Scuola a Milano, fuga delle famiglie italiane dagli «istituti ghetto» di quartiere con tanti stranieri: «Più iscrizioni alle private»

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_giugno_22/scuola-milano-fuga-famiglie-italiane-istituti-ghetto-quartiere-tanti-stranieri-piu-iscrizioni-private-fe2c14c6-f1f1-11ec-9347-39962991c7ba.shtml

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Famiglie italiane che non iscrivono i propri figli alla scuola di quartiere, per l’alta presenza di alunni stranieri. E così si creano scuole «ghetto». È il fenomeno del «White flight», comune nelle metropoli. Milano non fa eccezione e se ne è parlato al convegno «Quale scuola? La scelta delle famiglie e la rete scolastica» promosso dal Comune di Milano e dal Politecnico, dove sono state presentati, invece, casi di successo e strategie per contrastare questa tendenza. Nelle scuole milanesi, all’infanzia la quota di stranieri raggiunge il 40 per cento, alle primarie e alle medie va dal 26 al 28 per cento.

[...]

«Tra il 2015 e il 2019 non ci sono cambiamenti nelle tendenze generali, ma vediamo un aumento nelle iscrizioni alle elementari private, dove il 95 per cento della popolazione è composta da italiani. È quasi un fenomeno inverso, di auto-segregazione. Milano è una città sempre più globale e multietnica. Invece loro frequentano le lezioni in un contesto totalmente omogeneo» spiega Costanzo Ranci, docente del Politecnico.

Cari DS non serve creare più le classi di  "capre" e classi di "bravi". Ci pensano già i genitori.

Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Non mi sembra ci sia tanto da capire, i ricconi radical chic di sinistra da un lato sostengono la politica dell'immigrazione selvaggia (accogliamoli tutti). Dall'altro mandano i figli negli ambienti "giusti" dove il 95% della popolazione scolastica non è straniera, ha tendenzialmente un background socio-economico elevato  e non rallenta il programma scolastico.

Benvenuti in Italia!

Più che il problema che sono tutti stranieri la gente forse scappa perché non fanno più rispettare nessuna regola e diventano delle piazze di spaccio… È voluto!

Schiavo_del_DS ha scritto: … da un lato sostengono la politica dell'immigrazione selvaggia (accogliamoli tutti). Dall'altro mandano i figli negli ambienti "giusti" dove il 95% della popolazione scolastica non è straniera, ha tendenzialmente un background socio-economico elevato  e non rallenta il programma scolastico.

Verissimo!

Schiavo_del_DS ha scritto:

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Non mi sembra ci sia tanto da capire, i ricconi radical chic di sinistra da un lato sostengono la politica dell'immigrazione selvaggia (accogliamoli tutti). Dall'altro mandano i figli negli ambienti "giusti" dove il 95% della popolazione scolastica non è straniera, ha tendenzialmente un background socio-economico elevato  e non rallenta il programma scolastico.

E da dove lo si evincerebbe, nella notizia, che si tratti di "radical chic di sinistra"?

Che si tratti di famiglie benestanti è probabile, visto che le scuole private si pagano, ma non vedo da dove si deducano le loro idee politiche.

Chi manda i figli alla scuola privata (parlando di elementari, alle superiori ce li mandano solo perché sono più facili) lo fa sostanzialmente per motivi di comodità pratica: più facilità di avere il tempo pieno, niente scioperi, niente assemblee, servizi aggiuntivi di doposcuola e babysitteraggio fuori orario, e personale con meno diritti, più ricattabile, e quindi più obbediente alle pretese delle famiglie. Della paura che "gli stranieri rallentino il programma" non gliene può fregare di meno, anzi, di solito è gente a cui va benissimo che a scuola si giochi, ci si diverta e si studi il meno possibile, così il pupo non si stressa...

paniscus_2.1 ha scritto:

Schiavo_del_DS ha scritto:

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Non mi sembra ci sia tanto da capire, i ricconi radical chic di sinistra da un lato sostengono la politica dell'immigrazione selvaggia (accogliamoli tutti). Dall'altro mandano i figli negli ambienti "giusti" dove il 95% della popolazione scolastica non è straniera, ha tendenzialmente un background socio-economico elevato  e non rallenta il programma scolastico.

E da dove lo si evincerebbe, nella notizia, che si tratti di "radical chic di sinistra"?

Che si tratti di famiglie benestanti è probabile, visto che le scuole private si pagano, ma non vedo da dove si deducano le loro idee politiche.

Chi manda i figli alla scuola privata (parlando di elementari, alle superiori ce li mandano solo perché sono più facili) lo fa sostanzialmente per motivi di comodità pratica: più facilità di avere il tempo pieno, niente scioperi, niente assemblee, servizi aggiuntivi di doposcuola e babysitteraggio fuori orario, e personale con meno diritti, più ricattabile, e quindi più obbediente alle pretese delle famiglie. Della paura che "gli stranieri rallentino il programma" non gliene può fregare di meno, anzi, di solito è gente a cui va benissimo che a scuola si giochi, ci si diverta e si studi il meno possibile, così il pupo non si stressa...

In realtà stai generalizzando come è un po' tuo solito fare. A parte che sinceramente avere la garanzia che le miss teachers non facciano scioperi ogni 3 per 2 mi pare una motivazione più che condivisibile, e non biasimo certo chi sceglie la privata dove le maestre non possono fare quel cacchio che vogliono indisturbate come nella pubblica. Detto questo la privata segue molto di più i ragazzi nello studio e nell approfondimento, e offre spesso attività sportive al pomeriggio. In nessuno di questo elementi vedo la richiesta di " divertirsi e studiare il meno possibile "

paniscus_2.1 ha scritto:E da dove lo si evincerebbe, nella notizia, che si tratti di "radical chic di sinistra"? Che si tratti di famiglie benestanti è probabile, visto che le scuole private si pagano, ma non vedo da dove si deducano le loro idee politiche...

Ovviamente ci sono anche famiglie benestanti che hanno altre idee politiche, ma tantissimi sono sul genere sopra descritto… Gli stessi che sono per i porti aperti a gogo spesso sono anche razzisti contro i meridionali. Io ho abitato per anni in una città che è proprio la roccaforte italiana di un certo partito di “sinistra”, molto benestante, ed era proprio la fiera dell’ipocrisia.

hypernova ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:E da dove lo si evincerebbe, nella notizia, che si tratti di "radical chic di sinistra"? Che si tratti di famiglie benestanti è probabile, visto che le scuole private si pagano, ma non vedo da dove si deducano le loro idee politiche...

Ovviamente ci sono anche famiglie benestanti che hanno altre idee politiche, ma tantissimi sono sul genere sopra descritto… Gli stessi che sono per i porti aperti a gogo spesso sono anche razzisti contro i meridionali. Io ho abitato per anni in una città che è proprio la roccaforte italiana di un certo partito di “sinistra”, molto benestante, ed era proprio la fiera dell’ipocrisia.

In realtà il problema è proprio che NON ESISTE PIÙ la sinistra . Magari ci fossero ancora roccaforti della sinistra. Intendo quella rossa, quella dei lavoratori, non quella alterata, marcita, arcobalenica che odora di sardina con retrogusto putrido di europa

Cloretta_2 ha scritto:

hypernova ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:E da dove lo si evincerebbe, nella notizia, che si tratti di "radical chic di sinistra"? Che si tratti di famiglie benestanti è probabile, visto che le scuole private si pagano, ma non vedo da dove si deducano le loro idee politiche...

Ovviamente ci sono anche famiglie benestanti che hanno altre idee politiche, ma tantissimi sono sul genere sopra descritto… Gli stessi che sono per i porti aperti a gogo spesso sono anche razzisti contro i meridionali. Io ho abitato per anni in una città che è proprio la roccaforte italiana di un certo partito di “sinistra”, molto benestante, ed era proprio la fiera dell’ipocrisia.

In realtà il problema è proprio che NON ESISTE PIÙ la sinistra . Magari ci fossero ancora roccaforti della sinistra. Intendo quella rossa, quella dei lavoratori, non quella alterata, marcita, arcobalenica che odora di sardina con retrogusto putrido di europa

Lo scriveva sempre mister Alias.

In effetti fare ingurgitare l' olio di ricino ai rossi " doc" e' di molto più gratificante.

Comunque a Milano chi manda i figli alle private, materne ed elementari, spesso è il negoziante, che ha la garanzia di avere il figlio custodito adeguatamente fino a quando abbassa la saracinesca, ed è sempre stato così.
Chi manda i figli alle private cattoliche pure alle medie e superiori è cattolico integralista, comunioneliberazionino, forzitaliota oppure fascistone. Anche perché ho scoperto per conoscenza diretta che essere di CL e di FdI insieme è un must.
Un paio di scuole private milanesi, effettivamente, accolgono rampolli radical-chic, steineriana in primis, ma pure il Berlusca ci ha mandato i suoi figli, quindi dopotutto sono piuttosto bipartisan.
Le private straniere sono poche e molto piccole.
È appena il caso di sottolineare che la stragrande maggioranza di private, sempre parlando di medie e superiori, appartiene al primo gruppo, ossia sono cattoliche.

È vero invece che in alcuni quartieri ad alta densità di stranieri molti genitori tendono ad iscrivere i figli alle scuole statali vicine ai propri luoghi di lavoro anziché a quelle sotto casa, proprio per avere  più compagni connazionali, ma ci sono anche situazioni dove il buon lavoro svolto in queste scuole periferiche ha “richiamato a casa” gli italici residenti.

Annaangelaelvira ha scritto:È vero invece che in alcuni quartieri ad alta densità di stranieri molti genitori tendono ad iscrivere i figli alle scuole statali vicine ai propri luoghi di lavoro anziché a quelle sotto casa, proprio per avere  più compagni connazionali,

Ma il motivo è veramente quello, o ha a che fare soprattutto con la comodità pratica in materia di accompagnamenti, colloqui, uscite anticipate e simili?

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Il politecnico si occupa da anni del fenomeno

https://www.corriere.it/scuola/17_dicembre_10/stranieri-oltre-30percento-classe-peggiora-nemico-profitto-disagio-sociale-f03c8ce2-dd1f-11e7-be31-5cb36fd0847a.shtml

«Gli studi Ocse-Pisa mostrano come non sia la concentrazione di studenti immigrati che porta uno svantaggio accademico, quanto la concentrazione di studenti socio-economicamente svantaggiati. Pesa non tanto la condizione di immigrazione, ma il fatto che provengano da famiglie svantaggiate ».


"In media in una classe con molti stranieri la preparazione è meno alta, perché questo riflette, soprattutto, la peggior preparazione media degli studenti immigrati"

Annaangelaelvira ha scritto:
Chi manda i figli alle private cattoliche pure alle medie e superiori è cattolico integralista, comunioneliberazionino, forzitaliota oppure fascistone. Anche perché ho scoperto per conoscenza diretta che essere di CL e di FdI insieme è un must.
Un paio di scuole private milanesi, effettivamente, accolgono rampolli radical-chic, steineriana in primis,

Ma pure per mandarli alla steineriana bisogna che i genitori siano convinti, o comunque abbiano una certa affinità ideologica con quell'ambiente. Non è semplicemente un servizio a pagamento che si sceglie perché piace o perché fa figo alla moda... è una vera e propria dottrina semi-religiosa, e che peraltro richiede un continuo e fittissimo impegno delle famiglie nella vita scolastica.

Che poi, a mio personalissimo giudizio, faccia ridere i polli, è un altro discorso, ma non è un ambiente che si frequenta se non ci si crede davvero, almeno un po'!

White flight a Milano
La segregazione sociale ed etnica nelle scuole dell'obbligo

Ranci del politecnico.

mordekayn ha scritto:

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Il politecnico si occupa da anni del fenomeno

https://www.corriere.it/scuola/17_dicembre_10/stranieri-oltre-30percento-classe-peggiora-nemico-profitto-disagio-sociale-f03c8ce2-dd1f-11e7-be31-5cb36fd0847a.shtml

«Gli studi Ocse-Pisa mostrano come non sia la concentrazione di studenti immigrati che porta uno svantaggio accademico, quanto la concentrazione di studenti socio-economicamente svantaggiati. Pesa non tanto la condizione di immigrazione, ma il fatto che provengano da famiglie svantaggiate ».


"In media in una classe con molti stranieri la preparazione è meno alta, perché questo riflette, soprattutto, la peggior preparazione media degli studenti immigrati"

Appunto: più o meno è una situazione paragonabile a quella dei quartieri periferici delle grandi città del nord di 50 anni fa, ai tempi delle migrazioni massicce dal sud Italia.

Non è che quei ragazzini fossero indietro perché erano arrivati da fuori, ma perché in media avevano famiglie meno istruite e con meno possibilità economiche.

paniscus_2.1 ha scritto:

Annaangelaelvira ha scritto:
Chi manda i figli alle private cattoliche pure alle medie e superiori è cattolico integralista, comunioneliberazionino, forzitaliota oppure fascistone. Anche perché ho scoperto per conoscenza diretta che essere di CL e di FdI insieme è un must.
Un paio di scuole private milanesi, effettivamente, accolgono rampolli radical-chic, steineriana in primis,

Ma pure per mandarli alla steineriana bisogna che i genitori siano convinti, o comunque abbiano una certa affinità ideologica con quell'ambiente. Non è semplicemente un servizio a pagamento che si sceglie perché piace o perché fa figo alla moda... è una vera e propria dottrina semi-religiosa, e che peraltro richiede un continuo e fittissimo impegno delle famiglie nella vita scolastica.

he poi, a mio personalissimo giudizio, faccia ridere i polli, è un altro discorso, ma non è un ambiente che si frequenta se non ci si crede davvero, almeno un po'!

Nelle scuole ad alta percentuale di immigrati (ci sono scuole a Milano che sono >50% di stranieri, ma ce ne sono alcune con % superiori all'80%) tendenzialmente gli italiani tendono a trasferirsi.
Capita anche che vi siano fenomeni di segregazione tra stranieri. Ad esempio sudamericani che non vogliono stare con i maghrebini / arabo-islamici.

Con il fatto che non c'è piu' bacino di utenza ad esempio chi dovrebbe andare per bacino di utenza in una secondaria di primo grado del proprio bacino di utenza, spesso decida di spostarsi all'interno delle ZTL (porta romana- crocetta), lasciando le scuole della periferia agli stranieri.

Annaangelaelvira ha scritto:Un paio di scuole private milanesi, effettivamente, accolgono rampolli radical-chic, steineriana in primis, ma pure il Berlusca ci ha mandato i suoi figli, quindi dopotutto sono piuttosto bipartisan.

Ma infatti queste due tipologie sembrano distanti ma sono due facce di un’unica medaglia. In base alla posizioni geografica ci può essere una prevalenza di ricchi che votano un determinato partito o un altro. In Emilia-Romagna al potere c’è storicamente il centro sinistra, i ricchi snob appartengono molto di più alla “sinistra” radical-chic che non alla parte berlusconiana. Sempre in Emilia-Romagna, non è raro che il miliardario snob di sinistra iscriva il figlio in una scuola cattolica privata, anche di CL, solo perché gli fa comodo… Il cattolico poi in teoria non dovrebbe identificarsi con una parte politica, è una stortura che c’è nella chiesa.

Poi ci sono i licei specialmente i classici in cui gli stranieri praticamente non ci sono.

paniscus_2.1 ha scritto:

mordekayn ha scritto:

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Il politecnico si occupa da anni del fenomeno

https://www.corriere.it/scuola/17_dicembre_10/stranieri-oltre-30percento-classe-peggiora-nemico-profitto-disagio-sociale-f03c8ce2-dd1f-11e7-be31-5cb36fd0847a.shtml

«Gli studi Ocse-Pisa mostrano come non sia la concentrazione di studenti immigrati che porta uno svantaggio accademico, quanto la concentrazione di studenti socio-economicamente svantaggiati. Pesa non tanto la condizione di immigrazione, ma il fatto che provengano da famiglie svantaggiate ».


"In media in una classe con molti stranieri la preparazione è meno alta, perché questo riflette, soprattutto, la peggior preparazione media degli studenti immigrati"

Appunto: più o meno è una situazione paragonabile a quella dei quartieri periferici delle grandi città del nord di 50 anni fa, ai tempi delle migrazioni massicce dal sud Italia.

Non è che quei ragazzini fossero indietro perché erano arrivati da fuori, ma perché in media avevano famiglie meno istruite e con meno possibilità economiche.

E' chiaro che se avessimo una forte immigrazione di studenti coreani/giapponesi/finlandesi etc i nostri sarebbero indietro, sopratutto gli studenti del sud che a livello di statische ocse/pisa già non hanno livelli altissimi.

Il problema è che abbiamo immigrazione dal maghreb con famiglie che spesso sono enormemente indietro nel loro percorso di studi e che inevitabilmente trascinano verso il basso pure i risultati dei loro figli.

Sono talmente indietro che ti arriva una ragazzina dall'Ucraina in una classe di stranieri prevalentemente maghrebini che la ragazzina in matematica rischia di regredire ah,ah,ah.

paniscus_2.1 ha scritto:Non è che quei ragazzini fossero indietro perché erano arrivati da fuori, ma perché in media avevano famiglie meno istruite e con meno possibilità economiche.

Esattamente, chi emigra in molti casi è anche un personaggio di un certo tipo…

paniscus_2.1 ha scritto:

Annaangelaelvira ha scritto:
Chi manda i figli alle private cattoliche pure alle medie e superiori è cattolico integralista, comunioneliberazionino, forzitaliota oppure fascistone. Anche perché ho scoperto per conoscenza diretta che essere di CL e di FdI insieme è un must.
Un paio di scuole private milanesi, effettivamente, accolgono rampolli radical-chic, steineriana in primis,

Ma pure per mandarli alla steineriana bisogna che i genitori siano convinti, o comunque abbiano una certa affinità ideologica con quell'ambiente. Non è semplicemente un servizio a pagamento che si sceglie perché piace o perché fa figo alla moda... è una vera e propria dottrina semi-religiosa, e che peraltro richiede un continuo e fittissimo impegno delle famiglie nella vita scolastica.

he poi, a mio personalissimo giudizio, faccia ridere i polli, è un altro discorso, ma non è un ambiente che si frequenta se non ci si crede davvero, almeno un po'!

Hai perfettamente ragione, ma il tipo fricchettone da steineriana è ideologicamente più affine alla sinistra, e personalmente lo immagino anche molto “biodinamico”, quindi molto lontano dalla scuola cattolica.

Riguardo la tua osservazione precedente sulla scuola più vicina al lavoro che a casa è validissima, diciamo che è sinergica all’allontanarsi dal quartiere.
Perché ha ragione Mordekayn, il problema è economico-sociale, non etnico, alcuni quartieri sono molto degradati come purtroppo mostra la cronaca degli ultimi giorni, e si cerca di allontanarne i propri figli.

mordekayn ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

mordekayn ha scritto:

Cloretta_2 ha scritto:Ma i docenti del politecnico si occupano di iscrizioni alle elementari?
Non capisco il senso dell'articolo comunque..

Il politecnico si occupa da anni del fenomeno

https://www.corriere.it/scuola/17_dicembre_10/stranieri-oltre-30percento-classe-peggiora-nemico-profitto-disagio-sociale-f03c8ce2-dd1f-11e7-be31-5cb36fd0847a.shtml

«Gli studi Ocse-Pisa mostrano come non sia la concentrazione di studenti immigrati che porta uno svantaggio accademico, quanto la concentrazione di studenti socio-economicamente svantaggiati. Pesa non tanto la condizione di immigrazione, ma il fatto che provengano da famiglie svantaggiate ».


"In media in una classe con molti stranieri la preparazione è meno alta, perché questo riflette, soprattutto, la peggior preparazione media degli studenti immigrati"

Appunto: più o meno è una situazione paragonabile a quella dei quartieri periferici delle grandi città del nord di 50 anni fa, ai tempi delle migrazioni massicce dal sud Italia.

Non è che quei ragazzini fossero indietro perché erano arrivati da fuori, ma perché in media avevano famiglie meno istruite e con meno possibilità economiche.

E' chiaro che se avessimo una forte immigrazione di studenti coreani/giapponesi/finlandesi etc i nostri sarebbero indietro, sopratutto gli studenti del sud che a livello di statische ocse/pisa già non hanno livelli altissimi.

Il problema è che abbiamo immigrazione dal maghreb con famiglie che spesso sono enormemente indietro nel loro percorso di studi e che inevitabilmente trascinano verso il basso pure i risultati dei loro figli.

Sono talmente indietro che ti arriva una ragazzina dall'Ucraina in una classe di stranieri prevalentemente maghrebini che la ragazzina in matematica rischia di regredire ah,ah,ah.

Eccellenze ucraine. Il mondo le scopre nel 2022..
Non è ben chiaro quali facoltà scientifiche do eccellenza , o politecnici di altissimo livello, ci siano in Ucraina.. forse sono nati con la guerra.
Tutti i Paesi dell ex patto di Varsavia blocco sovietico hanno avuto nel post 1989 uno strascico durato molti anni di ottime basi e preparazione, soprattutto in ambito matematico. Ovviamente questa è stata l eredita della scuola sovietica,  estremamente rigida, formativa e rigorosa. Questa onda lunga russo sovietica è durata finché l'occidente corrotto e socialmente e culturalmente degradato non ha rosicchiato spazi,  centri culturali,  formazione portandola ai livelli molto più bassi dell'Europa. Chiaro che l'occidentalizzazione delle aree dell est Europa e balcani ha abbassato clamorosamente il livello scolastico.

mordekayn ha scritto:Nelle scuole ad alta percentuale di immigrati (ci sono scuole a Milano che sono >50% di stranieri, ma ce ne sono alcune con % superiori all'80%) tendenzialmente gli italiani tendono a trasferirsi.
Capita anche che vi siano fenomeni di segregazione tra stranieri. Ad esempio sudamericani che non vogliono stare con i maghrebini / arabo-islamici.

Ma infatti io credo che l'UNICO vero problema che possa davvero impensierire un genitore, a proposito dell' "eccesso di stranieri" sia esattamente quello.

Il problema non è il numero assoluto di stranieri, ma è quando questi sono tutti della stessa etnia (magari anche appartenenti a comunità locali molto chiuse, in cui si frequentano solo tra di loro e hanno rapporti stretti anche di lavoro e di commercio) e quindi non sono interessati né a socializzare con gli altri, né a imparare bene l'italiano.

Mia figlia ha fatto le elementari in una classe in cui, a ripensarci bene, almeno la metà, e forse anche di più, erano di origine straniera, ma di tutte le etnie possibili: tre albanesi, una moldava, una rumena, due egiziani, un polacco, una filippina, un senegalese e una brasiliana (più tre o quattro italiani di coppie miste ma borghesi e colte, che normalmente non vengono contati come stranieri). Per la maggior parte erano nati in Italia o arrivati da piccolissimi, qualcuno invece si è trasferito dopo (per esempio, la ragazzina filippina arrivò in terza, all'età di 9 anni, ma dopo pochi mesi parlava italiano molto meglio dei genitori), ma comunque non c'è mai stato il minimo problema, sono tutti cresciuti come bilingui quasi perfetti e si sono sempre amalgamati benissimo, a parte le inevitabili simpatie o antipatie personali. Adesso sono agli ultimi anni delle superiori, e in generale conducono uno stile di vita completamente indistinguibile da quello degli italiani "nativi". Nessuno, ma dico veramente NESSUN genitore che io abbia conosciuto in quel contesto, si è mai fatto un problema di questa situazione.

MOLTO diversa è la situazione di certi comuni limitrofi della mia città, in cui esistono classi della primaria con 4 o 5 italiani e 20 stranieri, che sono praticamente TUTTI cinesi, che arrivano da una comunità consolidatissima da mezzo secolo, e che quindi possono anche essere nati di terza o quarta generazione, ma ugualmente non parlano bene l'italiano, perché anche i loro genitori e anche i loro nonni si sono sempre frequentati soltanto tra di loro e hanno sempre condiviso mestieri e interessi ricorrenti molto simili. Oppure quella di certi quartieri ad altissimo tasso di immigrazione peruviana, con comunità altrettanto strette.

In casi del genere, anche a livello umano la capisco, la preoccupazione di un genitore.
Ma non vuol dire che il problema siano gli stranieri in quanto stranieri....

" Occidente corrotto..."

I soliti stilemi, adesso come 90 anni fa, anche se le " Terre Promesse" , immuni da cotanta corruzione, non sono altrettanto affascinanti.

Imperterriti.

mordekayn ha scritto:Poi ci sono i licei specialmente i classici in cui gli stranieri praticamente non ci sono.

La mia esperienza di lavoro nei licei classici è quasi zero, ma allo scientifico ho avuto rumeni e albanesi eccezionali (e anche rumeni e albanesi capre, insomma complessivamente indistinguibili dalla media dei risultati italiani).