Le lamentele degli “studenti” in piazza…

Promemoria primo messaggio :

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/02/18/scuola-oggi-manifestazioni-e-cortei-in-40-citta_62c424e4-cd30-46d1-8f61-e96e31302fb7.html

Si saranno resi conto che sta quasi per scoppiare la terza guerra mondiale?

hypernova ha scritto:Da noi addirittura gira la voce che ci siano docenti pusher…

Questa buffonata, come tutte le altre degli ultimi anni tipo fraidei for de fiucia,  sono organizzate dalla propaganda che ha gioco facile nel reclutare migliaia di ragazzini , i quali ovviamente aderiscono a qualsiasi cosa eviti loro le lezioni e consenta di andare a fare un po di casino in giro..
Ai ragazzini non frega nulla di nulla, nessuno sa per cosa stanno protestando ma aderiscono in massa come i somari salivano volentieri sul carro che li portava al Paese dei Balocchi

Ciò che ho apprezzato invece sono state le iniziative di quelle studentesse che seguivano la dad davanti alle scuole durante quei mesi terribili di privazione del diritto allo studio: proteste genuine che partono dal basso, non branchi di fannulloni in piazza a far casino

Krusciov ha scritto:Scusa, ma ai corsi professionali dovrebbero studiare filosofia e arte?

Be', ma non è ciò che ha proposto l'attuale ministro? Almeno nei tecnici, mi pare...

lucetta.10 ha scritto:E d'altra parte se c'è una grossa crisi delle iscrizioni a tecnici e professionali evidentemente questi percorsi di alternanza scuola lavoro non sono percepiti come così irrinunciabili e formativi nemmeno lì...

L'esistenza degl'istituti tecnici perde di senso ogni anno che passa:
- i vari governi stanno emanando leggi che impongono via via la laurea triennale per accedere alle libere professioni dei periti.
- Per fare l'ITP, a breve servirà la triennale.
- Dove nel territorio esiste un ITS, le aziende non considerano minimamente i diplomati dei tecnici rispetto ai diplomati ITS.
- Governi e politici tutti sostengono il proliferare degli ITS.
- Oggi le aziende, per far quello che fino agli anni '90 faceva un perito, vogliono almeno la triennale. Gli unici che ancora un po' si salvano da questa tendenza sono i periti informatici.

Attualmente, col solo diploma tecnico, si può ancora accedere ai concorsi per gli enti locali: ma al più si cercano ragionieri, geometri e informatici. Gli altri diplomati o vanno all'università/ITS o dovranno far concorrenza ai "colleghi" col diploma professionale.

Quindi, visto l'andazzo, sul lungo periodo l'istituto tecnico diventerà una scuola senza motivo di esistere: è una sorta di riforma Moratti attuata in modo implicito.