Il ragionamento non fa una crepet
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Schiavo
ESSM_Block_2_1
sempreconfusa1
Gattopardo1945
8 partecipanti
Pagina 1 di 1
Re: Il ragionamento non fa una crepet
a napoli c'è un intercalare che, più o meno, recita "pozz crepà"...
risulta in tema sia di suggeritori vari che di destino della scuola...
risulta in tema sia di suggeritori vari che di destino della scuola...
Ultima modifica di sempreconfusa1 il Lun Dic 20, 2021 2:24 am - modificato 1 volta.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Il ragionamento non fa una crepet
Al limite diciamo basta alla retorica da due soldi
Me per non sarebbe un male se si togliesse, almeno formalmente, la distinzione tra licei, tecnici e professionali. La validità di un titolo di studio dipenderebbe solo dai crediti acquisiti in un determinato settore... ma aspetta... attualmente neanche esistono i crediti!
E in un paese funzionante l'orientamento sarebbe basato solo sul tipo di piano di studio, anche con più livelli di difficoltà all'interno dello stesso indirizzo. Ci sarebbe l'alberghiero con la matematica dello scientifico, ma anche il classico per "somari".
C'era molta confusione ma, qualunque cosa intendesse, era palesemente una provocazione.ESSM_Block_2_1 ha scritto:la situazione e' disperata questo e' certo
non mi e' chiaro se il personaggio
ha parlato sul serio o intendeva fare una provocazione
d'altra parte la serieta'
non e' sul tipo di scuola, e' sul tipo di utenza
per esempio
in provincia di venezia
c'e' ancora qualche istituto tecnico di serie A
dove la maggioranza degli studenti studia seriamente
cosi' come ci sono istituti tecnici di serie C
dove la situazione didattica e disciplinare e' allo sbando totale
dipende dalla presidenza
dalla fama della scuola e dalla serieta' dei docenti
allontanare i perditempo
d'altra parte per me
si va verso la situazione
indicata da me nel precedente
https://www.orizzontescuolaforum.net/t186319-una-proposta-di-analisi-approfondita-delle-superiori-2-2
(56)
Me per non sarebbe un male se si togliesse, almeno formalmente, la distinzione tra licei, tecnici e professionali. La validità di un titolo di studio dipenderebbe solo dai crediti acquisiti in un determinato settore... ma aspetta... attualmente neanche esistono i crediti!
E in un paese funzionante l'orientamento sarebbe basato solo sul tipo di piano di studio, anche con più livelli di difficoltà all'interno dello stesso indirizzo. Ci sarebbe l'alberghiero con la matematica dello scientifico, ma anche il classico per "somari".
Schiavo- Messaggi : 91
Data d'iscrizione : 14.12.21
Re: Il ragionamento non fa una crepet
Crepet non lo apprezzo neanche quando assume le mie stesse posizioni.
Le sue parole sono il sintomo di quanto venga disprezzata (per me ingiustamente) l'istruzione tecnica in Italia. I profili orientativi che ogni anno dobbiamo dare agli alunni di terza media sono sostanzialmente improntati a una scala di valori che cerca di accoppiare i "migliori" alunni alle scuole ritenute altrettanto "migliori" e poi a seguire: a scendere il classico, lo scientifico, il linguistico, il tecnico, l'istruzione professionale, i corsi professionali.
Il risultato di questa discriminazione culturale e sociale è che al tecnico, anche in virtù dell'obbligo scolastico a 16 anni, più che quelli che sono interessati a una formazione tecnica anziché liceale approdano tutti gli alunni che oscillano tra il 7 e il 6 e quelli mandati lì da famiglie che non vogliano comunque mandare i figli all' "inferno" dei professionali (tra l'altro al tecnico c'è quasi sempre molta, molta matematica difficile, altro che scuola facile).
Invece in Italia avremmo un gran bisogno di tecnici in gamba, e non di quelli che veleggiavano tra il 6 e il 7, sia per un ingresso diretto nel mondo produttivo, sia per intraprendere università scientifiche e tecnologiche. Quindi si accumula al tecnico un utenza spesso difficile e poco motivata allo studio.
Purtroppo con la Gelmini i tecnici sono stati l'indirizzo di studio che ha subito i maggiori tagli. Sarebbe necessario al contrario ripristinare laboratori e compresenze, sia per la loro utilità diretta, sia per dare un segnale culturale a tutto il mondo della scuola e alle famiglie.
Le sue parole sono il sintomo di quanto venga disprezzata (per me ingiustamente) l'istruzione tecnica in Italia. I profili orientativi che ogni anno dobbiamo dare agli alunni di terza media sono sostanzialmente improntati a una scala di valori che cerca di accoppiare i "migliori" alunni alle scuole ritenute altrettanto "migliori" e poi a seguire: a scendere il classico, lo scientifico, il linguistico, il tecnico, l'istruzione professionale, i corsi professionali.
Il risultato di questa discriminazione culturale e sociale è che al tecnico, anche in virtù dell'obbligo scolastico a 16 anni, più che quelli che sono interessati a una formazione tecnica anziché liceale approdano tutti gli alunni che oscillano tra il 7 e il 6 e quelli mandati lì da famiglie che non vogliano comunque mandare i figli all' "inferno" dei professionali (tra l'altro al tecnico c'è quasi sempre molta, molta matematica difficile, altro che scuola facile).
Invece in Italia avremmo un gran bisogno di tecnici in gamba, e non di quelli che veleggiavano tra il 6 e il 7, sia per un ingresso diretto nel mondo produttivo, sia per intraprendere università scientifiche e tecnologiche. Quindi si accumula al tecnico un utenza spesso difficile e poco motivata allo studio.
Purtroppo con la Gelmini i tecnici sono stati l'indirizzo di studio che ha subito i maggiori tagli. Sarebbe necessario al contrario ripristinare laboratori e compresenze, sia per la loro utilità diretta, sia per dare un segnale culturale a tutto il mondo della scuola e alle famiglie.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Il ragionamento non fa una crepet
E comunque, come fa questo soggetto a dire che quando ha fatto la maturità lui NON C'ERANO gli istituti tecnici? C'erano eccome, e facevano gli esami di maturità anche lì, solo che lui magari non li consceva perché aveva sempre solo frequentato studenti del liceo classico...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Il ragionamento non fa una crepet
E comunque non capisco cosa intenda nella sua proposta: abolire completamente gli istituti tecnici e costringere tutti a fare solo studi liceali (evidentemente, nella sua testa, solo umanistici, non esiste nemmeno lo scientifico), oppure cambiare solo il nome a tecnici e professionali, chiamandoli "liceo agrario", "liceo alberghiero" o "liceo commerciale" ma lasciando tutto come adesso?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Il ragionamento non fa una crepet
Questi intellettualoidi de gosh che devono spararle grosse perche' ci si ricordi che esistano, perché ci si illuda che siano ancora rilevanti. Esiste l'utopia ed esiste la realtà. L'utopia è bella, ci serve a non dimenticare gli ideali, i sogni. Ma il sonno della ragione genera mostri. La storia ce lo insegna.
marialina- Messaggi : 515
Data d'iscrizione : 21.10.17
Re: Il ragionamento non fa una crepet
Anche al tecnico ci sono insegnanti non laureati, solo che non si può eliminare quel cancro sociale che sono le compresenze e si preferisce che, a turno, uno dei due insegnanti stia lì a godersi il nonfareunchezz.
Piuttosto che separare le ore "paghi 2 prendi 1" la scuola italiana sega via intere materie.
Piuttosto che separare le ore "paghi 2 prendi 1" la scuola italiana sega via intere materie.
Schiavo- Messaggi : 91
Data d'iscrizione : 14.12.21
Re: Il ragionamento non fa una crepet
Appunto, faccio sempre questo esempio quando qualche tra i tanti decerebrati miei studenti mi chiede a “ cosa serva la trigonometria”Gattopardo1945 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:E comunque non capisco cosa intenda nella sua proposta: abolire completamente gli istituti tecnici e costringere tutti a fare solo studi liceali (evidentemente, nella sua testa, solo umanistici, non esiste nemmeno lo scientifico), oppure cambiare solo il nome a tecnici e professionali, chiamandoli "liceo agrario", "liceo alberghiero" o "liceo commerciale" ma lasciando tutto come adesso?
Questa gente vive in galassie a parte..
In bolle umanistiche che ignorano completamente l esistenza di qualsivoglia altra tipologia di studi.
Gli istituto tecnici sono stato vanto dell italia prima e dopo la guerra, essendo i principali protagonisti della rinascita e del boom economico, avendo sfornato tecnici che hanno creato strade , dighe, infrastrutture, centrali elettriche...
Mi viene in mente ad esempio il geometra Allaria, che com pochi collaboratori ha svolto l opera immane di triangolazione per il tracciamento del tunnel del Monte Bianco e della diga di Vagrisenche in val d aosta..
Ma cosa ne sa crepet..
Ma si, il liceo alberghiero è il top assoluto, tenendo conto che alcuni insegnanti non sono nemmeno laureati...
Mario1970- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 29.07.21
Re: Il ragionamento non fa una crepet
Da riforme in riformeGattopardo1945 ha scritto:https://www.orizzontescuola.it/stop-agli-istituti-tecnici-e-professionali-facciamo-solo-licei-la-proposta-di-crepet-cosi-la-finiamo-con-le-scuole-di-serie-a-e-di-serie-b-video/
Facciamo che le scuole diventano luna park con distributori di marijuana e sigarette e la finiamo con questa lenta agonia della scuola pubblica italiana? È accanimento terapeutico..la scuola dell'istruzione, della formazione e del rigore è ormai priva di coscienza di sé, in stato vegetativo permanente, approfittiamo della legge per il fine vita e stacchiamo la spina una volta per tutte.
Si abolisce la scuola,che sarebbe una liberazione immensa per questa classe politica di infimo livello ,e non se ne parla più..
Basta " proposte " o " riforme". C è un limite a tutto.
Oggi la scuola è un parco giochi digitale
Luca Ricolfi
Il danno scolastico. La scuola progressista come macchina della disuguaglianza
Ospite- Ospite
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