ciò avveniva quando la scuola era seria e rispettata dalla società, quando non era infestata dai promotori del perbenismo e del permessivismo ad ogni costo.
Certamente non brave come i fasci che grufolano nella melma negazionista...dopo averla prodotta.
Comunque , questi sindacati sono così bravi e inclusivi da lisciare il pelo ai terrapiattisti. Dovresti essergliene grato.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Ire ha scritto:Provo. Intendevo dire che non è permissivismo quello che mi fa dire che un adulto non si deve offendere per un vaffa detto da un ragazzino. L'adulto ha una struttura, una esperienza una vita che io pongono val riparo dalle ingiurie provenienti da un ragazzotto. Quest'o non significa affatto che si debba lasciar correre il comportamento scorretto semplicemente se lo si affronta privi di un sentimento di lesa maestà lo si affronta meglio. Se lo so affronta da incavolati si fanno cavolate.Gattopardo1945 ha scritto:Ire ha scritto:Mi sono spiegata malissimo evidentemente. Non esiste nella mia concezione di vita il permissivismo sono ragazzi compleanno da svangare di fango e di vita prima di arrivare a quello che sono io quindi non mi offendo per quello che mi dicono agisco mantenendo la razionalità mi faccio una bella risata quando vado a casa questo intendevo con il sonno ragazzi non esiste la lesa maestà in un rapporto che non è paritarioSconcertato_2 ha scritto:Ire ha scritto:Gli strumenti disciplinari più efficaci non sono quelli che ricordano agli adulti che sono adulti e che hanno a che fare con i ragazzi sfidanti oltre il limite della sopportazione di chi non lo ricorda?
Davvero te la prendi se un ragazzetto ti ci manda? Non deve, certo, ma se ti offendi ha vinto e non ci sono strumenti educativi che tengano. A meno di non eliminarli fisicamente (e non si può) lo strumento disciplinare più efficace è quello che ti giochi nei cinque minuti dopo l'evento con ironia, fermezza e strumenti che hai a disposizione. Se ti offendi sei perduto (ma perchè ti offendi se un ragazzetto ti ci manda?)
Ecco la tipica politica del permessivismo, del politicamente corretto, del "tanto son ragazzi", della serie mi prendo un bel vanfanculo dallo studente di turno, così di tanto in tanto, giusto per ricordarmi chi sono, con Ironia come ci ricorda l'utente. Perché un vafanculo al giorno toglie il medico di torno.
Con questo modello dopo 5 minuti non è più un problema di "tenuta" del ragazzo ma di "tenuta" dell'intera classe.
Diverso se ci si dimentica di essere un insegnante, di avere una dignità e si lascia pascolare liberamente le pecore nel loro pascolo con una buona dose di menefreghismo. Forse è proprio quello che suggeriva l'utente.
Ire, prova a correggere il messaggio con le parole corrette e la punteggiatura
Quindi , se un sedicenne rivolge un insulto sessista alla sua prof davanti alla classe sghignazzante, lei deve mantenere la calma perché, essendo adulta, ci ha la personalità strutturata; magari ci deve ridere sopra pure lei.Ne prendo atto.
Tu sei quella dei prof che si pagavano i viaggi distruzione. Continuiamo così, ma poi non lamentiamoci se alleviamo greggi di terrapiattisti.
balanzone21- Messaggi : 773
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Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Mario1970 ha scritto:che lo schiaffone sia utile non c'è dubbio, però vallo a fare capire ai giudici!stringiamciacoorte ha scritto:Sante parole, è per questo che ho sempre sostenuto e continuo a sostenere ed ho messo in pratica quando è stato necessario, che nulla è più educativo (per il proprio figlio, non per gli alunni) di un singolo e sonoro schiaffone.Ire ha scritto:Poi interviene anche la comunità educante se vuoi, ma interviene dopo e dopo è tardi. Se tocco il fuoco mi brucio subito e imparo immediatamente che non lo devo toccare. E questo vale per tutti, non solo per i ragazzi e non solo per i ragazzi dei professionali
La pedagogia mainstream oggi dice che così si insegna la violenza ed il risultato è quello che vediamo.
A scuola dovrebbe funzionare in maniera simile, fai una cazzata ed istantaneamente ti becchi una nota; in quell'istante sai che torni a casa e lo schiaffone arriva prima del "ciao"; è un po' come se lo schiaffone lo avesse tirato il docente.
Sogni, utopie; sono vecchio, compatitemi.
Ma perché arrivare alla violenza?
Disturbi? Ledi il diritto allo studio dei tuoi compagni e il diritto del prof di lavorare in condizioni decenti ?
Fuori dalla scuola, out , raus!
Adesso un uso disciplinare della dad potrebbe salvare la capra dei diritti summenzionati e i cavoli del diritto allo studio dell' incorreggibile discolo.Lo ripeto pur nella consapevolezza di provocare brividi di raccapriccio nei superprof e nelle " colleghesse"di Paniscus.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
paniscus_2.1 ha scritto:balanzone21 ha scritto:
15 giorni di sospensione non cambiano niente? Certo che cambiano, anzi cambierebbero.
Gli fai un piacere? Forse 50 anni fa, non adesso che certe scuole sono diventate un luna park gratuito per i bulli.
Ma per sospendere un discolo 15 giorni e' necessario che, minimo minimo, mazzoli per bene un insegnante o tenti di abusare di lui.
Beh, lo si potrebbe sempre sospendere per tre giorni, e poi al primo sgarro dopo il ritorno sospenderlo per altri tre, e poi così via...
Dipende da cosa ha combinato. Ma tanto sono discorsi accademici.
Ci hanno paura, una paura invereconda .
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
stringiamciacoorte ha scritto:Hai notato che fino al minuto 2.30 parla di idee ed il suo discorso è fluente e poi inizia a parlare di modalità realizzative e si impappina ?Corto Circuito ha scritto:L'incarnazione di una idea step-by-step (Overton said)
[list]
Forse perchè le sue idee appartengono all'utopia ?
Ti prego credimi, da bambino ero, senza saperlo, uno scientista radicale e immaginavo un mondo in cui i robot lavoravano per noi che ci grattavamo i coglioni; poi sono cresciuto ed ho capito che i robot qualcuno li deve costruire, sviluppare, e se non può sfruttarli più di quanto non li sfrutti l'uomo della strada allora non si sbatterà per farlo.
Il capitalista si sbatte per ottenere una remunerazione del suo capitale; se il suo capitale è grosso vuole una remunerazione grossa e questa non è compatibile col mondo preconfigurato da Grillo.
Il capitalista è un malato di mente che possiede un miliardo di euro e crede che se ne possiederà 10 sarà 10 volte più felice; lo investe, lo rischia, e muove l'economia.
Nelle società sane (quelle a tassazione progressiva del reddito e con un efficace sistema di controlli) è il popolo che sfrutta la disabilità mentale dei capitalisti.
Carina questa.
L' avvocato avrebbe riso di gusto nel sentirsi dare del mentecatto da un acuto pensatore come tu sei. Forse anche la tua Pristina divinità, La Grande Berta, reagirebbe in modo simile, sebbene un certo cliché voglia i teutonici privi di senso dell' umorismo.
La classe non e' acqua.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
lbalanzone21 ha scritto:Zippo ha scritto:sinistra e sindacati, che brave personeSconcertato_2 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:
Per la maggior parte della gente normale è sempre stato completamente inimmaginabile mandare affanculo un insegnante, distruggere il materiale didattico, lanciare oggetti in classe, o disturbare compagni fino al logoramento psicologico delle vittime... e queste (rare) eventualità venivano giustamente considerate come un abuso da stroncare, e non come una normale dinamica dialettica, in cui ci deve solo mettere a ridere perché così si aiuta il birbantello a crescere meglio.
Appunto, tutto ciò avveniva quando la scuola era seria e rispettata dalla società, quando non era infestata dai promotori del perbenismo e del permessivismo ad ogni costo.
Certamente non brave come i fasci che grufolano nella melma negazionista...dopo averla prodotta.
Comunque , questi sindacati sono così bravi e inclusivi da lisciare il pelo ai terrapiattisti. Dovresti essergliene grato.
non lisciano un bel niente pensano alle tessere e al loro orticello,e se gli prometti un aumento della pensione che è già d'oro per i segretari ti diranno che la terra è sempre stata piatta non avendone mai dubitato.
Ospite- Ospite
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Tu cosa proponi? Che gridi e scalpiti e dica non permetterti facendo ridere di più la classe? O che metta la nota disciplinare che non importa nemmeno al gatto e quando sono tre si faccia un bel cdc straordinario e si sbatta fuori il reo, cosa di cui lui è contentissimo e della quale forse ai suoi genitori interessa zero? Poi torna e lo rifà e se lo bocci ce l'hai a scuola per un altro anno, sempre più arrogante. Non male come soluzione, davvero non malebalanzone21 ha scritto:Ire ha scritto:Provo. Intendevo dire che non è permissivismo quello che mi fa dire che un adulto non si deve offendere per un vaffa detto da un ragazzino. L'adulto ha una struttura, una esperienza una vita che io pongono val riparo dalle ingiurie provenienti da un ragazzotto. Quest'o non significa affatto che si debba lasciar correre il comportamento scorretto semplicemente se lo si affronta privi di un sentimento di lesa maestà lo si affronta meglio. Se lo so affronta da incavolati si fanno cavolate.Gattopardo1945 ha scritto:Ire ha scritto:Mi sono spiegata malissimo evidentemente. Non esiste nella mia concezione di vita il permissivismo sono ragazzi compleanno da svangare di fango e di vita prima di arrivare a quello che sono io quindi non mi offendo per quello che mi dicono agisco mantenendo la razionalità mi faccio una bella risata quando vado a casa questo intendevo con il sonno ragazzi non esiste la lesa maestà in un rapporto che non è paritarioSconcertato_2 ha scritto:Ire ha scritto:Gli strumenti disciplinari più efficaci non sono quelli che ricordano agli adulti che sono adulti e che hanno a che fare con i ragazzi sfidanti oltre il limite della sopportazione di chi non lo ricorda?
Davvero te la prendi se un ragazzetto ti ci manda? Non deve, certo, ma se ti offendi ha vinto e non ci sono strumenti educativi che tengano. A meno di non eliminarli fisicamente (e non si può) lo strumento disciplinare più efficace è quello che ti giochi nei cinque minuti dopo l'evento con ironia, fermezza e strumenti che hai a disposizione. Se ti offendi sei perduto (ma perchè ti offendi se un ragazzetto ti ci manda?)
Ecco la tipica politica del permessivismo, del politicamente corretto, del "tanto son ragazzi", della serie mi prendo un bel vanfanculo dallo studente di turno, così di tanto in tanto, giusto per ricordarmi chi sono, con Ironia come ci ricorda l'utente. Perché un vafanculo al giorno toglie il medico di torno.
Con questo modello dopo 5 minuti non è più un problema di "tenuta" del ragazzo ma di "tenuta" dell'intera classe.
Diverso se ci si dimentica di essere un insegnante, di avere una dignità e si lascia pascolare liberamente le pecore nel loro pascolo con una buona dose di menefreghismo. Forse è proprio quello che suggeriva l'utente.
Ire, prova a correggere il messaggio con le parole corrette e la punteggiatura
Quindi , se un sedicenne rivolge un insulto sessista alla sua prof davanti alla classe sghignazzante, lei deve mantenere la calma perché, essendo adulta, ci ha la personalità strutturata; magari ci deve ridere sopra pure lei.Ne prendo atto.
Tu sei quella dei prof che si pagavano i viaggi distruzione. Continuiamo così, ma poi non lamentiamoci se alleviamo greggi di terrapiattisti.
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
ah quindi mi par di capire che un docente per ire dovrebbe lasciarsi scivolare qualsiasi insulto addosso come se nulla fosse e, soprattutto, senza nessun intervento punitivo/educativo verso il caro ragazzo,: la sua famiglia potrebbe dispiacersene.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Ire ha scritto:Tu cosa proponi? Che gridi e scalpiti e dica non permetterti facendo ridere di più la classe? O che metta la nota disciplinare che non importa nemmeno al gatto e quando sono tre si faccia un bel cdc straordinario e si sbatta fuori il reo, cosa di cui lui è contentissimo e della quale forse ai suoi genitori interessa zero? Poi torna e lo rifà e se lo bocci ce l'hai a scuola per un altro anno, sempre più arrogante. Non male come soluzione, davvero non malebalanzone21 ha scritto:Ire ha scritto:Provo. Intendevo dire che non è permissivismo quello che mi fa dire che un adulto non si deve offendere per un vaffa detto da un ragazzino. L'adulto ha una struttura, una esperienza una vita che io pongono val riparo dalle ingiurie provenienti da un ragazzotto. Quest'o non significa affatto che si debba lasciar correre il comportamento scorretto semplicemente se lo si affronta privi di un sentimento di lesa maestà lo si affronta meglio. Se lo so affronta da incavolati si fanno cavolate.Gattopardo1945 ha scritto:Ire ha scritto:Mi sono spiegata malissimo evidentemente. Non esiste nella mia concezione di vita il permissivismo sono ragazzi compleanno da svangare di fango e di vita prima di arrivare a quello che sono io quindi non mi offendo per quello che mi dicono agisco mantenendo la razionalità mi faccio una bella risata quando vado a casa questo intendevo con il sonno ragazzi non esiste la lesa maestà in un rapporto che non è paritarioSconcertato_2 ha scritto:Ire ha scritto:Gli strumenti disciplinari più efficaci non sono quelli che ricordano agli adulti che sono adulti e che hanno a che fare con i ragazzi sfidanti oltre il limite della sopportazione di chi non lo ricorda?
Davvero te la prendi se un ragazzetto ti ci manda? Non deve, certo, ma se ti offendi ha vinto e non ci sono strumenti educativi che tengano. A meno di non eliminarli fisicamente (e non si può) lo strumento disciplinare più efficace è quello che ti giochi nei cinque minuti dopo l'evento con ironia, fermezza e strumenti che hai a disposizione. Se ti offendi sei perduto (ma perchè ti offendi se un ragazzetto ti ci manda?)
Ecco la tipica politica del permessivismo, del politicamente corretto, del "tanto son ragazzi", della serie mi prendo un bel vanfanculo dallo studente di turno, così di tanto in tanto, giusto per ricordarmi chi sono, con Ironia come ci ricorda l'utente. Perché un vafanculo al giorno toglie il medico di torno.
Con questo modello dopo 5 minuti non è più un problema di "tenuta" del ragazzo ma di "tenuta" dell'intera classe.
Diverso se ci si dimentica di essere un insegnante, di avere una dignità e si lascia pascolare liberamente le pecore nel loro pascolo con una buona dose di menefreghismo. Forse è proprio quello che suggeriva l'utente.
Ire, prova a correggere il messaggio con le parole corrette e la punteggiatura
Quindi , se un sedicenne rivolge un insulto sessista alla sua prof davanti alla classe sghignazzante, lei deve mantenere la calma perché, essendo adulta, ci ha la personalità strutturata; magari ci deve ridere sopra pure lei.Ne prendo atto.
Tu sei quella dei prof che si pagavano i viaggi distruzione. Continuiamo così, ma poi non lamentiamoci se alleviamo greggi di terrapiattisti.
Contentissimo di essere sospeso?
Si vede proprio che tu vivi nella luna.
Buona permanenza.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Ma... MarcoTerzi poi?
Sembra anche lui un po' irritato se fa così.
Mi riallaccio alla sua richiesta
E vado con ordine nelle premesse:
1. Senza ironie o discorsi da bar questo argomento non puoi proprio affrontarlo. Perché è talmente tragico che solo sdrammatizzando quel tanto ne puoi venir fuori, è un dato di fatto.
2. La classifica degli "ambienti" più difficili, secondo le nostre varie esperienze, è confermata. Se vogliamo fare una graduatoria, in ordine decrescente di sconforto e fatica, io posso proporre:
- Professionali Meccanica
- Profesionali Elettronica
- Professionali Moda
- Professionali Alberghiero
per restare esclusivamente su quelli in cui mi sono imbattuto.
3. Biennio (primi due anni di corso) e Triennio vanno, per tanti motivi, differenziati.
4. Il più importante: Un metodo NON esiste, se esistesse i docenti di quegli indirizzi non spenderebbero il 70% e più dei loro discorsi (anche nei loro ritrovi al bar, al ristorante, nel tempo libero trascorso insieme) a confrontarsi sul comportamento delle classi.
Quando mi sono ritrovato catapultato, come potenziatore e in sostituzione/sorveglianza, in certe realtà mi sono sforzato come prima cosa di osservare TUTTO, dal comportamento dei giovinastri al clima e all'andazzo instauratosi nelle diverse ore/discipline. Cercavo soprattutto di capire perché e come alcuni colleghi più "allenati" riuscivano a condurre una qualche forma di lezione.
In meno di due anni poi mi sono ritrovato pure docente di cattedra al corso moda (causa riforma a sorpresa delle classi di concorso).
Una verità basilare l'ho imparata subito: Non puoi entrare in una classe che non conosci e proporti come loro insegnante, o semplicemente come figura autorevole appartenente alla scuola. Sulla carta è così, ma per loro NO, è un ruolo che devi riconquistarti con fatica ai loro occhi, rinunciando innanzitutto alla tua cara materia curriculare, al programma che ti eri dato, allo scambio consueto docente/discenti. Entri in un corso di formazione/sopravvivenza e devi imparare le strategie che costituiscono l'equipaggiamento e l'assetto giusto... il TUO, non quello di altri. POI rispolveri quel tanto le lezioncine, ma mooolto riadattate al contesto.
Alltrimenti non solo saranno oppositivi, ma pure stronzi e subdoli, divertendosi a metterti in difficoltà.
Fondamentale (anche se ti danno sui nervi) imparare SUBITO i loro nomi e chiamarli all'infinito mentre lavori/discuti/cazzeggi con loro, dando anche dimostrazione di conoscere cosa combinano quando non ci sei.
NON far caso al loro linguaggio (almeno nell'80% dei casi far finta di non sentire proprio) ti evita la gastrite e altre cosette amene.
Le note disciplinari e le sospensioni (con tanto di consigli straordinari ogni mese) hanno un'utilità relativa, perché consentono di frammentare la classe e tenere lontani i soggetti che fomentano il resto dei compagni riguardo a due questioni ricorrenti da contrastare: certi comportamenti nei confronti dei docenti ancora poco "formati" o purtroppo comunque attaccabili, i litigi e le rivalità fra gruppi, specialmente quando hanno origini da diversi paesi extra europei.
Ok, la prossima puntata se ci offri, almeno simbolicamente, una birra.
Sembra anche lui un po' irritato se fa così.
Mi riallaccio alla sua richiesta
MarcoTerzi82 ha scritto:Chiedo a voi, senza ironie o discorsi da bar, che strumenti realmente abbiamo a disposizione per contrastare con incisività ed efficacia certi comportamentI?
E vado con ordine nelle premesse:
1. Senza ironie o discorsi da bar questo argomento non puoi proprio affrontarlo. Perché è talmente tragico che solo sdrammatizzando quel tanto ne puoi venir fuori, è un dato di fatto.
2. La classifica degli "ambienti" più difficili, secondo le nostre varie esperienze, è confermata. Se vogliamo fare una graduatoria, in ordine decrescente di sconforto e fatica, io posso proporre:
- Professionali Meccanica
- Profesionali Elettronica
- Professionali Moda
- Professionali Alberghiero
per restare esclusivamente su quelli in cui mi sono imbattuto.
3. Biennio (primi due anni di corso) e Triennio vanno, per tanti motivi, differenziati.
4. Il più importante: Un metodo NON esiste, se esistesse i docenti di quegli indirizzi non spenderebbero il 70% e più dei loro discorsi (anche nei loro ritrovi al bar, al ristorante, nel tempo libero trascorso insieme) a confrontarsi sul comportamento delle classi.
Quando mi sono ritrovato catapultato, come potenziatore e in sostituzione/sorveglianza, in certe realtà mi sono sforzato come prima cosa di osservare TUTTO, dal comportamento dei giovinastri al clima e all'andazzo instauratosi nelle diverse ore/discipline. Cercavo soprattutto di capire perché e come alcuni colleghi più "allenati" riuscivano a condurre una qualche forma di lezione.
In meno di due anni poi mi sono ritrovato pure docente di cattedra al corso moda (causa riforma a sorpresa delle classi di concorso).
Una verità basilare l'ho imparata subito: Non puoi entrare in una classe che non conosci e proporti come loro insegnante, o semplicemente come figura autorevole appartenente alla scuola. Sulla carta è così, ma per loro NO, è un ruolo che devi riconquistarti con fatica ai loro occhi, rinunciando innanzitutto alla tua cara materia curriculare, al programma che ti eri dato, allo scambio consueto docente/discenti. Entri in un corso di formazione/sopravvivenza e devi imparare le strategie che costituiscono l'equipaggiamento e l'assetto giusto... il TUO, non quello di altri. POI rispolveri quel tanto le lezioncine, ma mooolto riadattate al contesto.
Alltrimenti non solo saranno oppositivi, ma pure stronzi e subdoli, divertendosi a metterti in difficoltà.
Fondamentale (anche se ti danno sui nervi) imparare SUBITO i loro nomi e chiamarli all'infinito mentre lavori/discuti/cazzeggi con loro, dando anche dimostrazione di conoscere cosa combinano quando non ci sei.
NON far caso al loro linguaggio (almeno nell'80% dei casi far finta di non sentire proprio) ti evita la gastrite e altre cosette amene.
Le note disciplinari e le sospensioni (con tanto di consigli straordinari ogni mese) hanno un'utilità relativa, perché consentono di frammentare la classe e tenere lontani i soggetti che fomentano il resto dei compagni riguardo a due questioni ricorrenti da contrastare: certi comportamenti nei confronti dei docenti ancora poco "formati" o purtroppo comunque attaccabili, i litigi e le rivalità fra gruppi, specialmente quando hanno origini da diversi paesi extra europei.
Ok, la prossima puntata se ci offri, almeno simbolicamente, una birra.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Per chi negli ultimi 15-20 anni a scuola non c'era, o se c'era dormiva: il concetto del bullo o del somarone "contentissimo di essere sospeso" perché almeno si prendeva una vacanza, valeva forse, appunto, qualche decennio fa, quando effettivamente ci si divertiva di più standosene a zonzo altrove, piuttosto che a scuola.
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Ma davvero in alcuni istituti si sospendono i discoli senza obbligarli comunque alla frequenza?
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
paniscus_2.1 ha scritto:Per chi negli ultimi 15-20 anni a scuola non c'era, o se c'era dormiva: il concetto del bullo o del somarone "contentissimo di essere sospeso" perché almeno si prendeva una vacanza, valeva forse, appunto, qualche decennio fa, quando effettivamente ci si divertiva di più standosene a zonzo altrove, piuttosto che a scuola.
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
Io me ne rendo contissimo e l' ho scritto diverse volte, pure poco fa.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
à
Hai proprio capito male. Secondo Ire nessuno si dieve permettere niente di meno che educato, ma Ire sa che i giovani sono sfidanti e che con questi chiari di luna le sfide sono estreme.
Ire presuppone che un adulto sappia prendere le distanze da quello che viene detto, che sappia non considerarlo offensivo nei propri confronti ma semplicemente una sfida. Che deve essere affrontata subito con ironia e razionalità non si deve lasciare passare
chissà se adesso e chiaro il mio pensiero
herman il lattoniere ha scritto:ah quindi mi par di capire che un docente per ire dovrebbe lasciarsi scivolare qualsiasi insulto addosso come se nulla fosse e, soprattutto, senza nessun intervento punitivo/educativo verso il caro ragazzo,: la sua famiglia potrebbe dispiacersene.
Hai proprio capito male. Secondo Ire nessuno si dieve permettere niente di meno che educato, ma Ire sa che i giovani sono sfidanti e che con questi chiari di luna le sfide sono estreme.
Ire presuppone che un adulto sappia prendere le distanze da quello che viene detto, che sappia non considerarlo offensivo nei propri confronti ma semplicemente una sfida. Che deve essere affrontata subito con ironia e razionalità non si deve lasciare passare
chissà se adesso e chiaro il mio pensiero
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
paniscus_2.1 ha scritto:Per chi negli ultimi 15-20 anni a scuola non c'era, o se c'era dormiva: il concetto del bullo o del somarone "contentissimo di essere sospeso" perché almeno si prendeva una vacanza, valeva forse, appunto, qualche decennio fa, quando effettivamente ci si divertiva di più standosene a zonzo altrove, piuttosto che a scuola.
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
Proprio così.
Ecco perché io ho visto usare anche le sospensioni programmate, a turni alterni per dividere il gruppo dei molesti, per non averli tutti in classe ma nemmeno tutti fuori a scorazzare come fosse festa.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
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Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Ciccio.8 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:Per chi negli ultimi 15-20 anni a scuola non c'era, o se c'era dormiva: il concetto del bullo o del somarone "contentissimo di essere sospeso" perché almeno si prendeva una vacanza, valeva forse, appunto, qualche decennio fa, quando effettivamente ci si divertiva di più standosene a zonzo altrove, piuttosto che a scuola.
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
Proprio così.
Ecco perché io ho visto usare anche le sospensioni programmate, a turni alterni per dividere il gruppo dei molesti, per non averli tutti in classe ma nemmeno tutti fuori a scorazzare come fosse festa.
La festa la fanno ai loro malcapitati insegnanti come i villani del tuo feudo la fecero a te e all' armigero che avevi assoldato per fargli pagare le tasse
balanzone21- Messaggi : 773
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Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
balanzone21 ha scritto:Ciccio.8 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:Per chi negli ultimi 15-20 anni a scuola non c'era, o se c'era dormiva: il concetto del bullo o del somarone "contentissimo di essere sospeso" perché almeno si prendeva una vacanza, valeva forse, appunto, qualche decennio fa, quando effettivamente ci si divertiva di più standosene a zonzo altrove, piuttosto che a scuola.
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
Proprio così.
Ecco perché io ho visto usare anche le sospensioni programmate, a turni alterni per dividere il gruppo dei molesti, per non averli tutti in classe ma nemmeno tutti fuori a scorazzare come fosse festa.
La festa la fanno ai loro malcapitati insegnanti come i villani del tuo feudo la fecero a te e all' armigero che avevi assoldato per fargli pagare le tasse
Mai posseduto feudi e provengo piuttosto da varie generazioni di villani, probabilmente pure con un paio di briganti alla macchia tra le murge e il tarantino. Forse per questo, tutto sommato, me la sono cavata egregiamente in certe classi. ( ͝° ͜ʖ͡°)
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
purtroppo è cosipaniscus_2.1 ha scritto:Per chi negli ultimi 15-20 anni a scuola non c'era, o se c'era dormiva: il concetto del bullo o del somarone "contentissimo di essere sospeso" perché almeno si prendeva una vacanza, valeva forse, appunto, qualche decennio fa, quando effettivamente ci si divertiva di più standosene a zonzo altrove, piuttosto che a scuola.
Siccome il bullo o il somarone oggi si DIVERTE molto di più a venire a scuola piuttosto che a stare altrove (perché se fa il bullo a scuola non gli succede niente, e anzi ne ricava soddisfazioni gratificanti, mentre se prova a fare le stesse cose in un bar, in una palestra o in un parco rischia la denuncia... e poi perché comunque tutti i suoi conoscenti e compagnucci di divertimenti sono a scuola, quindi a stare fuori da solo si annoia), il principio non vale più. Al massimo, in caso di DAD totale o parziale, può provare a disturbare le lezioni a distanza, ma oggettivamente la soddisfazione non è la stessa.
Ma davvero c'è qualcuno che non se ne rende conto?
la scuola è una zona franca come allo stadio tutto è permesso fino a quando non la fai grossa ,allo stadio ti danno la DASPO a scuola un rimproverino
Ospite- Ospite
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
saracinesca ha scritto:Ma davvero in alcuni istituti si sospendono i discoli senza obbligarli comunque alla frequenza?
Ma certo.
Nonostante quello che si crede diffusamente in giro, la cosiddetta "sospensione con obbligo di frequenza" non esiste.
Esiste la possibilità di COMMUTARE la sospensione in un'altra sanzione di tipo diverso, solo se la famiglia lo chiede.
(e di solito l'effetto è ancora peggio, perché la sanzione sostitutiva consiste quasi sempre in un compito simbolico buonista e inclusivo, tipo realizzare degli sfiziosi cartelloni colorati in cui si dichiara quanto è brutto fare i bulli... oppure esporre ai compagni una edificante ricerchina sui diritti umani copincollata da wikipedia).
Nella maggior parte dei casi gravi, la sospensione vera non serve affatto a punire il disturbatore, ma solo ad allontanarlo dalla classe per far tirare un po' di fiato agli altri per qualche giorno.
Per cui, a cosa servirebbe la "sospensione con obbligo di frequenza", anche se esistesse?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
In tutti gli Istituti in cui ho lavorato (sia medie che superiori), gli alunni sospesi erano comunque tenuti a venire a scuola, con tutte le complicazioni del caso (sorveglianza, gestione...). Se altrove si fa diversamente, meglio così.
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Ciccio.8 ha scritto:Ma... MarcoTerzi poi?
Sembra anche lui un po' irritato se fa così.
Così come? Stavo leggendo i vostri interessanti pareri.
Ire ha scritto:Ire presuppone che un adulto sappia prendere le distanze da quello che viene detto, che sappia non considerarlo offensivo nei propri confronti ma semplicemente una sfida. Che deve essere affrontata subito con ironia e razionalità non si deve lasciare passare
chissà se adesso e chiaro il mio pensiero
Si, il tuo pensiero è chiaro, lo è meno la messa in pratica.
Come l'affronti con ironia e razionalità un bel "Ma falla finita coglione!" oppure "Mi hai rotto il chiazz0!"?
Ironia, calma autocontrollo ok.....ma quantomeno uno del genere deve uscire immediatamente dall'aula prima della nota e successiva sospensione.
Che fai, chiami i collaboratori scolastici e gli chiedi di sorvegliarlo per 2 ore?
Al di la della teoria e della filosofia....praticamente?
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: Strumenti disciplinari nelle classi professionali
Analizza sta m...professore democratico
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
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