Programmi di classe

Secondo voi, la preside può entrare nel merito dei programmi svolti dai docenti?

Sono proprio curiosa...

nel merito della programmazione annuale o nel mancato rispetto di quanto preventivato e quindi chiedere i motivi?

La domanda, posta così, non ha molto senso.

C'è stata una specifica richiesta da parte dei genitori?

Il riferimento è un argomento o attività svolta?

in ogni caso no.
Se hai programmato correttamente, in armonia con le indicazioni nazionali, e se a fine anno hai rendicontato il programma svolto, motivando eventuali riduzioni, perché mai il dirigente dovrebbe mettere bocca?
Se ad esempio un docente di scienze vuole parlare di riproduzione, secondo te deve chiedere prima il permesso al preside e ai genitori bacchettoni?
Certo se tu fossi di arte e facessi tutto l'anno un corso monografico sulle slot machine forse il dirigente farebbe bene a farti qualche domanda.

herman il lattoniere ha scritto:in ogni caso no.
Se hai programmato correttamente, in armonia con le indicazioni nazionali, e se a fine anno hai rendicontato il programma svolto, motivando eventuali riduzioni, perché mai il dirigente dovrebbe mettere bocca?
Se ad esempio un docente di scienze vuole parlare di riproduzione, secondo te deve chiedere prima il permesso al preside e ai genitori bacchettoni?
Certo se tu fossi di arte e facessi tutto l'anno un corso monografico sulle slot machine forse il dirigente farebbe bene a farti qualche domanda.

quindi la premessa è no, ma la risposta è forse.

Diciamo che si tratta di una situazione sulla quale non ci si esprime a priori

a meno che non ci troviamo di fronte a un DS che in questi giorni non ha null'altro da fare (!), ci sarà un contesto da analizzare.

[quote="lallaorizzonte"]nel merito della programmazione annuale o nel mancato rispetto di quanto preventivato e quindi chiedere i motivi?

La domanda, posta così, non ha molto senso.

C'è stata una specifica richiesta da parte dei genitori?

Il riferimento è un argomento o attività svolta?[/quote]

Nel merito degli argomenti messi nel programma da svolgere; nessuna richiesta dei genitori.

e più o meno quanto si distanziano dalle indicazioni?

Faccio un esempio banale per Letteratura italiana: un docente sceglie quali autori inserire in base ad un percorso, sapendo di non poter svolgere tutto.

Qui il problema qual è?

Gli argomenti messi rispecchiano le indicazioni. La DS vuole aggiungere ulteriori autori/opere.

faccio un esempio sempre per letteratura

Montale non è un poeta semplice per gli studenti, eppure è Montale.....

è di questo tipo la richiesta?

In ogni caso, come ti dicevo, le scelte di questo genere sono supportate all'interno di una programmazione che deve avere un suo perchè, obiettivi finalità e mezzi per raggiungerli

se tutto ciò è giustificato tutto il resto compete alla libertà di insegnamento

La richiesta è l'inserimento/variazione di opere e autori. La preside può sindacare in questi termini? Tra l'altro alla collega che insegna un'altra materia chi lo "controlla" il programma?

In realtà la questione è più complessa di quanto immaginassi inizialmente.
Credo che in generale vada tutelata la libertà d'insegnamento prevista in costituzione, a maggior ragione nel caso della scelta degli autori da trattare (a meno che non si presenti una programmazione del tutto incoerente con le indicazioni nazionali).
Ad esempio se un docente decidesse di saltare Manzoni, pur mantenendo un certo presidio in quel contesto storico-culturale, per trattare Montale o Pasolini non vedo proprio come si potrebbe avere qualcosa da obiettare o motivi per cui fare indebite ingerenze.
Ma ammettiamo il caso ipotetico di un docente tra lo sprovveduto e l'esaltato che dovesse presentare una selezione di autori smaccatamente appartenenti alla stessa area ideologico-culturale, o un corso monografico sui poemi epici medievali: in questo caso, se fossi io il dirigente di quel docente, non mi farei problemi a rivolgere un bonario invito a variare un po' la dieta letteraria da propinare ai suoi alunni.
Un docente professionale sa quali sono i propri diritti, conosce ancora meglio i propri doveri e tiene conto anche dei diritti dei propri alunni di avere un docente che non cerchi di catechizzarli al proprio credo, ma neanche che presenti ogni idea come equivalente a qualsiasi altra.

simon80 ha scritto:La richiesta è l'inserimento/variazione di opere e autori. La preside può sindacare in questi termini? Tra l'altro alla collega che insegna un'altra materia chi lo "controlla" il programma?

Nelle scuole in cui ho lavorato il Dipartimento di materia fissava i punti fondamentali del programma, poi ognuno ci poteva ricamare sopra come gradiva di più.

Non è questo il caso dell'ipotetico docente, ma cosa intendi per "bonario invito"? Il docente sarebbe costretto?

No, non sarebbe costretto perché la libertà di insegnamento va comunque garantita. Ma fare due chiacchiere male non fa.