PARTITA IVA PER PERSONALE ATA

Buongiorno  sono un assistente amministrativo full time a tempo indeterminato.
Vorrei aprire partita iva come commerciale per attività di e-commerce. Sento al riguardo voci contrastanti, la normativa sembra indicare che solo gli ATA con part-time al 50% possono avere partita iva, altri affermano che anche il full-time se autorizzato dal Dirigente scolastico, può avere partita IVA.
Qualcuno può darmi una risposta chiarificatrice con eventuale citazione di normativa?
Qualcuno si è trovato nella mia condizione?
Grazie:blush:

Ciao,

Il personale ATA, per quanto ne so, non può avere partita IVA se non in regime di part-time al 50%.
La normativa è perlopiù fumosa e deduttiva (a mio parere) e si rifà in linea di massima al principio di esclusività dell'attività lavorativa del lavoratore pubblico.

In questo forum ci sono diverse discussioni in merito, prova a cercarle.

Per quanto riguarda la normativa ti indico solamente di documentarti da solo in quanto bisogna fare abbastanza fatica per trovare informazioni più o meno dettagliate.

Io stesso ho avuto partita IVA in passato (ero al 50%).
In teoria non sarebbe concessa neanche la ritenuta di acconto se lavori full-time (il dirigente non ha facoltà comunque di autorizzare altra attività per il personale ATA).

Resta inteso che in diversi svolgono attività lavorative più o meno regolari senza preventiva autorizzazione o con autorizzazioni di dirigenti permissivi.

Mio personale parere: se non accedi i 5.000 euro, se non rompi le scatole a nessuno (nel vero senso della parola) o interferisci con l'attività lavorativa ordinaria nessuno dice niente. Se paghi le tasse la mano destra non sa che fa la sinistra e se lavori a nero ancora meglio perché (nota polemica) il nero in Italia in questi casi ti tutela di più che lavorare alla luce del giorno...

Io sconsiglierei la P.IVA con il full-time se vuoi dormire sonni tranquilli.

Se non accedi i 5000€ intendi se non superi? Poi per quanto riguarda se paghi le tasse la mano destra non sa cosa fa la sinistra, intendi dire che non ci sono controlli su partite Iva aperte da dipendenti statali?
Ti ringrazio per la franchezza e per aver condiviso la tua esperienza, e per le ottime osservazioni.

si, scusa, errore di battitura: "se non eccedi".
Il limite dei 5.000 è comunque riferito alla prestazione occasionale e non alla P.IVA.

Se fai la dichiarazione dei redditi e dichiari gli importi non è che in automatico ti denunciano.

Il che è un'assurdità per certi aspetti, così com'è un'assurdità che tutti sappiano che lavori a nero ma nessuno fa qualcosa. In poche parole è quasi meglio il nero perché in quel caso ti devono anche beccare, con la dichiarazione dei redditi invece ti autodenunci...

Io ho tenuto i piedi su due staffe per qualche mese ma solo perché i tempi di rientro a full-time e i tempi per chiudere la P.IVA non coincidevano.
I miei guadagni si stavano affievolendo fino a non risultare conveniente la P.IVA e quindi ho deciso di mollare.

Per quanto ne so essere beccati è una cosa che richiede un impegno attivo nel rompere le scatole a qualcuno ma ti dico chiaramente che io non lo farei.

Fai due conti e vedi se non ti conviene direttamente passare a part-time!
Se sei ATA, soprattutto se non hai grande anzianità di servizio, lo stipendio perso viene quasi sicuramente compensato dai guadagni della P.IVA, altrimenti avresti già valutato di non aprirla